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ETHANE 3200, sintesi della
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mm di spessore, dal modem/fax incorpo¬
rato e dalla possibilità di interscambiare
GD-Rom e FDD con un rapido innesto a
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date alla potenza dei processori Pentium II
e III, alla S-DRam espandibile fino a 256
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Internet e lavorate, ovunque voi siate.
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diale concentrati in soli 25 mm di spesso¬
re e 1,6 Kg di peso, mantenendo la capa¬
cita di alloggiare processori Pentium II e
HD tino a 10 Gb.
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quando siete in viaggio. Ora non avete più
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14
18
24
36
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44
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56
60
64
68
72
78
84
90
96
114
118
122
126
EDITORIALE
di Marco Marinacci
POSTA
a cura di Rino Nicotra
NEWS
a cura di Franco Paiamaro e Fabio Della Vecchia
REPORTAGE
Esplode il WAP di Leo Sorge
Internet Expo di Massimiliano Cimelh
Mac World Expo di Nero Serri
ATTUALITÀ'
114
Compass Zen
Toy Story 2 di Leo Sorge
ANTEPRIMA
Notebook Asus L8400B di Franco Paiamaro
DIECI ANNI FA
La mela quasi portatile di Raffaello De Masi
ARTE INFORMATICA
From Factory to Art Center di Ida Cerosa
COME USARE WORD 2000
Correzioni, caratteri e paragrafi di Aldo Ascenti
PROVE
Compass ZEN di Aldo Ascenn
Enface Laptop di Nero Bem
Acer Veriton FP di Franco Paiamaro
Ipse Dixit e Factotum 2000 di Raffaello De Masi
SPECIALE MODEM
Un po' di stona, la tecnica e i consigli di Aldo Ascenti e Franco Paiamaro
Prese, fili e campanelli di Emilio Longi
Servi del servitore di Raffaello De Masi
GSM on linei di Andrea de Prisco
16 modem al banco di prova di Pierfrancesco Fravolmi
4
MCmicrocomputer n. 204
NAVIGARE... CHE PASSIONE!
Reduci dalle nottate passate a regatare
assieme a Luna Rossa e felici (anche
se con gli occhi arrossati e un bel pò
di sonno arretrato) del risultato ottenuto
dal "proiettile d'argento" italiano,
possiamo dedicarci alla "navigazione"
su Internet, in modo da trascorrere
altre belle notti insonni...
Naturalmente, per navigare il più
speditamente possibile è necessario
scegliere la "barca" più veloce.
E quale modo migliore di una regata
per decidere?
Ovviamente ci riferiamo al modem,
il dispositivo che connesso alla rete
telefonica, ci consente di collegarci ed
esplorare il mondo virtuale del Web.
132
134
136
OVERVIEW
Inoculateli di Aldo Ascerti
RECENSIONI
CD Rom di Nero Berti
Giochi di Pierpaolo Turritto
140 ABC
Una cura di giovinezza (terza parte) di R. De Masi \
CUla * 1 Inoculate/ r
132
Inoculateli
144 DIGITAL IMAGING
Il piacere di essere ordinati! di Raffaello De Masi
INTERNET
148 Internet pratica - JavaScript, dear JavaScript ! di Bruno Rosati
154 II bello del gratis di Raffaello De Masi
168 MATHEMATICA
Lottando per la coppa a cura di Francesco Romani
172 DESKTOP PUBLISHING
Publishing in ufficio di Mauro Gandim
176 LINUX
Corel Linux di Giuseppe Zanetti
182 PD-SOFTWARE OS/2
JFS Open Source a cura del Team OS/2 Italia
184 AMIGA
Emuliamo il MAC con Amiga di F Celli e G. Favrin
190 MACINTOSH
Consigli per gli acquisti di Raffaello De Masi
122
Acer Veriton FP
marzo 2000
Direttore
Marco Marinaro
Vicedirettore
Rino Nicotra
Assistente di direzione
Roberta Rotili
Direzione Tecnico
Andrea de Prisco
Nonno collaborato
Aldo Ascenti. NoroBoin
Massimiliano Cimolli
Rutfaoilo Do Mdsi,
Ptorlfflncenco F tavolini, M/mio Caudini,
Ida GtìHWii, Olinolo Pranza, Emilio Usngi.
Franca PaUmaro. Alessandro Ratti»,
f rftriccsco Ramimi.
Bruno Rojuit, l oo Sorbii.
Pierpaolo TurlUo Giuseppe
Capottimi e direziono artistica
Grafica e Impaginarono
Adriano Saltarelli, Fabio Dalia Voccfwi
Fotografia
Diinà lassa
Coordinamento produzioni!
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■ Corporation - P O Box S2-1&3 T fll poi Taiwon A O C .
tei .886(2)7751755. fax .886(71/415110
Direttore Responsabile
Marco Mannacc»
Bj MTn«nxunjutcfo.nunità3ca»-' ( ^Hedrsai S/i
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- ISSN 1123-2714 Copvhyht © Pluncom srl - Tubi i diritti
nseivati - Manosciitli e foto onginal». anche w non pub¬
blicati. non si restituiscono od 0 vietata la nprodu/ione
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Abbonamento a 11 numeri Italia l 50 000. Ed'OpO 0
Bacino Mocfiterraneo l. 150 000, Americhe. Asia e Air-
c;o L 200 000. Oceani L 250 000
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ISSN 1123-2714
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Sviluppato sulla tecnologia di Windows NT,
Windows 2000 è l’ideale per aziende di ogni
dimensione ed è già strutturato per sfruttare al
meglio i vantaggi offerti dal personal computer
dell'era digitale: dal portatile più compatto al più
sofisticato server per l'e-commerce. Scoprite
qui di seguito come Internet sia molto più dì una
bella idea e Windows 2000 molto più di un sem¬
plice software.
Windows 2000: la piattaforma
Windows 2000 è disponibile in tre versioni,
Professional, Server e Advanced Server. Ogni
versione è mirata a soddisfare diverse esi¬
genze all'Interno dell'azienda. La versione
Professional è destinata al PC desktop o ai por¬
tatili ad uso professionale, la versione Server
nasce per fornire servizi di rete. Internet e appli¬
cativi in piccole aziende o dipartimenti, e Infine
la versione Advanced Server per fornire servizi
di rete, applicativi e Internet ad aziende di
medie e grandi dimensioni.
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3 Professional
Il sistema operativo affidabile
e sicuro per desktop e PC portatili
Progettato per diventare il nuovo standard per
l’uso professionale, Windows 2000 Professional
è un sistema operativo semplice e affidabile
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Windows NT Workstation con la semplicità d'uso
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business
Più Windows che mai
L'interfaccia Windows è stata ulteriormente mi¬
gliorata: i menu personalizzati consentono di
trovare rapidamente i comandi di uso più fre¬
quente, l'integrazione con Internet permette di
utilizzare gli stessi strumenti per lavorare con i
dati locali e con le informazioni disponìbili sul
Web, il supporto plug & play e le numerose pro¬
cedure guidate rendono semplice e immediato
il collegamento di nuove periferiche o la confi¬
gurazione di nuovi servizi.
Tuffa la potenza di NT
Basato sulla tecnologia di Windows NT,
Windows 2000 Professional garantisce un'ec¬
cezionale affidabilità operativa grazie a una
robusta architettura di sistema, che impedisce
ad una applicazione malfunzionante di inter¬
ferire con le altre applicazioni o di bloccare il
sistema operativo stesso. Windows 2000
introduce la firma digitale per I driver certifica¬
ti, grazie alla quale è possibile impedire o con¬
trollare l'Installazione di driver di non provata
qualità, che potrebbero alterare la stabilità del
sistema. La protezione dei file di sistema impe¬
disce la cancellazione o la sostituzione, da
parte dell'utente o di una applicazione, dei file
essenziali per il funzionamento di Windows
2000 garantendone l'integrità. Il servizio
Windows Installer gestisce l'installazione delle
applicazioni, ne permette la completa rimozio¬
ne in caso di necessità e ripristina automati¬
camente eventuali file o parametri che siano
stati cancellati o danneggiati.
Lo prestazioni » In sicurezza che cercate
L’architettura a 32 bit e il supporto delle più
avanzate tecnologie garantiscono prestazioni
estremamente elevate e un utilizzo ottimale
dei moderni desktop e portatili.
Il supporto dei principali standard per la sicu¬
rezza, quali L2TP e IPSec, permette di utilizza¬
re Internet per accedere alla rete aziendale
nella massima sicurezza, attraverso una rete
privata virtuale (VPN). La possibilità di critto-
grafare i dati su disco protegge le informazioni
personali o aziendali da qualunque tipo di
accesso non autorizzato, anche in caso di
furto del PC.
Ideale per I PC portatili
La tecnologia plug & play, il supporto delle peri
feriche USB e IEEE 1394 e il controllo ded ali
marnazione secondo lo standard ACPI fanno d
Windows 2000 il sistema operativo ideale per
PC portatili. Le funzioni di stand by e sospen
sione permettono di spegnere il PC senza dover
chiudere documenti e applicazioni, e poi di
riprendere il lavoro esattamente dal punto In co
si era arrivati.
Utilizzare un portatile significa anche poter
accedere ai propri dati in ogni momento: la tee
nologia degli off-line folder permette di selezio
nare pagine Web, file e cartelle di rete e di utl
lizzarli o modificarli anche quando si lavora off
line: Windows 2000 sincronizzerà automatica
mente i dati durante il successivo collegamen
to alla rete.
ndows2ooo
Server
Il sistema operativo di rete
e applicativo ideale per le aziende
di ogni dimensione
Windows 2000 Server è stato progettato per
rispondere alle esigenze dei business di ogn
dimensione: dalle piccole aziende fino alle gran
di imprese internazionali. Windows 2000
Server, infatti, integra i servizi di directory e •
servizi per il Web, le reti, le applicazioni, la con
divisione di file e stampanti con tutta la facilità
di gestione e l'affidabilità che il vostro business
necessita nell'era digitale.
Il vostro business subito in rete
Windows 2000 Server supporta nativamente i
principali standard Internet, da TCP/IP e DNS.
fino a LDAP e XML, e fornisce numerosi servi
zi, quali Internet Information Server, C0M+ e
Message Queue, che permettono di collegare
il proprio sistema informativo con Internet e di
realizzare le soluzioni necessarie per sfruttare
Windows 200
tutte le opportunità per far crescere il proprio
business.
Noli 'gru digitato nulla può prescindere
dall affidabilità
Windows 2000 Server è stato pensato per
garantire la massima disponibilità del siste¬
ma: numerose operazioni di configurazione o
di manutenzione che in passato richiedevano
il riavvio del sistema possono ora essere ese¬
guite dinamicamente, garantendo la continuità
del servizio. Il Kernel mode write protectlon.
che Impedisce anche ad applicazioni non per¬
fette di interferire con il sistema operativo, e
la capacità di gestire correttamente le ecce¬
zioni generate dalle applicazioni senza blocca¬
re il sistema, contribuiscono ad aumentare la
disponibilità del sistema. E in caso di proble¬
mi. Windows 2000 mette a disposizione del¬
l'amministratore di rete diversi strumenti,
come la System Recovery Console o il Safe
Mode Boot, che permettono di ritornare più
rapidamente ad una situazione di funziona¬
mento corretto.
Efficienza, produttività, risparmio.
In due parole, più facilita di gestione
Grazie agli Active Directory è possibile sceglie¬
re lo stile di gestione del sistema che più si
adatta alle singole realtà aziendali: dalla
gestione centralizzata alla delega delle funzioni
amministrative per area geografica o per fun¬
zione. La Microsoft Management Console per¬
mette agli amministratori di creare gli strumen¬
ti più adatti per le singole esigenze attraverso
l'uso dei moduli (o snap-in) disponibili e garan¬
tisce nel contempo la massima uniformità del¬
l'interfaccia utente.
Attraverso i Criteri di gruppo l'amministratore
può controllare centralmente le configurazioni
dei Client e gestire l'assegnazione delle appli¬
cazioni ai diversi gruppi di utenti. Si possono
quindi ridurre i costi dì gestione della rete, in
quanto non è più necessario eseguire le ope¬
razioni di Installazione e configurazione su ogni
singolo PC.
Sicurezza
Il protocollo di autenticazione utilizzato da
Windows 2000 per controllare l'accesso alle
risorse all'interno dei domini è Kerberos, uno
standard affidabile ed efficiente. Windows
2000 supporta inoltre altri standard di sicurez¬
za. che consentono per esempio di utilizzare
delle SmartCard per l'accesso al sistema o di
permettere l'accesso controllato alle proprie
risorse e dati da parte di utenti esterni all'a¬
zienda attraverso l'utilizzo di Public Key
Certìficates.
Servizi Terminal
I Servizi Terminal integrati in Windows 2000
permettono di installare, configurare ed esegui¬
re le applicazioni Windows sul server e di visua
lizzare l'interfaccia utente virtualmente su qua
lunque dispositivo, dai PC a 16 o 32 bit, ai
Windows Based Terminal, fino ai palmari basa¬
ti su Windows CE, sia attraverso una rete loca¬
le sia attraverso collegamenti via modem o
Internet I vantaggi sono numerosi: dalla ridu¬
zione dei costi di gestione grazie alla gestione
centralizzata delle applicazioni, alla possibilità
di utilizzare hardware obsoleto o a basso costo
per accedere alle applicazioni più recenti, fino
all'accesso remoto a dati o applicazioni resi¬
denti sulla rete. I Servizi Terminal consentono
anche di amministrare da remoto il server.
^ Windows 2000
M Tijj Advanced Server
Il sistema operativo per l'ecommerce
e applicazioni mission criticai
Windows 2000 Advanced Server include tutte
le caratteristiche di Windows 2000 Server, cui
si aggiungono le tecnologie di clustering che
permettono di ottenere i livelli di scalabilità e di
disponibilità del sistema necessari per le
applicazioni mission criticai e per le soluzioni
di e-commerce più avanzate.
Quando le-commerce é mission criticai
e li momento di Advanced Server
Grazie ai servizi di clustering integrati, Windows
2000 Advanced Server permette di creare dei
gruppi di server Web che garantiscono la sca¬
labilità e la disponibilità indispensabili per la
realizzazione di avanzati siti di e-commerce. Il
bilanciamento del carico di rete permette di
distribuire il traffico fra i diversi server per offri¬
re sempre prestazioni ottimali e permette di
aumentare la capacità del sito Web semplice-
mente aggiungendo nuovi nodi, senza la neces¬
sità di sostituire l'hardware esistente con
nuove macchine più potenti ma anche costose.
Il servizio di cluster garantisce invece la dispo¬
nibilità continua dei servizi di back-end, quali il
database, attraverso un meccanismo di failo-
ver, che trasferisce I servizi da un nodo all'altro
in caso di guasto o per esigenze dì manuten¬
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Advanced Server supporta server fino a 8 pro¬
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S e è logico consi¬
derare più che
rapida l'evoluzio¬
ne dell'informatica,
quella della telematica
non può che essere
etichettata come ful¬
minea.
Il nostro Paese è parti¬
to in ritardo rispetto ad
altri; per parecchio tempo siamo stati un fanalino di coda,
nell'uso del modem, fra le nazioni tecnologicamente
avanzate. Ora, e da un po' di tempo, stiamo vivendo
un'euforia che ha portato Internet costantemente sulle
prime pagine dei quotidiani e soprattutto dei settimanali
di informazione di massa: una vera moda, con i prò e i
contro tipici delle mode.
Eppure, l'uso della telematica è un fatto sostanziale
nell'evoluzione della vita comune. E' certamente il miglior
sistema di comunicazione: versatile, pratico, economico,
potente. E' ben più che una moda.
Se il fenomeno, cosi strutturalmente importante, viene
trattato come una moda, il rischio che si corre è che subi¬
sca la stessa sorte che è spesso tipica di questi fatti: che
passi la moda, che l'entusiasmo scenda, che il tutto fini¬
sca nel dimenticatoio.
Non è davvero probabile che ci si possa dimenticare di In¬
ternet. Ma una diffusione più ragionata, più metabolizzata
dal pubblico, meno isterica e pretestuosa gioverebbe non
ai numeri nell'immediato, certamente, ma al consolida¬
mento e al mutamento graduale del costume che si pro¬
duce quando una tecnologia diventa davvero di uso
comune.
Non possiamo che rallegrarci del grandissimo numero di
utenti Internet che si è ormai raggiunto: è rassicurante,
per un'azienda modernamente impostata, sapere che po¬
trà presumibilmente servirsi della posta elettronica per la
maggioranza delle comunicazioni con le altre realtà del
mercato. E' successo qualcosa di simile con il fax, una
ventina di anni fa: nei primi anni ottanta si è assistito al
declino e alla morte del telex e all'introduzione del telefax,
prima timidamente e nelle aziende più evolute e tecnolo¬
giche, poi orizzontalmente e in tutte le realtà e addirittura
in molte case. La posta elettronica è molto, molto più uti¬
le ed efficace (ed economicaI del telefax.
Ben venga Internet gratis, purché il prezzo che si paga
non in soldi non sia troppo alto. Se avere Internet gratis
dovesse significare caos e inaffidabilità, allora no, è prete-
Internet:
molti ma buoni
ribile pagarla, e anche
cara se necessario. Si
tornerà indietro, a qual¬
che anno fa, quando gli
utenti erano "pochi ma
buoni".
Ma Internet gratis è
una bellissima cosa: in
fin dei conti si paga il
telefono, e il prezzo
della telefonata può comprendere la remunerazione per
chi fornisce il servizio Internet: è quanto avviene, attual¬
mente, con la cosiddetta interconnessione. A questo rica¬
vo il provider aggiunge i proventi dalla pubblicità e dai vari
servizi che fornisce attraverso il suo sito. Se cosi è, l'eco¬
nomia dell'iniziativa è sana, e la situazione è più che ac¬
cettabile per l'utente. Se invece per beneficiare del colle¬
gamento gratis bisogna sottostare ad una serie di imposi¬
zioni, come per ipotesi la somministrazione di una quan¬
tità eccessiva di pubblicità non richiesta e non rifiutabile,
può darsi che ci si renda conto dopo un po' che la conve¬
nienza viene a mancare, soprattutto perché il tempo im¬
piegato per la ricerca di un'informazione sul web diventa
eccessivo. Cercare su Internet il treno da prendere fa ri¬
sparmiare tempo se l'interrogazione avviene in maniera
celere, altrimenti si fa prima a telefonare all'agenzia di
viaggi A meno che non sia notte, naturalmente: ma per
tanti anni siamo tutti stati abituati e rassegnati al fatto che
certe informazioni non erano disponibili al di fuori dei nor¬
mali orari di lavoro.
Tutti, cominciando dagli utenti, dovremmo badare più alla
sostanza che all'apparenza, all'accessorio, all'effimero.
Cosi aiuteremo i provider a darci servizi dei quali potremo
usufruire puntando soprattutto all'ottenimento del risulta¬
to, e non alla navigazione fine a se stessa. Se navigare in
Internet significherà tipicamente ottenere risultati e infor¬
mazioni, aumenteranno sia i navigatori sia i tempi di navi¬
gazione di ciascuno, con soddisfazione di tutti. Se invece
navigare si avvicinerà più all'hobby. al passatempo, alla
soddisfazione di curiosità o ai tentativi di ricerca di risultati
senza esito arriverà, prima o poi, un'inversione di
tendenza.
Non va bene essere tanti navigatori ma navigare male,
non va bene essere pochi ma buoni.
£' aperta, paradossalmente è la più sempli¬
ce e passa, come di consueto, per la cultu¬
ra di massa, la strada per essere "molti
ma buoni".
M
14
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Un CD-ROM
DALLO SCATTO BRUCIANTE
Possiedo un vecchio Pentium 100
dotato di un CD-ROM Prextel, ed è pro¬
prio delle prestazioni di questo driver
che voglio parlare. Per l'amor del cielo,
so bene che la mia è una macchina ob¬
soleta, e che fa ridere di fronte ai su¬
permuscolosi Athlon di oggi; ma ci uso
un word processor e uno spreadsheet
di pubblico dominio Icosì non faccio
piangere Bill Gates per averlo privato
dei miei soldi, se uso una copia pirata),
ci navigo su Internet a bordo di una
scialuppa (Netscape 3) e. devo confes¬
sare le mie vergogne, mi ci diverto lo
stesso.
Vorrei solo sapere (e credo che la co¬
sa possa interessare a molti lettori co¬
me me) come posso fare per incremen¬
tare le prestazioni del mio CD-ROM
(8X; purtroppo, se vado ad analizzare le
Proprietà di Sistema-> Prestazioni->
Proprietà File System-> e dicco la lin¬
guetta CD-ROM, scopro che Windows
setta la memoria cache a 1238 KB di
memoria fisica, per ottimizzare le pre¬
stazioni del CD-ROM durante l'accesso
dei dati, e che lo stesso CD-ROM è ot¬
timizzato come unità a velocità quadru¬
pla o superiore. Ora io mi chiedo come
mai abbiano fatto tante differenziazioni
tra driver a 1,2.3 e 4 velocità e dimenti¬
cano che ormai le velocità dei CD-ROM
sono tutte a due cifre, e, soprattutto,
mi chiedo come si può fare per riferirsi
a una più precisa velocità del driver)
senza ricorrere a costose sostituzioni o
aggiornamenti. Preciso che uso Win¬
dows 95 e la mia macchina ha 48Mb di
memoria Tra i tip&trick che distribuite
a tutti a piene mani, non avete qualcosa
per me?
Gianpio Rinovato
l'iopin'lit I ita «yilttm
DocoitovM)
Dncongido
Ràoluaone dai problemi
Ditcolloppy
CD-ROM
Impone*»» d oHmaanne date pianano*» defunti
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Scrivete a MCmicrocomputer!
Per scriverci avete a disposizione sia la posta tradizionale (Viale Ettore Franceschini
73, 00155 Roma), sia il fax della redazione (0643219302). sia l’e-mail. all'indirizzo
p-c posicitZiipuiricon-HTl Ogni giorno i messaggi vengono girati alle persone di competen¬
za, per cui vi consigliamo di indirizzarvi alla casella della redazione piuttosto che a quella
dei singoli redattori E' più semplice per voi e. anche se sembra strano, per noi. E’ diffi¬
cile che riusciamo a fornire risposte private (quindi non inviate francobolli o buste affran¬
cate); per le e-mail qualche volta succede Voi provate, basta che non vi offendiate se
non vi rispondiamo Vi assicuriamo comunque che leggiamo tutta la corrispondenza e
teniamo nella massima considerazione ciò che ci viene segnalato.
sti valori moltiplicandoli per un
numero intero; proviamo, ad
esempio, a triplicare questo pa¬
rametro portandolo a 2476 (la
cache passerà a 4957) ed ese¬
guire qualche prova, usando la
macchina per qualche giorno.
Successivamente si potrà pro¬
vare con valori più alti.
Chiusa questa finestra, aprire
quella di Prefetch; passiamo di
nuovo al decimale e ci ritrove¬
remo con il valore 228, che rap¬
presenta il valore collegato alla
chiamata "velocità quadrupla o
superiore" Aggiungendo 56 o
58 a questo valore si incremen-
E ccola immediatamente servito!
Sotto Windows 95 (ma la cosa
vale anche per il 98) si possono mi¬
gliorare notevolmente le prestazioni
del nostro CD-ROM, modificando
una serie di parametri attraverso
l'uso di Regedit.
Pur essendo finalizzata, la replica,
al suo specifico quesito, cercheremo
quindi di essere il più generici possi¬
bile, in modo da adattare la risposta
stessa a possessori di sistemi diver¬
si. Lanciamo Regedit e cerchiamo la
chiave HKEY_Local_Machine\Sy-
stem\CurrentControlSet\Control\File-
SysterrACDFSKey. Per sicurezza
scriviamo da qualche parte i valori
che ci compariranno, nel caso si de¬
sideri ripristinare i valori di default
(solo quelli di Tail e di Prefetch; inuti¬
le andare a modificare qualli di Pre¬
fetch Tail, visto che intervengono
non più di tanto sulle prestazioni fi¬
nali e. se si esagera, addirittura pos¬
sono ridurle). Doppio click su Cache-
Size, e si aprirà la finestra "Modifica valo¬
re DWORD" .
Il valore espresso sarà in esadecima-
le; passiamo in decimale e ci comparirà
un numero pan a 619, 617 o , più rara¬
mente, qualcun altro, diverso da questi
due. Il gioco sta nell'incrementare que-
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0*030000*4 |228|
0*000000001129)
f? Et
r
ta la velocità ottimizzata di 2X. Un valore
di 340 dovrebbe essere considerato co¬
me massimo, anche se c'è un certo
margine sicuro di manovra intorno a
questo.
Chiuda Regedit, registrando il cambia¬
mento di valori, e il suo CD-ROM 8X
avrà a questo punto, a occhio e croce,
le prestazioni di un 12-13X. Questa tec¬
nica è valida anche per CD di velocità
superiore, mentre risulta di più scarsa
efficacia per i DVD , per i quali, più che
la velocità, è importante la dimensione
della cache supplementare
I risultati finali si possono testare sul
campo, con l’uso, o utilizzando il pac¬
chetto SiSoft Sandra, di cui abbiamo
parlato più volte nella rubrica ABC.
Raffaello De Masi
Continua a pag 20
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Segue da pag 18
File incancellabili
Mi è successa una cosa davvero
strana, che menta di essere racconta¬
ta! Ho scaricato da Internet il program¬
ma Aristo, un pacchetto per lo splittmg
dei file, e, dopo averlo installato, mi
sono accorto che WinZip fa la stessa
cosa, anche se scoprirlo è un tantino
difficoltoso
Ho cancellato, allora, il programma
con l'Unistaller in esso integrato ma
ho scoperto che il Aristo mi ha lasciato
un ricordino, nella cartella di Sistema,
che non riesco più a eliminare.
Il file si chiama _bp321cm; ho tra¬
sportato la cartella sul desktop, ho
riawiato il sistema, ma, lo stesso, sia il
file che la cartella che lo contiene Iè
l'unico file rimasto in essa) sono saldi
come montagne di granito. Ho provato
a cancellare anche da DOS, ma ricevo,
m risposta, il messaggio che il sistema
non riesce a trovare lo specifico file,
con un invito a indicare bene il percor¬
so
Eppure sono sicuro di aver battuto
bene tutto il pathname.
Sfesso discorso se tento di usare
DELTREE. cosa posso fare per elimi¬
nare questo ospite indesiderato? 0 de¬
vo temere di essermi preso un virus ?
Andrea Dominici
N essun virus, ma solo una delle
tante idiosincrasie di Windows
Quel che lei ha descritto avviene quan¬
do il file o la cartella in questione ha
caratteri illegali come parte del suo no¬
me. che Windows non riesce a con¬
vertire nel normale set di caratteri AN¬
SI Quando questo avviene, sia DOS
che Windows visualizzano questo ca¬
ratteri come il segno di underscore ( _
), ma questo l'utente non può saperlo,
né può sapere quale carattere si na¬
sconde dietro questo simbolo, Ovvia¬
mente, quando in qualche modo si
tenta di manipolare il file in questione,
ad esempio tentando di cambiare no¬
me o cercando di cancellarlo, Win¬
dows ci avvisa che il file non esiste.
La soluzione, ovvia, è quella di rife¬
rirsi al file senza far riferimento specifi¬
co al carattere illegale. Immaginiamo
che il file sia nella directory Desktop di
Windows; andiamo in DOS e battiamo
C. \Wìndows\Desktop.
Ricorriamo, a questo punto, ai carat¬
teri jolly, le wildcard, quegli speciali ca¬
ratteri che indicano al comando DELE-
TE di accettare qualunque simbolo sia
presente al suo posto. Nel suo caso
proviamo a battere (se si tratta di una
directory) DELTREE ?bp321cm. con il
simbolo di punto interrogativo che av¬
visa il sistema che a quel posto può
esserci un qualsiasi carattere, in altri
termini gli abbiamo detto "Cancella il
file che termina con la sequenza
bp321cm, senza badare al simbolo che
c'è prima", Ovviamente, se si tratta di
un file invece di una cartella, il coman¬
do DEL funzionerà con lo stesso mec¬
canismo
Se invece si desidera in qualche mo¬
do manipolare il file senza cancellarlo,
si può ricorrere al comando REN
?bp321cm abp321cm, dove, ad esem¬
pio, abbiamo sostituito il carattere ille¬
gale con la lettera a (o qualsiasi lettera
o sequenza di lettere si preferisca)
Raffaello De Masi
Icone personalizzate
NELLA BARRA
DEI COLLEGAMENTI DI IE
Ho letto, caro De Masi, sempre con
molta attenzione le sue puntate dedi¬
cate ai Trip & Tnck e ho sovente mes¬
so a frutto i suoi consigli. Ho apprezza¬
to, in particolare, la puntata dedicata a
Internet Explorer.
E' a questo riguardo che devo porle
una domanda; recentemente ho inseri¬
to, nella barra dei collegamenti. l'URL
di Tucows. e ho notato che ora ho, ac¬
canto al nome , una piccola icona per¬
sonalizzata diversa dalla solita "e" di
quelli già presenti. Ho provato a fare la
stessa cosa con altri siti; alcune volte
ritorna la "e ", altre compare una diver¬
sa icona, Mi spiega come si fa, quale
codice occorre inserire nella pagina, o
quale utility occorre usare per avere
questo risultato?
0 si tratta di un servizio a pagamen¬
to di qualche fornitore di servizi ?
Ho letto con grande piacere l'articolo
su Olilo, e attendo con impazienza
quello su Stanilo In una rivista tecno¬
logica come MC, trovare un'oasi di ri¬
poso e di lettura non impegnata è
sempre piacevole e divertente.
Oltre, ovviamente, ai suoi aneddoti
personali.
Può darmi un'anticipazione sulle fu¬
ture puntate?
Luigi Clemente Piano
G razie per l'apprezzamento! Avvisi
ai naviganti era stato pensato, fin
dall'inizio, con questo scopo Sono
contento che abbia raggiunto il risulta¬
to,
Per quanto attiene a quello da lui no¬
tato. non è difficile raggiungere il risul¬
tato, Occorre creare con un program¬
ma di editing di icone, l'immagine de¬
siderata.
Non è necessario adottare un pac¬
chetto specifico (anche se , in sha¬
reware, si trova molto materiale in pro¬
posito) , è sufficiente avere un pac¬
chetto di grafica che, nelle sue opzioni
di salvataggio, disponga del formato
ICO (le cui specifiche, tra l'altro, ri¬
guardano il formato, un quadrato
16x16 punti, e i colori, 16). Creiamo
quindi questa icona, e salviamola da
qualche parte usando il nome FAVI-
CON.ICO (che poi sarebbe FAVorite
ICON, giusto?).
Se desidera dotare il suo sito della
possibilità da lei descritta, raggiunga la
sua area di lavoro sul server che la
ospita e scarichi l'icona cosi formata
nella root principale, praticamente nel¬
la stessa cartella che contiene la sua
pagina home-index-main, o comunque
le abbia chiesto di chiamarla il fornito¬
re Da questo momento, chi decidesse
di salvare tra i "favoriti" la sua pagina
ritroverà, nella barra, l'immagine da lei
salvata in questo modo
C'è da dire che la stessa cosa può
essere fatta inserendo nelle sottocar¬
telle di cui è composto il suo sito altre
icone Prevenendola, le dico che la co¬
sa funziona solo in Internet Explorer e
non con Netscape (non ho però prova¬
to con l'ultima versione, né con Mozil¬
la) e con altri browser
Questo numero ospita la storia di
Stanlio, come ha visto. Non perda uno
dei prossimi, ci sarà la storia
dell'Orient Express!
Raffaello De Masi
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a cura dì Franco Paiamaro e Fabio Della Vecchia
di Massimiliano Cimelli
I nuovi prodotti di Philips destinati al CeBIT
capace di garantire immagini visibi¬
li anche in presenza di luce diurna
grazie ai 1000 ANSI Lumen di lu¬
minosità e dotato di un funziona¬
mento silenzioso con un livello di
rumore al di sotto dei 32 dB. Prez¬
zo al pubblico di lire 10.200.000. Il
secondo è un monitor al plasma
da ben 42 pollici che, munito di
connettore VGA, può supportare risolu¬
zioni sia VGA, S-VGA e XGA (1024 per
768). Il Brillance 420 P oltre all'ingresso
video, che ne permette il collegamento
ai VCR e DVD, è dotato di uno speciale
rivestimento antiriflesso che, unito alla
funzione di scanning progressivo, cioè il
rinnovo del frame 50 volte al secondo,
garantisce un'ottima visibiltà e stabilità
dell'immagine. Il prodotto è disponibile
anche nella versione PID 420W, con PC
integrato e ingresso video CVBS al
prezzo rispettivamente di lire
18.000.000 e di lire 25.400.000.
Per quanto riguarda il mondo della
masterizzazione, Philips propone
Royal Philips Electronics,
in occasione del prossimo
CeBIT di Hannover, presenta
in anteprima i prodotti
che invaderanno nel corso
dell'anno il mercato italiano.
Una prima novità ci è offerta
daH'ampliamento della gamma di
monitor CRT con la linea Brillance
Reai Fiat che, destinata al mercato
professionale, presenta tre modelli
arricchiti con tecnologia ICE (Ima-
ge Clear Enhancement) e funzioni atte a
migliorarne le prestazioni e la qualità
dell'immagine. Ad esempio, lo schermo
di vetro sarà realizzato con una lieve cur¬
vatura della superficie interna, la quale
permetterà all'occhio umano di vedere
l'immagine sempre perfettamente piatta
e in più controllo avanzato della dimen¬
sione dello "spot" luminoso, garantirà
una messa a fuoco sempre uniforme. I
nuovi monitor utilizzano una connessio¬
ne USB per interfacciarsi al PC e posso¬
no inoltre vantare funzioni di correzioni
automatiche degli errori di purezza e
convergenza, determinati dalle variazioni
del campo magnetico, dall'influsso della
temperatura e dalle fluttuazioni di cor¬
rente. Entrando nel dettaglio il 201 P da
21 pollici con diagonale utile di 20 e un
dot pitch di 0,24 mm, sicuramente il top
della gamma, permette frequenze oriz¬
zontali di 121 MHz offrendo una risolu¬
zione massima di 2048 per 1536 punti
con un “display flicker free" da 1600
per 1200 sino a 97 Hz. Prezzo consiglia¬
to al pubblico di lire 2 190.000 Mentre i
modelli 109 P e 107 P da 19 e 17 pollici
con dot pitch di 0,25 mm, possono rag¬
giungere una risoluzione di 1920 per
1440 ad una frequenza massima oriz¬
zontale rispettivamente di 110 e 96
MHz, al prezzo di lire 1.294 000 e di lire
915.000. Anche nella famiglia in conti¬
nua espansione dei pannelli LCD è stato
introdotto un nuovo display, il Brillance
150 P. Questo modello da 15 pollici reali
non solo è munito di altoparlanti e mi¬
crofono integrati, ma permette anche
connessioni sia analogiche VGA che digi¬
tali DVI per risoluzioni video di 1024 per
768 a 75 Hz, al prezzo di lire 2.395.000.
Se desiderate visioni cinematografiche
allora vi potrebbero accontentare l'HG
20 e il Brillance 420 P. Il primo prodotto
è un videoproiettore del peso di 4,9 Kg
con risoluzione XGA (2 359.296 pixel),
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le immagini utilizzate nelle rubriche tecniche,
le immagini di test per le stampanti
e le acguisizioni effettuate con gli scanner in prona,
55 titoli software
demo e shareware
dedicati
all'immagine /
digitale.
Sul numero di marzo:
Schede grafiche
a all'acquisto
FPSOn Perfection 1200
itbed aspirante "photo"
Oki DP-5000
stampare a sublimazione
Corri
Iomega Clih! Plus
m... piccoli piccoli!
Proua Software:
Ulead Photolmpact
Tecnica Pro:
Freeze Frame, fermiamo
il mondo!
Digitips:
Inuecchiamento artificiale
Piastrelle inuisibilil ffi
nabli eue muibiL
hop!
■aPh(
Spazio immagine:
Andrea Foglietta
Teorie 6 Tecniche:
I profili ICC e gli applicatiui
del colore
Panoramica
I filtri per Photoshop 3' parte
PC imoging é uno
quattro nuovi masterizza-
tori riscrivibili con buf¬
fer da 2 Mbyte; tre
esterni, nelle ver¬
sioni 462 K con
porta parallela,
463 K con inter¬
faccia PCMCIA e
464 K con con¬
nessione USB
ed uno interno,
l'804 K con inter¬
faccia IDE/ATA-
Pl. La serie 400
PCRW consente
di registrare, leg¬
gere e riscrivere i
dati a 600 Kbyte/s,
mentre il PCRW804 K sfrutta una velo¬
cità di lettura a 32x, di scrittura a 8x e di
riscrittura a 4x.
Tutti i modelli sono forniti di software
Write2CD, dotato di una particolare fun¬
zione di compressione dati che permet¬
te di memorizzare fino a 1 3 Gbyte di
informazioni su un solo CD II prezzo al
pubblico è di lire 640 000 per le versioni
esterne e di lire 499 000 per quella inter¬
na Le novità non sono finite. Per coloro
che desiderassero una maggiore interat¬
tività con il proprio PC tramite piccoli in¬
vestimenti. le casse acustiche MMS240
e la videocamera Vesta Fun potrebbero
rappresentare una valida alternativa.
ìt cana-
Itopar-
sr-
L'MMS240 genera 15
Watt ( 7.5 W per cana¬
le) attraverso altopar¬
lanti attivi scher¬
mati magneti¬
camente, mu¬
nito della tec¬
nologia "Incredibile Sur¬
round", che permette di ascol¬
tare l'audio in 3D e "Ultra Bass", che
sfrutta particolari sistemi di elaborazione
dei segnali digitali per simulare segnali a
bassa frequenza e sostituirli con le ar¬
moniche corrispondenti è venduto al
prezzo di lire 71 000. Mentre Vesta
Fun con interfaccia USB, permette
di collegarsi a Internet con una riso¬
luzione di 640 per 480 o catturare
immagini alla velocità di 30
fotogrammi al secondo. La
videocamera è completa di
software Video e-mail, per
salvare filmati come file
eseguibili potendoli inviare
come messaggi e-mail e di
Ulead Photo Explorer pro¬
gramma capace di creare
calendari utilizzando
foto personali, di
realizzare
screen saver
e diapositive
Prezzo al pub¬
blico di lire 99.000. Se invece non pos¬
sedete un PC e desiderate comunque ri¬
cevere o inviare fax e messaggi e-mail,
con gli scanner/fax Magic2Memo e Ma-
gic2Vox non è più un problema. I due
nuovi prodotti sono dotati del sistema
"Intelligent Fax Switch" di Philps per il
funzionamento cordless e il trasferimen¬
to di chiamata, inoltre consentono di ac¬
cedere alle informazioni offerte da Inter¬
net. per entrare nei siti si utilizza una ta¬
stiera pieghevole e le funzioni di "Ricer¬
ca" o di "Indice" integrate. Magic2Me-
mo ha una memoria di 25 pagine per
l'eventualità in cui si rimanga sprovvisti
di carta, mentre Magic2Vox fornisce an¬
che una segreteria telefonica digitale in¬
tegrata
uieaa moto
gramma cai
calenc
fol
Philips ha pensato
anche agli aman¬
ti della musica
tascabile pre¬
sentando un
nuovo ri-
produttore
audio
MP3. Rash
è un apparecchio dalle
dimensione particolarmen¬
te ridotte (7x7 cm di superficie per un
peso di 50 gl ed è in grado di riprodurre,
cancellare, sovrascrivere e re-mdicizzare
i file digitali MP3 scaricati da Internet e
memorizzarli su apposite schede Flash
Memory, supporti capaci di contenere
sino a un'ora di musica. Il prodotto sara
commercializzato verso il secondo trime¬
stre dell'anno e comprenderà nella con¬
fezione, oltre al cavo di connessione alla
porta parallela del PC. anche una scheda
Flash Memory e il software RealJuke-
box di Realnetwork.
Infine, tre novità anche nel campo della
telefonia mobile: il cellulare GSM Savvy
Vogue e i Dual Band G2K e Xemum 989.
Sicuramente il prodotto più completo e
funzionale della serie, rivolto a coloro
che desiderano sempre di più dal proprio
“telefonino", è il GSM Dual Band Xe-
nium 989, dotato con sistemi di coman¬
do e chiamata vocale che permettono di
accedere sia alle principali funzioni con¬
tenute nei menu sia ai numeri telefonici
pronunciando il nome di chi si desidera
chiamare II modello, del peso di 99
grammi, garantisce un'autonomia in
standby di 400 ore e dalle 3 alle 6 ore in
conversazione con una batteria standard
da 900 mAH; singolare è la possibilità di
personalizzare la conversazione inviando
tramite messaggi SMS delle "Emotion
Icons", icone che possono essere unite
al testo scritto come si farebbe con l'al¬
legato di un messaggio e-mail Lo Xe-
nium oltre ad essere fornito con cuffie
attive, utilizzate per impartire i comandi
vocali, comprende anche una calcolatri¬
ce. un convertitore Euro integrato, dei
giochi e suonerie a scelta con un pro¬
gramma per creare melodie personaliz¬
zate, un orgamzer per pianificare gli ap¬
puntamenti e le scadenze ed un "Voice
Memo" che consente di memorizzare
20 secondi circa di appunti vocali.
I cellulari di Philips dovrebbero essere
disponibili al pubblico tra Maggio e Lu¬
glio ad un prezzo ancora da stabilire.
Tutti i prezzi sopracitati si intendono
IVA esclusa.
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
Per Informazioni:
Philips,
Tel 0392035836.
t-. nc.vs ;'.-y lc-'i|
25
• PERIFERICHE
r Mercato -
Press Briefing Adaptec: strategie per il futuro
Nuovi scanner Umax
Per informazioni:
Umax,
i« nmaa mn
Il 2 febbraio Adaptec ha tenuto un press briefing all'Hotel Le Meridien di Bruxelles. |
m Belgio, per comunicare le proprie strategie di mercato,
Robert Schultz, Chief Operatmg Officer di Adaptec. ha efficacemente illustrato la
pianificazione e le strategie dell'azienda, spiegando i vantaggi che le recenti acquisi- •
zioni di aziende come DPT e le alleanze strategiche con aziende come Agilent porte- |
ranno nella produzione e offerta di soluzioni complete per la gestione dello Storage. .
Schultz ha parlato del prossimo protocollo Ultra320 SCSI, rivelando che già nei labo¬
ratori Adaptec esistono prototipi (delle dimensioni di un tavolo da disegno!) funzio- *
nanti, e che il bus continuerà ad utilizzare gli stessi cavi e le stesse terminazioni i
dell'Ultral 60
Dovremmo cominciare a vedere dei prototipi pre-release verso la fine di quest'anno,
con la probabile commercializzazione dei prodotti per il primo trimestre 2001
L'impressione che si è avuta dalla presentazione è che Adaptec sta, lentamente. I
abbandonando il mercato consumer (almeno per quanto riguarda l'offerta di prodotti |
hardware), per concentrare la propria attenzione sui segmenti di mercato delle work¬
station e server di fascia media ed alta.
La presentazione, infatti, era incentrata nella convergenza di necessità dei clienti di I
avere contemporaneamente lo spostamento, la gestione, lo Storage e la protezione |
dei propri dati e di come le soluzioni proposte da Adaptec. hardware e software. .
soddisfacessero queste necessità
Come cliente consumer, era però considerato solo l'utente con la necessità di •
masterizzare, per cui la soluzione proposta da Adaptec si esplicava con l’accoppiata |
scheda SCSI ad alte prestazioni - masterizzatore SCSI - software di masterizzazio- ,
ne: a nostro avviso, ignorando volontariamente che il mercato dei masterizzatori con '
interfaccia SCSI è molto limitato, vista l'offerta di dispositivi IDE con eccellente rap- 1
porto prezzo/prestaziom. |
Dal punto di vista Software, Adaptec ha esposto le strategie di marketing per i propri .
prodotti di authoring per CD-ROM e di protezione dei dati: per quest’ultimo settore,
l’azienda ha un progetto pilota in USA per un prodotto, ReZoom, abbastanza interes- '
sante.
Come interessante è l'alleanza con RealNetworks, per offrire agli utenti la possibilità (
di scaricarsi facilmente file musicali da Internet per crearsi i propri CD Audio.
Il futuro di Adaptec risiede in tre settori RAID, con l’offerta di controller e prodotti
SAN (Storage Area Network): I/O, con SCSI, Fibre Channel e il futuro Infimband, e il I
Software, con i prodotti per la masterizzazione e la produttività personale (ReZoom) |
e il futuro software per l'authormg DVD.
Per quanto riguarda Firewire, Schultz ha risposto che il supporto per questa tecnolo¬
gia è ormai presente ed integrata in molte schede madri, limitando di fatto ad una I
piccola nicchia di mercato l’offerta di schede di interfacciamento per questo stan- ,
dard
di Franco Paiamaro I
k — — — — — _ — — — — — _ — — J
Il nuo¬
vo scan¬
ner Umax
Entry Level si chiama Speedy Ile MX3; con
una risoluzione di 600x1200dpi a 42 bit, in
formato A4 con coperchio in plastica semi¬
trasparente colore blueberry Protocollo
SCSI+USB contemporaneamente, lettore
diapositive opzionale. Include il software
Presto!Page Manager, Ommpage LE e
Adobe Photodeluxe. Lo scanner è disponi¬
bile al costo di lire 375.000: Umax Speedy
Il 4000 è lo scanner Avanzato, con risoluzio¬
ne di 1200x2400dpi a 42bit. formato
LEGAL, con lettore diapositive (formato
max. A4) opzionale, protocollo USB, dispo¬
nibile per Win 98 e MacOS iMac/G3/G4. Il
software comprende: Presto! Page
Manager, Omnipage LE e Photoshop LE Lo
scanner è idisponibile al costo di lire
690.000 IVA esclusa.
Un kit per agenti di commercio su piattaforma CE
Prime S.r.l. ha concepito Palm Agent Kit,
un prodotto che consente di automatizzare
l'acquisizione degli ordini, ispirato ai criteri
del minimo ingombro e della massima rapi¬
dità ed efficienza nella trasmissione dati
Palm Agent Kit è un prodotto concepito
per rendere sicura ed efficiente la procedu¬
ra di trasmissione degli ordini di acquisto e
la gestione del portafoglio clienti
I problemi connessi alla trasmissione degli
ordini via fax e/o corriere determinano spes¬
so consistenti ritardi nell’evasione degli ordi¬
ni e nella consegna delle merci. Con Palm
agent kit, invece, i dati immessi nel palmare
vengono immediatamente trasferiti alla
sede aziendale via Internet. Inoltre, ad ogni
connessione Palm Agent aggiorna automa¬
ticamente e senza alcun intervento da parte
dell'utente, i dati contenuti nel terminale
dell’agente (anagrafiche clienti, listini, artico¬
li, ecc.). Il kit è formato da un palmare
Windows CE. di un modem a 56K e di una
stampante
portatile con
interfaccia a raggi
infrarossi.
L'intero kit pesa meno di 1
Kg, e la sua facilità di tra¬
sporto è assicurata da un
comodo astuccio.
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26
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• MANIFESTAZIONI
Si svolge a Fiuggi dal 3 al 5 marzo 2000
Al via DeepConOne
E' online l'enciclopedia galattica
dalia A di Asimov alla Z
di Zardoz. E la fantascienza
romana riparte sotto gli occhi
di Ed Bishop.
Nel nostro Paese il panorama delle
riunioni che parlano di fantascienza è
quello dei fiori nel deserto. Belli e
coloratissimi, ma troppo radi, rispetto
ai giardini delle altre nazioni, In parte
questo vuoto, nel tempo, è stato col¬
mato dalle tante mimcon, riunioni a
carattere locale di piccoli gruppi di
appassionati. Questo tessuto, pure
importantissimo, non può colmare da
solo il vuoto. Inoltre le mimcon e gli
altri appuntamenti più importanti con¬
dividono un problema di fondo: la
monotematicità Star Trek è Star
Trek, Star Wars è Star Wars. Anime e
Manga sono Anime e Manga, e cosi
via.Qualcosa si sta muovendo,
soprattutto a Roma e zone limitrofe. Ad
esempio va assolutamente segnalata la
prima DeepCon, la riunione dedicata a
tutta la fantascienza L'organizzazione è
di Deep Space One. in breve DS1
li ir no .'/wvvw oeepspaceone.com il il grup¬
po romano che fa capo a Francesco
Miranda, ra ggiungibile pei posta ele ttro-
mca come ll.miraitcJa^lfilp.maiica.i] e al
numero telefonico 0347/2847875. Nata
come costola dello Star Trek Italian Club
l,ntip.//www sue mi la sviscerata passio¬
ne per le creature cibernetiche Borg li
pone in un'ottica diversa, non tradizionale
e comunque da outsider, nell'interpreta¬
zione del fantastico, che per i Borg è a
metà strada tra uomo e macchina, tra
analogico e digitale.
DeepSpaceOne sta portando avanti un
proprio progetto globale che non esclude
nessun aspetto della fantascienza, e
che verrà dibattuto appunto in quel di
Anagni, durante la prima convention.
Tra le realizzazioni pratiche di DS1
spicca l'Enciclopedia Galattica Online,
della quale si converserà in saloni e
corridoi dell'incontro.
Un altro filo conduttore dell'incontro
sarà la convergenza tra vecchie e
nuove forme di fantascienza e della
loro anima digitale, dagli anime, i film
a cartoni di realizzazione nipponica,
agli effetti speciali della nostra era, al
fumetto italiano all'insegna di Nathan
Never, rappresentato dalla sceneggia¬
tone Gabriella Cordone.
Gli appassionati di fantascienza glo¬
bale potranno incontrarsi a Fiuggi nei
giorni 3. 4 e 5 marzo. Nel rimandarvi al
programma completo, disponibile sul
sito, possiamo anticipare alcuni ele¬
menti importanti: l'assoluta trasversa¬
li^ dell'evento rispetto ai vari cult
(Dark Skies, Capitan Harlock. Doctor
Who, Spazio 1999, X-Files, Flash
Gordon, Ai confini della realtà. Kronos.
UFO, Gundam, ma anche Star Trek e
Star Wars), le sponsorizzazioni di realta
importanti, a partire da Canal Jimmy, la
TV satellitare specializzata nei serial di
Science fiction; la presenza di un ospite
d'eccezione come Ed Bishop, l'indimen¬
ticato comandante Straker di UFO, che
inoltre consegnerà il premio per il miglior
costume di tutta la fantascienza
• INTERNET
L'anima gemella attraverso Internet
Webstar, società del gruppo Edistar.
presenta oggi il primo sito italiano destina¬
to alle relazioni personali. Trovare l'anima
gemella, incontrare nuovi amici, fidanzar¬
si, e oggi piu facile attraverso Internet.
Annunci.it e il primo sito tutto italiano
dedicato alle relazioni personali, disponibi¬
le dal 21 gennaio e ideale per chi cerca
nuovi amici o un nuovo partner Tutti gli
annunci vengono inseriti gratuitamente, e
c'è la possibilità di corteggiare e farsi cor¬
teggiare mantenendo l'anonimato fino a
quando lo si desidera La privacy è garan¬
tita, come garantita è una corretta gestio¬
ne della messaggistica utilizzata durante i
contatti.
La ricerca del proprio compagno o della
propria compagna e è facilitata dalla
possibilità di dare indicazioni sui propri
gusti personali, è possibile indicare
città o provincia di residenza, ma
anche di particolari piu "frivoli', come
altezza, colore degli occh i, carattere,
gusti. In Iwww.annunci.if verrà messa a
disposizione, per ciascun inserzionista,
una " stanza segreta ", per ricevere mes¬
saggi personali e per flirtare con una chat
del tipo one-to-one. Chi cerca amici, com¬
pagni d'avventura, di viaggi, o semplice¬
mente una persona con cui condividere
gusti e hobby, può entrare negli altri ’
mondi ' proposti dal sito, ricchi di sorpre¬
se: dall' oroscopo, quotidiano e mensile,
alla abbottega di shopping, che permet¬
terà di acquistare regali per la persona che
si intende corteggiare, per un amico, o
per sé. Il sito offrirà anche la possibilità di
prenotare viaggi, ristoranti, locali, alberghi
e concerti. Il tutto attraverso una interfac¬
cia agile e piacevole, anche per chi utilizza
Internet da poco tempo
Per informazioni
Webstar,
hvivv. i'U'hpi >1
28
MCmicrocomputer n 204 - marzo 2000
La collezione
più segreta
Il'anno
Fanno parte della linea Sexy Collection:
Shock thè Game
Una scossa
psicosessuale
che non si dimentica.
Strip Black |ack
Un’appassionante versione
sexy del gioco d'azzardo
più famoso di Las Vegas
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Microforum Italia srl . lei ile >,,« „ 4 - 00189 R--ma tot OC 33251J M la» 06 33251275 • hltp i7vwav.ii icrolcuufi it .r-i ofoBt:
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PERIFERICHE
Nuova unità a nastro ad alte prestazioni f
Un nuovo produttore di sistemi Storage a
nastro rende disponibili i propri prodotti in
Italia: OnStream, Ine.
I sistemi per il back-up offerti da
OnStream si avvalgono della tecnologia
ADR (Advanced Digital Recording), con
modalità di scrittura a 8 canali; la capacità
delle cartucce è di 30 o 50 Gbyte, con tran¬
sfer rate fino a 2 Mbyte al secondo.
L'offerta si articola su quattro drive, i
modelli DI30. DP30. SC30 e SC50
Tutti i drive dispongono del software
Echo, per sistemi Windows 9x e NT;
l'interfaccia disponibile per il modello
interno DI30, è EIDE; il DP30 esterno è
parallelo, i modelli SC30 e SC50 sono
SCSI, Tutti i drive implementano sofisticate
tecnologie ECC; la testina è servoassistita
e la velocità di trasferimento dati è variabile
in base alla velocità di scrittura.
Il prezzo delle cartucce da 30 Gbyte è di
lire 86.000 IVA esclusa, mentre il drive
DI30 è immediatamente disponibile al
prezzo di lire 643 000, sempre IVA esclusa
Per informazioni:
• PERIFERICHE
di Alessandro Pelle
Minolta in mostra al Cebit 2000
Minolta ha presentato al CeBIT di que¬
st'anno i nuovi sistemi " tre in uno"
Salvaspazio: le copiatrici stampanti della
serie DiALTA.
La Di 151 è la più piccola della sene e
vanta una produttività di copia o stampa di
15 pagine al minuto con una risoluzione di
600 dpi e formati fino ad A4. Con lo scan¬
ner piano interno, la 151 non viene utiliz¬
zata soltanto come copiatrice, ma può
essere opzionalmente aggiornata per fun¬
zionare come fax e stampante laser di
rete. Stesso discorso vale anche per la Di
181 che in poco spazio, riesce a soddisfa¬
re le esigenze di piccoli uffici o work-
group. Con la 181 le pagine prodotte al
minuto salgono a 18 con una risoluzione
sempre di 600 dpi ma con una capacità
massima di alimentazione di ben 3.050
fogli Studiata per una produzione di
15 000 pagine/mese, anche la Di 181
offre prestazioni altamente qualitative sia
come copiatrice b/n digitale sia come fax
e stampante di rete con un basso prezzo
a pagina. Una particolare funzione della
181 è la possibilità di faxare
sul vetro dello scanner i documenti A3,
ma se il fax di destinazione non fosse
compatibile con il formato spedito, il
documento verrà automaticamente ridi¬
mensionato durante la trasmissione II
fax opzionale è equipaggiato con un
modem da 33,6 Kbps La nuova gamma di
punta “ tre in uno" di Minolta è rappre¬
sentata dalla Di 250f e Di 350f Questi fax
digitali sono basati sulla meccanica di una
fotocopiatrice laser, sono stati progettati e
costruiti per quegli uffici che hanno elevati
volumi di copia e fax Ambedue le macchi¬
ne hanno una velocità di trasferimento
dati quasi pari alla rete isdn e offrono una
produttività di 25 pagine al minuto per la
250f e di 35 per la 350f Entrambi i model¬
li sono equipaggiati con un sistema fax
duplex per risparmiare la carta, funzione di
indirizzi multipli e fax di gruppo, possibilità
di programmare 300 numeri con composi¬
zione mediante un solo tasto e 200 con
selezione
rapida con una memoria di ricezione e tra¬
smissione di 16 MB espandibile fino a 64
MB Altro vantaggio di entrambe le mac¬
chine è la capacità di stampa in rete che,
unitamente al comodo e intuitivo display
soft touch, ne fanno delle macchine affi¬
dabili, di alta qualità e di immediato utiliz¬
zo.
Per informazioni:
tvau minoiUiotiroi'r i .m\
• STRATEGIE
Riorganizzazione in casa Compaq
Compaq propone una globale riorganizza¬
zione deH’infrastruttura distributiva dei pro¬
dotti definiti "a volume" e l'espansione del
portale di e-commerce per instaurare e
mantenere un rapporto diretto e trasparen¬
te sia con i propri partner-rivenditori, sia con
i clienti finali, garantendo modalità d'acqui¬
sto e servizi sempre più completi e perso¬
nalizzati. Questo processo di ottimizzazione,
avviato su scala internazionale, si svilupperà
su più fronti, il primo dei quali sarà rappre¬
sentato dalla separazione delle fasi di
approvvigionamento e vendita dei prodotti.
Il sito di e-commerce, strutturato sul model¬
lo del commercio "Business to Business",
garantirà la riduzione delle giacenze di
inventario nel canale e aumenterà la velo¬
cità di commercializzazione dei prodotti e
servizi proposti. Inoltre Compaq avvierà una
nuova politica di prezzo, definita "Internet
Pricing", secondo la quale il prezzo reale di
fabbrica verrà comunicato a tutti i clienti che
desiderassero accingersi all'acquisto.
Questo non significa che il consumatore
potrà acquistare on-lme, ma ne potrà solo
constatare il valore reale valutandone il prez¬
zo finale. La "vetrina" cosi costituita obbli¬
gherà i partners-rivenditori a trarre beneficio
esclusivamente dalla quantità offerta di ser¬
vizi a valore aggiunto e da un eventuale con¬
tributo elargito da Compaq a seconda delle
capacità di marketing e vendita condotte
Per Informazioni:
Compaq.
iwww.compag.il
30
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
LINEAFFARI
servizi Internet per la valutazione
dei vostri partner in affari
• DUN & BRADSTREET
Informazioni Commerciali Itaha-Estero
\
• BILANCI
Bilanci archiviali otticamente dalle
Camere di Commercio
7
• IMPRESE
Informazioni Camerali
dal Registro Nazionale Imprese^
• VISURE IMMOBILIARI
Situazione Proprietà Immobiliare /
di persone fisiche e giuridiche/
• ARCHIVIO DEI PROTESTI
Visure degli ultimi cinque anni
dai bollettini ufficiali delle CCIAA
• TRASCRIZIONI DEBITORIE
Iscrizioni Volontarie ed Eventi
Pregiudizievoli da Conservatone
\e Tribunali _
• VERITER VERIfica Ri/enmenti TEefonci
Il successo negli affari é spesso determinato dalla rapidità con cui si riesce a prendere le decisioni ma,
PER POTER DECIDERE, È INDISPENSABILE AVERE A DISPOSIZIONE LE INFORMAZIONI CHE CONSENTONO DI VALUTARE LE
OPPORTUNITÀ E GU EVENTUALI RISCHI.
In PARTICOLARE, LE AZIENDE CHE OGGI VIVONO IN UN AMBIENTE ALTAMENTE COMPETITIVO, HANNO LA NECESSITÀ DI
CONOSCERE SEMPRE PIU A FONDO I PROPRI CLIENTI. I FORNITORI, LA CONCORRENZA E, PRIMA DI AVVIARE QUALUNQUE
RAPPORTO CON PERSONE E CON AZIENDE, È OPPORTUNO CHE NE CONTROLLINO L’AFFIDABILITÀ E LA SITUAZIONE
ECONOMICO/PATRIMONIALE, VERIFICANDO POI, NEL CORSO DEL TEMPO, GLI EVENTUALI CAMBIAMENTI E SVILUPPI.
Solo in questo modo potranno decidere al meguo e mantenere un adeguato controllo sull'efficacia
DELLE INIZIATIVE.
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• DISTRIBUZIONE
L'editing video professionale Matrox a Roma è da Infoware
Infoware Italia, distributore di spicco per
la capitale delle schede di acquisizione e
editing video non lineare Matrox, ha
immediatamente disponibili i sistemi basa¬
ti sulla RT2000, con cui ha
iniziato una
serie di
dimostra¬
zioni presso i
propri punti
vendita.
Matrox RT2000
è una soluzione
completa per l’acqui¬
sizione e editing
video non lineare in
tempo reale, con
caratteristiche pro¬
fessionali. la scheda
funzione in congiun¬
zione con l’accelera¬
tore grafico G400,
del quale utilizza le caratteri¬
stiche 3D per ottenere transizioni ed effet¬
ti digitali 3D di qualità broadcast In bundle
con la RT2000 sono inclusi Adobe
Premiere RT, Ulead Cool 3D, Sonic
Foundry ACID Music e Sonic DVDit! LE
Alcune caratteristiche tecniche del siste¬
ma;
/ Editing video in tempo reale con due
tracce video e grafica animata a 32 bit
Effetti digitali 3D in tempo reale di
qualità broadcast (DVE) con Matrox Flex
3D.
Editing in DV nativo e MPEG-2 I-
Frame.
■ Ingresso/uscita video analo¬
gico e digitale: Y/C, composito,
1394
Transcodifica MPEG-2 per
applicazioni di distribuzione video e crea¬
zione DVD.
Transcodlfica MPEG-1 e RealVideo per
video su web.
. Ingresso/Uscita audio stereo sincroniz¬
zati al video
Per informazioni:
Infoware.
Tel 06 36321576 .
In tilt uilMiBt; ;l
• MAINFRAME
di Alessandro Pelle
Skyline TRINIUM, il Mainframe secondo Hitachi
La più veloce piattaforma di elaborazio¬
ne mainframe, ideata per quelle aziende
che necessitano di un enterprise server
In grado di assorbire senza problemi i
picchi di crescita non prevedibili, si chia¬
ma Skyline Trinium ed è prodotta dalla
Hitachi.
Capace di elaborare più di due miliardi
di istruzioni al secondo, lo Skyline per¬
mette di gestire la crescita esplosiva del
commercio on-line, contribuendo, con la
sua scalabilità verso le funzioni Internet
integrate, a ridurre le difficoltà che le
grandi aziende operanti nel settore e-
business devono affrontare. La principale
caratteristica che rende lo Skyline unico
al mondo e la totale ridondanza e il failo-
ver su tutti i componenti critici, tra cui
Instruction Processor fisici, Server
Processor. I/O Channel Processor,
memoria e Channel Controller.
La tecnologia messa a disposizione
dalla Hitachi per la progettazione e la rea¬
lizzazione del Trinium lo rende affidabile
al 99,999. garantendo un flusso, senza
interruzioni, di 320.000 operazioni I/O al
secondo, più di ogni altro sistema ope¬
rante in ambiente S/390.
Unitamente alla vendita dello Skyline,
viene offerta anche una suite di program¬
mi per infrastrutture progettate per inte¬
grare la potenza del Trinium in settori
come l'e-business, ERP, consolidamento
enterprise e server, come il Visual Server
Facility (VSF). Il VSF è sistema ideato
r — — - — — —-— — — — ,
Veritas e Hitachi verso San
■ A seguito dell'evolversi delle lecnolo- I
, gie nell’ambito emergente delle reti (
San, la Hitachi Data System ha annun¬
ciato di aver rafforzato la propria part-
• nership con Veritas Software suppor-
i tando due nuove iniziative di sviluppo
software dedicati, il SAN Integration .
LAB (iLab) e il Veritas V3.
1 La nuova tecnologia iLab permette di
: testare varie piattaforme e configura-
I ziom, consentendo ai clienti di sfrutta¬
re e comprendere fin dall’inizio i bene-
fici delle soluzioni SAN nell'ambito di
configurazioni eterogenee Hitachi I
: Data System si occuperà di collaudare ,
I la compatibilità delle soluzioni della .
Veritas Software utilizzando soluzioni
1 Hitachi Freedom SAN
In linea teorica, la strategia di Hitachi. I
I mirata a ridurre il TCO delle reti SAN, ,
di virtualizzare V3 di Veritas intende
ridurre i costi e le difficoltà legate alla
gestione delle risorse SAN
per facilitare
economicamen¬
te i clienti nella
gestione dei
costi del soft¬
ware, e capace
di una definizio¬
ne fino a 15
Virtual Server
discreti all’inter¬
no di una singo¬
la macchina
Questo con¬
sente a Hitachi Data System di configu¬
rare ogni Virtual server specificamente
per il numero di applicazioni utilizzate,
consentendo agli utenti l’otfimizzazione
dei contratti ISV (Independent Software
Vendor).
Ciliegina sulla torta è la formula di
garanzia sull'hardware dei suoi server
pari a un milione di dollari II tutto a sup¬
porto di una availability pari al 99.999%
Questo si traduce in una presenza "on-
line" dei server Hitachi di 365 giorni l’an¬
no.
Per informazioni:
Hitachi,
l.vvt ì-v ' ! f7, 1 (7'’l
32
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
I videogiochi di ultima generazione possono darti il massimo del divertimento ma senza la scheda
grafica giusta non si raggiunge il limite. Per questo ci vuole una Graphic Board di ELSA. Con i
nuovi processori NVIDIA le schede ERAZOR III LT, ERAZOR III Pro e ERAZOR X ti faranno anda¬
re oltre ad ogni precedente frontiera di velocità, di fluidità del movimento e di definizione della
grafica 3D, ERAZOR X, in particolare, monta il nuovissimo chipset GeForce 256, un vero e proprio
"turbo" che farà volare le tue emozioni di gioco a livelli da brivido. Perché farne a meno quando
puoi avere molto di più? Scegli la tua scheda ELSA: i tuoi videogiochi stanno già tremando.
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• PROCESSORI
di Massimiliano Cimelli
I notebook volano a 650 MHz con il nuovo Pentiun Mobile di Intel
Intel presenta ì nuovi processor
Pentium III con frequenza operativi
di 650 e 600 MHz per persona
computer portatili con tecnologie
SpeedStep Questa tecnologia, che
verrà applicata anche ai vecch
Pentium III a 500 MHz, permetterà
di modificare la frequenza e il vol¬
taggio in modo dinamico: se il PC
funzionerà a batterie il processore
opererà a 500 MHz con 1,35 volt
riducendo in questo modo il consumo di
energia della CPU, mentre se lo si colle¬
gherà ad una presa di corrente alternata, il
notebook passerà automaticamente in un
1/2000 di secondo alla modalità per le mas¬
sime prestazioni, aumentandone il voltaggio
a 1,6 volt e la velocità fino a 650 o 600 MHz
a seconda del processore. I nuovi processo¬
ri comprendono un bus di sistema a 100
MHz con 256 kbyte di Advanced Transfer
Cache, l'Advanced System Buffering e le
Internet Streaming SIMD Extension per
ottimizzarne le prestazioni I due processori
saranno venduti rispettivamente al prezzo di
636 e 423 dollari USA. mentre il nuovo
Pentium III a 500 MHz costerà $ 294. Tali
prodotti sono già disponibili in lotti da 1 000
unità. Con l'introduzione dei nuovi proces¬
sori Mobile di Intel il divario sia prestaziona¬
le che di disponibilità tra i notebook e i siste¬
mi desktop si riduce drasticamente, infatti
le maggiori aziende di produzione renderan¬
no disponibili già da questo mese i loro
computer portatili con Pentium a 650 MHz.
IBM ha colto immediatamente l'occasione
per proporre il ThinkPad 600X con 64
Mbyte di memoria PC 100
aspandibile a 576 Mbyte .
fisco rigido da 12 Gbyte,
display TFT a matrice attiva da
13,3 pollici di diagonale e un
nodem integrato V90. Il
nuovo notebook IBM allog-
gerà nella Ultrabay un lettore
CD 24x o DVD 3/6x che. se
rimosso, potrà ospitare in
I»—-w alternativa il floppy
disk, uno Zip
100, un
superdisk LS-120, un secon¬
do disco o una seconda bat¬
teria, Le porte in dotazione
sono quelle standard, mentre il
sistema operativo precaricato
sarà Windows 98 SE o 2000
prezzi di listino sono ancora in
fase di definizione ma si prevedono
essere intorno a lire 11 400 000 circa.
Anche Hewlett-Packard presenta il suo
"monstrum"! in termini di potenza! a 650
MHz. l'OmniBook 4150 con 128 Mbyte di
Ram, disco rigido da 18 Gbyte e display
TFT-XGA da 14 pollici. Il notebook con letto¬
re DVD 6x e chip video ATI Mobility MI
sarà venduto al prezzo di lire 10,750 000
Non da meno è il nuovo personal portatile
Versa LXi di Nec Computers. dotato di uno
schermo TFT da 15 pollici rivestito esterna¬
mente in magnesio (per garantire una mag¬
giore solidità), hard disk con capacità massi¬
ma di 18 Gbyte e 64 Mbyte di memoria,
espandibile fino a 512.
Il design modulare all-in-one supporta nel¬
l'alloggiamento VersaBay III il
lettore CD 24x o il DVD 6x,
oppure l'LsI20 o un secondo
disco. Versa LXi è dotato inoltre di
una scheda mmi-PCI combo con modem
56K e Lan 10/100 integrata e porta per con¬
nessione TV PAL. Prezzo al pubblico di lire
10 320,000 più IVA. Altre novità provengo¬
no anche da Acer, Fujitsu e Compaq, che
ampliano rispettivamente la loro gamma di
notebook TravelMate. LifeBook e Armada
con i nuovi Pentium III.
Per Informazioni:
Iwwvv miei comi
I mvw.pc ipm comi
Iwvvw tip.coni/notcbook si
[ www. neve sci-ei uopo comi
Iwww.acer./ii
Iwww. tuiitsu-siemens. coivi
|vvvv w. lui i ) ; . i n i \
• E-COMMERCE
BMC e il futuro dell'e-commerce
Nel mese di febbraio si è svolta a Roma
una convention promossa da BMC
Software, società texana tra le prime al
mondo nello sviluppo di soluzioni aziendali
business-critical, per fare il punto sull’an-
nunciata esplosione, anche in Italia, del
fenomeno chiamato commercio elettronico
L'evento e stato battezzato "e-vailability "
per riconfermare l'importanza centrale della
disponibilità (in inglese "availability") venti-
quattr'ore su ventiquattro e 365 giorni all’an¬
no dei servizi offerti da una struttura di ven¬
dite che decidesse di sfruttare il Web come
canale unico o privilegiato di comunicazione
con i clienti Le più importanti soluzioni
BMC per il raggiungimento della massima
affidabilità nella gestione centralizzata di ser¬
ver Web si chiamano Patrol e Mamview. Il
primo si occupa di momtorare e ottimizzare
le applicazioni e-business più diffuse sotto
Unix, Linux e Windows NT, grazie alle diver¬
se implementazioni per Web server come
Apache, Microsoft, Netscape e
WebSphere, oltre ad offrire validi meccani¬
smi di sicurezza attraverso la gestione dei
firewall aziendali. Mainview, invece, è stato
appositamente concepito per portare su
Web dati conservati su sistemi mainframe
come OS/390 ottimizzando il flusso delle
informazioni per prevenire colli di bottiglia e
assicurando la piena efficienza delle più criti¬
che attività aziendali. Il ruolo dell'affidabilità
totale nel futuro sviluppo dell'arte di "ven¬
dere senza negozi" è stato ben evidenziato
nel corso di una frizzante tavola rotonda che
ha concluso gli interventi della giornata
L'abile regia di Enrico Mentana, che ha
moderato il dibattito, ha portato autorevoli
esponenti di Gartner Group, Assicurazioni
Generali, Ommtel e Gruppo Intesa a mani¬
festare interesse per le nuove opportunità
ma anche qualche perplessità circa la reale
velocità di diffusione di questo modo di
commerciare, che. almeno in Italia, impie¬
gherà ancora parecchio tempo prima di rag¬
giungere un ruolo dominante nel tessuto
economico nazionale,
Per informazioni:
BMC Software Srl,
\myw.unK?cnm'e.ii
34
MCmicrocomputer n 204 - marzo 2000
PC Family
il computer formato famiglia.
Pc Family è un computer pensato per la
famiglia perchè offre a tutti, genitori e figli,
il massimo delle prestazioni e una
eccezionale flessibilità. Si collega sem¬
plicemente al televisore e viene controlla¬
to a distanza in tutte le sue funzioni dalla
speciale tastiera multimediale a raggi
infrarossi per giocare con tutti I nuovi
videogames e ottenere il massimo della
spettacolarità grazie alle funzioni grafiche
3D e all'audio stereo 3D surround.
Potrete sempre sul televisore navigare in
JEPSSEN C<TÌTÌT5I
internet, ricevere o trasmettere fax, tele¬
fonare in viva voce e nella versione con il
lettore DVD godere della più sofisticata
tecnologia digitale audio/video oggi
disponibile. Inoltre nelle versioni con i
moduli multimediali e con Vocal
Automation System, PC Family potrà
controllare, con la vostra voce, tutte le
apparecchiature elettriche ed elettroniche
presenti nella vostra casa.
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Esplode il V@P
Telefonino e computer palmare sono ufficialmente gli antagonisti del personal computer.
Sul GSM, in attesa detiUMTS.
di Leo Sorge
N el mondo consumer, quello che
prevede di vendere oggetti tecno¬
logici e servizi a pagamento, il personal
computer ha una sua vita ben precisa.
Più recente, e di maggiori prospettive,
è la crescita del palmare in generale e
del telefonino in particolare
L'evoluzione di tecnologie. Standard e
servizi in quest'ambito è veicolata dal
WAP Form, i cui rappresentanti tecnici
e commerciali si sono incontrati a
Roma, l’8 febbraio, in due distinte occa¬
sioni WAP, acronimo di wireless appli¬
cation protocol, è il meccanismo con
cui i contenuti che abbiamo faticato a
mettere sul Web possono essere adat¬
tati a terminali meno potenti del PC.
"I nuovi membri spingono su servizi
e-commerce e sui contenuti", ha detto
Greg Williams, presi¬
dente del Forum,
" e crescono le
applicazioni
multimediali
quali voice
mail, musica
e anche gio¬
chi".
Le demo
di prodotti e
servizi
disponibili
alla versio¬
ne com¬
merciale
del Forum
erano venti¬
sette, conro
oltre trecen¬
to membri
internaziona¬
li, un numero
in rapida cre¬
scita. Delle
ventisette, sei
sono giganti
della commer¬
cializzazione di
cellulari più che
erogatori di servizi
Si tratta di Alcatei, Mitsubishi,
Motorola, Nokia, Oracle e Siemens.
Tra queste Oracle propone
Project Panama, un portale
che semplifica la distribu¬
zione di contenuti inter¬
net sulle periferiche
Wap In effetti
Panama rientra in
una più ampia
strategia, quel¬
la del portai to
go.
Un'altra po¬
sizione a parte
è quella di
Phone.com, leader
mondiale di questo
mondo, nel quale per prima si lanciò
con i suoi micro browser,
grazie ai quali sta racco¬
gliendo copiosi frutti
ovunque nel mondo, ma
soprattutto nelle aree
del Pacifico, dove le
grandi distanze e
spesso delle inegua¬
glianze sociali metto¬
no a disposizione un
mercato già interes¬
sante.
Uno dei concepì che
Nokia vede per il por¬
tatile del futuro.
che con Banca
IMI In realtà già
da svariate setti¬
mane la pubblicità
in televisione c'm-
curiosisce su questo
nuovo servizio La
finanza online è l'aspet¬
to più pubblicizzato dell'e-
commerce.
L'integrazione tra piattaforme
va avanti: "oltre che su telefonini
e palmari, l'approccio WAP può
esser portato anche su altre piattafor¬
me, ad esempio su WebTV, ", ci ha
detto Dario
►K EmùI
© ftfch**» Bot*
□ Calonctar
m Sales Fcrecast
+ Internet Sites
Alcuni servizi
fondamentali
Nokia, leader della
telefonia portatile, ha
scelto l'occasione per
lanciare il primo broker
finanziario online su
tecnologia WAP: si chia¬
ma ImiWebTrader ed è
stato sviluppato in colla¬
borazione con Wind oltre
Un altro concepì di Nokia, un video-
telefono cellulare.
Calogero, presi¬
dente della
Ubiquity. L'azienda
milanese, membro
del WAP Forum, è
nata per lavorare al
di fuori della logica
del personal com¬
puter. Attualmente
il prodotto di punta
è Ubiq.bank WAP,
una soluzione di
gestione del conto
corrente e di tra¬
ding online ovvia¬
mente su telefoni¬
no (/www.ubi¬
quity.it).
L'idea generale è
che trattandosi di
una scelta ad alto
costo sia per i ter¬
minali che per la
tariffazione dei ser¬
vizi, l'utente finale
non sia ancora
Alcune delle schermate
di tipo testo dei termi¬
nali di Phone.com.
36
MCmicrocomputer n 204 - marzo 2000
Cos'è WAP
Il Wireless Application Protocol, come abbiamo detto, ò un meccanismo nato per
veicolare sui telefonini cellulari i contenuti disponibili su Internet. In sé assomma
alcune caratteristiche dell’IP ed alcune del TCP: come il primo permette l'interope-
rabilità tra alcuni sottostandard preesistenti; come il secono controlla l'instrada-
mento. Rispetto al modello Tcp/lp sono state esplicitamente aggiunto alcune com¬
ponenti, tipicamente la sicurezza e le transazioni. L'analogo dell'HTML le derivati) è
il WML, Wireless Markup Language, compreso nel WAE. Wireless Application
Environment.
L’approccio WAP si è a lungo scontrato con quello del SIM Toolkit. che per il tra¬
sporto delle informazioni si basava integralmente sugli SMS. Ormai però c'è un
percorso d'integrazione anche tra questi due approcci, per cui WAP può tranquilla¬
mente progredire.
Application Layer
Session Layor
Transaction Layei"]
Secunty Layer
Transport Layer
Wireless Application
Environment (WAEl
Wireless Session
Protocol (WSPI
Wireless Transaction
Protocol (WTPI
I
Altri servizi
ed applicazioni
layer Secunty
Transport
irity (WTLSI
Oatagrammi (UDP/IP)
Oatagrammi IWDP)
Network
| Wireless bearer:
Layer
SMS | USSD
CSO IS-136
COMA | iOEN CDPD P0C-P|
ecc... |
La struttura dello standard WAP
granché adatto a questo mercato.
"Bisogna distinguere tra applicazioni
aziendali. B2B e B2C", ci ha detto
André Meyer, direttore generale di
Inovatel, sezione della francese
Cegetel. La strategia della sua azienda
è di offrire pacchetti completi alle com¬
pagnie che forniscono i dipendenti di
terminali e servizi, pagando anche le
spese telefoniche.
Parlando dei server WAP disponibili,
va rimarcato che ne esistono diversi,
con approcci in parte dissimili. La
ThinAirApps si rivolge esclusivamente
al mondo della posta elettronica, con
dei server che coordinano WAP con
Exchange, POP ed IMAP; rispetto a
prodotti analoghi la famiglia ThinAir
offre sicurezza e reai time. Tra i WAP
server più meno globali c'è la proposta
dell'irlandese Jinny, che ingloba anche
gli SMS. A sua volta la Ucp propone
una sua piattaforma, guardacaso chia¬
mandola ucphone, che veicola su WAP
qualsiasi tipo di contenuto.
Multimedialità sul
palmo della mano
Parlando di servizi diretti agli utenti
finali bisogna andare sulla multimedia¬
lità. A nostro avviso desta un interesse
del tutto particolare Digital Br idges
thitp://www wirelessgames.corrfn per i
giochi su Wap, ma molto vedremo nel
futuro in un settore che sarà tra i princi¬
pali a fornire contenuti, benché non tra¬
dizionali. I giochi online (ma anche mul-
tiutente) sono una delle frontiere di
maggior interesse nel mondo, per le
prospettive di sviluppo commerciale.
Un'altra delle evoluzioni che vedremo
riguarderà anche lo scaricamento e l'e¬
secuzione di brani musicali in formato
MP3.
HTML
HTML
VoxML
TcxHkil
Wot>
Adii piu*
WAP
Iransfotme»
Oracle Application Server
Palm
traristorrner
OracleSl Database
XML
Exietlng
database
Service
coment
MI
. ii
.. • •.
8
l’ortaUn-4 ài Architrcturc
La tecnologia
del futuro
Visto dal di fuori, WAP sembra un
sistema per accedere al Web in moda¬
lità testo e con schermi di piccole
dimensioni. La cosa ha un suo senso,
vista l'estrema versatilità e potenza
delle attuali interfacce text-based. Il
sistema quindi eredita struttura e
nevralgie di due diverse componenti: gli
schermi piccoli e la rete delle reti.
Lo standard WAP,
Il sito di Oracle
oltre informazioni
e servizi utili per
portare contenuti
su oggetti da
tasca.
giunto alle specifiche
1.1 mentre se ne discu¬
tono le evoluzioni, è in
Continua a pag. 38
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
37
Segue da pag. 37
: un portale multiaccesso
II sito di Digital Bndges olire un approccio inno¬
vativo al gioco sema Ili ed anime
piena espansione, e si propone di fare
su cellulari e palmari tutto quello che
oggi si fa con il personal, ma meglio. Il
software è essenzialmente un servizio
di conversione da e verso l'HTML e
l’XML, e ben si integra con gli standard
in corso d'opera, ad esempio l'integra¬
zione degli SMS.
Con l'introduzione del nuovo protocollo di trasmissione dati WAP vi è ora la possi¬
bilità. per tutti i telefoni compatibili, non solo di navigare in Internet, ma anche di
ottenere ogni sorta di servizio e di informazione direttamente sul display del
telefono. Il linguaggio utilizzato dalla tecnologia è il WMl (Wireless Markup
Language), indicato per la visualizzazione di informazioni testuali, in quanto oggi il
telefono WAP non è in grado di riceve pagine web cosi come siamo abituati a
vederle sullo schermo del nostro PC. . In seguito allo sviluppo di questa tecnolo¬
gia, Omnitel ha realizzato un portale multi-accesso, capace di garantire le stesse
caraneristiche della tecnologia WAP anche per tutti quei cellulari che non fossero
compatibili col sistema. Con l'introduzione del progetto Omnitel 2000 infatti,
primo portale in Italia accessibile via voce. Internet e WAP, si è riusciti a portare in
Rete qualsiasi telefono cellulare con una semplice chiamata al numero 2000.
Ovviamente da un telefono cellulare normale il servizio di informazioni offerto dal
portale è in versione solo voce e sono attualmente disponibili i servizi di:
Informazione, Città on line. In viaggio, News, Tempo libero, Economia e Motori
Inoltre a SMAU 99 e stato presentato Omnitel 2000 Network, una proposta per
tutte le aziende che intendono entrare in Omnitel 2000 e ottimizzare gli investi¬
menti pubblicitari sul Web II portale Omnitel oltre ad essere disponibile via voce e
tramite i cellulari WAP, e accessibile all'indirizzo kvww ?nnn 1 m,-,v /uhi i ■-■m.i
Per informazioni:
hr.vn -l'l'£□
Oggi i terminali disponibili, che siano
telefonini o palmtop. hanno essenzial¬
mente due problemi: la bassa capacitò
di trasmissione dati del GSM e le
TIM, Nec e Siemens provano l'UTMS
Tra le sperimentazioni dell'UMTS lUniversal Mobile Telecom System) c'è anche
TIM. L'operatore italiano, accreditato di essere il più grande operatore mobile in
Europa con quasi 19 milioni di utenti nel Vecchio Continente e 30 in tutto il
mondo. La sperimentazione partirà nel mese di marzo.
di Alessandro Pene
dimensioni degli schermi
Oggi ci sono pochi kbps disponibili,
per cui quello che si riesce a fare è
veramente eccellente La prossima
generazione, lo standard UTMS, offrirà
ben 2 Mbps si tratta di un salto fin
troppo grande per assorbirlo senza
traumi "Lo standard comunque evolve
e segue questi sviluppi con un certo
anticipo", ha affermato ancora Greg
Williams, ma non è possibile credergli
sulla fiducia: bisognerà vedere cosa
succede nella realtà.
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Vento in poppa per Te-commerce
Benvenuti nel terzo millennio, dove l'immensa rete comunicativa di Internet, oggi implementata dalla nuova
connettività attraverso ADSL, spalanca radicalmente le porte al commercio globale sia delle piccole,
medie e grandi imprese, sia ai semplici negozi tradizionali.
di Massimiliano Cimelli
L a World Wide Web mania si
è oramai largamente diffusa
anche in Italia; prova inconfutabi¬
le dell'espansione di questo
fenomeno c'è stata fornita dal¬
l'allestimento, per il terzo anno
consecutivo, dell'Internet Expo
edizione 2000, esposizione tenu¬
tasi presso il FilaForum di Milano
nelle ultime giornate del mese di
gennaio. La rassegna ha visto il
suo fulcro principale nella pre¬
sentazione di soluzioni sempre
più complete per l'e-commerce.
all'interno del quale si possono
distinguere due categorie princi¬
pali: il Business to Business
IB2B) e il Business to Consumer
(B2C).
Nel B2B sono incluse le transazioni tra
due o piu aziende che, potendo effettua¬
re gli ordini ai fornitori e pagare la merce
ricevuta tramite Internet, ottengono una
riduzione dei costi d'esercizio e un sensi¬
bile incremento dei margini Mentre nel
B2C la relazione commerciale avviene tra
l'azienda produttrice e il consumatore
finale E' proprio questo tipo di rapporto
che ha impegnato numerose aziende nel
realizzare soluzioni software e di comuni¬
cazione on-line.
Le offerte presentate propongono
diversi applicativi e servizi; alcune solu¬
zioni software, ad esempio, accompa¬
gnano, senza costi eccessivi, le piccole e
medie imprese che si affacciano per la
prima volta nel mondo del commercio
elettronico, permettendo di costruire
negozi e/o cataloghi. La creazione del
neo-canale distributivo permetterà all'ipo¬
tetico cliente di visionare i prodotti espo¬
sti nella Vetrina del sito, selezionarli tra¬
mite un Carrello virtuale, inviare l'ordine
con le istruzioni di spedizione, passando
infine alla Cassa per pagare nel modo più
consono alle sue esigenze. Nel dettaglio,
la vetrina si potrà sviluppare come un
catalogo di prodotti comprendente le
categorie merceologiche, l'immagine
fotografica talora associata a gadget gra¬
fici animati, attributi e descrizione, dispo¬
nibilità a magazzino, i codici degli articoli,
quelli di spedizione e il listino prezzi.
All'acquirente sarà garantita la massima
sicurezza grazie ai numerosi sevizi di net
banking; uno dei più sicuri sembra esse¬
re il sistema del Payment Gateway offer¬
to dal gruppo Banca Sella e utilizzato da
molte delle svariate aziende che propon-
40
gono le soluzioni software per il
commercio elettronico
Questa modalità di pagamen¬
to avviene tramite carta di credi¬
to e si snoda in diversi passag¬
gi: una volta inviato l'ordine
d'acquisto dal Negozio virtuale
visitato, il cliente è indirizzato al
server della banca con cui l'e¬
sercente è convenzionato e
inserisce i dati sensibili della
propria carta di credito. A que¬
sto punto la richiesta di autoriz¬
zazione è inviata dall'istituto di
credito convenzionato ai circuiti
internazionali Visa/MasterCard
giungendo infine alla banca che
ha emesso la carta di credito
del cliente, la quale una volta
verificata la disponibilità sul conto del
medesimo, inoltrerà l'autorizzazione di
pagamento al suddetto circuito. Da qui il
via libera raggiungerà il computer banca¬
rio dell’esercente, il quale invierà una e-
mail di conferma, contenente gli estremi
dell'operazione effettuata, al cliente e
un'altra che confermerà il pagamento al
Negozio virtuale, che a sua volta segna¬
lerà a video l'awenuto pagamento. Tutto
ciò si svolgerà nell'intervallo di qualche
secondo D'altronde la vastita della
ragnatela di siti Internet cui siamo sog¬
getti tutti i giorni rischia di eclissare le
realizzazioni di simili Negozi; per evitare
l'ostacolo, l’esercente si può avvalere dei
molteplici servizi di Web advertising e
marketing che alcune aziende hanno
colto l'occasione di presentare nel corso
della manifestazione Scopo di tali servizi
è quello di creare una vera e propria .
campagna pubblicitaria su Web, dando
notorietà al proprio sito commerciale o di '
informazione, aumentando il numero di
visitatori e incrementando le vendite in
modo da ottimizzare il costo per contatto
Continua a pag 42 !
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
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Segue da pag 40
utile. Le strategie di base utilizzate
possono comprendere l'attività di pro¬
mozione sul Web, con iscrizione e indi¬
cizzazione per parole chiave scelte nei
principali motori di ricerca; campagne
Banner, servizio che si basa sull'espo¬
sizione di Banner a rotazione suddivisi
in categorie, subcategorie e criteri di
selezione del target di utenza; direct e-
mailing che prevede l'invio di un mes¬
saggio informativo ad un numero pre¬
cisato di persone, di profilo noto,
disponibili a ricevere messaggi promo¬
zionali. Il messaggio mette in condizio¬
ni l'utente di approfondire l'informazio¬
ne data poiché in essa è previsto l'in¬
serimento di un link. A differenza della
piccola o media impresa che avvalendosi
di tali servizi, può sicuramente iniziare
un'attività di commercio elettronico, per
la grande impresa risulta conveniente
affidarsi ad aziende che forniscono non
solo risorse software, Web banking e
advertising, ma anche soluzioni più com¬
plete. Tra queste si rendono indispensa¬
bili in primo luogo una gestione di back-
office, incentrata sull'organizzazione della
rete di rivendita e dei fornitori, dell'archi¬
vio clienti, della gestione dei magazzini e
del sistema di trasporto e consegna
merce; in secondo luogo il servizio di
housing, ossia la possibilità di ospitare un
server presso un ISP (Internet Service
Provider) che si occupa della gestione sia
della macchina sia del Negozio elettroni¬
co o del portale.
Internet Expo non si è completamente
rivolto al commercio elettronico ma ha
raccolto anche una serie di interessanti
novità. E' il caso di Connector3 del
Gruppo net.com, software da 700 Kbyte
circa, che permette l'accesso ad Internet
attraverso tutti i freenet nazionali
(Tiscali, Libero Infostrada, ClubNet,
Kataweb, ecc.) consigliando il
nodo d'accesso alla rete più con¬
veniente e configurando l’ambien¬
te di navigazione più adatto all'uten¬
te. Risultano interessanti anche le solu¬
zioni offerte da Macromedia: Fireworks
3, software professionale particolarmen¬
te adatto alla progettazione e alla realizza¬
zione di grafica per il Web, che consente
di gestire da sìngoli elementi grafici a
complete pagine ricche di pulsanti, rollo-
ver ed animazioni GIF, permettendo di
utilizzare in un unico ambiente orientato
agli oggetti strumenti di modifica vetto¬
riale ed altri bitmap. Director 7 Internet
Studio è più adatto per la creazione e la
distribuzione di multimedia in formato
Shockwave o Java per il Web e per
CD/DVD-Rom. Director 7 offre inoltre il
supporto HTTPS, un parser XML, l'ag¬
giornamento automatico e il download
degli Xtra con Shockwave7
Il mare di Internet invade anche il
campo editoriale con Adobe PDF
(Portatale Document Format), un softwa¬
re necessario per la lettura di libri elettro¬
nici, gli e-book. La novità risiede nel fatto
che, mentre prima il formato del libro
acquistato in Rete rimaneva comunque
quello cartaceo, oggi il lettore può
assemblare vere e proprie librerie secon¬
do le sue esigenze, scaricando il conte¬
nuto dei testi direttamente dal Web all'e-
book, dispositivo tascabile in grado di
visualizzare su piccoli schermi le pagine
che riproducono fedelmente quelle del
libro tradizionale. Tali dispositivi offrono
dunque innegabili vantaggi per
quanto riguarda la velocitò
di consegna, la %
portabilità e ì‘
rispar¬
mio
degli
spazi; ma di
sicuro non potranno
competere con il fascino
dei corrispettivi in versione car¬
tacea. Rimanendo nel panorama artistico
Gabrius Multimedia presenta in due CD-
Rom la più completa banca dati di dipinti
antichi che risalgono ad un periodo stori¬
co che va dal 1300 al 1700, battuti alle
principali aste internazionali a partire dal
1990,1 due CD, destinati prevalentemen¬
te ai professionisti e ai mercanti d'arte,
contengono 50.000 immagini ad alta
risoluzione in TrueColor (16,7 milioni di
colori) e ne specificano la provenienza, la
quotazione e il relativo andamento negli
anni e le informazioni sul dipinto e l'arti¬
sta.
Atre soluzioni digitali sono proposte dal
mondo Seat Pagine Gialle, che racco¬
glie in un primo CD, prevalentemente
destinato ai privati, i numeri telefonici 1
di 19 milioni di famiglie e 4 milioni d'a¬
ziende d'Italia; nel secondo i numeri di
1 milione e 700 mila aziende con i
rispettivi numeri di fax ed e-mail.
Inoltre il contenuto del primo disco in
formato digitale potrà essere consulta¬
to in rete presso il sito i
paginebianche.it. Sono stati presenta¬
ti altri nuovi siti italiani: è il caso di
iBazar.it, sito che mette gratuitamente
in contatto i privati con un utile siste¬
ma di aste, consentendo la compra¬
vendita al giusto prezzo secondo la
legge della domanda e dell'offerta, in
modo più divertente e comodo
Infosystem presenta ruoteusate it.
sito dedicato al mercato italiano di auto¬
mobili usate completo delle fotografie
degli interni ed esterni. La banca dati
risulta aggiornata quotidianamente, con¬
tenendo esclusivamente auto messe in ,
vendita da non più di un mese. Acquisti
di altro genere si possono effettuare visi¬
tando le pagine di Mr Price, Negozio vir¬
tuale comprendente più di 250 prodotti
di elettronica ed elettrodomestici attual¬
mente in commercio appartenenti alle
migliori marche Un servizio diverso é
invece offerto da bancalavoro.net portale »
dedicato alla ricerca degli annunci di
richiesta e pubblicazioni di offerta di lavo¬
ro on-line, permettendo alle aziende di
effettuare in tempo reale le proprie ricer¬
che di personale.
Concludendo è interessante notare che
se da un parte il WWW. attrae un nume¬
ro sempre maggiore di utenti dall'altra
mmensa quantità di informazioni di
ogni genere che possono essere inop¬
portunamente condivise da altre perso¬
ne crea notevoli difficoltà. Per ovviare a
quest'inconveniente Eutron offre diverse
soluzioni hardware come ad esempio
Cryptoldentity, una chiave di sicurezza da
collegare alla porta USB (Umversal Serial
Bus) per l'utilizzo della tecnologia critto¬
grafica a livello pubblico e privato, ese¬
guendo tutte le funzioni algoritmiche crit¬
tografiche sul chip interno, isolato dal
computer e da tutti i punti d'attacco.
Internet Expo è riuscita a rappresentare
perfettamente l'evoluzione della società
odierna, lanciata a gran velocità verso il
futuro: un futuro fatto di comodità, di
spazi e tempi risparmiati e di comunica¬
zioni intercontinentali istantanee; a que¬
sto punto resta da chiederci se quest’e¬
spansione della comunicazione e della
informazione non porterò invece all'isola¬
mento dell'individuo, che vedrà nel moni¬
tor di un computer il suo unico interlocu¬
tore.
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Coloro che sono rimasti delusi dalla mancanza di novità hardware del precedente Expo di San Francisco,
avranno di che gioire degli annunci prodotti durante la trasferta giapponese
della brigata Apple con alla testa il solito Jobs.
Se siete ansiosi di sapere tutte le novità che Apple ha presentato, è facile esprimere i fatti
in maniera sintetica: a parte l'iMac è cambiato quasi tutto.
di Nero Beni
Vari momenti della manifestazione, con alcune immagini della presentazione, effettuata da Jobs, dei nuovi prodotti
oggi l'Alfa Romeo a
chiamare Junior una
macchina (la 146) che
si pone nella stesa
fascia di utenza della
Giulietta omonima
ovvero la nascitura
156 GTA richia¬
mando per il
modello sporti¬
vo i fasti delle
Giulia degli anni
sessanta.
Oggi, comun¬
que, SE sta per
Special Edition, a
dal 16 febbraio
se ne fregia
anche l'iBook.
Cosi come l'iMac
SE. il nuovo modello
di iBook ha carrozzeria
bicolore bianco-grafite (che
dovrebbe avvicinare anche i professio¬
nisti al Mac più sbarazzino che c’é) ed
ha un motore più spinto dei fratelli
minori (PPC 750, o G3 se preferite, a
366 MHz), un look più corsaiolo ed arri¬
va con il doppio di RAM minima
(64Mbytes).
Siccome i fratellini a 300 MHz non
iBook SE
SE (leggi 'esse-e') è una sigla cara¬
mente legata al mondo Mac da anni,
dal marzo del 1987 per l'esattezza,
cioè da quando un Mac prese questa
denominazione. Allora SE stava per
System Expansion, sebbene i tifosi
della fazione anti-Mac sostennero
(senza successo) stesse per Slightly
Enhanced (Poco Migliore del Plus).
Comunque la si veda, il Mac SE era lo
stato dell'arte nell'editing
digitale.
Se ricordate quanto
sopra vi sem-
\ brerà chiaro
il
in-
i
ii
A vrete notato del resto che la man¬
canza di novità dalla parte del-
l’hardware nella preceden¬
te edizione della manife¬
stazione in
d'America era stata da noi
salutata con molto favore
dimostrando che in quel
di Cupertino la matu¬
rità aveva preso
posto del
tismo.
Non aspettatevi un
nostro dietro-front in que¬
sta occasione, visto che le novità
di cui discutiamo questo mese sono del
tutto allineate alle considerazioni di feb¬
braio e ne costituiscono la naturale con¬
seguenza
ché, tor¬
nato Jobs al vertice,
sia ricomparsa la
sigla e perché per la
prima volta proprio
su di un all-in-one
come l'iMac (e
come era anche
l'SE originale).
Facendo un
parallelo automo¬
bilistico, lo stesso
motivo che spinge
I tre modelli di iBook attualmente disponibili, con
le tre colorazioni relative a ciascun modello
44
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
I
II nuovo Sook SE, con la colorazione
bianco-gratile
scompaiono affatto e sicco¬
me questo modello costerà
di piu, la coerenza di cui
accennavamo nella con¬
dotta commerciale di
Apple non ne esce scal¬
fita affatto, Anzi,
Da oggi, dunque,
coloro che vorranno
un iBook più 'da
sera' e meglio alle¬
stito, non avranno
che da chiedere;
coloro che gradi¬
scono il modello
più piccolo sono
comunque accon¬
tentati.
Sulla differenza di
prezzo (circa mezzo¬
milione in lire) ci sentia¬
mo di assentire, conside¬
rato che il 'modello base' del nuovo
nuovo con un clock meno
alto e due FireWire in
meno, ma con una SCSI
in più; coloro che ades¬
so intendono comprare
un PowerBook, posso¬
no andare fieri di
avere in borsa tutto
l'occorrente per il
video digitale, un
processore fulmi¬
neo (fino a
500MHz!), una
RAM espandibile a
512 MByte, un
Hard Disk fino a
18 GByte, dieci
ore di autonomia
con due batterie
ovvero 4.5 ore di
autonomia con
una batteria
nello slot sini¬
stro e il DVD 6x
nel destro
Tutto questo agli stessi prezzi (o poco
più) della serie precedente e nello stes-
II processore G4 a 500
MHz..
PowerMac
G4
Ricorderete che il
PowerMac G4 a
500MHz era stato
annunciato e ritirato
quasi contempora¬
neamente?
Il perché era da ricercare in un bug
nella versione top che costrinse a ritoc¬
care verso il basso di 50MHz tutta la
gamma.
Risolto il bug e riportato a regime lo
stabilimento Motorola ed affiancato
IBM a questi per la fornitura dei G3
veloci (per capirsi proprio quelli che
equipaggiano I portatili e gli iMac), ecco
ritornare il PowerMac a 500 Mhz, con
la scheda sawtooth e grafica AGP con
la Ati Rage 128 dotata di ben 16 Mbyte
di VRAM.
nato arriva meglio dotato anche come
disco rigido, da 6 GByte.
Nessun prodotto nuovo scaccia il pre¬
cedente, ma lo affianca e non gli sot¬
trae mercato, semmai ne crea uno
nuovo Ed è una bella novità
PowerBook G3 2000
Sarà questa la denominazione del rin¬
novato PowerBook G3.
Rinnovato e non stravolto, non cam¬
biato radicalmente ma rivisto (da cor¬
reggere non c'era nulla!) ed aggiornato.
Vedendolo a sportello posteriore chiu¬
so non c'é modo di riconoscerlo.
Dunque, coloro che con orgoglio pos¬
seggono un PowerBook G3 Bronze
Keyboard, possono, con lo stesso orgo¬
glio affermare di avere un modello
RrdQ* Pro=
so guscio.
Come se lo spazio sotto la tastiera
bronzo-traslucido abbondasse, Apple è
riuscita ad integrare in
PowerBook lo slot per
AirPort, dotondolo cosi di
fatto di qualunque tipo di
mezzo (e protocollo) di
comunicazione insieme a
modem interno 56K v 90,
alla Ethernet 100 Mbit
ed alla porta IrDA da
4Mbit.
Se dunque coloro che
si aspettavano un Power¬
Book totalmente diverso dall'attuale
non hanno comunque di che lamen¬
tarsi, coloro che sostenevano essere
l'unico Macintosh opaco (tastiera e
tasto di accensione e della trackpad
esclusi) lo stato dell'arte hanno visto
confermare questo pensiero.
Noi prendiamo nota del
fatto che a Cupertino non
hanno deciso di buttare
tutto quello che hanno
fatto per cavalcare il
nuovo, ma di portare
quello che di buono c'é
nel terzo millennio.
Sottolineare le capacita audio/
video delle nuove macchine è un
mustl
Un lieve lifting e dotazioni migliorate,
ma niente DVD slot-in e niente cabinet
nuovo; HardDisk da 10 a 27 GByte.
posto per altri tre dischi interni (1 ATA e
lo Zip ovvero tre UWSCSI) e ancora una
volta un miglioramento di un prodotto
esistente.
Apple = DV
In questa formula sembra poter esse¬
re sintetizzato l'inizio secolo che Jobs
intende consegnare alla storia di Apple.
Cupertino, universalmente riconosciu¬
ta come la culla della produttività perso¬
nale, sembra puntare tutto sulla Rete
(la maiuscola non è un errore di stam-
Contmuaapag 46
MCmicrocomputer n 204 - marzo 2000
45
Segue da pag. 45
pa) e sul video digitale
Anche questa, se vogliamo, è la natu¬
rale evoluzione dei sistemi che hanno
portato la grafica via da tecnigrafi e
stamperie nel secolo scorso, diventan¬
do punto di riferimento per il pre-press
a due dimensioni statico.
Oggi che la tecnologia digitale rende
fruibile e possibile la grafica in movi¬
mento. Apple cavalca l'onda e propone
una versione DV nell'iMac
Poi presenta il nuovo PowerBook
G3 con lo slogan Portable Movie
Studio' e correda la sua Home Page
di un bel PowerBook con attaccata
una videocamera
Infine innalza il clock, la memoria
e le memorie di massa (cioè le tre
variabili che più di ogni altra
influenzano la produttività nel
video editing) nella sua
ammiraglia.
Tutto questo, insieme agli slogan ed
ai manifesti (non limitatamente a quelli
cartacei, ma comprendendo i 'docu¬
menti programmatici’) che fanno
costante ed esplicito riferimento alla
tecnologia ed alle possibilità che acqui¬
stare un Macintosh schiude nell'ambito
del video digitale, chiarisce quale sia
l'intento di fondo nella strategia per gli
anni duemila della Mela. Se a questo
aggiungiamo che laddove troviamo una
*i* intendiamo comunicatività, dobbia¬
mo concludere che se l'arte visiva
(oggettiva o simulata) sarà
quella che esploderà negli
anni a venire. Apple, sarà
quella che piu facilmente aiu¬
terà a diffonderla,
Questo, non può che ralle¬
grare. soprattutto noi che
abbiamo tenuto duro nei
momenti in cui gli analisti che
oggi osannano le gesta di
Steven P Jobs, davano per
spacciata la mela d'oltreoceano.
sentimentalmente: ma ci rallegra
anche il fatto che una rinnovata
spinta al mercato Apple ci permet¬
te di nuovo di fruire di prodotti
(software ed hardware) di terze
parti al passo coi tempi se non all'a¬
vanguardia.
Perché Tokyo?
—
> ’ ’ 1 * CJ
*—- ■ - - *
Il retro del nuovo Powerbook con le corte Firewire al posto della SCSI
La domanda che molti voi si porranno
e questa.
Perché Jobs ha lisciato' la possibilità
di presentare le nuove macchine in
terra americana in occasione del
MacWorld Expo di San Francisco?
Semplicemente perchè, oltre ai motivi
esposti nelle news del mese scorso, il
Giappone è il primo mercato di portatili
al mondo ed Apple il primo nella classi¬
fica dei venditori. Essendo le novità più
ghiotte proprio quelle che riguardano i
nostri compagni di viaggio quotidiano,
troviamo ovvio e giusto presentarle dal
palcoscenico che ha un'audien-
iù ricettiva su questi
rgomenti. Fermo restan¬
do che nella società del¬
l'informazione un beep
in un punto del mondo
lo propaga quasi in real-
time per tutto il piane¬
ta
I software per DVD di Astarte
Insieme, i programmi Astarte coprono
in pratica ogni aspetto della produzione
di titoli DVD-Video. per questo, Astarte
annuncia la versione di DVDirector
1 7.1 che aggiunge il supportoa di crea¬
zione degli otto multi-angoli di regia per¬
messi dalle specifiche DVD.
Semplice come il drag&drop, ogni cosa
è sistemata in modo da ridurre i tempi
di costruzione di un titolo.
Sempre dalla tecnologia ASTARTE arri¬
va DVD@ccess, che permette di inseri¬
re collegamenti internet (Web Links) in
un titolo standard DVD.
Utilizzando questa particolare caratteri¬
stica. un titolo DVD-Video ha la possibi¬
lità di richiamare una pagina Web per
mostrare all'utente le ultime informazio¬
ni. I collegamenti possono essere inse¬
riti nei menu, nei bottoni, nelle tracce,
nei marker o negli script. Le informazio¬
ni del collegamento sono codificate nei
dati DVD in modo da essere interpretati
da DVD@ccess durante il playback.
DVD@ccess usa comandi ‘DVD-Video
Compliant' in modo da essere piena¬
mente compatibili con tutti i lettori DVD
in commercio (i collegamenti sono igno¬
rati quando eseguiti sui lettori DVD
Home)
DVD@ccess è incluso in DVDirector e
DVD Export.
Anche il nuovo M.Pack 3.5.1 fa parte
della nuova offerta di Astarte per G4 e
OS9, ottimizzato per il nuovo 'Velocity
Engine' del Macintosh G4.
Accetta qualsiasi movie Quicktime,
convertendolo in formato MPEG. Può
anche essere usato insieme ad
Adaptec TOAST per creare Video-CD.
Ora con M.Pack 3.5.1 è possibile codifi¬
care con velocità raddoppiata rispetto
alla precedente versione pur rimanendo
uno dei più affidabili sistemi di codifica
MPEG ad un costo molto competitivo.
Per informazioni:
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Tel. 081 666.883
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Apple aderisce all'iniziativa "Un computer per la scuola" promossa da quotidiano La Repubblica
Apple aderisce all'iniziativa "Un computer per la Scuola", mettendo a disposizione 1000 sistemi operativi Mac OS versione 8.5. comple¬
ti (CD ROM, licenza e manuali), in italiano. Ogni scuola interessata a ricevere una copia di Mac OS 8.5 può mettersi in contatto con il
Cali Center dell'iniziativa, al numero di fax 02/57400031, per le richieste di informazioni relative ai requisiti mimmi di sistema necessari
per installare Mac OS 8.5, si può inviare un fax al numero 02/27326552. Apple Computer, che vanta un'esperienza ventennale di colla¬
borazione con il mondo della scuola, promuove numerose iniziative nel settore, grazie anche alla collaborazione di una rete selezionata
di rivenditori. Queste iniziative prevedono seminari e corsi di aggiornamento formativo per docenti e studenti e lo sviluppo di progetti
per la creazione di infrastrutture informatiche all'interno delle scuole.
46
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
Più vero del vero.
Ma "*■* pouro: il merito é tutto dell'in^Z 7™ ? mp ° thc Colpisce , ' otchi °-
S1BSC ’
velocità^Quindi, idlllITrf ‘"^Ì 01 * 0 ° C ° lorÌ su °9 ni "*» punto. Il totto od aitisi
e piu mule. Hew,
U Stam P° nH Hp PhotoSmart e HP DeskJet.
E' arrivato Toy Story 2
Contro i cartoni distruttivi ed epilettici arriva un paladino che sostiene
una via tenera ed umana alla tecnologia ed al giocattolo
di Leo Sorge
L i uscita nelle sale italiane
. di Toy Story 2, prevista
per l'11 febbraio, sarà saluta¬
ta dallo stesso entusiasmo
che l'ha vista protagonista
negli States Allorquando
qualche anno fa vedemmo la
prima puntata, francamente
la noia s'impadroni di noi.
Ma era un avvenimento
informatico, dopotutto: il pri¬
mo lungometraggio intera¬
mente prodotto con il com¬
puter, con una batteria di
Sun in un momento nel qua¬
le il gap con Silicon Graphics
era ritenuto inarrivabile., e
Steve Jobs che provava an¬
cora il suo terzo assalto alla
Storia. Dell'informatica, s’intende.
Da allora molto elio è passato nei
condotti di raffreddamento dei super-
computer, tanto che Silicon Graphics si
chiama Sgi, e Pixar ne usa i computer
come controllo di più monitor; buona
parte del software d'animazione è pas¬
sato sotto Linux, che sia con micropro¬
cessore Alpha com'è la scelta di Came-
ron o con Intel com'è per Pixar (e per la
stessa SGI); Jobs è tornato in vetta alla
Apple. E Toy Story 2, uscendo, ha vinto
un premio come il Golden Globe ma
non per l’animazione, ma come miglior
commedia.
Quante possibilità ci sono che Buzz
LightYear o Woody vincano il primo
Oscar come attori protagonisti non lo
sappiamo, ma è certo che i bit che de¬
scrivono questi successi faranno parte
della Rompedia del mondo dei robot
che succederà a quello degli uomini.
Abbiamo incontrato in diverse occa¬
sioni Jonh Lasseter, regista-mito degli
anni a cavallo del millennio, e Dylan
Brown, una delle sue giovani creature,
artisticamente parlando. E' difficile de¬
scrivere Lasseter senza toni trionfalisti¬
ci: è poco più che quarantenne, ha una
Picturcs
PIXAR ANIMATI ON STUDIOS
Quello che John Lasseter, ideatore e
regista della saga di Toy Story, sta rega¬
lando al pubblico di tutto il mondo non
è solo la sua arte, ma la poesia dei gio¬
chi di chi oggi ha quarant'anni, poco più
e poco meno
Il mondo è cambiato, a causa della
tecnologia E continua a mutare freneti¬
camente. La tecnologia, di per sé, è
neutra rispetto all'uso che se ne vuol
fare Per decenni la tecnologia c'era,
ma era militare, segreta e distruttiva.
Oggi è in buona parte commerciale, e -
fuor di retorica - è un bel passo in avan¬
ti.
enorme umanità e ben cinque
figli. Gli piace giocare, ama
Frank Capra e Dumbo, è un ec¬
cellente mimo quando mostra
come i disegnatori devono ani¬
mare i suoi personaggi. Non è
il solito americano non cresciu¬
to ma forte fisicamente e men¬
talmente, ma un fratello mag¬
giore molto più saggio che tro¬
va il modo giusto di partecipare
ai vostri pensieri. Ed è assolu¬
tamente presente agli aspetti
tecnici ed economici di quello
che lo circonda.
Vi proponiamo alcuni stralci
di queste chiacchierate, insie¬
me a delle schede che riguar¬
dano il film, il regista, il presi¬
dente della Pixar, il gioco e lo Studio
Grafico. Sperando che anche voi,
com'è successo a noi, restiate incollati
alle sedie per l’ora e mezza di proiezio¬
ne E sperando anche di rivedere Las¬
seter, per più tempo e più da vicino
Magari l’estate prossima, in California,
da lui.
I pupazzi dal volto
umano
48
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
AtMdM
Ma ci sono mondi nei mondi. Anche
nel mondo americano e commerciale di
oggi, nella lotta di adattamento tra occi¬
dente ed oriente, l'uso della tecnologia
può essere diverso, anche diamteral-
mente opposto. Da un lato il mondo di¬
gitale sostituisce quello analogico,
dall'altro gli si affianca. Nel primo caso
la magia e la fantasia dell'infanzia sono
completamente cancellate da un mon¬
do di potere assoluto ma virtuale; nel
secondo lo strumento innovativo offre
nuovi mondi alla fantasia del bimbo e
dell'adolescente, che però sa qual è il li¬
mite tra finzione e realtà.
John Lasseter ha vinto tante batta¬
glie, proprio in quest'ottica. In un mon¬
do digitale, i suoi pupazzi sono umani:
anziché scambiarsi proibiti colpi di kara¬
té, ridono e piangono. In un mondo di
giocattoli miniaturizzati, ha imposto ai
produttori che i suoi fossero alti trenta
centimetri. E' difficile sintetizzare il pen¬
siero di John: le due parole che ripete
più spesso sono cuore e giocattoli: "Il
mio ufficio alla Pixar è un enorme nego¬
zio di giocattoli, in parte quelli con i qua¬
li giocavo da piccolo, per lo più quelli
che ho acquistato in seguito. E' bellissi¬
mo lavorare andando nei negozi e com¬
prare costosi giocattoli con la carta di
credito aziendale! E adesso ho appena
preso un ufficio ancora più grande. I
miei figli adorano venire nell'ufficio di
papàl All'inizio ero geloso dei miei pu¬
pazzi, ma poi ho capito che il loro desti¬
no e di essere compagni dei bimbi, non
ornamenti d’uno scaffale. Ed è nata
l'idea per Toy Story 2".
I personaggi di TS si muovono come
un regista vorrebbe che si muovessero
i suoi attori. Alcuni elementi tecnici ce li
Le nuove tecnologie nel cinema di animazione
Organizzato da Giulietta Fara,
Andrea Morini ed Andrea Romeo,
è alla seconda edizione
Ha attivato svariate collaborazio¬
ni con altre realtà importanti del
panorama italiano che conta
Prima fra tutte quella con il Fe¬
stival del cinema di Venezia, in se¬
no al quale ha promosso il FFF Di¬
gital Award, vinto dal giapponese
Makoto Tezka con l'onirico film
Hakuchi.
Il FFF ha espresso una rasse¬
gna di tutte le forme di arte digita¬
le animata, dai cartoni (sia giappo¬
nesi che statunitensi), agli effetti
speciali, dai film digitali alla pubbli¬
cità. In particolare grande spazio è
stato dedicato al Franch Touch,
l'approccio artistico che sta ren¬
dendo merito ai cugini transalpini
in un settore cosi statunitense
Proprio la rassegna felsinea ha
ospitato svariate prime di Toy Story
2, in inglese ma anche nella versio¬
ne italiana, per la gioia dei bimbi in¬
tervenuti alla proiezione della matti¬
na di domenica 23 gennaio.
Sito web:
Iwivw.clarence com/tiome/tunirehlnl
Anche la new age del Iumetto sgradevol¬
mente affascinante 6 entiata nel festival,
grane a Futurama, la sene più fantasy
dell'autore dei Simpson e di South Park
L
J
Jessie pensa al suo futuro con Woody, e la cow girl diventa romantica. Fabrizio Frizzi, la voce di Woody, insieme al suo director
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 49
Il listalo dei controlli di Woody è lungo quasi sei
metnl Chi lo srotola è Dylan Brown
racconta altrove Dylan Brown, animato¬
re capo in Pixar. Lasseter. invece, ci
racconta la sua versione personale. E'
un mimo straordinario, e forse lo sa.
Lui, come lo stesso Dylan - e forse tutti
in Pixar- sono in grado di muoversi co¬
me tutti i personaggi che creano. E non
rii film
Woody & Buzz
alla riscossa
In un mondo di umani sostanzial¬
mente all'oscuro, i giocattoli sono vivi e
interagiscono con il mondo dei loro pa¬
droncini Un collezionista di giocattoli,
da sempre alla ricerca di un Woody ori¬
ginale, s'impossessa del nostro pupaz¬
zo per completare la collezione a suo
tempo immortalata in Woody's Roun-
dUp. serie TV western degli anni '50
Tutta la ganga, capeggiata da Buzz, lo
cerca in giro per la città Alla fine.
Woody deve scegliere tra una vita fa¬
mosa in un museo, senza poter più es¬
sere toccato dai bambini, e gli ultimi an¬
ni che separano il suo padroncino
dall'adolescenza, allorquando lascerà
perdere i giochi
Cosa sceglierà?
Distribuito dalla Buena Vista
International Italia
Durata:
I Regista:
■ Coregisti:
* Woody:
• Buzz:
I Musiche:
l> • . • .
94 minuti
John Lasseter I
Lee Unkrich, Ash |
Brannon
Fabrizio Frizzi
(Tom Hanks) |
Massimo Dapporto ■
(Tim Alien)
Randy Newman I
______ j
Whsezy Toy Story t • Vtoody e Bua «la t!»co»M
C'e un grande legame tra Pixar e Linux ad en¬
trambi piacciono i pinguini, ed inoltre Renderman
gira sotto la piattaforma del caro Lmus Torvalds
solo nella versione finale del cartone,
ma anche e soprattutto come li vedono
loro durante le diverse fasi dell'anima¬
zione. Vederli è coinvolgente ed istrutti¬
vo. Ad esempio Buzz LightVear è a tutti
gli effetti una caricatura di Lasseter
stesso. "Non è stata una nostra scel¬
ta", dice il regista, "ma forse è una con¬
seguenza delle pose e delle espressioni
che facevo agli animatori per mostrare
cosa mi attendevo da loro" Un po' ma-
To infinity and beyond! Steve Jobs il bi-genio
E' l'unico dell'era informatica ad aver portato al successo due diversi oggetti, l'Apple II e il Macintosh
Oggi come oggi sembra incredibile,
ma forse non tutti sanno che Steve Jobs
è l'unico uomo del mondo della tecnolo¬
gia ad aver avuto due idee. Stiamo parlan¬
do dell'Apple II e del Macintosh, due mo¬
di diversi di rivoluzionare il mondo. Molti
altri geni hanno avuto al massimo una so¬
la idea vincente: Federico Faggio, l'italia¬
no che nel 1971 inventò il microprocesso¬
re (il Intel 4004); Clive Sinclair, il baronet¬
to inglese non dimenticato dai quaranten¬
ni (sob) inventò lo ZX-80 (evoluto nel mo¬
dello 81) per poi non ripetersi piu: prima
di lui Adam Osborne, padrone del mondo
CPM, pagò a caro prezzo il non voler pas¬
sare dal mondo ad 8 bit a quello di dimen¬
sione doppia.
L'unico che forse aveva lo stesso ge¬
nio, ma certo non la stessa capacità di
marketing, era Gary Kildall, morto semi-
50
ge- aie Jobs
sconosciuto nel 1994, a soli 52 anni.
A proposito di quello che forse non tutti
sanno... Secondo le biografie, Jobs è sta¬
to adottato dai genitori che gli diedero il
nome, in quanto entrambi i genitori natu¬
rali morirono. Passando alla carriera, dopo
alcuni mesi passati a progettare videogio-
chi per la Atari, nel 1976 -insieme a
Stephen Wozmak- inventò l'Apple I, che
l'anno successivo diventò Apple II. I suc¬
cessivi modelli Apple III e Lisa causarono
la sua uscita dall'azienda che aveva fonda¬
ta: nel 1983 la Apple venne messa nelle
mani di John Sculley, proveniente dalla
Pepsi Cola (X-Files era ancora lontana): lo
stesso Sculley in qualche modo scacciò
Jobs due anni dopo.
Dopo qualche mese passato con la
Next, azienda da lui fondata, nel 1986
Jobs acquista la Pixar dalla Lucasfilm.
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
Joy Story 2 Studio Grafico -,
Creare ambienti con rimpaginazione e il computer
Il nuovo Studio Grafico propone tutti i personaggi del primo e del secondo film,
i Le immagini prese da Toy Story 2 sono oltre 400, e rendono divertenti e personali I
I un’incredibile gamma di oggetti, adesivi, ganci appendiabito, calendari, segnalibri, |
biglietti di auguri e cosi via.
Avendo a disposizione la propria immagine già nel formato adatto permetterà 1
i d'mserirla in scenari ricchi dei beniamini del film Per stimolare la creatività di tutti '
sono già pronti cento scenari che vanno dall’ambiente western di Woody a quello
spaziale di Buzz.
Minime le necessità del prodotto sia nella vesione PC che in quella Mac Nel pri- I
: mo caso servono Windows 95 (o successiva! con Pentium 133 e 16 MB Ram; 50 |
. MB di spazio su disco rigido; CD-Rom 4x, scheda audio a 16 bit e 64k colori.
La versione Macintosh richiede un sistema operativo in versione almeno 8.1 II
I processore è un PowerPC ad almeno 132 MHz con 32 MB di Ram, 50 MB liberi su I
; hard disk; scheda audio a 16 bit.
Il prezzo? Un affarone! Appena 69.900 lire.
I Sito web ivvvw.ciarence com/nome/tuturetiirri
rine. un po’ Fonzie, Buzz è il personag¬
gio più ricco di possibilità di variazione
dell’umore. Il cardine delle storie è
sempre il nostro Lone Ranger, Woody
La sua storia è ancora più legata a quel¬
la di Lasseter: "da piccolo avevo led ha
tuttora, ndrl un pupazzo raffigurante Ca-
sper. il fantasmino, che grazie ad un
meccanismo diceva alcune parole. E’ su
quella esperienza che ho immaginato
Woody, anche se è diventato un cow¬
boy".
L’informatica rende
credibile il sogno
Parlare d'informatica è più difficile,
soprattutto in platee non tecniche.
Qualcosa però è pur sempre uscito fuo¬
ri. "Il nostro obiettivo non è la riprodu¬
zione esatta della realtà", esordisce
Lasseter. "Ogni volta che vogliamo da¬
re ai personaggi una ulteriore sfumatura
di realtà ci chiediamo perché dovrem¬
mo farlo. Questa storia della riproduzio¬
ne della realtà e della resuscitazione de¬
gli attori è uscita fuori dalla stampa, non
da noi. In TS2 il personaggio del colle¬
zionista è molto più simile alla realtà de¬
gli altri. Ma ci serviva cosi: non lo abbia¬
mo fatto per simulare la vita con il com¬
puter". Bisogna aver presenti i limiti dei
computer: più l'immagine riguarda cose
organiche, meno diventa credibile, per
ora. Ma anche se potessimo riprodurre
k — —
il mondo reale, non lo faremmo comun¬
que. Vogliamo fare cartoon che il pub¬
blico identifichi come non esistenti nella
realtà, anche se quello che vedono è il
più credibile possibile. Ad esempio in
TS2 vengono mostrate alcune scene
d’un ipotetico telefilm del quale Woody
e gli altri nuovi personaggi erano inter¬
preti. Quando lo abbiamo immaginato,
abbiamo studiato i serial di quel genere
usciti negli anni '50, e abbiamo cercato
di riprodurli alla nostra maniera: è cosi
che è uscito Woody's Roundup. il no¬
stro western".
Ma in ogni cosa c'è un inizio. In un
film d'animazione tutto è impostato sul¬
lo storyboard, sul quale gli attori recita¬
no. Si parte dalla traccia audio, che arri¬
va prima dell’animazione. "A questo
punto”, dice Dylan Brown, "facciamo
una versione con animazione molto
semplice, e i personaggi sono semplici
marionette, che poi animiamo agendo
su un certo numero di controlli".
Dylan ha solo 29 anni ed un storia già
intensa, se è nientemeno che animato-
...
di Leo Sorge
Nel 1993 l’agente Sculley esce dalla Apple, capitanata da Gil¬
bert Amelio. Jobs viene richiamato, ma
come consulente Più tradi la Apple
acquisterà cosa restava della
Next. Jobs convince Bill Gates
ad investire in Apple e l’azien¬
da ricomincia a volare alto Nel
1997 Amelio viene invitato dal
consiglio di amministrazione a far¬
si da parte, e Jobs accetta
la carica temporanea di
CEO e presidente II suc¬
cesso dell’iMac ne consa¬
cra il ritorno a casa, ma non
rinuncia alla sua posizione in
Pixar.
Oggi con il software iMovie
sta spingendo il formato video dentro la
sua gamma di computer. E’ un caso?
Dopo aver introdotto il colore nei contenitori dei suoi computer. Jobs sta por¬
tando il formato vìdeo tra quelli gestiti semplicemente sul tavolo di casa La
Pixar c'entra qualcosa?
Lo schermo del materiale informativo fornito dalla Disney sul quale abbiamo
incollato alcune delle immagini più care di questa avventura nel mondo della
computer animation
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
51
Attualità
re capo di un film come TS2. Ha iniziato
ad usare i computer meno di dieci anni
fa, poi ha trovato un posto di secondaria
importanza in Pixar Oggi è capo anima¬
tore, anche se qualche scena se la rea¬
lizza ancora da solo. Con lui è piu facile
scendere nei dettagli della gestione dei
personaggi, che in pratica sono delle
marionette elettroniche con un elevatis¬
simo numero di punto che possono es¬
sere modificati, detti controlli Per capir¬
ci, la stampa dei controlli di Woody, un
personaggio piuttosto complicato ma
non il più complesso, occupa circa 30
pagine, con circa 30 controlli per pagi¬
na, in un listato lungo quasi 6 metri' "In
generale le scene tra posizioni diverse
vengono prodotte in maniera automati¬
ca", dice Dylan. "ma poi gli animatori
modificano la sequenza e i singoli foto¬
grammi. Se si lascia fare al computer il
personaggio è meccanico, non vivo, e ti
allontana dalla stona" E ciò é un grave
danno: "tenere lo spettatore nella storia
è una parte importante del nostro lavo¬
ro".
Nell’animazione del singolo perso¬
naggio si parte dalla postura del corpo,
poi si lavora sugli occhi. "La fase d'inse¬
rimento dei dati è fondamentale, per¬
ché è molto onerosa e difficilissima da
modificare. Una volta fatte, le scelte
non si possono modificare più, o quasi.
Quindi bisogna saper fare la scelta giu¬
sta già in questa fase”
C'è da chiedersi, rispetto ai perso¬
naggi di TS1, cosa è stato tenuto e cosa
è stato modificato. "Il software Pixar,
che si chiama RenderMan ed è giunto
alla terza versione, è nostro, ed è in
continua evoluzione. In TS2 i personag¬
gi sono stati rifatti integralmente da noi
animatori, ma a partire dal vecchio mo¬
dello geometrico. Abbiamo potuto pren¬
dere qualcosa anche da A Bug’s Life, in
particolare per il volto. Però abbiamo
studiato moltissimo TS1, in quanto non
volevamo e non dovevamo stravolgere
l'essenza dei personaggi".
Questo é solo uno dei fattori che alla
fine rendono necessario cavarsela,
nell'animazione, "In Pixar sono molto
famosi i Dylan's Tricks, i miei trucchetti
Uno riguarda un personaggio per il qua¬
le non avevamo la giusta dotazione di
controlli, e dovevamo fargli dire si men¬
tre lui avrebbe potuto solo dire no. Ne
ho prese due diverse istanze, visualiz¬
zandone una per il corpo ed una per la
testa, componendole in modo da simu¬
lare uno snodo che non c'era: in questa
maniera il movimento del personaggio
è staio quello necessario alla battuta
che doveva dire"!
ne
Avversari del film e non inseguono l’eroe spaziale
L'obiettivo della missione è il salva¬
taggio di Woody, il cowboy giocattolo,
i dalle grinfie di Al. il malvagio collezioni-
, sta di giocattoli che lo ha rapito. Il gio¬
catore, nei panni del mitico eroe spa-
• ziale Buzz Lightyear, si trova ad affron-
i tare quest'ardua impresa.
L'ambiente si articola in 15 immensi
scenari, oviiamente non tutti presenti
I nel film, ricostruiti in grafica 3D. Il gio-
I catore deve sconfiggere in cinque
combattimenti i suoi tre nemici: il mal-
I vagio imperatore Zurg, il cercatore
I d'oro e il mostro della melma (assente
nel film)
Tra le armi che Buzz scoprirà di ave-
I re troviamo gli stivali a reazione, il gan-
■ ciò e lo scudo cosmico, con tanto di at¬
tacco rotante
Evidente l’uso di elementi tipici de-
I gli anime robotici spaziali come Mazin-
ga e Goldrake
Il ritmo incalzante è intervallato da
i spassosi momenti di divertimento e ri¬
lassamento.
Al raggiungimento di obiettivi parzia-
I li il giocatore verrà premiato con alcune
I scene del film stesso.
La gamma dei prodotti
i (tutti di Disney/Pixar)
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1 Toy Story 2: Buzz Lightyear alla riscossa.
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I Toy Story 2: Buzz Lightyear alla riscossa
. Per Nintendo 64
115.000 lire
| Toy Story 2: Buzz Lightyear alla riscossa.
Per GameBoy Color
65.000 lire
I Di prossima uscita
Toy Story 2: Buzz Lightyear alla riscossa
' PerDreamcast
| 109.000 lire
La confezione dell'action game nella versione in¬
glese per PC
per Nintendo 64.
e per Playstation
Il futuro, dall’Oscar
ai mostri
Dopo il Golden Globe non farà nuca
un pensierino anche all'Oscar? Ne ha
già vinti, ma per le animazioni. "La cosa
stupefacente del Golden Globe che ab¬
biamo vinto", dice il buon John, "è che
ci è stata assegnata per la miglior com¬
media, non come animazione. Di qui
all'Oscar... devo però dire che in casa
Lasseter abbiamo già due Oscar (per
Tin Toy, cortometraggio del 1987, e per
Toy Story 1 (1995), ndr). Li agghindiamo
a festa in due occasioni l’anno, prima
52
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
LightWave3D
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wkmuum
r «urtimi «khmativo
(0«nu n i agi ludo m nmi
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Attualità
rii regista del Paese dei balocchi-
John Lasseter torna nel regno dei
I full-lenght movies con la sua terza regia
| cinematografica. DopoToy Story (1995)
. e A bug’s Life (1998), ecco Toy Story 2
1 (19991.
| Regista ed animatore, Lasseter è vi-
■ cepresidente del reparto creativo della
1 Pixar In questo ruolo ha scritto e diret-
I to molti lavori giunti alla notorietà (Luxo
■ Jr, 1986, candidato
all'Oscar; Red's
» Dream (1987); Tin
| Toy. Oscar 1989 co-
I me miglior cortome-
1 traggio animato;
I Kmckknack, 1989) Tra
■ i lavori svolti per il
1 grande schermo, Las-
I seter ha creato ed ani-
| mato il cavaliere di ve-
tro in piramide di pau-
■ ra, prodotto da Steven
| Spielberg nel 1985
• La sua storia prò-
1 fessionale compren-
I de cinque anni alla Di¬
sney (Red e Toby nemiciamici, Il canto
di Natale di Topolino). Nel 1983, su invi¬
to di Ed Catmull, fondatore della Pixar,
Lasseter visita la sezione di grafica
computerizzata della Lucasfilm, dalla
quale resta immediatamente ed irrime¬
diabilmente stregato Nel 1984 lascia la
Disney ed approda alla Lucasfilm per un
mese di prova.
Nel 1986 l’azienda
viene rilevata da Steve
Jobs. Il mese di prova
di Lasseter dura ancor
oggi, dopo circa 6000
giorni!
Spesso chiede con¬
siglio ai suoi figli Buo¬
na idea, visto che ne ha
cinque, insieme alla
moglie Nancy.
Si tratta di un nume¬
ro d'interviste pan se
non maggiore a quello
solitamente realizzato
da molte delle aziende
d'indagini italiane...
La lampada che ha reso famoso Lasseter
e la Pixar nel cortometraggio al Quale
s'ispirano tutte le sigle dell'azienda
Il regista con i due personaggi oiu famosi della
saga
Hi
dei Golden Globe e prima degli Oscar I
vestiti li disegna una mia amica, che fa
le creazioni per Barbie. e devo dirvi che
il vecchio Zio (come amichevolmente si
chiama la statuetta d'oro del cinema
mondiale. ndr| sta molto bene con
un'ampia scollatura!
Comunque il prossimo passo per noi
sarà Monsters Incorporated. un lavoro
che vedrà la luce nel 2001. Si tratta
d'un mondo parallelo al nostro, come il
nostro ma abitato esclusivamente da
buffi mostri. Ha un solo punto di contat¬
to con il nostro mondo: l'armadio della
stanza dei bambini.
E ciò fa capire molto bene quale sia
il filo che lo lega alla filosofia della
Pixar". «g
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Una volta il computer portatile era
considerato un complemento del desk¬
top, un'estensione del proprio personal
computer: lo si usava solo quando era
necessario, sul campo, in viaggio o co¬
me status Symbol,
I motivi sono evidenti tradizional¬
mente, il PC portatile e sempre stato
molto meno potente di un PC desktop,
con un display piu piccolo e di qualità vi¬
siva interiore a quella di un bel monitor
(quando non era addirittura in bianco e
nero), oltre a costare il doppio o il triplo
di un desktop.
Oggi, il PC portatile è dotato di pre¬
stazioni avanzatissime, la qualità del di¬
splay è, nella maggior parte dei casi,
molto migliore rispetto alla media dei
monitor CRT di cui sono corredati i PC
desktop.
La espandibilità, grazie al design mo¬
dulare e all'introduzione di alcuni stan¬
dard, é molto migliorata, in alcuni casi è
persino possibile aggiornare l'accelera¬
tore video, oltre ai canonici processore,
memoria e disco rigido.
Possiamo ormai affermare che, a
parte applicazioni fortemente verticali
(come workstation grafiche e CAD, ser¬
ver o macchine comunque specializza¬
te). il notebook è perfettamente sovrap¬
ponibile come prestazioni e funzionalità
ad un PC desktop
Il campo di utilizzo del notebook si è
cosi ampliato, fino a consentirne, oltre
che in quelli già elencati, l'impiego in
■
Sul lato anteriore troviamo sia la levetta di apertura del display, sia il cursore di
accensione principale della macchina Isebbene la macchina non sia awiabile
con il display chiuso, e possibile utilizzarla, una volta accesa, chiusa con un
monitor e tasnera/mouse esterni!, due LEO indicano lo stato della macchina e
delle batterie, mentre una sene di LED visibili solo a display aperto informano
sullo stato della tastiera, attività del disco rigido, stato batteria e accensione.
Lato sinistro. Partendo da sinistra, troviamo la predisposizione per il luc¬
chetto Kensington, la griglia di aerazione per la ventolma, il connettore di
alimentazione, la porta FIR e gli slot PC-Card
Proprio in corrispondenza della porta FIR. sotto al notebook è praticato
un piccolo foro per accedere, con una graffetta, al pulsante di reset
hardware
56
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
Notebook Asus L8400B
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n.-’— MDIBIiBII
La “plancia di comando “ del notebook la tastiera e di eccellente qualità, con corsa dei tasti e feedback ec¬
cellenti. anche se è un poco cedevole. Il touchpad è molto preciso e piacevole da usare, risente molto po¬
co dei 'tocchi occasionali'' tipici nella battitura di testi
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tutti i campi tradizionalmente coperti dal
PC desktop: il notebook non è più una
estensione del PC "di base” ma può
essere convenientemente implementa¬
to come unico computer per la produtti¬
vità personale, con i relativi vantaggi sia
economici sia di versatilità.
Le tipologie di PC portatili oggi sono
essenzialmente tre: l'ultraportatile, un
subnotebook piccolo e leggero (come
l'Acer TravelMate serie 310), con tutte
le periferiche esterne al mobile del no¬
tebook e collegabili solo quando neces¬
sario, il notebook propriamente detto,
generalmente molto piatto e leggero
(slim line), ma con un display piu grande
(tra 10 e 12 pollici di diagonale) e qual¬
che volta con il lettore di CD-ROM e il
drive floppy alternativamente inseribili
nello chàssis, ma più comunemente
collegabili esternamente (per esempio,
il Portegé di Toshiba): T’all-in-one", un
PC portatile di grandi dimensioni, dotato
dì un display di almeno 12 pollici, con
tutte le periferiche contemporaneamen¬
te presenti nello chàssis, generalmente
dotato di prestazioni sovrapponibili ad
un sistema desktop.
La differenziazione tra le tipologie di
portatili è in base alle caratteristiche di
utilizzo, portatilità e flessibilità: un "all-
m-one” consente il massimo delle fun¬
zionalità e flessibilità, ma di contro ha le
dimensioni e il peso; un ultraportatile
permette il trasporto praticamente in
ogni situazione, ma è dotato di display e
tastiera piccoli e non consente l'utilizzo
dei supporti rimovibili sul campo
La lunga introduzione è necessaria
per spiegare le motivazioni che hanno
portato alla ideazione e realizzazione del
computer portatile di cui ci occupiamo
in questa anteprima: TAsusTek L8400.
Questo computer portatile è "l'am¬
miraglia" della gamma AsusTek e si
propone come valida alternativa al PC
desktop: le caratteristiche tecniche del¬
la macchina sono infatti perfettamente
sovrapponibili ad un tipico personal
computer di fascia medio/alta.
La filosofia del portatile "all-in-one" è
molto ben rappresentata da questa
macchina, molto compatta, elegante e
relativamente poco pesante.
Il target dichiarato è ovviamente il
professionista che necessita di una
macchina molto potente, che viaggia
spesso o che ha bisogno del PC sul
campo: allo stesso tempo, senza sacrifi¬
care nulla, in termini di prestazioni e
flessibilità, in cambio della portabilità:
Lato destro dell'L8400 a sinistra, il drive floppy integrato e a destra il cassetto
di caricamento del lettore DVD; da notare la presema di un controllo di volu¬
me di ascolto, cosa abbastanza inconsueta per un drive "mobile “ Il notebook
presenta, su questo lato, alcune piccole imperfezioni di accostamento delle
plastiche costituenti il cabinet si tratta di "nei " che sottolineano il carattere
prototipale dell'apparecchio.
Il retro del notebook pullula letteralmente di connettori; da sinistra, i tre pm-
/ack per l'I/O audio, la porta seriale e parallela, il connettore proprietario per la
docking station opzionale, il particolare connettore RJ 11/45 che consente di
connettersi alternativamente ad una linea telefonica Iutilizzando il modem V90
incorporato! o ad una LAN (con l'interfaccia 10/100 Ethernet integrataI, l'uscita
VGA esterna, l'uscita TV/Svideo, la porta PS/2 e le due interfacce seriali USB
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
57
Il notebook con la tastiera sollevata e la protezione metallica nmossa al centro, lo
slot SODIMM per l'espansione di memoria di sistema, immediatamente sopra la
scheda LAN. a sinistra di questa la ventolina con il particolare sistema di raffred¬
damento "ad aria forzata " della CPU Si noti la particolare colorazione "giallo spor¬
co" del bagno Analox Ianodizzazionel della struttura in lega di Magnesio
Particolare dello zoccolo Micio-PCA 2 si tratta di un sistema ZIF IZero Inser-
non Forcai, per estrarre o inserire il processore, è sufficiente ruotare con un
cacciavite a lama la vite di sblocco a camma
Appoggiata accanto allo zoccolo, la pane inferiore della CPU Pentium III con in
evidenza la piedinatura
Panicolare del vano mim-PCI. occupato dall’interfaccia LAN una caratteristica
che aumenta ulteriormente le possibilità di espansione di questo notebook II
secondo connettore, di colore nero. 6 per la schedina MDC IModem Daughter
CardI con questa schedina è possibile utilizzare il connettore RJ45 anche per
la connessione ad una linea telefonica tramite uno spinotto RJII
Vano anteriore del notebook, con il poggiapolsi rimosso al confo e visibile la
batteria tampone per l'RTC e il BIOS a sinistra di questa, il disco rigido da 12
Gbyte di produzione IBM. sopra, il retro del sensore con la logica di gestione del
touchpad. di produzione Synapncs. a destra, sopra il vano per la battana principa¬
le. uno dei due minuscoli altoparlanti ellittici, estratto dal suo alloggiamento
Caratteristiche tecniche
Notebook portatile "all-in-one" con Socket Micro-PGA2 per CPU Pentium III 500 MHz con
256 KByte Ori-die cache (supporto per CPU fino a 700 MHz con SpeedStep) e chipset Intel
440BX/ZX-100 AGP
Memoria RAM base: 64 MByte PC-100 SDRAM, con uno slot SODIMM disponibile per
un massimo di 192 Mbyte installabili Display: TFT XGA da 14.1 ”, risoluzione 1024 x 768
con 64 000 colori visualizzabili, interfaccia LVDS pilotato da un acceleratore grafico S3 Sa-
vage/MX 2X AGP con 8 MByte di SGRAM. chip a 128-bit e RAMDAC a 270 MHz. supporto
DuoView - Disco rigido: interno da 2.5' e 9.5 mm di altezza IDE con supporto Ultra
DMA33 e capacità fino a 12 GByte - PCMCIA :2 slot PCMCIA 2.1 a 32-bit PC CardBus e
supporto ZV port per 2 schede tipo II o 1 scheda tipo III - Interfaccia: interna Mini PCI (tipo
1B) Modulo Modem/LAN 56K V 90 + 10/IOOBaseT PCI - Memorie removibili: Vano da
5.25'. altezza 12.7 mm ATAPI per drive CD-ROM 24X (max) oppure DVD-ROM 6X (max);
drive floppy 3,5" integrato - Dotazione di connessioni esterne: porta seriale e parallela,
porta PS/2: porta TV-out /S-video. compatibilità Macrovision DVD playback; porta infrarossi
IrDA V1.1, capacità FIR-4Mbps/SIR-115 2 Kbps MDC Ingressi e uscite audio: per cuffie,
microfono e line-in - Monitor: porta VGA/Mmi D-sub 15-pin per monitor esterno DDC -
Comunicazioni: porta combinata RJI 1/RJ45 Modem/LAN per linea telefonica e LAN; 2
porte USB; Docking connector a 68-pin per connessione "PortDock" Batterie: Li-lon da
3200 mAh. autonomia. 2 5-3 ore; ricarica in 4 ore/2.5 ore (System On/ Off) Audio: PCI
compatibile SoundBlaster Pro con supporto 3D stereo - Chàssis: in lega Mg-AI - Sistema
di dissipazione del calore: interno RHE con “Flux Tunnel Routmg" per gestire CPU da 18
W - Compatibilità con i sistemi operativi: Windows 98 SE. NT/WS 4 0. 2000 e Linux
Red Hat 6.11 - Dimensioni: 310 x 256 x 35 mm Peso: 2.9 kg con HDD, FDD, 24X, DVD-
ROM e batteria Li-lon
58
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
Dimensioni del notebook in confronto
ad una copia di MCmicrocomputer:
si tratta di un apparecchio
di considerevoli dimensioni,
comunque giustificate
dalle misure del display.
anzi, una macchina portatile che sosti¬
tuisca, in tutto e per tutto, il proprio de¬
sktop.
Si tratta di un trend molto diffuso nel¬
le aziende di medie e grandi dimensio¬
ni la stessa Intel ha recentemente di¬
chiarato di consegnare al 70% dei pro¬
pri dipendenti dei computer portatili, al
posto di PC desktop.
L’Asus L8400
L'esemplare in nostro possesso è un
campione di preproduzione e ci è stato
consegnato con un imballo e una dota¬
zione provvisoria: solo l’alimentatore da
rete, il manuale (in fotocopia) e un CD
contenente i driver.
Anche le plastiche e la livrea sono,
per cosi dire, "release candidate", in
quanto è possibile che le versioni che
poi troveremo presso il distributore pre¬
sentino colori e particolari differenti
dall’esemplare fotografato.
Malgrado questo, le rifiniture del no¬
tebook sfoggiano una qualità e un’at¬
tenzione ai dettagli veramente notevo¬
le, la plastica con cui è realizzato è di
eccellente qualità, cosi come molto
buona risulta la precisione degli stampi
della scocca (alcune parti sono legger¬
mente deformate, ma si tratta di parti¬
colari ancora sotto studio).
La macchina si presenta veramente
bene: molto "seria" e professionale,
con linee filanti e sobrie, con la scocca
di due colori: un grigio/argento metalliz¬
zato e un grigio antracite, sempre me¬
tallizzato.
Sollevando il notebook ci si rende
conto di una rigidità strutturale elevatis¬
sima, sconosciuta alla maggior parte dei
notebook in commercio il telaio
dell’AsusTek L8400 è interamente in le¬
ga di magnesio, materiale leggerissimo,
normalmente utilizzato per impieghi ae¬
rospaziali.
La lega utilizzata è piu leggera di un
terzo rispetto all’alluminio, ma e più ro¬
busto e rigido, rispetto a quest'ultimo;
questa lega e stata adottata anche in
virtù delle particolari caratteristiche di
dissipazione termica.
Il peso non è trascurabile, circa tre
chilogrammi; comunque inferiore alla
media dei PC portatili di questa classe.
nza
i
Il peso dichiarato, infatti, è di soli 2,9 kg
includendo disco rigido, batteria e drive
CD-ROM.
Il notebook è equipaggiato con
un processore Intel Pentium
funzionante alla frequenza
operativa di ben 500 MHz.
Questa macchina è in gra¬
do di accettare CPU fino a
700 MHz, ed è compatibile
con la "innovativa" tecnologia
SpeedStep di Intel.
Il disco rigido installato è di produ¬
zione IBM, un DARA 212000 da 12
Gbyte, molto silenzioso e soprattutto
molto veloce. Il DVD-ROM, una unità 6x
(max) di produzione Toshiba, è veloce
ma non altrettanto silenzioso.
Con tutto ciò, la macchina si è dimo¬
strata molto stabile, velocissima e piut¬
tosto comoda da usare: il display TFT
da 14,1 pollici è nitidissimo, luminoso e
discretamente omogeneo; siamo con¬
vinti che sia superiore alla media, e si¬
curamente superiore alla maggior parte
dei monitor CRT, anche rispetto a molti
prodotti per uso professionale.
Il peso sembra elevato maneggiando
il portatile, ma non lo è considerando
che durante il trasporto non è necessa¬
rio portare con sé null’altro che l’alimen¬
tatore, molto picco¬
lo e leggero; alla fi¬
ne, circa 3 chili e
mezzo, più la bor¬
sa.
La macchina ha
La "docking bar" che re¬
plica tutti l connettori
presenti sui retro del no¬
tebook, da collegare sul
connettore proprietario
colare interfaccia combinata LAN/Mo¬
dem, con una sola porta RJ11/45 condi¬
visa che consente il collegamento alter¬
nativamente ad una linea telefonica o
alla LAN aziendale.
La dotazione di connessioni verso il
mondo esterno è completissima,
Conclusioni
Delle conclusioni vere e proprie non
si possono trarre da una macchina di
preproduzione: la dotazione non è stata
ancora definita, non è stato stabilito un
prezzo al pubblico (anche se non do¬
vrebbe superare di molto i sei milioni) e
non è ancora definita la livrea e la
morfologia retail del mobile.
Ma se il buon giorno si vede dal mat¬
tino, il PC portatile che prossimamente
troveremo in vendita dovrebbe essere
particolarmente appetibile...
Possiamo comunque affermare che
siamo rimasti molto favorevolmente
colpiti dalle prestazioni e dalle caratteri¬
stiche di questo PC portatile e ci ripro¬
mettiamo di provare a fondo una versio¬
ne definitiva della macchina in uno dei
prossimi numeri di MCmicrocomputer
KG
integrato una parti-
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
59
anni fa
a cura di Andrea de Prisco
SS
La mela (quasi) portatile
di Raffaello De Masi
Lingua pura o impura? Un lettore di
Landinara, con piglio peraltro moderato,
discute con Marinacci dei problemi con¬
nessi con la traduzione dei termini infor¬
matici in italiano. Il garbato lettore la¬
menta che l'uso di termini tecnici in in¬
glese renda la lettura degli articoli di MC
un tantino ostica Nemmeno oggi il pro¬
blema è del tutto sopito, anche se voca¬
boli allora chiamati in causa come com¬
prensibili solo agli addetti ai lavori (RAM
e ROM, INPUT, clock! sono certamente
divenuti d'uso oggi comune. Il problema
di oggi è quello esattamente di allora; se
va bene parlare di contenitore invece di
cabinet, diventa difficile, allora come og¬
gi, pensare che "con il mio word proces¬
sor devo usare il trackball per cliccare sul
menu per salvare il file" sia meno com¬
prensibile di un’aulica traduzione come
"con il mio programma di trattamento
testi devo usare il mio dispositivo di pun¬
tamento statico a sfera, premendo un
pulsante, dopo averlo diretto su una voce di una barra di ordi¬
ni, per salvare i dati!"
Ovviamente ‘est modus in rebus - come fa notare Marco ci¬
tando certe assurdità della lingua francese che. in nome di
uno sterile purismo, parla di Memorie Vive e Memorie Morte
in vece di RAM e ROM. E gioca sull’equivoco e sulla parono¬
masia per accusare la
Logitech di aver provoca¬
to crudelmente paralisi a
topi indifesi, e di lasciare
in giro attrezzi come lo
ScanMan che. a rigore di
traduzione dovrebbero
essere "uomini atti a
scannare - , con buona pa¬
ce delle forze dell'ordine
Altro che i Luigi Forte-
braccio del ventennio!
Qualche appetitosa
notizia, come sempre,
nelle News; Tema, una
società del gruppo ENI,
presenta un pregevole
lavoro ipertestuale de¬
scrittivo dell'opera di
Giulio Romano. Channel
ricorda la disponibilità,
anche in Italia, del nuovo
software della CAI Ine.
denominato Freedom of
Press, capace di permet¬
tere la stampa di file Po¬
stScript su stampanti non in possesso di
tale standard. Sony presenta la sua pri¬
ma macchina basata su un processore
RISC MPS-3000 e HP stabilisce un nuo¬
vo record e standard nel campo dei cal¬
colatori scientifici tascabili con l'HP
48SX, degno successore del famosissi¬
mo 41, Un'ennesima linea di portatili è
offerta dalla Toshiba e dall’Epson men¬
tre è di IBM la notizia della disponibilità
di una nuova workstation dalle prestazio¬
ni impressionanti. l'IBM RISC/6000, che
diverrà il punto di riferimento nel settore
dei mini.
Per gli utenti di Amiga si aprono le
porte della 3° European Developers Con-
ference, e, durante lo Show Off svoltosi
l'ultimo giorno della conferenza, gli svi¬
luppatori italiani hanno avuto la possibi¬
lità di dimostrare ingegno e qualità dei
prodotti, tanto da far strillare, come titolo
del riquadro, la frase "Forza Italia", senza
ancora temere implicazioni politiche.
Il melone si porta per mano!
Permettetemi di sprecare due dei titoli di quest'articolo per
i miei amati Macintosh. Ma ne vale la pena! Mac diviene, per
la prima volta, portatile,
anche se ha le dimensio¬
ni di una valigia, pesa co¬
me un'incudine ed è do¬
tato, si fa per dire, di 1
MB di RAM e di un disco
rigido da 20 MB I prezzi
sono da far tremare le
vene ai polsi, dieci milio¬
ni la macchina base, ma
tutto il resto si paga a
parte e non certo a buon
mercato! L'espansione
di un MB di RAM costa¬
va circa un milione, un
milione e mezzo costava
upgradare l'HD a 40 MB,
e, udite udite, un mo¬
dem interno a 2400 baud
lo si poteva avere alla
bellezza di 870.000 fret¬
te + IVA. Ma occorreva
poi aggiungerci altre due
biglietti da centomila per
dotarlo del correttore
d'errore, allora, molto più
Quando la Apple decise di fare un portatile lo na fatto 'alla grande'. Per le dimensioni, stile
portaerei, e per il prezzo di vendita. Perfettamente allineato con le altre 'mele proibite'.
60
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
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di adesso, indispensabile.
Quasi a pareggiare di
contrappasso, il buon Bruno
Rosati gioca la carta dell'ulti¬
mo Archimedes, che a un
prezzo cinque volte inferiore
ci fa sedere di fronte a una
macchina dalle prestazioni
ancora oggi pregevoli Pro¬
dotto raffinato e tecnologi¬
camente indiscutibile, non
avrà, come tutta la stirpe
Archimedes. grande fortuna
in Italia, ad onta delle sue
doti; e di ciò si fa facile pro¬
feta lo stesso Rosati. Ben
più generico e disperdale
nella massa e un Unibit PC-
Bit V30; dotato dell'omoni¬
mo processore della Nec,
sovrapponibile, più o meno,
a un già allora vecchio 8086,
gode di un'aurea mediocri-
tas e il miglior giudizio lo
leggiamo nelle conclusioni
che recitano ■...sicuramente
al momento è quello che of¬
fre di piu per quello che co¬
sta!", bel modo di dire 'Que¬
sto è, se vi piace!'
E arriviamo allo scannatore, pardon allo scanner manuale
Logitech Scanman. Li ricordate? Si trattava di periferiche delle
dimensioni di un grosso rasoio elettrico che. tenute in una ma¬
no, venivano fatte scorrere sul testo o sulla figura da copiare
e, se si era di mano ferma e regolari come orologi nella ’stri-
sciatura', i risultati erano passabili. Prezzo, compreso il softwa¬
re di fotoritocco, un milioncino in formato bundle; più o meno
come una diecina di scanner piani, di accettabile qualità, di og¬
gi. E MC gli dedica anche sette pagine zeppe di prova.
Il nostro Gutemberg di al¬
lora, Massimo Truscelli,
combatte con una bella
stampante ad aghi di qualità
e robustezza a tutta prova,
la NEC P2 Plus. Più 'da bat¬
taglia' la Seikosha SP2000,
che costa meno e maneg¬
gia, cosa non standard per i
tempi, il foglio singolo.
Oggi quotidiani, riviste
specializzate, gadget pubbli¬
citari si affannano a distribui¬
re, al malcapitato avventore,
CD-ROM strazeppi di enci¬
clopedie, dizionari, palinse¬
sti, corsi accelerati in questa
e quella disciplina. Non co¬
stano nulla o quasi, e dopo
una sfogliatura meno che di¬
stratta finiscono nel cestino
delle immondizie. Allora un
dizionario elettronico, ancor¬
ché in dodici lingue, veniva
chiamato "Scaffale Elettro¬
nico", costava la bellezza di
un milione e imponeva di
chiudere la prova con la fra¬
se "CD-ROM, fenomeno
per tutti o per pochi?". Lo¬
tus 123 resiste ancora sulle barricate, con la release 2.2; si
tratta in assoluto ancora dello spreadsheet più potente in giro
sul mercato, costa un milione tondo, e può dare numeri a tutti.
Ma la sua ostinazione ad aderire ancora fedelmente al mondo
e all’interfaccia DOS gli saranno fatali! Quando tenterà di pas¬
sare all'interfaccia a finestre, lanciando anche una versione rie¬
sumata per Macintosh, sarà troppo tardi.
Voltiamo pagina e troviamo la prova delle Norton Utilities
(per DOS) nella versione 4.5; si tratta del classico pacchetto ar¬
ricchito dalla nuova versione
di Norton Commander E,
per continuare a parlare di
spreadsheet, ecco, nella ru¬
brica Mac, la prova di Micro¬
soft Excel 2! Bei tempi,
quando Microsoft riserbava
a Macintosh ancora le sue
migliori energie.
E purtroppo occorre che
chiuda anche stavolta, an¬
che se ci sarebbero due o
tre cosette ancora da rac¬
contare. A proposito, un let¬
tore mi ha chiesto perché
non racconto più, a piè di di¬
scorso, qualche curiosità. Il
fatto è che, ormai, è da un
pezzo finita l'era pionieristi¬
ca e, così come in quella
dell'epopea del West, sono
spariti i personaggi pittore¬
schi e le storie narrate ac¬
canto al fuoco. Tempi mo¬
derni! «e
Sembra un Amiga ma. almeno per certi versi, è molto di più. Si tratta dell Archimedes A3000. una macchina che come gli al¬
tri componenti della potentissima famiglia Acom ha avuto poca fortuna in Italia. Peccato...
Amvano. finalmente, i pnmi portatili senza unità floppy disk, antesignani giganti di
tutti i subnotebook arrivati effettivamente sul mercato moltissimi anni dopo Nella
foto rumba pcm V3o.
62
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
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Circa quindici anni fa, il filosofo francese Jean-Franqois Lyotard in collaborazione con Thierry Chaput
concepiva con straordinaria intuizione la mostra “Les Immateriaux” al Centre Pompidou di Parigi.
Invece di realizzare il consueto testo per il catalogo, Lyotard propose a una trentina di autori, scienziati,
artisti, scrittori, filosofi e linguisti, di creare un "atelier des divergences” attraverso un collegamento a rete
chiusa tra i terminali privati e la memoria centrale del Centre Pompidou, con lo scopo di elaborare un
“piccolo dizionario degli immateriali”. Cinquanta parole che dovevano magnetizzare le differenti definizioni
degli autori, su di esse ciascuno poteva intervenire liberamente proponendo integrazioni, varianti,
connessioni, antitesi. (Andrea Balzola, “Netstorming”, Internet). Si domandava Lyotard: “Che cosa
succederà se il pensiero e la scrittura si troveranno esposti anche a bizzarre interferenze, non nel loro
stato di opera finita, ma nel mentre si stanno formando, nello stato nascente? ...”
From Factory to Art Center
Dall'officina al Centro per l'Arte
ZKM - Zentrum tur
Kunst und
Medientechnologie
Quanti anni sono passati dalla mo¬
stra "Les Immateriaux" presentata al
Centre Pompidou. Quante ricerche si¬
mili sono state sviluppate in tutto il
mondo con abilità e costanza Quante
persone hanno creduto nella possibilità
di fare arte in maniera innovativa, e han¬
no dedicato a questa convinzione le lo¬
ro energie, la loro vita...
Quanti Centri di sperimentazione
hanno creato le opportunità per verifica¬
re certe intuizioni e per fare arte elettro¬
nica e poi hanno costruito spazi per mo¬
strarne i risultati.
Tanti, in tutto il mondo non solo si
sono adoperati, ma stanno continuando
a profondere energie per creare le basi
per un solido sviluppo artistico, ma so¬
prattutto stanno cercando di capire che
cosa sta succedendo, di capire come
stanno cambiando gli indirizzi artistici.
Tra questi l'ormai molto noto Centro
di ricerca e di esposizione di Karlsruhe,
lo ZKM. E' questo un Istituto culturale
per l'era digitale, unico nel suo genere,
è un Centro per l'Arte e i Media.
L'enorme Palazzo che lo ospita era
stato edificato nel
1918 da Philipp Ja¬
cob Manz e dedi¬
cato alla costruzio¬
ne di armi. Rima¬
sto intatto dopo le
devastazioni della
seconda guerra
mondiale, si impo¬
se per la sua gran¬
dezza e per le sue
trasparenze Agli
inizi degli anni '80
si pensò di poterlo
ristrutturare e de¬
stinare all'Arte. Il
team di architetti
scelti per la riattiva¬
zione del Palazzo decisero di conserva¬
re le sue caratteristiche di architettura
industriale, e per rendere più luminoso
l’ambiente aprirono delle grandi vetrate
che circondavano e sovrastavano un
"ponte" di attraversamento, che unen¬
do i due corpi del Palazzo permetteva di
vedere le opere sottostanti. Un po' co¬
me è stata fatta recentemente la ri¬
strutturazione della Galleria Comunale
di Arte Moderna e Contemporanea a
Roma, la ex fabbrica della Birra Peroni.
E nel maggio 1988 i primi fondi permet¬
tevano al Centro di iniziare l'attività.
Nel Centro di Karlsruhe le collezioni e
Il laboratorio.
Quanti anni sono passati
dalla mostra "Les Immate¬
riaux" presentata al Centre
Pompidou. Quante ricerche si¬
mili sono state sviluppate in
tutto il mondo con abilità e co¬
stanza. Quante persone hanno
creduto nella possibilità di fare arte
in maniera innovativa, e hanno de¬
dicato a questa convinzione le loro
energie, la loro vita...
64
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
Il Medialab.
le mostre hanno tutte dimora nella stes¬
sa area e sono localizzate in due musei
che occupano complessiva¬
mente 7000 mq. Inoltre sono
stati creati una Mediathek
(media library) che vanta
una grande e specializzata
collezione di CD-Rom, di
video, di libri d'arte, tutto a
disposizione del pubblico,
poi anche un Istituto per la
Musica, un Istituto per l'Arte
elettronica e un Media Theater E' nato
anche un "Media Musem" che è il pri¬
mo museo dedicato completamente al
lavoro con i nuovi media.
Ma la ricerca e il suo sviluppo è l'op¬
portunità più interessante che il Centro
offre ad artisti che arrivano da tutto il
mondo.
L'insieme di tanti artisti con ricerche
diverse, crea cosi un'arena ideale di
confronto per una produzione garantita
dai mezzi tecnologici più sofisticati. Poi,
i lavori migliori usciti da queste "pale¬
stre" vanno ad accrescere la raccolta
delle opere per il Media Museum.
Media Museum
L'obiettivo del Media Museum è di¬
ventare nel tempo completamente inte¬
rattivo.
Già oggi artisti e scienziati operano in
quest'area per rispondere agli inevitabili
interrogativi di tanti. Come nascono i
nuovi media? Come possono influenza¬
re il nostro pensiero e il nostro presen¬
te? Come ci ammaliano?
Conferenze, simposi e una grande
quantità di installazioni cercano di ri¬
spondere a queste domande, ponendosi
con occhio critico e introducendo lo
spettatore non solo al presente, ma
spingendolo a dare uno sguardo attento
ai futuro.
Tante installazioni rappresentative so¬
no state destinate al Museo. Per esem¬
pio sotto il titolo di "Media bodies" è
stato inserito un lavoro di Alba d'Urbano
che dimostra come l'immagine del no¬
stro corpo viene cambiata con
le simulazioni tecniche. L'opera
comunica direttamente con lo
spettatore. L'artista chiede al vi¬
sitatore di toccare il monitor nel
punto dove appare il suo viso,
quindi il naso o il mento o gli
occhi Quando ognuna di que¬
ste parti è toccata, scompare
per riapparire al suo posto l'im¬
magine corrispondente dello
spettatore Quindi l’immagine dell'arti¬
sta comincia ad avere un'interazione
con la persona che guarda.
Media Visual
Tra i tanti dipartimenti
dello ZKM, quello del
"Media Visual" propone
alcuni concetti come il
"cyber space" o la "realtà
virtuale” che giocano un
ruolo enigmatico tanto da
mettere in discussione gli stessi nuovi
media.
Lo spettatore infatti guardando le in¬
stallazioni interattive si chiede se sono
vera arte o nuove forme di intratteni¬
mento. e si trova spinto a fare delle ap¬
profondite analisi critiche. In ogni caso
le installazioni sono talmente innovative
da far entrare il visitatore nel futuro.
Una sezione del Media Museum, la
"Interactive Art Gallery", è dedicata
"Piano", 1995 di Toshio Iwai.
Ma la ricerca
e il suo sviluppo è
l'opportunità più inte¬
ressante che il Centro
offre ad artisti che arri¬
vano da tutto il
mondo.
"Touch Me", 1995 di Alba d'Urbano.
proprio a questo scopo. Mostra la na¬
scita e lo sviluppo delle più particolari
installazioni, infatti ogni visitatore può
usare una workstation per sperimenta¬
re personalmente, interagendo con le
"Gravity and Grace",
1995 di Yasuaki Matsumoto.
opere e contribuendo alla loro realizza¬
zione.
Il Visual Media viene inoltre conside¬
rato un Forum pei studi creativi e critici
per la Media Culture, ed è sempre in ta¬
le permanente stato di cambiamento da
infondere entusiasmo e aspettative,
Infatti, come dicevo prima, artisti di
tutto il mondo possono fare qui uno Sta¬
ge e sperimentare con qualunque mez¬
zo dell'Istituto e possono lavorare con li¬
bertà in un laboratorio multimediale
Tra le attività principali dell’Istituto
del Visual Media vi sono quelle conside¬
rate più importanti per la pratica dell'ar¬
te contemporanea, come la Digital Vi¬
deo, la Realtà Virtuale, la Simulazione,
la Computer grafica e il CD-Rom.
IDA GEROSA
Artista di Computer art
Direttore "Artnet-Tentra"
intiu://www.mciirik.ii/nicil nk/arte
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
65
"Smeli Bytes", 1998 di Jenny Marketou.
Digital Video
Mentre la tecnologia video (Videoar¬
te) è stata inizialmente associata con la
produzione televisiva, ora sta conver¬
gendo verso le tecnologie del compu¬
ter e diventa una produzione digitale
per creare nuove forme di espressio¬
ne Come ad esempio la Videoscultura
di Nam June Paik, o le installazioni vi¬
deo interattive di Gary Hill o le installa¬
zioni multimediali interattive di Bill Sea-
man o le tecnoconferenze di Peter
Weibel.
Per lo sviluppo futuro
l'Istituto Visual Media
sarà indirizzato verso lo
"studio virtuale" e per
questo in uno studio
completamente blu è
stato installato un com¬
puter che controlla una
videocamera in movi¬
mento. Si creano cosi
immagini sintetiche che
si combinano in tempo reale
Comunicare
Dopo aver dato uno sguardo attento
alle aree e agli Istituti creati dallo ZKM,
è facile dire che è stato strutturato un
Centro ampio, articolato, ben curato, e
un laboratorio veramente
straordinario.
posteri la propria effige, l'imma¬
gine di una battaglia vinta, sce¬
ne di vita quotidiana. Poi nel se¬
colo passato sono nate altre
forme di comunicazione, come
la fotografia, il cinema, il video
che riuscivano a dire esatta¬
mente quello che si voleva tra¬
smettere. La conseguenza logica è sta¬
ta la nascita del desiderio di comunicare
impressioni, emozioni, sentimenti al po¬
sto di immagini reali.
Oggi l'arte, il desiderio di comunica¬
re, si esplica attraverso la sorpresa, lo
choc, lo sconcerto.
Tante volte guardando le opere più
innovative che vengono comunemente
proposte mi chiedo se questa strada
che stiamo percorrendo sia quella giu¬
sta, oppure
se ci siamo
solo fermati
a rinvigorire
i segnali più
evidenti che
tutte le arti
Alla fine delle analisi
dei diversi spazi e delle
enormi possibilità di ricer¬
ca offerta agli arti¬
sti contempora¬
nei desiderosi di
approfondire la
loro linea di lavo¬
ro e le loro intui¬
zioni, oltre aH'ammi-
Tante volte mi fermo a
riflettere su come, tra solamen¬
te dieci o venti anni, comuni¬
cheremo e di conseguenza come
estrinsecheremo la nostra arte.
Un’altra area di
ricerca dell’Istituto è
l’interattività in ogni for¬
ma d’arte. Sono offerti
vari metodi di tecniche
interattive attraverso le
quali il visitatore può in¬
fluenzare il lavoro arti¬
stico presentato.
con azioni dal vivo.
Un'altra area di ricerca dell'Istituto è
l'interattività in ogni forma d'arte. Sono
offerti vari metodi di tecniche interatti¬
ve attraverso le quali il visitatore può in¬
fluenzare il lavoro artistico presentato.
Un esempio è nel lavoro "Piano" di
Toshio Iwai dove sia le immagini che il
suono possono essere manipolati diret¬
tamente
Mentre un'altra importante ricerca è
nello studio delle interfacce che colle¬
gano il visitatore alle opere d'arte inte-
Tante volte guardando le
opere più innovative che vengono
comunemente proposte mi chiedo se
questa strada che stiamo percorrendo
sia quella giusta, oppure se ci siamo
solo fermati a rinvigorire i segnali più
evidenti che tutte le arti visive con¬
temporanee ci propongono.
rattive, come nel lavoro "Gravity and
Grace" dell’artista giapponese Yasuaki
Matsumoto. Per quest'opera è stato
creato un sistema di processo immagi¬
ne-video che riconosce la posizione e i
movimenti del corpo dello spettatore.
Mentre la Computer grafica e la
Computer ammation è rivolta soprattut¬
to all'architettura e all'archeologia. Un
esempio tipico dell'indirizzo di questa
sperimentazione è nel lavoro "Wein-
brenner's Dream" di Friedrich Wein-
brenner che, nel 1997, propose un pia¬
no urbano irrealizzabile, una nuova città
di Karlsruhe.
razione che provo per chi riesce a
raggiungere questi risultati, mi vengono
spontanee alcune considerazioni.
Dagli albori della civiltà gli esseri
umani sono sempre stati tesi a comuni¬
care. Dapprima con difficoltà poi grada¬
tamente con maggiore capacità di
espressione fino al disegno, che è la
maniera più semplice per farsi capire I
primi graffiti sono stati per noi molto im¬
portanti perché ci hanno fatto entrare
dentro mondi sconosciuti, e le prime
"sculture" hanno posto l'accento sugli
elementi più significativi dei nostri pro¬
genitori. E nel tempo, siamo riusciti a
decifrare comportamenti, sentimenti,
usi attraverso gli affreschi, le sculture,
l'architettura tramandata.
Come conseguenza logica del forte
desiderio dei popoli di autorappresen-
tarsi, di trasmettere è nata la più forte
forma di comunicazione: l'arte.
Attraverso questa ogni condottiero,
ogni sovrano ha cercato di lasciare ai
"The Correction Structure", 1999 di
Nick van de Steeg.
visive con¬
temporanee ci propongono.
Mentre, nel frattempo, probabilmen¬
te vive e lavora un artista solitario che in
questo momento sta studiando o per¬
correndo la strada giusta che ci guiderà
oltre la sorpresa, verso l'opera d'arte
rappresentativa di questa epoca storica
Tante volte mi fermo a riflettere su
come, tra solamente dieci o venti anni,
comunicheremo e di conseguenza co¬
me estrinsecheremo la nostra arte
Se si pensa che da anni si studia la
maniera di trasmettere tutti i nostri dati
(come fosse un biglietto da visita) attra¬
verso la semplice stretta di mano tra
due persone, l'ipotesi che riesco a fare
e che, forse, riusciremo a trasmettere
immagini, immagini d'arte, attraverso
solo lo sfiorare della pelle.
Non come succede per la Realtà Vir¬
tuale che ha bisogno del casco, di at¬
trezzi adatti, ecc..., ma proprio le stesse
sensazioni che si provano con uno
sguardo acuto, penetrante, affascinan¬
te, suadente.
Oppure mi viene in mente che. le im¬
magini trasmesse a distanza, potrebbe¬
ro apparire all'improvviso, nel momento
in cui lo volessimo, nell'ambiente in cui
viviamo (tenute a disposizione come
con un archivio o... una segreteria te¬
lefonica). Potrebbero apparire, materia¬
lizzarsi e diventare una parete della no¬
stra stanza o un oggetto.
Eh si, riesco a pensare solo ad un'ar¬
te sempre più immateriale e psichica¬
mente coinvolgente... "Les Immate-
riaux" di Lyotard.
66
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
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O N L U S
«orno usare
Word 2
• • •
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Microsoft Word 2000: il collega di tutti
seconda parte
Correzioni,
caratteri e paragrafi
di Aldo Ascenti
Una delle direzioni più sconcertanti
che pare voler prendere il processo
"evoluzionistico" di programmi come
Word è la prevenzione delle necessità
dell'utente. Oltre ai menù che. come è
noto, ora mostrano solo le voci che
usiamo più di frequente, già dall'edizio¬
ne 97 il programmone di elaborazione
testi di Microsoft si prende la libertà di
effettuare piccole modifiche al nostro
lavoro, senza nemmeno degnarsi di
avvisare. Sto parlando delle famigerate
funzionalità di correzione automatica
che, se spesso aiutano ('utilizzatore più
comune e distratto a liberarsi di piccoli
errori di battitura, altre volte possono
mettere seriamente in difficoltà qualo¬
ra le esigenze siano un po' più incon¬
suete. In questa puntata ci
occuperemo, tra le altre
cose, di imparare a domina¬
re questo pur utile strumen¬
to, senza subirne passiva¬
mente l'operato.
funzioni di correzione automatica
di Word. Se non si fa qualcosa
per impedirglielo, infatti, il pro¬
gramma sostituisce, in base ad
una tabella progettata con stati¬
stica consapevolezza, un gran
numero di parole e simboli, con
altrettante espressioni ritenute
più corrette o più valide estetica-
mente. Per accedere e modifica¬
re questa tabella basta usare la
voce di menù "strumenti/corre¬
zione automatica", che apre una
finestra di dialogo composta di
La tabella che contiene le parole che
Word sostituisce automaticamente può
essere liberamente adattata alle esigenze
specifiche
—a*»
Correggere
senza volerlo
Se vi è già capitato di
osservare con disappunto
l’indirizzo Web appena digi¬
tato diventare blu e reagire
al clic del mouse aprendo,
senza tanti complimenti, il
browser e la connessione a
Internet, allora siete tra
quelli a cui non dispiacereb¬
be disabilitare alcune delle
Le voci di glossano permettono di costruirsi una banca dati
di frasi o immagini di uso frequente, da includere con una
semplicissima procedura in ogni punto del documento.
68
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
Dalla finestra di dialogo
che mostra le opzioni
del controllo ortografico
è possibile accedere
alla gestione dei dizio¬
nari personalizzati
Il correttore grammati¬
cale dispensa buoni
consigli ma talvolta si
sbaglia completamente.
Icom» uinr>„.
Microsoft Word 2000
Peisonalizza impostazioni
afe a so tri» &
AEMUfrilO |
m
'•*' IffflS _
7 Espre s sioni da evitare
~ Forme passive
r Frasi àftghe
7 leggfaità
— Un paragrafo, frase
R Forme Injua portata
OK
5W
quattro differenti schermate che gesti¬
scono la maggior parte degli aiuti "non
richiesti" che Word offre come suppor¬
to alla digitazione. Dalla scheda "corre¬
zione automatica" si può decidere se il
programma deve aggiustare da solo
una serie di errori comuni nell'uso
delle maiuscole e, soprattutto, effet¬
tuare o meno, togliendo il segno di
spunta su "sostituisci il testo durante
la digitazione", tutte le sostituzioni
delle parole indicate nell'elenco che
compare. L'elenco stesso potrà
comunque essere adattato rimuoven¬
do voci col pulsante "elimina" o
aggiungendone di nuove semplice-
mente compilando le apposite caselle
con la sequenza di caratteri da sostitui¬
re e il risultato della sostituzione.
A questo punto a qualcuno potreb¬
be venire in mente di includere nell'e¬
lenco intere frasi di uso comune, come
"distinti saluti" o il proprio indirizzo, da
far completare automaticamente a
Word per risparmiarci la fatica di digi¬
tarle per intero.
Questa funzionalità esiste ma va
gestita separatamente, con un clic
sulla linguetta "glossario", per non
includere nella tabella di correzione
caratteristiche che nulla hanno a che
vedere con l'ortografia. Le voci di glos¬
sario già incluse nell'elenco compren¬
dono molte espressioni comuni, ma
possono essere modificate a piacere o
integrate con altre create ex
novo.
Il modo piu semplice di
aggiungere una voce consi¬
ste nel far comparire la barra
di glossario con l'apposito
pulsante, selezionare sul
documento il testo da riutiliz¬
zare e fare clic su "nuovo"
nella barra stessa; a questo
punto compare una finestrel¬
la in cui inserire in nome della
nuova voce e il gioco è fatto.
Per cambiare il contenuto di
una voce già memorizzata, è
necessario ripetere la procedura
descritta utilizzando lo stesso nome
precedentemente adottato.
Per ottenere l'inserimento nel testo
di una voce di glossario, basta digitar¬
ne, in qualsiasi punto, il nome e pre¬
mere il tasto funzione "F3"; natural¬
mente il nome scelto dovrà essere tale
da non somigliare a una parola di
comune utilizzo, per non generare con¬
fusioni.
Una singola
voce può anche
essere costituita
da molto testo,
oppure la si può
definire in base ad
un'immagine o un
logo, che potranno
così essere riutiliz¬
zati a piacere in
qualsiasi docu¬
mento, senza pas¬
sare attraverso
laboriose procedu¬
re di importazione.
Tornando alla
finestra di corre¬
zione automatica,
La finestra di Word può
essere divisa orizzontal¬
mente per avere più
punti di vista su uno
stesso documento.
r^i
Ifeto da» ruaan «itti n Mtm.
Qfem— Iran
r^|
n~É
tatara* no&m
i*t>a parafe npaluta:
1
Grazie alla finestra dì impostazioni del controllo
grammaticale è possibile decidere quali regole
applicare in base al proprio stile di scrittura
vi si trovano altre due schede che
riguardano molte caratteristiche di for¬
mattazione che Word applica in diver¬
se occasioni, come la trasformazione
di indirizzi Web in hyperlink, la sostitu¬
zione di una serie di trattini in una riga
continua e cosi via. Le voci incluse in
"formattazione automatica durante la
digitazione" sono legate ad operazioni
che il programma svolge "silenziosa¬
mente", mentre digitiamo, mentre
quelle presenti nella scheda "formatta¬
zione automatica" comprendono
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
69
Microsoft Word 2000
metodologie adottate quando l'utente
attiva l'omonimo comando dal menù
"formato".
Molte di queste funzionalità sono
legate a strumenti quali la gestione di
elenchi puntati e l’organizzazione degli
stili e potrebbe essere conveniente
disabilitarle finché non si è acquisita
sufficiente dimestichezza con tali carat¬
teristiche.
Un professore distratto
La guerra agli errori apertamente
dichiarata da Word non si limita a qual¬
che piccolezza ortografica.
Potenti strumenti di corre¬
zione permettono di analiz¬
zare il testo mentre si digita
e di rilevare, sottolineandole
in rosso, tutte le parole non
comprese nell'ampio voca¬
bolario incluso nel program¬
ma, Un modo veloce per
passare da un presunto
errore all'altro, ed eventual¬
mente effettuare manual¬
mente le dovute correzioni,
consiste ne fare doppio clic
sull'icona della barra di
stato che rappresenta un
libro aperto. Per ogni errore
trovato Word mostrerà un
menù con le sostituzioni
suggerite tra cui scegliere
quella da applicare, esatta¬
mente come avviene usan¬
do il tasto destro sulle paro¬
le evidenziate.
Troppa fiducia nelle capacità degli
strumenti di correzione può comunque
indurre in errore: basta pensare che il
dizionario incluso, per eseguire l'analisi,
dovrebbe contenere tutte le parole ita¬
liane al singolare e al plurale, la declina¬
zione degli aggettivi e la coniugazione
completa dei verbi. Sapendo questo
ben si intuisce che qualche strafalcione
è pressoché inevitabile, come avviene
con la mancata segnalazione di errori
come "impegniamo", e talvolta convie¬
ne fidarsi più delle arrugginite remine¬
scenze scolastiche e di un buon dizio¬
nario tradizionale che della poco umani¬
stica potenza di elaborazione del calco¬
latore Ancora più attenzione
si deve fare usando il corret¬
tore grammaticale, che
atteggia il programma a
saputo professore di italiano
pronto a dispensare consigli
di buona scrittura, il più delle
volte del tutto incongruenti.
Le impostazioni che regola¬
mentano queste funzionalità
sono accessibili dal menù
"strumenti/opzioni" sce¬
gliendo la scheda relativa e
comprendono la completa
gestione di dizionari perso¬
nalizzati che permette di
sopperire a qualunque man¬
canza di quelli forniti. In
effetti, con un clic sul pul¬
sante "dizionari" si accede a
una finestra di dialogo dalla
quale è possibile aggiunger¬
ne di nuovi e modificare
quelli preesistenti aprendoli
come fossero comuni documenti. Per
inserire una voce in un dizionario per¬
sonalizzato la si potrà aggiungere
manualmente o scegliendo "aggiungi"
dal menù che compare usando il tasto
destro del mouse su una parola segna¬
lata come errata dal controllo ortografi¬
co Se si sono creati più dizionari, quel¬
lo utilizzato dalla funzione "aggiungi" è
indicato nella finestra di dialogo opzioni
ed è facile capire che un uso oculato
dei dizionari personalizzati può, a lungo
andare, rendere sempre più precisa e
veloce la correzione di un documento.
Quanto al controllo grammaticale,
anch'esso dispone di un completo pan-
Dsila schermala di formattazione dei caratteri si possono sperimentare un gran numero di carattehstiche estetiche, che
verranno evidenziate in un apposito spazio di antepnma
70
MCmicrocomputer n, 204 - marzo 2000
Microsoft Word 2000
nello di impostazioni, sempre accessibi¬
le dal menù "opzioni", che consente di
scegliere quali, tra le innumerevoli
regole disponibili, includere nella proce¬
dura di analisi, cosi da rendere meno
invadente e fallace l’azione di questo
strumento,
Sempre dal vocabolario di Word deri¬
va una delle più comode nuove funzio¬
nalità sviluppate per la versione 2000
del pacchetto: si tratta della gestione
dei sinonimi, che può essere attivata
semplicemente scegliendo la voce
"sinonimi" dopo aver fatto clic col
tasto destro del mouse sulla parola che
si desidera modificare. Questa caratte¬
ristica ha, rispetto alla vecchia gestione
del "thesaurus", comunque disponibi¬
le, il dono deH'immediatezza e della
semplicità d'uso.
Formattare
paragrafi e caratteri
Il paragrafo, più delle parole o delle
lettere, è l’unità base usata da Word
per applicare ogni genere di funzionalità
di impaginazione. Ad esempio, è possi¬
bile impostare un paragrafo obbligando¬
lo ad anteporre a sé stesso un'interru¬
zione di pagina, in modo da farlo risulta¬
re sempre come il primo elemento di
un foglio. Una simile caratteristica può
trarre in inganno chi si trova a dover
adattare rimpaginazione di un docu¬
mento realizzato da altri, che cercherà
invano di togliere uno sfuggente carat¬
tere di interruzione di pagina, che Word
non permette di eliminare se non ope¬
rando sulle impostazioni del paragrafo
stesso.
La gestione delle caratteristiche di
un paragrafo si può attivare dall’omoni¬
mo comando presente nel menù "for¬
mato" o cliccando col tasto destro del
mouse sulla zona da formattare. La
scheda "rientri e spaziatura" è dedicata
alle impostazioni personalizzate di alli¬
neamento e interlinea. Quest’ultima
potrà essere espressa in multipli dell'al¬
tezza del carattere o in punti, mentre
un eventuale valore impostato in centi-
metri (quindi fatto seguire dal simbolo
"cm”) verrà convertito automaticamen¬
te.
Più interessanti sono le caratteristi¬
che di impaginazione raccolte nella
scheda "distribuzione testo" dove la
voce "controlla righe isolate" gestisce
le interruzioni così da impedire che un
paragrafo venga spezzato in modo tale
da lasciare una sola riga nella pagina
Alcuni effetti speciali
permettono di attivare
semplici animazioni, che
non possono essere
rese in fase di stampa
ma che faranno la loro
figura in caso di pubbli¬
cazione su Web.
successiva, mentre
"mantieni insieme
le righe" e "man¬
tieni con il succes¬
sivo" evitano che
un'interruzione di
pagina capiti rispet¬
tivamente all'inter¬
no del paragrafo
specificato o tra questo e il successivo.
In modo analogo a quanto avviene
per la finestra di dialogo relativa ai para¬
grafi, è possibile accedere a quella che
consente di operare sui caratteri. Da
qui si potranno gestire i font più como¬
damente che usando la barra di format¬
tazione, tenendo d’occhio la finestra di
anteprima e selezionando a piacere
uno qualsiasi dei numerosi effetti appli¬
cabili come gli efficacissimi "in rilievo"
e "incassato", oltre ai diversi tipi di sot¬
tolineatura con il relativo colore.
Nella scheda "spaziatura e posizio¬
ne" si potranno deformare i caratteri in
senso orizzontale secondo un parame¬
tro espresso in percentuale, definire in
punti la spaziatura tra le lettere e defini¬
re spostamenti verticali rispetto alla
riga. Word dispone inoltre della possibi¬
lità di attivare la funzione di crenatura
automatica dei caratteri, che uniforma
lo spazio tra le lettere di una parola.
L'ultima scheda è invece dedicata agli
effetti speciali basati su piccole anima¬
zioni, graziose ma del tutto inutili se il
documento prodotto è destinato alla
stampa
Lavorare su più parti
del documento
Quando si lavora con un documento
di grandi dimensioni o si devono effet¬
tuare varie operazioni di copia e incolla
tra parti diverse di uno stesso file, è
spesso utile disporre di più visualizza¬
zioni separate del contenuto. Per otte¬
nere questo è possibile agire sulla sot¬
tile "maniglia" che fa capolino all'e¬
stremo superiore della barra di scorri¬
mento verticale. Trascinando verso il
basso, quando il puntatore del mouse
si trasforma in una doppia freccia, ci si
troverà con la finestra di Word divisa in
due parti in senso orizzontale, che
potranno essere scorse indipendente¬
mente l'una dall’altra. Un altro modo di
ottenere più punti di vista è di agire sul
menù "finestra/nuova finestra" per
aprire un numero qualsiasi di finestre
con il medesimo contenuto. Le fine¬
stre aperte potranno essere allineate
automaticamente con il comando
"finestra/disponi tutto".
Per visualizzare il testo usando tutto
lo spazio possibile, soprattutto se si
lavora con un monitor di piccole
dimensioni, è comodo passare alla
modalità a schermo intero dal menù
"visualizza": con questa impostazione
vengono temporaneamente rimosse le
barre degli strumenti e di scorrimento,
mentre quella dei menù diventa a
scomparsa.
Conclusioni
Il problema principale con un pro¬
dotto fortemente orizzontale come
Word, è di riuscire a sfrondarne le fun¬
zionalità fino a lasciare solo quelle
effettivamente necessarie alle nostre
specifiche attività.
Fortunatamente, sono sempre
disponibili metodi per disabilitare le
caratteristiche meno utili che, nei casi
più estremi, potranno anche essere
escluse dal processo di installazione.
Naturalmente un utente di Word, in
molti casi, non sa fin dal primo giorno
quali potenzialità gli risulterà più van¬
taggioso utilizzare, ma già dopo alcuni
mesi si potrà procedere ad una salubre
operazione di sfoltimento, salvo poi
ritornare sui propri passi per far fronte
a nuove necessità.
Arrivederci al prossimo numero per
qualche altro consiglio su come addo¬
mesticare questo intraprendente
programma di elaborazione testi. ^
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
71
Navigare...
che passione!
Reduci delle nottate passate a rega¬
lare assieme a Luna Rossa e felici (an¬
che se con gli occhi arrossati e un bel
po' di sonno arretrato) del risultato ot¬
tenuto dal "proiettile d'argento" Italia¬
no, possiamo dedicarci alla "navigazio¬
ne" su Internet, in modo da passare al¬
tre belle notti insonni...
Naturalmente, per navigare il più
speditamente possibile è necessario
scegliere la "barca" più veloce.
E quale modo migliore di una regata
per decidere?
Ovviamente ci riferiamo al modem,
il dispositivo che, connesso alla rete
telefonica, ci consente di collegarci ed
esplorare il mondo virtuale del Web.
E la regata è la maxiprova di un con¬
gruo numero di validi dispositivi di co¬
municazione, rappresentanti una pano¬
ramica di ciò che il mercato attualmen¬
te offre. A dire la verità, lo scatolotto
che, illuminato come un albero di nata¬
le da variopinti led di sapore vagamen¬
te arcaico, ci fa solcare ogni giorno le
rotte della Rete delle Reti, somiglia più
a una zattera sobbalzante che alle linee
filanti di una sofisticatissima barca a
vela.
In effetti, se paragonato allo straor¬
dinariamente rapido evolversi della tec¬
nologia dei PC, l'aumento lento ma
progressivo della velocità dei modem
analogici e l'efficienza un po' incostan¬
te degli attuali sistemi di comunicazio¬
ne che sfruttano le comuni linee te¬
lefoniche può apparire poca cosa.
Il fatto è che il modem propriamen¬
te detto, escludendo quindi i dispositivi
di connessione digitale come l'ISDN, è
l'unica componente del computer che
fin dalle sue origini ha dovuto combat¬
tere una battaglia di raffinate astuzie
contro uno dei più giganteschi dinosau¬
ri tecnologici del mondo moderno: la
cosiddetta PSTN (Public Switched Te-
lephone Network), ovvero quell'inestri-
cabile groviglio di cavi che da decenni
si avvolgono intorno alle nostre case e
corrono lungo le strade o sotto gli
oceani, esposte ad ogni genere di in¬
temperie, per garantire il più diffuso
dei passatempi femminili: la conversa¬
zione telefonica.
Il termine "modem" è la contrazio¬
ne di “modulatore-demodulatore" e si
occupa di trasformare un'onda portan¬
te, in tutto simile a quella necessaria a
condurre la voce, in un valido vettore
72
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
di Aldo Ascenti e Franco Paiamaro
per le informazioni digitali e di operare
anche il processo inverso.
La necessità di modulare il segnale
digitale su una portante invece che tra¬
smetterlo direttamente, come avvie¬
ne, ad esempio, per le connessioni in¬
terne del computer, nasce dalle im¬
mensamente maggiori distanze in gio¬
co e dall'inefficiente schermatura da
ogni genere di interferenza dei cavi di
comunicazione, tanto che il segnale ne
risulterebbe irrimediabilmente compro¬
messo ancor prima di raggiungere la
porta di casa.
Anche modulare, comunque, ha
presentato seri problemi. Con l'abitudi¬
ne non ci si fa più caso, ma la qualità
dell’audio che esce dalla cornetta del
telefono non è esattamente quella ne¬
cessaria ad ascoltare come si deve un
brano di musica classica. Più precisa-
mente, la risposta in frequenza della
comunicazione telefonica è stimata in
un range che va da circa 150 Hz a non
più di 4 kHz, ovvero il minimo indi¬
spensabile a rendere comprensibile la
voce umana, e il livello del segnale va
affievolendosi man mano che ci si av¬
vicina al limite superiore. Questo fatto
pose serie limitazioni già al primo dei
numerosi standard di funzionamento
del modem, oggi sviluppati dall'ITU-T
(International Telecommunication
Union/Standardization Sector), che era
individuato dalla sigla V.21 e usava
due delle frequenze comprese in quel
range per modulare l'I e lo 0 del mo¬
dem chiamante e altrettante per i se¬
gnali di quello ricevente.
Siccome i dispositivi di modulazione
e demodulazione necessitavano di tre
cicli di tono completi prima di poter ef¬
fettuare una variazione del segnale, la
velocità effettiva della comunicazione
era di fatto limitata a un terzo della più
bassa tra le frequenze adottate (1070
Hz), il che si traduceva in soli 300 bps
(bit per secondo).
Il primo escamotage consistette nel
sostituire la modulazione in frequenza
con una modulazione di fase o PSK
(Phase Shift Keying) che differenziava
lo 0 dall’1 semplicemente cambiando
la fase dell'onda del tono. Ogni perio¬
do di transizione del segnale, denomi¬
nato baud, permetteva, nella prima im¬
plementazione del PSK, la comunica¬
zione di un singolo bit, ma ben presto
si idearono soluzioni, codificate nello
standard V.22, per trasferire 2 bit per
ogni baud. In questo modo il modem
Bell 212 comunicava a 600 baud. che
rappresenta la velocità con la quale il
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
73
VAMMI
V.34 Analog
modem
ADC
J'Sà
V.34 Analog
modem
Schema di funzionamento di un collegamento tra modem V.34
segnale cambia lungo la linea telefoni¬
ca. ma riusciva a trasferire 1200 bps.
Malgrado il protocollo V.27. sviluppato
successivamente, permettesse di tra¬
sferire quattro bit per baud ottenendo
una comunicazione a 4800 bps. era
necessaria un'ulteriore evoluzione che
consentisse il superamento
del limite della comuni¬
cazione a 600 baud.
Questo si ottenne som¬
mando alla PSK anche
una modulazione in am¬
piezza che ha permesso di por¬
tare la velocità di commutazione
del segnale a 2400 baud e quella
di comunicazione fino ai 33,6 Kbps
del V.34.
Correggere e
comprimere
Per ovviare ai problemi legati agli
inevitabili disturbi sulla linea, i modem
adottano contemporaneamente due
distinte metodologie di correzione de¬
gli errori. La prima, denominata FEC
(Forward Error Correction) consiste
nell'aggiungere un certo numero di bit
in eccesso ripetendo parte dei dati in
uscita, cosi da prevenire la necessità
di una totale ritrasmissione.
Naturalmente, quando il rumore lun¬
go la linea diventa eccessivo, la tecni¬
ca FEC non è piu sufficiente ed è ne¬
cessario adottare i sistemi di correzio¬
ne più sofisticati codificati nel proto¬
collo V.42. Si tratta di metodologie ba¬
sate sulla capacità di rilevare gli errori
e di ritrasmettere i dati riconosciuti
inesatti.
La procedura funziona at¬
traverso una divisione in
zio-
m da trasmettere
che verranno fatti
seguire da una se¬
quenza di bit calcolata in
base a ciascun blocco
* All'arrivo sul modem ri¬
cevente verrà ripetuto il
calcolo e confrontato con
il risultato precedentemente ricevuto,
causando una nuova spedizione del
blocco in caso di differenze Tutte que¬
ste informazioni da sommare ai dati in¬
viati provocano un fenomeno chiamato
Tabella di compatibilità dei modem
MODEM
MODEM SERVER
UTENTE
x2
KSàflex
V.90
V.34
*2
56Kbps
33.6Kbps
d
33 6 Kbps
K56flex
33.6Kbps
56Kbps
C)
33.6Kbps
V.90
C)
C)
56Kbps
33.6Kbps
V.34
33 6 Kbps
33.6Kbps
33.6Kbps
33.6Kbps
CI La velocità massima (56 KbpsI si raggiunge solo nel caso in cui il chipset ongmario
del modem V.90 sia compatibile con quello non V.90 utilizzato per il collegamento
overhead, ovvero la riduzione della lar¬
ghezza di banda effettivamente desti¬
nata alla trasmissione.
Una soluzione consiste nell'effet-
tuare una buona compressione dei dati
e anche di questo si occupa il
modem stesso come stabili-
T-'' £%. to dal protocollo V.42bis, in
modo che alla porta se¬
riale arrivino le informa¬
zioni in un formato
già esteso, allegge¬
rendo il lavoro del
processore e
aggiungendo,
con l'algorit-
1 mo di com-
^ pressione,
un ulteriore stadio di
controllo degli errori.
I 56 Kbps e il V.90
La più significativa novità degli ulti¬
mi anni, per quanto riguarda il modem,
è legata al progressivo passaggio alla
tecnologia digitale delle centrali PSTN
Attualmente, infatti, nella maggior par¬
te dei casi, il segnale rimane analogico
solo nel tratto che va dalla nostra abi¬
tazione fino ad una centrale di smista¬
mento della compagnia telefonica, do¬
po di che viene convertito in digitale e
può rimanere tale se all'altro capo del
filo c'è un provider che dispone di una
connessione numerica, mentre viene
riconvertito in analogico se si desidera
raggiungere un altro modem connesso
normalmente.
Il protocollo V 90, che sostituisce le
precedenti tecnologie non standardiz¬
zate X2 e K56flex, sfrutta questa no¬
vità per consentire un trasferimento
delle informazioni dalla connessione
del provider verso il modem ricevente
senza che vengano perse informazioni
nel singolo processo di conversione da
digitale ad analogico, cosi da permet¬
tere una velocità pari alla massima ot-
74
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
Modem
Schema di funzionamen¬
to di un collegamento tra
un modem V 90 e il cor¬
rispettivo "modem ser¬
ver " digitale Come spe¬
cificato nel testo, sola¬
mente m questa moda¬
lità è possibile raggiun¬
gere i 5 6K teorici in
download Idal server
verso il moderni, contro i
33.6K in upload Idal mo¬
dem verso il serverI
Se la connessione 6 ef¬
fettuata tra due modem
V 90, la velocita della
connessione in entrambi
i sensi 6 comunque di 33.6K. in quanto si configura la stessa Situazione di collegamento dei modem V 34
tenibile dalla tecnologia digitale, ovve¬
ro 56 Kbps. La stessa cosa non avvie¬
ne, però, in senso inverso, poiché non
c'è modo di impedire una perdita di
informazioni quando i dati trasferiti in
analogico attraversano una procedura
di campionamento e conversione in
digitale. In pratica, due comuni
modem V.90 non possono
funzionare che a 33,6 Kb¬
ps, mentre un V.90 ana¬
logico in comunicazio¬
ne con uno digitale
scaricherà i dati
a 56K e li tra¬
smetterà a
33,6.
Il consiglio
che vi diamo, se
dovesse capitarvi di
acquistare un vecchio
X2 o K56flex, è di verifi¬
care la possibilità di un up-
grade del bios del modem al
nuovo standard.
Ad ogni modo, la tabella pubblicata
su queste pagine mostra ciò che av¬
viene collegando apparecchi di questo
tipo con una centrale digitale, e, come
si vede, nella maggior parte dei casi
non si trarrà alcun beneficio dalla nuo¬
va tecnologia, poiché la maggior parte
dei provider si sono già adeguati al
nuovo standard.
modem, seppur limitata a semplici
operazioni di conversione analogico/di-
gitale, significa poter trasmettere di¬
rettamente alla seriale file audio im¬
portati direttamente dalla linea telefo¬
nica. che verranno poi
elaborati dal compu¬
ter per realizzare
una gestione
dei mes-
a g 9 i
a n -
che
molto sofisticata
I normali modem voice non posso¬
no funzionare contemporaneamente in
modalità voce e dati, ma è necessario
operare, di volta in volta, una scelta, a
seconda del tipo di connessione desi¬
derata Esistono comunque apparecchi
specifici, denominati DSVD (Digital Si-
multaneous Voice and Data) e identifi¬
cati con la specifica V.70. che riparti¬
scono la banda disponibile in modo da
dedicarne una parte alla "voce e un'al¬
tra ai dati, ottenendo il risultato richie¬
sto al prezzo di evidenti limitazioni
all'efficienza della comunicazione.
Tutte le possibilità
Adesso che sappiamo cos'è e a co¬
sa serve un modem, con quale criterio
I modem voice
Se si tratta solo di ricevere e tra¬
smettere dati, il modem tradizionale
dispone di tutto il necessario, ma che
dire dei vantaggi di una segreteria te¬
lefonica gestita interamente sul com¬
puter, oppure di un sistema completo
di messaggeria vocale?
L'unica cosa che manca ad un mo¬
dem per poter svolgere anche queste
funzioni è quella che nel computer è
normalmente chiamata "scheda au¬
dio". Integrare una scheda audio nel
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
75
(S[^pe Modem
lo scegliamo?
Esistono in commercio tipi diversi di
modem e per districarsi tra tutte le
proposte disponibili spiegheremo bre¬
vemente in cosa consistono le diffe¬
renze tra le diverse tipologie e quali
sono i prò e i contro di ciascuno.
I modem si possono distinguere in
due grandi categorie, basate in pratica
sul fatto di essere o meno installati
all'interno del cabinet del nostro per¬
sonal computer: i modem interni e i
modem esterni.
Questi ultimi si collegano al compu¬
ter tramite una porta seriale RS232 (la
porta COMI o una porta USB (Univer¬
sa! Serial Bus); generalmente i modem
seriali necessitano di un alimentatore
a parte, mentre quelli dotati di interfac¬
cia USB traggono direttamente l'ali¬
mentazione dal bus USB.
Un apparente svantaggio di questa
tipologia di modem risiede evidente¬
mente nel prezzo, ovviamente superio¬
re a quello di un analogo dispositivo in¬
terno: questo è dovuto alla presenza di
una scocca in plastica, di un alimenta¬
tore (nel caso di un dispositivo basato
su interfaccia seriale) e, talvolta, per la
presenza di un cavo di collegamento.
I modem esterni sono però da pre¬
ferire, In quanto sono molto più sem¬
plici da installare e risultano più pratici:
oltretutto non obbligano l'utente ad
aprire il proprio computer e questo, la
maggior parte delle volte, invalida la
garanzia.
La nostra personale preferenza va
sui modem esterni con interfaccia
USB
Rispetto ad un analogo dispositivo
con porta seriale, infatti, un modem
USB non è necessario che sia acceso
e collegato al momento dell'accensio¬
ne del PC stesso.
Per cui, quando vorremo utilizzare il
modem, basterà inserire il connettore
del modem nella porta USB del PC e il
driver verrà caricato "al volo": in pochi
istanti saremo in grado di navigare su
Internet e corrispondere via posta elet¬
tronica.
Un altro vantaggio è dato dal fatto
di poter facilmente condividere un mo¬
dem di questo tipo su più macchine:
se si possiede un PC portatile oltre al
desktop potremo tranquillamente por¬
tarcelo dietro per utilizzarlo "sul cam¬
po".
I modem interni, invece, si inseri¬
scono in uno slot di espansione (ISA o
PCI) presente sulla scheda madre del
PC; per quanto riguarda i PC portatili (a
parte le schedine di espansione pro¬
prietarie), si inseriscono in uno slot
PC-Card.
I principali vantaggi sono: mantene¬
re libere le connessioni verso l'esterno
del PC. avere sempre il modem acce¬
so quando si accende il PC (fondamen¬
tale, soprattutto se si tratta di un mo¬
dem esterno con interfaccia seriale...)
e di non avere dispositivi esterni, con
fili e trasformatorini volanti in cui in¬
ciampare!
Richiedono però un minimo di espe¬
rienza: a parte l'installazione hardware
nel PC, un qualunque modem interno
aggiunge una porta seriale (sulla sche¬
da modem è presente una UART
16550 A), che è necessario configura¬
re come COM 3 o 4. per cui è possibi¬
le che si cremo dei conflitti di IRQ, vi¬
sto che la COM 1 e la 3 condividono
un IRQ e la COM 2 e la 4 ne condivi¬
dono un altro (tipicamente, gli mter-
rupt 4 e 3).
Optando per l'acquisto di un mo¬
dem interno, è preferibile scegliere un
prodotto dotato di interfaccia PCI, in
quanto risultano molto più semplici da
installare, sono completamente
plug&play (con l'assegnazione automa¬
tica degli IRQ da BIOS) e non richiedo¬
no configurazioni particolari del siste¬
ma operativo.
Le schede modem con interfaccia
ISA sono ormai considerate obsolete,
ma è ancora possibile trovarle nei PC
assemblati (specialmente nei compu¬
ter di fascia bassa)
In generale non si tratta di prodotti
di cattiva qualità, solo non sono molto
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
Modem
Un accoppiatore acustico: un tempo i modem non potevano essere collegati direttamente alla linea PSTN.
per cui si utilizzava un apparecchio, costituito da un microfono ed un altoparlante, per il collegamento di¬
rettamente alla cornetta del telefono. La velocità di questo oggetto era di 300 Baud
facili da configurare (molte hanno an¬
cora una serie di jumper per configura¬
re IRQ e gli indirizzi) e ormai il bus ISA
sta scomparendo completamente dal¬
le schede madri; per questi motivi, ne
sconsigliamo caldamente l'acquisto, a
meno che non si tratti proprio di un re¬
galo...
"Sottogruppo" dei modem interni, i
modem integrati sono soprattutto di¬
sponibili come opzione o addirittura di
serie sui computer portatili; questi di¬
spositivi sono normalmente realizzati
direttamente sulla M/B del portatile o
implementati con schedine proprieta¬
rie.
Molti produttori di schede madri, tra
cui Asus, offrono soluzioni basate su
slot AMR (Audio Modem Riser, vedi
foto): si tratta di un'interfaccia che
sfrutta la potenza del processore per
simulare parte della circuitazione nor¬
malmente presente sulla schedina au¬
dio o modem, con evidenti vantaggi
dal punto di vista economico.
In pratica, la scheda modem contie¬
ne solamente la ''forchetta" telefoni¬
ca. il relè, il raddrizzatore e qualche
componente aggiuntivo, oltre, natural¬
mente, ai connettori RJ11 per la con¬
nessione alla linea telefonica.
Questi dispositivi sono conosciuti
come "softmodem", in quanto utilizza¬
no una grande quantità di codice
software per simulare la circuitazione
relativa alla logica di gestione dei pro¬
tocolli e del controllo e correzione de¬
gli errori.
Rispetto ad un modem realizzato in¬
teramente con componenti "discreti",
un softmodem presenta alcuni innega¬
bili vantaggi: facilità di aggiornamento
alle nuove tecnologie (interamente si¬
mulate via software), agevole imple¬
mentazione dei nuovi protocolli e algo¬
ritmi di correzione, flessibilità operati¬
va e il già menzionato basso costo,
che può essere persino di due terzi in¬
feriore ad un modem interno "norma¬
le".
L'altra faccia della medaglia è costi¬
tuita dalle prestazioni, generalmente
minori rispetto alla media, oltre all'im¬
pegno del processore centrale; infatti,
il peso del codice che la CPU deve
eseguire per simulare la circuitazione
mancante è considerevole e potrebbe
rallentare l'intera macchina.
Ricapitolando, un modem esterno,
possibilmente USB. dovrebbe essere
la prima scelta, soprattutto se si pos¬
siede già uno o più computer e si desi¬
dera la massima flessibilità e mobilità
dal dispositivo, compatibilmente con il
proprio preventivo di spesa, mentre un
modem interno è un'ottima scelta nel
caso dell'acquisto di un PC nuovo (lo
si troverà preinstallato ed eventual¬
mente preconfigurato nel PC).
A questo punto parliamo della velo¬
cità. La velocità di connessione è. per
Modem AMR di produzione Asus come si può no¬
tare confrontando questa immagine con le se¬
guenti illustranti i modem in prova, un ~softmo¬
dem " è costituito dal minimo indispensabile di
componenti atti al collegamento fisico alla linea
PSTN
tutti i modem analogici che implemen¬
tano lo standard V.90, di 56K: questo
valore è espresso in bit per secondo
(equivale a circa 7 Kbyte al secondo) e
non è la velocità effettiva con la quale
siamo in grado di effettuare il down¬
load di file.
Infatti, una serie di fattori, come
l'overhead (percentuale della larghezza
di banda utilizzata dal protocollo di tra¬
smissione per il controllo, la correzio¬
ne e la gestione dei dati non utilizzabi¬
le per l'effettivo trasferimento di dati
utente) del protocollo, disturbi e inter¬
ferenze possono limitare di molto l'ef¬
fettiva velocità di comunicazione.
In parole povere, le prestazioni di un
modem sono date dalla massima velo¬
cità di trasmissione ottenibile sulla li¬
nea, meno l'overhead: il massimo tran¬
sfer rate realizzabile in pratica, in con¬
dizioni ideali, è poco meno di 53 Kbit/s
circa.
Per cui. la velocità di download di fi¬
le reale che ci si può aspettare in con¬
dizioni di uso reale è tra 5 e 6 Kbyte al
secondo, utilizzando il protocollo V.90.
Ultima considerazione: un modem
è. a tutti gli effetti, anche un Fax.
Usando un applicativo specifico (ad
esempio WinFax Pro), è possibile rice¬
vere e spedire documenti Fax, gene¬
ralmente fino alla velocità di 14400
Bps.
E ora vediamo come si comportano
i dispositivi in gara... alla prima boa!
Mg
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
77
Prese, fili e campanelli...
tutto quello che si deve conoscere
del proprio impianto telefonico
Attaccato il modem nuovo al computer, o dentro se si tratta di una scheda interna,
nel novantacinque per cento dei casi il montaggio si completa con il semplice inserimento
del filo nella presa del telefono. Ma, in quel cinque per cento dei casi, i guai iniziano proprio lì.
di Emilio Longi
Il modem è un apparecchio che tra¬
sforma i segnali digitali del vostro com¬
puter in suoni che possono viaggiare
sulla linea telefonica e viceversa. Co¬
me sarà capitato a tutti, una volta o
l'altra, nulla garantisce che la conversa¬
zione telefonica, sia fatta da umani sia
fatta da modem, risulti intelligibile. Il
più delle volte basta riattaccare e rifare
il numero, ma per i modem la questio¬
ne è un tantino più complessa. I mo¬
dem odierni, infatti, permettono (o for¬
se si dovrebbe dire "promettono") velo¬
cità di comunicazione che solo pochi
anni fa apparivano miracolose; basti
pensare che venti anni or sono solo
modem professionali e costosissimi
riuscivano a collegarsi a 2400 bit al se¬
condo. Oggi quasi tutti i modem pre¬
senti sul mercato sono dei 56K, velo¬
cità oltre 40 volte superiore ai 1200
baud con cui mosse i primi
passi la telematica italiana
ai tempi delle BBS. Visto
che le linee telefoniche so¬
no più o meno le stesse di
allora, che cosa ha permes¬
so il raggiungimento di
questi livelli di comunica¬
zione? La risposta è tutta
dentro al modem e l'artico¬
lo sui protocolli su questo
stesso numero lo spiega
chiaramente. I nuovi proto¬
colli e le nuove tecniche di
compressione ed equaliz-
zazione digitale permetto¬
no di sfruttare in modo otti¬
male la linea telefonica ca¬
salinga, ma a patto che sia¬
no rispettate alcune condi¬
zioni. Infatti su una linea ru¬
morosa o mal realizzata dif¬
ficilmente sarà possibile raggiungere le
velocità di targa promesse dalla confe¬
zione del modem.
In genere i modem più costosi sono
quelli che meglio riescono a corregge¬
re eventuali disturbi della linea telefoni¬
ca; ma se riusciamo da soli ad elimina¬
re almeno quelli più comuni, anche un
modem più economico potrà garantire
collegamenti molto vicini al massimo
teorico della sua categoria.
Ah, prima di mettere mani all'im¬
pianto telefonico domestico verificate
due cose che il modem alla connes¬
sione indichi la velocità lato linea te¬
lefonica e non quella tra la porta seriale
del computer e quella del modem (per
settare questa opzione, sul mio mo¬
dem, la stringa di inizializzazione deve
contenere W2, verificate sul manuale
del vostro modem quale sia il settag¬
gio relativo) e poi che la stringa di im-
zializzazione del modem sia quella cor¬
retta (cosa questa molto più difficile da
fare senza l'aiuto di un esperto che po¬
trebbe essere il venditore del modem
oppure l'help desk del vostro provider
Internet). Nella maggior parte dei casi,
quando non si raggiunge la velocità di
connessione promessa oppure quando
la linea cade all'Improvviso, la colpa è
di una stringa di inizializzazione non del
tutto perfetta. Prima di smurare i fili
dell'impianto telefonico, recatevi col
vostro modem a casa di un amico che
già naviga ad alta velocità e provate il
modem con la sua linea telefonica, poi,
se potete, provate il suo modem sulla
vostra linea telefonica (possibilmente
utilizzando lo stesso provider Internet).
Appurato che i problemi sono pro¬
prio in casa vostra passiamo ad esami¬
nare le cause più comuni.
Spine SIP o RJ-11
La più diffusa forma di in¬
compatibilità tra modem ed
impianto di casa la si scopre
molto presto ed è la più sem¬
plice da risolvere. La maggior
parte degli impianti italiani è
stata realizzata dalla SIP (spes¬
so prima ancora che si chia¬
masse cosi, ad esempio a Ro¬
ma c'era la TETI) utilizzando la
classica spina tonda a tre poli.
Tutti i modem sono invece do¬
tati del più pratico connettore
RJ-11, originario degli USA ma
che si sta rapidamente diffon¬
dendo anche da noi. Se nella
scatola del modem non c'è
Dal sito adsl.tin.il una bella immagine che descrive il cablaggio tipico di un colle¬
gamento in ADSL
78
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
Modem
Van tipi di adattatori tra spi¬
ne Sip e spine RJ-11 II di¬
scorso non cambia per i
modem PSTN, mentre per
l'ISDN la questione si com¬
plica
l'apposito adattatore,
basta scendere da
primo ferramenta per
trovarne di vari tipi a
prezzi che variano
dalle 2500 lire alle 6
o 7 mila. Anche i cavi
RJ-11. che per essere realizzati neces¬
sitano dì un'apposita pinza, si possono
trovare quasi ovunque e molti negozi
di elettricità li possono costruire, all'i¬
stante. della lunghezza desiderata. Co¬
me per tutti gli apparati telefonici non
ci sono problemi alla lunghezza del ca¬
vo: se vi serve potete anche usarne
uno da 50 metri. Naturalmente è sem¬
pre meglio non esagerare e. nel caso
di tratte lunghe, utilizzare cavi di otti¬
ma fattura o far realizzare il tutto ad un
installatore autorizzato evitando il fai-
da-te o l'amico "esperto".
Linee derivate
Nella maggioranza delle abitazioni
non vi è un unico telefono ma sono
generalmente presenti più spine o più
apparecchi Nelle aziende, nei negozi o
nei laboratori artigiani sono spesso
presenti anche altri apparecchi come
Fax, filodiffusione, antifurto, teleco¬
mandi o dispositivi Pos. Quindi la linea
della Telecom viene ripartita su più
spine. Esistono due modi per realizza¬
re una spina derivata da un apparec¬
chio principale.
Impianto a tre fili
È il metodo utilizzato dalla Telecom
quando ancora si chiamava SIP e quel¬
lo utilizzato fino a poco tempo fa dagli
installatori professionisti. L'impianto a
tre fili può essere realizzato sia con le
classiche spine SIP a tre buchi sia con
le nuove spine RJ-11 comunemente
chiamate 'americane", ma general¬
mente, per ragioni storiche, lo si in¬
contra solo in impianti con spine tipo
SIP. Sebbene questo sia l'impianto
tecnicamente e legalmente corretto è
quello meno indicato per chi utilizza un
modem, soprattutto se il modem si
trova su una pre¬
sa derivata. La
particolarità del¬
l'impianto a tre
fili sta nella ga¬
ranzia che sem¬
pre solo un ap¬
parecchio possa
impegnare la li¬
nea telefonica
garantendo la ri¬
servatezza delle
comunicazioni
telefoniche. Non
esistendo un
centralino, la lo¬
gica che decide la precedenza dei vari
apparecchi telefonici è cablata nell'im¬
pianto e quindi legata alle prese che
diventano 'principale', 'derivata-1', 'de-
rivata-2', ecc. ecc. In un impianto a tre
fili, se qualcuno alza la cornetta del¬
l'apparecchio principale, vengono
esclusi automaticamente tutti gli appa¬
recchi derivati; se invece viene solle¬
vata la cornetta del primo apparecchio
derivato, vengono esclusi tutti gli altri
derivati ma non il principale Questo
avviene anche se la conversazione in
corso è iniziata su uno qualsiasi degli
altri apparecchi. In pratica se si collega
un modem in una presa derivata di un
impianto a 3 fili, chiunque alzi la cor¬
netta di un apparecchio telefonico con
priorità superiore disconnette il mo¬
dem e fa cadere la chiamata Sembre¬
rebbe una buona soluzione a patto di
installare il modem nella spina 'princi¬
pale'. cosicché una volta collegati ad
Internet nessuno ci possa interrompe¬
re: sbagliato! Perché i modem moder¬
ni, anche se omologati, non sono in
grado di gestire il terzo filo e quindi,
collegandoli ad una spina principale
escludono immediatamente e indipen¬
dentemente dal loro utilizzo tutti gli al¬
tri apparecchi telefonici. Se il modem
dispone di una spina derivata (quasi
tutti quelli da tavolo di un certo livello
la posseggono) un bravo installatore
potrebbe realizzare un cavo in grado di
farlo funzionare correttamente nella
COUlCAMiNrO A 3 W
—
—
Spmo principati
couidAMémo * i nu
-T"
J©
lo 1, Spino damalo 2,
-1
I
COUKSA*tHTOCON
r~
Damma
—r
ParrvoUxe outomohco
M©
Vane tipologie di impianto domestico: la seconda,
al centro, è la piu diffusa
presa principale, lasciando attiva tutta
la logica di priorità cablata nell'impian¬
to. Attenzione però all'effetto inverso:
se vi connettete ad Internet mentre
qualcuno sta telefonando, sarete voi
con il modem ad interrompere la con¬
versazione e magari ad assordare l'i¬
gnaro ascoltatore all'altro capo del filo
con i toni di chiamata del modem.
Quindi nel caso di impianto a tre fili,
la cosa migliore è quella di trasformar¬
lo in impianto a due fili. È un'operazio¬
ne molto semplice che qualsiasi instal¬
latore può eseguire in pochi minuti e
che richiede solo l'apertura delle prese
senza toccare in alcun modo il passag¬
gio dei fili.
Impianto a due fili
È quello che generalmente eseguo¬
no gli installatori attuali e le persone
che se lo fanno da sé. I due fili che ar¬
rivano dalla Telecom proseguono in
parallelo su tutte le spine presenti nel¬
la casa Se le spine sono del tipo SIP
(tonde con tre buchi) i due fili che arri¬
vano devono essere collegati ai due
buchi che sono più vicini tra loro (se la
spina è stata montata correttamente
sono quelli in alto). Per le spine RJ-11
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
79
M °dem
(che hanno quattro contatti) i due fili
utili sono i due centrali. Ci sono van¬
taggi e svantaggi in un impianto a due
fili. Un vantaggio è sicuramente la faci¬
lita di realizzazione data dal fatto che le
spine non hanno priorità, poi c'è il fat¬
to che essendo tutti gli apparecchi in
parallelo non capita mai di interrompe¬
re una comunicazione in corso ma ci si
inserisce dentro. Gli svantaggi sono
che non si possono mettere più di cin¬
que apparecchi (in realtà il conteggio è
più complicato ma lo vedremo tra po¬
co) e che viene a mancare la riserva¬
tezza della conversazione.
Per l'uso con il modem questo tipo
di impianto è il più comodo, visto an¬
che che molti modem sono in grado di
sopportare le brevi interruzioni della
comunicazione dovute al fatto che
qualcuno, non sapendo che la linea era
impegnata, abbia tentato di utilizzare
uno degli altri apparecchi telefonici.
Impianto con priorità
automatica
Si tratta degli impianti migliori ma
ne vengono realizzati pochissimi. Nei
negozi specializzati sono in vendita dei
Lo spettro di frequenza di
una connessione ADSL Si
vede chiaramente come la
banda della fonia Ifino a 4
KHz) non sia interessata
dal trasferimento dati
piccoli apparecchi
(spesso autoalimen¬
tati) in grado di divi¬
dere una linea telefonica in due o più
derivazioni indipendenti L’impianto di
casa deve essere a due fili ma ciascu¬
na presa deve arrivare direttamente fi¬
no allo scatolotto derivatore. In pratica
l'impianto deve essere a stella. Il deri¬
vatore assegnerà la linea al primo ap¬
parecchio che la richiede, in ordine di
tempo. Quando un apparecchio ha im¬
pegnato la linea gli altri restano muti:
non possono né ascoltare, né inter¬
rompere la comunicazione in corso.
Ovviamente per il modem è la soluzio¬
ne ideale.
Stabilito il tipo di impianto telefoni¬
co utilizzato, passiamo ad esaminare
quali problemi possano derivare alla
comunicazione telefonica dalle prese,
dai fili o dagli altri apparecchi presenti
in casa (e fuori!). Infatti per ciascuna
tipologia di impianto varia il modo in
cui i vari apparecchi interferiscono tra
loro.
Suonerie
supplementari
e aggeggi vari
Quando un impianto a spina (quindi
senza alcun apparecchio a muro) è rea¬
lizzato a norma, deve essere presente
una suoneria supplementare. Questa
PSTN, ISDN, SAT o ADSL?
La giusta velocità per le proprie esigenze
Sono passati appena venti anni dai primi timidi tentativi di telematica in
Italia I modem di allora costavano cifre esorbitanti (circa 700.000 lire di
quei tempi) e permettevano di trasferire dati a 300 bit al secondo oppu¬
re. per i modelli ad ‘alta velocità", a 1200 bit al secondo. Dividendo que¬
sta velocita per dieci (il numero di bit necessario a trasferire un Byte) si
ottengono, nel caso migliore, 120 Byte al secondo, A questa velocità
per scaricare un file di un MByte servono circa due ore e mezza. Per
fortuna a quei tempi i computer avevano 48K di RAM ed un floppy con¬
teneva 128K; quindi file da un MByte proprio non esistevano La cresci¬
ta della RAM dei computer e soprattutto quella della capienza degli
Hard Disk ha trascinato con sé una crescita smisurata, forse non del
tutto giustificata e sicuramente non assolutamente indispensabile, del¬
la dimensione dei programmi e dei file di dati. Ecco quindi che la tele¬
matica si è trovata costretta ad inseguire sempre nuovi traguardi, sia
per sfruttare al massimo i canali trasmissivi esistenti, sia per trovare
nuove tecnologie di trasmissione. Vediamo qual è la situazione odierna
e, soprattutto, vediamo come districarsene.
Linea commutata (PSTN) e modem 56K
Se qualcuno ha seguito l'evoluzione della velocità dei modem negli ulti¬
missimi anni potrebbe illudersi che presto anche la velocità di 56K sarà
obsoleta (come i primi modem 28.8 usciti appena quattro anni fa e su¬
perati dopo pochi mesi dai 33.6). Niente di più falso, sulla normale linea
di casa abbiamo raggiunto il massimo teorico: anzi in realtà per arrivare
a 56K serve che almeno uno dei due lati della linea sia digitale (di solito
lo è quella del provider), se provate infatti a collegarvi con un amico do¬
tato anch'egli di modem 56K vedrete che la massima velocità di con¬
nessione sarà di 33.6 Kbit/s.
• Vantaggi - non si deve cambiare il contratto telefonico: ci si può colle¬
gare con qualsiasi provider o BBS.
• Svantaggi - durante la connessione non si può usare il telefono di ca¬
sa: la connessione non avviene sempre alla massima velocità possìbile;
la comunicazione può cadere per vari motivi (ad esempio l’avviso di
chiamata)
• Consigliata - a chi si collega sporadicamente, principalmente la sera e
nei week-end, non rimane collegato a lungo (poche ore a settimana) ed
ha un provider nello stesso distretto telefonico.
Linea ISDN
Il canale telefonico che utilizziamo per il comune telefono di casa è det¬
to ‘analogico’ ed è stato progettato per trasportare, al meglio possibile,
la voce umana. Da alcuni anni, in realtà, il canale telefonico è analogico
solo fino alla centrale telefonica più vicina, dopodiché diventa immedia¬
tamente digitale e tale rimane fino al provider. La linea digitale potrebbe
trasferire 64 Kbit/s (più quindi dei 56K teoricamente raggiungibili dai
modem) ma la conversione analogico/digitale fa perdere parte del¬
l'informazione. Perché allora non arrivare in digitale fino a casa nostra?
Nulla di più facile: basta passare all'ISDN In questo caso la Telecom
porta direttamente dentro casa dell'abbonato due canali digitali a 64
Kbit/s più altri due canali di servizio a velocità inferiore. I primi due canali
sono a disposizione dell'abbonato e possono essere utilizzati indipen¬
dentemente (hanno due numeri di telefono differenti) sia per dati che
per fonia.
• Vantaggi - 64K effettivi (più la compressione CCITT); la linea telefoni¬
ca rimane disponibile (grazie, sono due!), 128K per i dati, se si usano
tutti e due i canali (molti provider non lo permettono).
• Svantaggi - il canone Telecom raddoppia; si deve comprare una sche¬
da ISDN per il computer; per chiamare un provider che non ha accesso
80
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
Modem (SL-^doia')
serve a far sì che se ci si dimentica di
lasciare almeno un apparecchio inseri¬
to in una delle spine, sia sempre pos¬
sibile accorgersi della chiamata in arri¬
vo. Di per sé la suoneria supplementa¬
re non è un problema per il modem,
ma lo può diventare se l'impianto, ori¬
ginariamente a tre fili, è stato poi con¬
vertito in tutto o in parte in un impian¬
to a due fili. In questo caso è facile di¬
menticarsi della presenza della suone¬
ria e superare il numero massimo di
apparecchi che possono coesistere su
una linea telefonica. Bisogna infatti ri¬
cordare che il telefono viene alimenta¬
to direttamente dalla centrale telefoni¬
ca ed un numero eccessivo di apparati
può creare dei sovraccarichi di linea.
Nel caso peggiore chi chiama troverà
sempre occupato, ma ci sono casi in¬
termedi in cui la tensione di linea può
abbassarsi notevolmente pur senza
mostrare evidenti disservizi per le nor¬
mali telefonate. In questi casi il mo¬
dem potrebbe soffrirne e non riuscire
a sfruttare al massimo la banda dispo¬
nibile.
Per verificare di non aver superato il
massimo valore ammesso dalla Tele¬
com si devono controllare i manuali di
tutti gli apparecchi collegati contempo¬
raneamente Per ciascun apparecchio
il costruttore fornisce il REN (Ringer
Equivalence Number) oppure il Load
Number. La somma dei REN di tutti gli
apparecchi collegati non deve supera¬
re 5 mentre, per il Load Number non
deve superare 100 (il LN è un valore
percentuale, quindi un LN=20 equivale
circa ad un REN=1). Tanto per fare un
esempio il mio modem ha un REN di
0,6, la segreteria telefonica è 0,4 ed
ho altri tre apparecchi telefonici che
valgono 1 ciascuno per un totale di 4.
Se attaccassi un Fax con un REN di
1,2 supererei il carico di linea ammes¬
so dalla Telecom e potrei andare in¬
contro a disservizi vari.
Il famigerato
condensatore
Era il terrore di primi telematici ita¬
liani. Riduceva la banda disponibile ai
modem e rendeva impossibili le con¬
nessioni alle allora nascenti BBS. La
storia: per un certo periodo di tempo
la SIP sperimentò un intelligente siste¬
ma di diagnostica automatica delle li¬
nee telefoniche di abbonato. Tutte le
notti in automatico oppure su richiesta
dell'operatore a seguito di un reclamo,
il tecnico poteva testare la bontà della
linea telefonica tra la centrale e la pri¬
ma spina dentro casa dell'abbonato. Il
trucco stava tutto in un piccolo con¬
densatore che, pur non disturbando il
normale uso della linea, veniva visto
come un corto circuito dal sistema au¬
tomatico di test.
Purtroppo il condensatore veniva vi¬
sto, se non proprio come corto circui¬
to, anche dai modem che si rifiutavano
di andare alla massima velocità possi¬
bile perché vedevano una linea telefo¬
nica molto attenuata.
Per fortuna oggi il condensatore
non viene più installato e non c'era
nemmeno nelle linee molto vecchie.
Se sfortunatamente il vostro impianto
dovesse risultare essere dotato del
condensatore basta rimuoverlo per re¬
stituire al modem il funzionamento ot¬
timale. Il condensatore si trova nella
presa principale (dentro) e può essere
tolto senza particolari cognizioni di
elettronica: basta un cacciavite ed una
tronchesina.
L’avviso di chiamata
Pur non trattandosi di un aggeggio
connesso alla propria linea telefonica
ISDN si deve avere anche un modem tradizionale
• Consigliata - a chi fa molto traffico dati ma non si connette molto
spesso; ai piccoli uffici che possono utilizzare un router per mettere tut¬
ti i computer in Internet con una sola linea ISDN; a chi vuol fare Tele¬
conferenza; a chi comunque vuole sfruttare la doppia linea e le maggio¬
ri funzionalità dei telefoni e dei centralini ISDN.
ADSL
È l'ultima arrivata come tecnologia ed è quella che permette di avere
una notevole banda passante senza doversi accollare il costo di un col-
legamento CON fisso. L'ADSL permette di ricevere dati alla velocità
teorica di 640 Kbit/s (quindi 10 volte una ISDN) e di trasmetterli a 128
Kbit/s. La velocità di ricezione non è del tutto assicurata perché dipende
un po' dalla qualità del doppino telefonico e dell'impianto di casa. Un
vantaggio da non trascurare è che la linea telefonica resta libera e non
si deve modificare l'impianto di casa (salvo per l'installazione dello split-
ter che estrae il segnale digitale dalla linea entrante).
Con l'ADSL è finalmente arrivata in casa la vera larga banda, sarà quindi
possibile avere video e audio di buona qualità senza che sia necessario
attrezzarsi con hardware o decoder molto costosi Naturalmente i 640
Kbit/s sono solo la velocità della tratta tra casa vostra ed il provider;
nessuno può poi garantire che da quel punto in poi la comunicazione
sia altrettanto veloce, anzi è molto probabile che non lo sia affatto. At¬
tenzione quindi alla scelta del provider, altrimenti rischiate di spendere
un sacco di soldi e viaggiare alla stessa velocità di un buon modem o di
una ISDN.
• Vantaggi - la lìnea telefonica rimane disponibile; non si paga il tempo
di connessione né il traffico (però tra qualche mese ci sarà probabil¬
mente un tetto di 3 GB al mese); la velocità del collegamento è la più
alta di tutte, tolto un CDN diretto a 2 Mbit/s che però ha costi impropo¬
nibili.
di Emilio Longi
• Svantaggi - il canone annuo (per una utenza domestica) è abbastanza
alto, probabilmente nessun provider potrà garantire lo sfruttamento del¬
l'intera banda disponibile.
• Consigliata - alle piccole imprese che vogliono sfruttare la connessio¬
ne contìnua ad Internet senza dover pagare le singole telefonate; ai pri¬
vati che stanno collegati a lungo o che necessitano di brevi ma conti¬
nue connessioni (ad esempio per verificare la posta in arrivo).
Satellitare
Sebbene già esistente da alcuni anni ed ampiamente utilizzato da mol¬
te aziende, il collegamento satellitare oggi diventa disponibile anche
agli utenti home grazie ad alcune schede di ultima generazione: per
esempio la Hauppauge >http://www.hauppage.com| ne distribuisce una
che si collega alla stessa parabola utilizzata per la televisione digitale. Il
funzionamento della diffusione satellitare di Internet si basa su un ser¬
ver europeo che colleziona le richieste, che gli arrivano via Internet at¬
traverso i canali tradizionali, e le dispaccia, appositamente codificate, in
broadcast dai normali satelliti televisivi.
La velocità di scarico da Internet diventa così estremamente interes¬
sante andando, a seconda dei contratti stipulati, da 400 Kbit/s a 2
Mbit/s. In trasmissione ovviamente non è possibile utilizzare la parabola
(a meno che non vogliate istallarne una da 4 metri di diametro) quindi si
deve comunque avere una connessione ad Internet di tipo tradizionale
(PSTN o ISDN).
• Vantaggi - Tempi di scarico da Internet estremamente ridotti. Possi¬
bilità di utilizzare la stessa parabola della TV,
• Svantaggi - serve comunque una connessione ad Internet di altro ti¬
po; problemi in ricezione durante i temporali; necessità di installare una
parabola se già non la si possiede.
• Consigliata - a chi fa molto traffico in download ma non fa molte con¬
nessioni al giorno.
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
81
(SjitsetcJa) Modem
si tratta comunque di un servizio abba¬
stanza diffuso tra gli utenti Telecom
che si rivela incompatibile con la mag¬
gior parte dei modem. L'avviso di chia¬
mata si presenta come un silenzia-
mento brusco della linea durante il
quale un segnale acustico avvisa del
fatto che un altro utente sta cercando
di mettersi in contatto con noi. Sia il si-
lenziamento che, peggio, il segnale
acustico sono altamente indigesti ai
modem, che prendono la cosa come
un disturbo o addirittura come la di-
sconnessione della linea.
A seconda dei modem (e dei settag¬
gi impostati nel modem) quello che ac¬
cade è una momentanea interruzione
della comunicazione con perdita di ve¬
locità oppure la caduta completa del
collegamento L'avviso di chiamata
può essere inibito prima della connes¬
sione modem componendo l'apposita
sequenza su uno dei telefoni (o anche
dal modem); purtroppo non esiste un
comando per disabilitarlo solo per la
comunicazione in corso e soprattutto
non è un semplice codice da anteporre
al prefisso.
Trattandosi invece di una vera e
propria modifica di configurazione, la
disabilitazione e la successiva riabilita¬
zione costano uno scatto ciascuna e.
soprattutto, bisogna ricordarsi di farlo
ogni volta. Se avete l'avviso di chiama¬
ta e non volete ogni volta procedere
con la sequenza abilitazione/disabilita¬
zione, scegliete un buon modem e
modificate i settaggi di "tenuta" della
portante in modo che la conversazione
non cada a seguito del ricevimento di
un avviso di chiamata.
Il contascatti
Ancora presente in molte abitazioni
è sicuramente nocivo ai modem. Lo si
individua facilmente sia per l'ingombro
fisico, sia per il beep che fa ad ogni
scatto. Non pregiudica la velocità di
connessione ma fa cadere la linea ad
ogni scatto. Oggi può essere sostituito
dalla bolletta dettagliata (fornita gratui¬
tamente dalla Telecom a chi ne fa ri¬
chiesta) oppure dalla telelettura del
contatore (che costa uno scatto ad
ogni interrogazione).
La filodiffusione
Non sono in molti gli utenti dome¬
stici di questo servizio, ma comunque
non presenta controindicazioni all'uso
congiunto con il modem. La filodiffu¬
sione viaggia su frequenze molto alte
ed il filtro, sia in centrale che a casa, è
assolutamente trasparente alla banda
fonica.
Radiotelefoni
Anche gli apparecchi senza fili, se
omologati e ben tenuti, non dovrebbe¬
ro disturbare le comunicazioni via mo¬
dem. Alcuni apparecchi vecchi o di
cattiva fattura potrebbero invece indur¬
re dei ronzii. provenienti dalla tensione
di rete con cui sono alimentati, sulla li¬
nea telefonica Per controllare basta
comporre su un altro apparecchio lo
zero ed ascoltare che non ci siano ru¬
mori o scariche nella cornetta. Questo
naturalmente vale per tutti gli apparati
alimentati da rete e connessi alla linea
telefonica; quindi attenti a fax. segre¬
terie, telefoni intelligenti ed altri ag¬
geggi simili.
Fulmini e saette
Non si tratta di un dispositivo stan¬
dard ma spesso viene consigliato, non
a torto, quando si deve connettere un
modem e quindi un computer alla linea
telefonica. Cosi come esistono delle
protezioni anti sbalzi da mettere
sull'alimentazione del computer, esi¬
stono anche delle protezioni contro
sbalzi simili provenienti dalla linea te¬
lefonica.
Servono solo per i modem analogici
(PSTN) visto che sia la ISDN che l'AD-
SL hanno un apparato attivo tra la linea
ed il computer o il modem. E' vero che
ormai il costo dei modem è talmente
basso che forse non vale la pena di
spendere una cifra quasi simile solo
per proteggerlo; ma è anche vero che
dopo il modem c'è la porta seriale e
poi la piastra madre del computer I
"parafulmini" non creano nessun pro¬
blema alla trasmissione dati e si pos¬
sono installare tranquillamente.
Attenzione però a controllarli di tan¬
to in tanto perché in caso di fulmine
potrebbero anche subire un danno per¬
manente ed isolare o degradare la li¬
nea telefonica.
E se il problema
è fuori casa?
Non sempre la causa del disturbo è
dentro casa, a volte può essere ester¬
na. Può trattarsi di un radiodisturbo op¬
pure di particolari soluzioni tecnologi¬
che adottate dal gestore telefonico
Uno di questi ultimi casi è quello del
multiplex.
In alcune zone delle grandi citta la
fornitura di nuovi allacci era resa im¬
possibile dalla mancanza di cavi e dalla
impossibilità di effettuare nuovi scavi
(tipica situazione dei centri storici). In
questi casi su un unico doppino è pos¬
sibile far passare più conversazioni
L'apparato che fa ciò si chiama comu¬
nemente multiplex. Purtroppo, se per
la normale conversazione vocale il
multiplex è del tutto trasparente, pro¬
voca invece ai modem una limitazione
della banda disponibile che si trasfor¬
ma nell'impossibilità di raggiungere
elevate velocità.
Se avete escluso qualsiasi problema
dentro casa e siete certi della vostra
configurazione, chiamate la Telecom e
fate presente il problema. Se siete
sotto multiplex possono risolvere il
problema spostandovi su un doppino
tutto vostro e mettendo sotto multi¬
plex un utente non telematico.
Naturalmente per fare le prove sulla
effettiva velocità di una connessione si
devono curare alcuni fondamentali par¬
ticolari. Innanzitutto si deve esser certi
che il problema sia dal proprio lato e
non da quello del provider.
Quasi tutti i provider posseggono
un numero telefonico di prova: fatevi
dire quale sia. Non chiamate sui nume¬
ri a ricerca automatica, finireste ogni
volta su una linea differente e sarà im¬
possibile confrontare i risultati di due
chiamate.
Poi provate a scaricare sempre lo
stesso file e fate in modo che sia un fi¬
le molto grosso; in questo modo po¬
trete verificare non solo la velocità al
momento della connessione ma anche
quella ‘durante’ la connessione. Se
possibile scegliete un file che si trovi
nei computer del provider e quindi che
non attraversi mezzo pianeta prima di
arrivare a voi.
Infine un ultimo suggerimento: non
pretendete di risolvere tutto subito
Una perfetta comunicazione si ottiene
solo dopo molti piccoli aggiustamenti,
perché sono mille i parametri che pos¬
sono influenzare le comunicazioni te¬
lefoniche.
Cambiate solo un parametro per
volta e poi aspettate qualche tempo
prima di giudicare il risultato.
Nel frattempo segnatevi tutte le im¬
postazioni del modem e tutte le varia¬
zioni della configurazione, prima o poi
vi serviranno di nuovo.
MS
82
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
internet
la nuova generazione
di abbonamenti ADSL di MC-link per le Aziende
Dopo la rivoluzione di Internet ceco la rivoluzione della nuova generazione di ab¬
bonamenti aziendali MC-link. Internet no limit: ADSL Lan + c ADSL Corporate.
Grazie alle nuove tecnologie ADSL e ATM. basta attese per collegarsi, basta attese
per ricevere o inviare file pesanti, basta scatti telefonici, basta linea occupata men¬
tre siete su Internet... basta un clic e siete subito dove volete, senza limiti Perché
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• c»
Servi
del servitore
di Raffaello De Masi
Incredibile, vero, quello che un mo¬
dem può fare? Tra gli accoppiatori acu¬
stici a 300 baud di una dozzina d'anni fa
e le attuali schede ISDN e DSNA c'è un
abisso di tempo (informatico) e di pre¬
stazioni da far venire le vertigini, più o
meno quello che corre tra il pennino Ca¬
vallotti e un attuale ricognitore vocale.
Il tempo è passato in fretta e. se una
volta una procedura di connessione era
roba da eletti, tutti, più o meno ipocrita-
mente, mascherantisi dietro sigle mi-
sconosciute e gergo da carbonari del
20° secolo, oggi creare una connessio¬
ne d'accesso remoto è poco più che
cliccare un paio di volte, e battere qual¬
che tasto; eppure non siamo contenti!
Cosa si può fare per migliorare qual¬
cosa che già funziona egregiamente?
Mio padre sosteneva che "Il meglio è
nemico del bene!", ma pare che questa
regola di vita mal si adatti alle macchine
informatiche, che continuano a supera¬
re. nell'hardware e nel software, se
stesse Ma, per com'è fatto un modem,
ci rimane ben poco margine per interve¬
nire. Allora, se la cosa non è migliorabi¬
le dal punto di vista delle prestazioni,
cosa ci resta? Ovvio, renderla più como¬
da!
E cosi, eccoci a mettere insieme un
poco di ferri del mestiere per rendere
ancora più semplice, rapido, agevole il
nostro collegarci con il mondo. Le pagi¬
ne che seguono ci mostreranno quanto
è il materiale che si può aggiungere al
corredo di base, fornito di serie con il
nostro modem. Ma attenzione; non è
necessario caricare tutto insieme. Mia
moglie, quando si parte per il mare, or¬
ganizza praticamente uno sfratto e, in
vacanza, usa, si e no, la decima parte di
quello che si porta appresso. Il rischio,
nel nostro caso, è quello di appesantire
la macchina in maniera sensibile, tanto
da perdere, in termini di velocità del si¬
stema, quello che si guadagna per altri
versi Ricordiamo, infatti, che, i 64 me-
ga standard delle nostre macchine, si fa
presto a riempirli come un uovo; e poi
si scrive a Emmecci per chiedere come
mai...
grandezze fisse e
non modificabili;
1500 per il MaxM-
TU, 8192 per il
RWIN e 32 per il
TTL, che sono po¬
co efficienti per 8i
collegamenti in dia-
lup. Con la compar¬
sa di Windows 98
Microsoft ha inclu¬
so un'opzione per
selezionare ma¬
nualmente la gran¬
dezza del pacchet¬
to di trasferimento
dei dati. La finestra
di selezione di que¬
sti valori è situata
Utility utili f?
Beh, credo che
la prima cosa di cui
fornirsi è Tweak-
DUN, gran pro¬
gramma che ci
permette di regola¬
re al meglio la ve¬
locità di collega¬
mento; quest'uti¬
lity (ne parliamo
anche in questa
puntata di ABC)
della Patterson De¬
sign System,
http://www,patter-
sondesign.com, è
costruita per cam¬
biare automatica-
mente alcuni parametri e setup di de¬
fault di Windows, come la MTU (Maxi¬
mum Transmission Uniti, il RWIN (TCP
Rcv of WINdows) e II TTL (Time To Li¬
ve), parole criptiche e intimidanti ma
che sono, detto in poche parole, para¬
metri che permettono di evitare la
frammentazione durante il trasferimen¬
to di dati, usando i protocolli TCP/IP
adottati da Internet.
Per ragioni ancora sconosciute, Win¬
dows 95 usa , per questi parametri,
nell'applet Rete del Pannello di Con¬
trollo, ed ha quattro opzioni: Automati¬
ca, Max, Media e Minima. Esse inter¬
vengono tutte sul registri IPMTU, e ag¬
giustano i valori da 1500 a 576, con
Automatica che si adatta tra questi due
secondo le circostanze. Il vantaggio di
TweakDun sta nel fatto che gli altri
due parametri, RWIN e TTL, non sono
accessibili neppure da W98, e pare
che, d a prove seguite da div ersi utenti
(fonte http://www.deia.còrn] non ci sia-
84
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
Modem (Subdola)
no effettivi miglioramenti scegliendo
tra i vari settaggi, senza intervenire an¬
che sull'RWIN.
In mancanza di un tool ad hoc, l’uni¬
ca risorsa è quella di accedere a RWIN
attraverso i suoi registri, operazione
pericolosa e non priva di difficoltà E
non esistono effettive regole per indi¬
care i vari parametri da adottare; so¬
vente occorre fare diverse prove, com¬
binando insieme i tre valori, prima di
che sui parametri già descritti, su di¬
versi altri valori II vero vantaggio di
questo ambiente sta poi nelle presta¬
zioni cosiddette collaterali; con esso si
può specificare un sito, un intervallo
dimensionale dei pacchetti trasmessi
e ricevuti, un ritardo di trasmissione
tra un pacchetto e l’altro, e il program¬
ma ci fornirà , in un grafico , tutti i pa¬
rametri di trasmissione e di utilizzo, e,
nel tempo, le rispettive fluttuazioni.
thttp://www montanasott.coTnìI più
nota per avere in catalogo Rescue
911, un programma di recupero da cra¬
sh molto efficiente e affidabile. I para¬
metri su cui SpeedTec (14.95 $) agisce
sono i soliti, ma esiste un comando,
"find max MTU” , che permette di lan¬
ciare un’utility che determina , dopo
una serie di tentativi, la migliore com¬
binazione possibile per il nostro siste¬
ma e per quella particolare configura-
trovare il risultato più soddisfacente.
TweakDUN è il metodo più efficace
e sicuro per ottimizzare questi para¬
metri senza impelagarsi in terreni palu¬
dosi. Il pacchetto, che si può scaricare
dalla locazione indicata, ha molti valori
preimpostati al meglio e la versione li¬
te, gratuita, ne permette solo parzial¬
mente la modifica. Per chi ha la stoffa
dello sperimentatore, consigliamo di
acquistare la versione a pagamento
(25$) e lavorare di fino.
TweakDUN , che resta il pacchetto
probabilmente più affidabile del gene¬
re, non foss’altro perché richiede po¬
chissimi interventi da parte dell'uten¬
te, ha numerosi concorrenti, tra cui ci
pare doveroso segnalare Accelerate
2000, reperibile al sito http://www.we-
broot.com/accl .htm. Questo program¬
ma, che agisce sugli stessi parametri
adottati da TweakDUN, è alla prima re-
lease, e già ha riscosso un discreto
successo tra gli utilizzatori. Costa 19$
e ha un periodo di valutazione di due
settimane, dopo di che... mano al por¬
tafogli,
AnySpeed, frutto della fertile produ-
zione di Ivan Kagi (Kagi Software,
http://www.kaqi.com/yellow/default.hl
mi), è un programma multifunzione, vi¬
sto che riesce a mettere le mani, oltre
Vero tachimetro del nostro sistema,
AnySpeed permette inoltre di testare
anche la componentistica del nostro
computer, come CD-ROM, hard disk e
unità di backup locali.
Terminal Overdrive 2000 è un pac¬
chetto freeware reperibile presso Digi-
talrobotics Ine. (http://www.digitalro-
botics.com) , dalle prestazioni piutto¬
sto standard, sovrapponibili a quelle di
TweakDUN. Molto meglio è SpeedTec
, prodotto da Montana Software
zione
Altrettanto pre¬
gevole è Inter-
Quick, un pesante
pacchetto (oltre 2,5
MB a fronte del
mezzo MB degli al¬
tri) prodotto dalla
Deerfield (http://in-
terquick.deerfield.
com/), che costa
una quarantina di
dollari e unisce in¬
sieme i modificato-
ri di parametri fin
qui descritti con
una tecnica di
browsing intelligen¬
te propria dei co¬
siddetti "anticipato-
ri di navigazione" (vengono cioè letti,
in background, i contenuti dei link con¬
tenuti in una pagina in modo da averli
istantaneamente disponibili). Ideale
per funzionare su network locali, Inter-
Quick può essere organizzato per
provvedere a uploading e downloading
in momenti in cui la rete è meno affol¬
lata. Ancora, il programma riconosce
e, se lo si desidera, rimuove dalle pagi¬
ne Web avvisi e banner inutili, accele¬
rando in maniera significativa l’acces-
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
85
(sìT, Modem
"Stili waitìng...?"
V****' • l..k«i h.* * mk
»*• Patii*
» »« MT«« *>a «Wtfl l'agì me (0»ra »! miu- I
«rtuvmiP Hrtt*»«ft**ito"tonhj.i«r
*» i...m tia ut in t« ,vent^ini i|iho inn
W»X tilil#Il miiM» hi M’tMfcO'V* »Owt Uìhm*
»0» »IM ouMni ino "t«it t*i uni hnwng lo yt* r r.\>u.
IMAWUhuw l> *4 m 0 «o fio HiMimmi tmuwH a»
• fi** «Mi h*«»*e M** 0000*0 MAI iMItM
►toMho-htroanw. tra '..j« Mona. nXifOM it-ir*
t^av^ti# u-npn»». a»*« m oo»- nt
Otamot «*» 'ai 001*0 TX mtamurn M*0""»n<t le d****»
Dolihlc jrour Diiwnlmnl Sprilli!
ivi:
SMiM.ivrn fm tona4.«•••
All* I*r1»n* U*l V|i Klinail>Hi|II)UKt 11 Ulti ala
Mlcromll & WIIGNKT
so alle pagine. Infine, un amministrato¬
re può stabilire indirizzi e punti di ac¬
cesso da lasciare indisponigli e fuori
dalla consultazione.
Intelli-Dial-Up |nnpy/www skyiaml
comi) fa parte di una numerosa fami¬
glia di prodotti dedicati alla più favore¬
vole ottimizzazione di un collegamen¬
to, sia in dial-up sia su network. Ha il
vantaggio di essere del tutto gratuito e
svolge le sue funzioni (limitate solo al¬
la gestione del MTU) in maniera invisi¬
bile ed efficiente, Niente di meglio de¬
gli altri! Più interessante, sicuramente,
è Ispeed, di HMS Softwa re
thttp://www.hms.com/detault.asp)| il
produttore di Spam Eater, lo ricordate?
E' disponibile in forma ottimizzata per
Windows 2000, setta al meglio la no¬
stra connessione, graficizza la velocità
dei nostri collegamenti e, cosa che
non guasta, è gratis. Cosa chiedere di
più?
Un po' differente nell'uso è Host-
sFileManager, di CBS Software
(http://speedconnect.hypermart.net/);
pubblicizzato con la divertente frase
"You are just a few minutes away
from a faster Internet connection ", è
stato nominato in diverse occasioni
dalla stampa specializzata, che lo ha
indicato tra i primi prodotti del genere
Interviene non solo sui valori caratteri¬
stici del TCP/IP, ma anche sulla cache
e sui setup delle porte. Anche se il
200% di incremento di velocità pro¬
messo si può considerare un'araba fe¬
nice, è un prodotto affidabile e ben
realizzato. Altrettanto buono è Down¬
load Accelerator Plus, prodotto da
http://www.speedbit.eom/l che è an¬
che un manager di download, e per¬
mette di recuperare collegamenti a se¬
guito di cadute
della linea, perdita
di connessione o
mancanza di ali¬
mentazione elettrica, Il programma
esegue anche una ricerca intelligente
dei siti mirror, e sceglie quello con la
più agevole connessione. L'avvio è au¬
tomatico e, per buona giunta, è gratui¬
to.
NetMOnager. scritto proprio cosi,
proveniente dalla lontana Australia
inttpy/www.vinn coni ami accelera la
connessione offrendo anche supporto
per browsing multipagina, e mette a
disposizione anche una directory di de¬
fault con ben 150 siti già inseriti. Gra¬
tuito, merita una visita.
Comporre stanca!
Per l'amor di Dio, non penso certo di
avviare un bel cor-
so di chitarra a
puntate. A propo¬
sito, chi mi segue
su queste pagine
da qualche tempo
saprà del gruppo
dei Cantori di Atri-
palda, di cui fac¬
cio modestamen¬
te parte, che s'in¬
gegna. a semplice
richiesta e a fron¬
te di pagamento
in prodotti caseari
e insaccati, a por¬
tare serenate a fu¬
ture spose e a
coppie festeg¬
gienti nozze ar¬
gentate e dorate
Quest'anno sare¬
mo in Versilia e in _
Costa Smeralda, 5®
Sc-.(6|
non mancate di venirci a sentire.
Dicevamo comporre! Già , comporre
il numero del nostro provider. Che sec¬
catura aprire la finestrina della connes¬
sione di accesso remoto e schiacciare il
pulsante di "Connetti"; sul s ito
http://www.uselessknowledge.coni ho
scoperto che l'energia impiegata da un
utente normale per cliccare sul mouse
per un anno potrebbe far muovere una
macchina per due km E poi mia moglie
dice che, quando sto "capa e capa"
con il mio PC, non faccio dei moto!
Parliamo, invece, dei programmi di
dial-up automatico. Quanti ce ne sono,
in giro, tutti impegnati a evitarci fatica,
a preoccuparsi di recuperare connessio¬
ni perdute, a calcolare il costo della no¬
stra seduta, ad avvisarci che la nostra
bolletta rischia di divenire pesante, ben
oltre a quello che già fa nostra moglie
con le sue "telegrafiche" (?!) telefona¬
te con mammà. Ce n'è per tutti i gusti
i «jrucDWUte cJtliM—.«i* gju—m m cl i»< t ..i pj(«*.*•«*••*
KOT IMBURRA
sorrwAPf.
A —A
■•Net Pel Sample Screene
ihK I» « » «infila ni Ih* mai» ’%•« Pai «indo»
Ihl* h a «ampia o« lh« M
oyail **h«m a tunnadlon li «diva
86
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
Modem
• rv pt *r w fr
£ £ £ £
• »uiu ani' nifi**'!'•’-<
• *•••
• itriavu»; .Li:"m.'-.4l6«.ail4UU
•atutuBi tirai Mtnma» *•••
•aiHi/*y •■ i-iPuini’film
* . ni IL ... -■ Il . , *•-
I» CWf ) WH«W*ii.»«tl-»WWllf»| 1 M*Hi **•• .«•.». »»l ma- «*■•<*>■
<^E I T« !OM««*iou>mvMmlH »• fW D»>«. • lW**v»* mi*»-
*; J (Mi iwwiM w «* nini wkW» • :m »i »u" oxf —■ i«I X i—-<* »«i
•K-- tM>lllW<W«l>*IMa>
e per tutte le ta¬
sche. Basta sape¬
re bene quel che
si vuole, e sfoglia¬
re WWW.
Il decano di tut¬
ti questi pacchetti
è senz'altro Active
Phone Server. Di¬
sponibile oggi nel¬
la versione 9 e
prodotto da Soft-
C a b
(http://www.soft-
cab.com), è un
po' caro per lo
Gli acceleratori Web
Sebbene il tema non sia di pertinenza dell'argomento modem in senso stretto, apriamo
una piccola parentesi per raccontare, in due parole, cosa sono e come funzionano gli acce¬
leratori di Web. Ci pare giusto in considerazione che i modem, a parte la posta, per il 95%
almeno servono per collegarsi al WWW
Gli acceleratori di WWW sono, concettualmente, abbastanza semplici e. pur diversifi¬
candosi nei servizi aggiuntivi, si basano tutti sullo stesso principio di funzionamento Detto
in poche parole, questi prodotti utilizzano il tempo di stallo durante il quale l'utente legge la
pagina WWW corrente per caricare i link presenti nella pagina e accumularli in una cache,
in modo da rendere più rapido l'accesso a un'eventuale pagina da raggiungere attraverso
un link contenuto nella pagina corrente stessa.
I programmi disponibili sono numerosi e tutti, più o meno, almeno nella funzione princi¬
pale, equivalenti (si differenziano spesso per adottare una tecnica di ricerca cosiddetta "in¬
telligente" dei link). Occorre riconoscere che si tratta di prodotti, nella maggior parte delle
situazioni, efficaci, che non ingombrano o rallentano il lavoro, e non creano problemi alla
connessione (anzi, spesso, continuando anche per un tempo lungo la loro attività , evitano
il detecting da parte del provider di inattività della nostra connessione, con conseguente di-
sconnessione)
Diversi sono i pacchetti disponibili sul mercato, anche se i più famosi sono tre o quattro:
consigliamo, a chi lo desiderasse, di cominciare con le versioni freeware, per poi passare a
quelle Pro. Ecco alcuni siti da visitare:
lutto //www. imsisott.com/netacceierator/netaccZ htm|
lutto //www wety.iUUU.coml
imip://www. speeanei.net
standard dello shareware (49$) ed è
stato aggiornato circa una settimana fa
(stiamo scrivendo a metà febbraio, gior¬
no di S. Valentino, con la moglie che
sbraita e maledice le riviste di informati¬
ca), con disponibilità della release com¬
patibile con W2000. Straordinariamente
compatto, Active Phone Server, oltre
ad essere un combinatore telefonico, è
capace di eseguire automaticamente
chiamate a numeri prestabiliti lasciando
un messaggio e, eventualmente, regi¬
strando una risposta Funziona come
segreteria telefonica con richiamo re¬
moto, identificazione del chiamante, ri¬
conoscimento della provenienza della
chiamata e abbinamento di numeri par¬
ticolari a particolari sequenze sonore,
composizione di numeri diversi di ISP
fino a connessione avvenuta, richiamo
della posta remota ed evidenziazione
del solo soggetto e delle prime righe;
possiede, anche, funzioni di reminder,
tenendoci aggiornati su tutti i nostri ap¬
puntamenti telefonici.
Altro "old one" della categoria è
Connection Pai Professional, (17$, Con-
nect-Pal Ine, http://www.connect-
pal.com), anch'esso rivisto alla versione
6.40 e disponibile per NT e per 2000,
che offre un'interfaccia molto versatile
e include una serie di caratteristiche di
grande praticità: autocomposizione su
occupato o per perdita della connessio¬
ne, controllo automatico della posta
elettronica, costo delle connessioni,
lancio automatico di uno o più program¬
mi all'avvio. Buono anche DUN Mana¬
ger (costoso, 42$, http://www.maga-
sys.co.uk) che usa una interfaccia im¬
mediata con collegamenti con un solo
click (o una combinazione customizzabi-
le di tasti), e una pratica possibilità di di-
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
87
(s L > Modem
sconnessione a fronte del verificarsi di
una serie di circostanze.
DynalP [http //www.addsot;.net|
è una curiosa applicazione che compie
una sola operazione particolare che, a
ben pensarci, può risultare molto utile;
Tutti ci saremo chiesti come mai le ve¬
locità di connessione risultano anche di
molto differenti tra loro, sullo stesso
ISP e nella stessa ora. Tutto dipende
dalle alchimie dei provider , sempre in
equilibrio su un rasoio tra il suddividere
la banda tra il maggior numero di clienti
e la necessità di non far decadere trop¬
po le prestazioni. DynalP . oltre a tenta¬
re continuamente la connessione in ca¬
so di occupato, richiama il provider fino
a che viene raggiunta una velocità di
connessione specificata.
Se parliamo di ottimizzare la connes¬
sione al meglio, non manchiamo di sca-
ricare NetMaster 99 dal sito
http://www.magellas.con 1 .
Qui vi troveremo anche WinBoost
2000 e InternetTweak 2000, tre mo¬
schettieri che insieme porteranno al
massimo le prestazioni del nostro mo¬
dem. Usate diversi provider che richie¬
dono differenti setup dell'hostname.
del nome di dominio, dei valori numeri¬
ci del server e di quanto altro può carat¬
terizzare una connessione? TCP/IP
Swapper |lhttp://www.qlobesottcoml
permette di settare all'istante l'ambien¬
te di dial-up di Windows 95/98/2000
provvedendo a individuare , ad hoc.
questi valori.
Da tenere da conto è anche Yonk
) http://www.emtec.eom/l , preciso cal¬
colatore dei costi in linea, oltre che "so¬
stenitore'' della connessione che spes¬
so diviene labile per mancanza di atti¬
vità. E se proprio siete incontentabili e
volete quasi tutto insieme, AON
( |ittn //www qeocnies.com/SI liconVal-
ley/Program/7065/callerid/l fa per voi.
Fa tutto o quasi tutto: funziona da se¬
greteria telefonica, mette in attesa il
chiamante, può escludere certi numeri
chiamanti dallo squillo, abbinare certe
chiamate a certe sequenze di drm. E.
ovviamente, chiama tutti i nostri ISP e
calcola le nostre spese.
Uno per tutti
Molto spesso, ad esempio in un uf¬
ficio, può verificarsi la necessità che
diversi utenti abbisognino di un colle¬
gamento con un ISP
E molti fornitori di software si sono
ingegnati a studiare un software che
potesse rendere possibile la condivi¬
sione di un solo modem, invece di in¬
^TTT7l 7 .
stallare linee telefoniche addizionali e
pagare diversi account, il tutto, ovvia¬
mente, con un utilizzo e un ammorta¬
mento più rapido
delle attrezzature e
un miglior investi¬
mento del denaro,.
I pacchetti di mo¬
dem sharing per¬
mettono di connet¬
tere molti compu¬
ter a Internet utiliz¬
zando solo una o
due connessioni
modem
Molti sono i pro¬
duttori che offrono
applicazioni desti¬
nate a questo sco¬
po, con costi varia¬
bili da una trentina
a circa trecento
dollari; ma non
sempre il prezzo è
proporzionale alle
prestazioni. Uno
dei piu versatili
pacchetti disponibi¬
li su WWW in ver¬
sione downloada-
ble è All Aboard di
Internetshare
lnc.(http://www.in-
ternetshare.com/) .
Altrettanto buo¬
no e facile da con¬
figurare è Avirt Ga¬
teway Server.
http://www avirt.
com/. in possesso
di una interfaccia
piacevole e intuiti¬
va Ancora prege¬
voli sono ComSock
(http://www.linkby-
te.com/). che sup¬
porta, oltre che
condivisione di
Web, anche FTP,
Telnet, POP3,
Gopher, e Internet-
Gate (http://www.
maccasoft.com)
che simula, a tutti
gli effetti, un proxy
gate e un firewall
Allo stesso modo
funziona NetProxy
. http //www groTH
co.uk/netproxy/,
server proxy multi-
protocollo, mentre
RideWay è una ap¬
plicazione client-
server di basso co¬
sto che . installata su un sistema nel
network, distribuisce all'utenza una
serie di servizi . oltre quelli di accesso
> . . ■> -3 ^ jì ^
88
MCmicrocomputer n, 204 - marzo 2000
Modem (s^~cL
a WWW e alla posta, tra cui Dial-on-
Demand, una serie di diagnostici per la
rete, un servizio di amministrazione e
di gestione degli accessi, e la possibi¬
lità di accedere al network da una po¬
stazione remota. Infine WinProxy by
Ositis, fittp://www. winproxy. com/| for¬
se l'applicazione con il miglior rapporto
prezzo-prestazioni, supporta http, SST
(Secure Socket Tunneling) , FTP. Tel-
net. NNTP, SMTP, POP3, Dial-up-
Networking, Backlisting, logging locale
e remoto e amministrazione. Un bel
pieno di utility.
E prima di concludere questa sezio¬
ne, una "dritta" per chi usa un collega¬
mento ISDN o. comunque, ha a dispo¬
sizione due linee.
MidPoint Teamer (http://www.mid-
core.com) è un software che permette
a un singolo utente, in possesso di
due modem o di due schede ISDN ,
due linee telefoniche e due account di
ISP di navigare con un catamarano, al
doppio della velocità.
Si salvi chi può.
E per finire,
miscellanea
Già, applicazioni
di diverso tipo, tutte
volte a farci vivere
meglio il nostro rap¬
porto con la scatoli¬
na ammiccante di lu¬
ci. ACD Express
Client (http://www.
acdsystems.com/)
verifica il percorso
della nostra connes¬
sione, permette
scambio di messag¬
gi in tempo reale da desktop a desktop,
e permette operazioni di FTP diretta-
mente da utente a utente. Internet Con¬
nection Benchmark prodotto da
htto://www.bvzantine~nT7l misura la velo¬
cità di backbone corrente, calcolandone
continuamente la media. Vi siete mai
chiesti che viaggio fa la vostra connes¬
sione e quali nodi vengono impegnati
nel vostro viaggio verso una lontana de¬
stinazione? NeoTrace è quel che fa per
voi! Si tratta di un pacchetto fantastico,
capace di visualizzare su una mappa
mondiale il percorso del nostro viaggio e
i nodi impeg nati a servirci. UpTime Plus
di EZStuff, http://www.ezstutt.com/ 1
verifica invece le porte del network per
uno specifico protocollo IP, controlla i
processi in corso nella CPU e verifica la
capacità d'invio e di ricezione della mac¬
china, attraverso un'interfaccia grafica
molto semplice da interpretare.
E' giunto il momento di chiudere que-
st'estenuante corsa
da sito a sito: certo
che se lo avete fat¬
to usando una o più
delle utility consi¬
gliate vi sarete sicu¬
ramente stancati di
meno. Ah, dimenti¬
cavo, tenete sem¬
pre aggiornato il
software del vostro
modem, e se avete
qualche dubbio in
merito collegatevi a
siti come http://
www.mercurycen-
ter.com/svtech/co-
lumns/modemdri-
ver/, o http://www.
modemhelp.com .
E’ la strada più bre¬
ve per rimanere "a
la page" ^
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
89
GSM on line!
di Andrea de Prisco
TCP/IP, DNS, POP. PAP, CHAP,
PPP... e chi più ne ha, più ne abbrevi!
Non c'è nulla da fare, il popolo internet-
tiano. per riuscire a districarsi agevol¬
mente tra le tumultuose acque della
Rete, ha bisogno di familiarizzare con
una sempre più allarmante collezione di
sigle, assolutamente incomprensibili di
primo acchito.
E, qualora le centinaia di abbreviazio¬
ni tuttora in corso non fossero (ancora)
sufficienti a confondere ben bene le
idee, ecco affacciarsi all'orizzonte due
ulteriori marchi destinati - tanto per
cambiare! - a capovolgere nuovamente
i nostri parametri di connettività globale.
La prima, ADSL (acronimo di Asymme-
tric Digital Subscriber Line) sconvolgerà
le nostre abitudini domestiche, la se¬
conda UMTS (che sta per Uni versai Mo¬
bile Telecommunications System) andrà
a far danni - si fa per dire! - in ambito
"telefoninico". Da una parte, quindi,
connessione full-time, full-rate. full-d'as-
si (!). alla Rete delle reti come fosse un
normale collegamento idrico all'acque¬
dotto (basterà aprire il rubinetto, ops!.
accendere il computer, per essere prèt-
à-porter in Internet!), dall'altra una suc¬
cessiva generazione di "mobile com-
municator" riempirà le nostre tasche di
nuovi, supertecnologici, oggetti, questa
volta esattamente del calibro di quelli
che per decenni sono stati narrati nei
racconti di fantascienza. Volete vedere
un film dalla vostra pay-tv sul portatilino
mentre viaggiate in treno? Volete, tra il
primo e il secondo tempo (che decide¬
rete voi: siete connessi, il data stream è
vostro e potete metterlo in pausa in
ogni momento!), colloquiare in video-
conferenza ... col vostro bebé gioiosa¬
mente occupato ai giardini pubblici a
dar filo da torcere alla sfortunata baby
sitter? Volete scattare, in giro per il
mondo, fotografie digitali ad alta defini¬
zione scaricandole in tempo reale sul
vostro PC a casa o in ufficio, si da non
aver problemi di sorta riguardo la capa¬
cità di memorizzazione della vostra, an¬
tennula, macchinetta? Tanto per cam¬
biare (sono ormai decenni che si sente
ripetere questa frase), il limite sarà det¬
tato solo dalla fantasia di chi avrà e met¬
terà in pratica le giuste idee. E, già lo
sappiamo, l'industria elettronica non
aspetta altro. Questa volta senza vincoli
90
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
Modem
C'ó posta per telll Ma Questa volta non si tratta del solilo, banale,
"massaggino " SMS. Potremmo aver ricevuto una vera e propria e-
mail se non, addirittura, un fax in ”carne ed ossa " E non serve nem¬
meno un telefonino particolare: sono abilitati sia i GSM Icome il Sie¬
mens S25 qui mostrato! che i modelli E-TACS
Volendo, invece, esagerare, la tecnologia Wap porta sui GSM dell'ultima gene¬
razione la navigazione Internet. La pizza, come la preferite 7
di natura tecnica,
quantomeno in re¬
lazione all'effettiva
e disponibile banda
passante.
Quando leggere¬
te queste righe
l'ADSL sarà già una
realtà (in una prima
fase riservata, per
ragioni di costi, alle
sole aziende); per
l'UMTS - fermo re¬
stando che è già
tutto deciso sia sul
piano tecnico che
su quello burocrati¬
co - passerà ancora
qualche anno.
Quanto basta per sperimentare e
mettere a punto "IL" sistema universa¬
le di comunicazione portatile, che nulla
avrà da invidiare alle consuete connes¬
sioni via cavo, troppo lungamente in
schiacciante vantaggio rispetto alle at¬
tuali connessioni data-mobile, di stan¬
dard GSM.
Nel frattempo?
Beh, come noto, la fame aguzza l'in¬
gegno! E. nell'attesa che si compia la
tecnologica speranza (UMTS), forse
non lo sappiamo, ma col nostro ama¬
to/odiato - ma comunque inseparabile -
"telefonino", le cose da fare in merito
alla telecomunicazione wireless, al di là
MCmicrocomputer n, 204 - marzo 2000
91
Modem
della (banale) chiac¬
chierata in fonia, co¬
minciano ad essere
numerose.
La stragrande
maggioranza degli
utenti GSM (com¬
prese le plunpremia-
te "Casalinghe di
Voghera") sanno
bene che col proprio
apparato è possibile
ricevere e trasmettere brevi messaggi
testo (SMS), ma quanti sanno che, sen¬
za cambiare nulla né nell'hardware, né
nel software (né piano tariffario), sem¬
pre tramite telefonino è possibile invia¬
re e ricevere fax. inviare e ricevere po¬
sta elettronica, "ascoltare" e-mail e at-
tachment non solo relativamente al ser¬
vizio offerto dal proprio gestore di te¬
lefonia mobile ma anche in giacenza
presso altri provider? Ma anche manda¬
re e-mail vocali, stampare su fax (su un
qualsiasi fax di cui si conosca il numero
telefonico) la posta in arrivo. Il tutto pri¬
ma ancora di mettere il naso nei na¬
scenti servizi WAP (Wireless Applica¬
tion Protocol) che, grazie al microbrow-
ser incluso in alcuni telefonini, permet¬
te una semplice navigazione testuale
all'interno di minisiti appositamente
realizzati. Se, poi, vogliamo proprio esa¬
gerare, ecco che il telefonino (non pro¬
prio tutti-tutti i modelli, ma una buona
percentuale di quelli in circolazione, an¬
che alcuni economicissimi) ci offre di¬
rettamente il suo fianco più digitale,
mettendoci a disposizione una connes¬
sione modem-like per il nostro portatile,
anche se (è qui il vero ed unico tallone
d'Achille) attualmente limitata alla velo¬
cità, poco più che simbolica per la navi¬
gazione - ma ben sufficiente per l’e-
mail - di 9600 bps.
omni tei
Persone in grado
di cambiare il mondo.
In principio
era Omnitel
una normalissima e-mail all'indirizzo nu-
fnéroteiefonicoiasms.omnifèT~Tn Segui,
com'era prevedibile, la possibilità inver¬
sa (meno facile da gestire in questo ca¬
so). ovvero di inviare attraverso un
messaggio SMS una normalissima e-
mail, con l'unica limitazione dovuta al
fatto che il corpo del messaggio effetti¬
vamente inviato al destinatario non po¬
tesse eccedere la dimensione di 120
caratteri. Contemporaneamente veniva
offerta la possibilità di inviare fax, diret¬
tamente da telefonino, attraverso un
semplice SMS. Se già vi si sono intrec¬
ciate le idee, sappiate che stiamo solo
all'inizio del racconto, le possibilità of¬
ferte sono tantissime... e non stiamo
affatto parlando di ipotesi tecnologiche
future, ma di "performance" dei nostri
attuali apparecchi e gestori.
Già un paio d'anni fa - che in ambito
informatico equivalgono a poco più di
un’eternità - l'agguerritissimo "secondo
gestore" ha, di fatto, dato il LA nel no¬
stro paese all'integrazione GSM-Inter-
net-fax (sotto differenti aspetti). Il primo
passo, da parte di Omnitel, è stata la
possibilità offerta ai propri clienti di in¬
viare messaggi SMS gratis, accedendo
al sito | www , pmnne! , iU Di li a poco,
però, è arrivata la prima svolta decisiva:
veniva offerta la possibilità di raggiun¬
gere un telefonino GSM, sotto forma
ancora di messaggio SMS, inviando
«> « o a • a o
a
Informazioni sul sarvtzlo
ima t <*(>••• l uS52lX£5 D
UUIUI» iti wrvlili Mal uullua «al itnrint tanfi tur ani tu Min*
Vlltfmi ttllidart ai ma marnai «lailfcta Lattila maiala ll’UPJ)
iMnmtii aa'im*t/i «
■ramtf Slittanti'
BCOME FUNZIONA
92
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
Modem (
Il passo successivo ha rappresentato
la stoccata decisiva, dando il via ad una
vera e propria competizione tecnologi¬
ca: Omnitel lancia Internet Mailbox. A
tutti i clienti viene offerta una vera e
propria casella di posta elettronica (con
ascolto vocale perfino degli attach-
ment) e la possibilità di navigare in In¬
ternet senza canone né abbonamento
al provider (non era ancora scoppiato
l'Internet gratis dei nostri giorni). In tal
caso, corrispondendo al gestore il solo
costo di connessione ad un prezzo par¬
ticolarmente vantaggioso in considera¬
zione del fatto che si trattava, comun¬
que, di un collegamento GSM: 95 li-
re/minuto (+IVA).
TIM Universal Number
TIM, ovviamente (e non certo "nel
suo piccolo"), non è rimasta a guarda¬
re. Stufa, evidentemente, di sembrare
poco attenta a questo genere di appli¬
cazioni non solo rilancia, ma lo fa alla
grande. La sua proposta si chiama TIM
Universal Number, offerta a tutti i suoi
clienti, con ampio ventaglio di possibi¬
lità, alcune perfettamente sovrapponibi¬
li a quelle proposte in precedenza da
Omnitel, altre assolutamente nuove e
degne di nota. Se, infatti, con Omnitel
è possibile inviare un fax dal GSM (tra¬
mite un SMS), con TIM Universal Num¬
ber diviene possibile l'impossibile: rice¬
vere (senza computer) un fax sul pro¬
prio cellulare, di qualsiasi tipo sia (an¬
che non GSM)!
Non ci credete? Istruzioni per l'uso:
prendete un qualsiasi numero TIM, ag¬
giungete uno 0 dopo il prefisso e prova¬
te ad inviare un fax al numero così
composto. Nel giro di pochi istanti
all'utente verrà segnalata (tramite un
SMS nel caso dei GSM o con il consue¬
to avviso vocale per gli E-TACS) la pre¬
senza del fax è il gioco è quasi fatto! Si,
perché a questo punto l’utente non de¬
ve far altro che chiamare il nu¬
mero della casella vocale (il
consueto 919) e. seguendo le
istruzioni della voce guida, po¬
trà dirottare il documento rice¬
vuto su un altro numero fax,
per averlo realmente stampato
su carta Bello, no?
Ma... non finisce qui. Un messaggio
e-mail, ricevuto sull'indirizzo del telefo¬
nino Inumeroteietonicoigtim.itl potrà
essere ascoltato chiamando un numero
breve - un sintetizzatore vocale conver¬
tirà, come per Omnitel, in parole il testo
ricevuto - potrà essere visualizzato sul
telefonino sotto forma di uno o più
messaggi SMS oppure stampato su fax
con il medesimo procedimento descrit¬
to: basterà indicare, seguendo nuova¬
mente la voce guida, il numero cui di¬
rottarlo per averne immediatamente
una copia su carta. E scusate se è po¬
co!
E Wind?
Se è vero che gli ultimi saranno i pri¬
mi, anche da Wind è facile attendersi
aspra battaglia al riguardo. Per il mo¬
mento è prevista la possibilità di inviare
fax ed e-mail via SMS, di ricevere un
SMS di notifica per le e-mail ricevute e
di gestire la propria posta elettronica at-
rài-T-i
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
93
a) Modem
traverso un browser Internet o tramite
protocollo POP3. Tra le caratteristiche
"fuori norma" offerte da Wind vi è la
possibilità di immagazzinare all'interno
di una sorta di casella vocale abbinata
ad un numero telefonico addizionale (e
per il tempo massimo di una settimana)
i fax ricevuti come nel caso di TIM Uni¬
versa! Number è offerta all’utente la
possibilità di deviare successivamente i
documenti ricevuti su una linea fax vera
e propria.
Sì, ma quanto
mi costi?
Senza soldi non si cantano messe!
Né si ascoltano le e-mail, si stampano i
fax o si naviga in Internet col proprio te¬
lefonino Del resto, tanto sforzo iper
tecnologico s'ha pure da ripagare in
qualche modo! Qui, naturalmente il
caos tariffario è totale (nel senso di co¬
se da tenere a mente quando si accede
ai vari servizi), è ancora piu complicato
della giungla di tariffe telefoniche cor¬
rentemente offerte dai vai gestori Co¬
minciamo da Omnitel L’attivazione del
servizio Internet Mailbox è gratuita
L'ascolto di e-mail (dall'Italia) viene tarif¬
fato a 195 lire al minuto (+IVA +200 lire
alla risposta) mentre per l'invio di un
SMS vero e proprio o in veste di e-mail
o di fax il costo è, fisso, di 195 lire
(sempre più IVA) per gli abbonamenti o
di uno scatto (200 lire IVA inclusa) per
GSM - Notebook:
amore a prima vista!
. 11111111111111111111 ;. 111111111111 il i ■ 11111111111111111 ■■ 111 il
di Andrea de Prisco
Certo, col solo telefonino già si fanno prodigi, ma agli
irriducibili della Rete non si può certo precludere la possi¬
bilità (sacrosanta) di navigare in Internet per davvero col
loro compuler portatile. Forse un po' al rallentatore, è ve¬
ro (presa coscienza della banda passante di appena 9600
bps che limita pesantemente il data-stream), ma nel pie¬
no delle funzionalità normalmente offerte attraverso la
connessione "wired"
Fondamentalmente esistono tre possibilità per colle¬
gare un telefonino GSM a un computer portatile La pri¬
ma, anche in ordine di apparizione sul mercato, prevede
l’impiego di una scheda PCMCIA in veste di vera e pro¬
pria interfaccia di collegamento E' necessaria per tutti
quei telefoni che non dispongono di una propria porta
standard (di solito una seriale RS-232) tra i contatti del
connettore accessori dove normalmente colleghiamo il
caricabatterie, l'auricolare (quando non e prevista una
presa mini-|ack a parte), l’eventuale kit vivavoce per l’uti¬
lizzo regolamentare in auto.
Per quei telefoni dotati di porta standard o, al massi¬
mo, mancante di poca, semplice, componentistica passi¬
la connessione GSM - Notebook può avvenire attraverso
un cavetto (coadiuvato o meno da un adattatore PCMCIAt
o direttamente via raggi infrarossi. A lato il Siemens S25 in
collegamento ottico IR con lo Psion Senes 5
va, esistono in commercio cavetti di collegamento
diretto alla porta seriale Anche in questo caso, co¬
me avviene per la maggior parte degli accessori sul
mercato, è possibile rivolgersi tanto alla casa ma¬
dre per un cavetto originale, quanto agli agguerritis¬
simi produttori "terze parti” che, nonostante
l’esboiso economico sicuramente inferiore, offrono
le medesime caratteristiche del prodotto originale,
in alcuni casi con una maggiore flessibilità d'uso.
Ma la vera e propria libidine, signori miei, si ma¬
nifesta per quei telefoni dotati di porta a raggi infra¬
rossi per i quali il collegamento al notebook equiva¬
le al semplice, reciproco, appropmquamento E 1
sufficiente avvicinare il telefonino al computer por¬
tatile (che può essere anche uno Psion 5 o. il nuo¬
vo, ancor piu compatto, Psion Revo) per disporre,
immediatamente, di una connessione modem-like
verso la rete mobile digitale GSM
94
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
Modem
* nm :« ».u
•• Pn*u‘
u rnn#' <.*•*!( * v
tCAimw
i
VUU I. »
l-wn ».
nr rs
riffata per tutta la durata della trasmis¬
sione. Per i clienti Long TIM, Autosca¬
rica o Autoscarica 190, la cui tariffazio¬
ne è a scatti, per l'ascolto e-mail vengo¬
no addebitate anche 250 lire (IVA inclu¬
sa) alla risposta.
Sempre 250 lire (IVA inclusa) costa,
invece, la visualizzazione sotto forma di
Il «UHM» --—--— i ■■
le ricaricabili.
E' gratuita la ricezione di e-mail diret¬
tamente sul proprio GSM (numerote-
letonico@sms.omm tei, iti così come la
notifica, via SMS, di ricezione e-mail
all'indirizzo numerotelefonico@mail.om-
mtel.it.
L'ascolto vocale di messaggi e-mail
per gli utenti TIM (la cui attivazione
WIND
deH'Universal Num-
ber per l'accesso ai
vari servizi è gratui¬
ta) costa 190 lire
(+IVA) al minuto co¬
si come la stampa
su fax nazionale, ta-
1
TIM
Omnitel
Wind 1
Invio fax tramite SMS
NO
SI
SI
Gestione fax senza computer
SI
NO
SI
Invio e-mail tramite SMS
SI
SI
SI
Invio SMS tramite e-mail
NO
SI
NO
Stampa e-mail su fax
SI
NO
NO
Lettura vocale e-mail
SI
SI
NO
Invio e-mail vocali
SI
SI
NO
Notifica SMS e-mail ricevute
SI
SI
SI
Gestione e-mail via browser
SI
SI
SI
Gestione e-mail via POP3
Sl(1)
NO
SI
Lettura vocale e-mail di altri provider
NO
SI
NO
Visualizzazione e-mail come SMS
SI
NO
SI
Navigazione Internet
SI
SI
SI
(1) L'accesso via POP3 di TIM è possibile solo attraverso la rete GSM op¬
pure collegandosi tramite telefonia fissa ad uno dei POP TIM disponibili.
SMS delle e-mail ricevute: ovviamente
se l'e-mail è più lunga di 160 caratteri
verranno inviati, e quindi addebitati, piu
SMS. Ne vengono utilizzati fino a 4,
quindi è possibile visualizzare sul pro¬
prio telefonino fino a 640 caratteri del
messaggio e-mail ricevuto, con un co¬
sto massimo quindi di 1.000 lire.
Per quanto riguarda Wind, essendo
l'offerta Internet/e-mail/fax ancora limi¬
tata, le cose da sapere riguardo i costi
sono piuttosto poche. 240 lire (IVA in¬
clusa) è il costo di ogni SMS ed è lo
stesso prezzo da pagare per ogni notifi¬
ca di ricezione e-mail (quest'ultime pro¬
mozionalmente gratuite fino al 30-6-
2000), per l'invio di un fax o di un mes¬
saggio di posta elettronica tramite
SMS.
Sia per Omnitel che per TIM, la con¬
nessione Internet attraverso i loro ri¬
spettivi numeri brevi (2800 e 9000) co¬
sta 95 lire (+IVA) al minuto, con scatto
alla risposta di 200 lire (IVA inclusa) per
Omnitel e di 250 lire (IVA inclusa) per i
soli clienti TIM Menù con opzioni spe¬
ciali Long TIM, AutoRicarica o AutoRi-
carica 190 Wind offre, infine, la con¬
nessione Internet via rete GSM (me¬
diante il numero breve 5588) al costo di
2.5 lire al secondo, senza scatto alla ri¬
sposta.
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
95
La parte princi¬
pale di questo
"speciale " è
una prova in bat¬
teria di ben 16
modem, scelti
tra modelli inter¬
ni, e quindi su
scheda PCI, ed
esterni, che uti¬
lizzano sia la
classica connes¬
sione seriale RS
232, sia la più
recente connes¬
sione USB.
Nelle prossi¬
me pagine tro¬
verete quattordi¬
ci schede, una
per modem (con
la sola differen¬
za dei modem
3Com Message e Faxmodem, e Roper
Flying in cui la prova di due apparecchi
occupa una sola
pagina) con le
caratteristiche
più significative.
In particolare, in
ogni scheda tro¬
verete una bre¬
ve descrizione
del prodotto e di
come è costrui¬
to, una lista de¬
gli accessori for¬
niti a corredo
(cavi, alimenta¬
tori, dischetti
ecc.), e la de¬
scrizione detta¬
gliata della pro¬
cedura di instal¬
lazione, che può
essere utile a
valutare la faci¬
lità o la difficoltà
di utilizzo del dispositivo stesso, oltre a
brevi impressioni d'uso.
96
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
Modem
La prova su strada
In un riquadro a parte trovere¬
te alcuni numeri. Verranno ripor¬
tati in particolare la velocità di col-
legamento con il provider Internet,
espressa in bps (bit per secondo) e
mediata su dieci collegamenti effet¬
tuati, il tempo di trasferimento (in rice¬
zione) di un file di 267 kilobyte, e il tran¬
sfer rate massimo raggiunto durante
l'operazione. Questi dati hanno un valo¬
re principalmente statistico dipendendo
anche dalla bontà della linea telefonica
e della connessione con il provider In¬
ternet. Le linee più moderne, quelle
cioè connesse a centrali digitali, con¬
sentono un transfer rate massimo, uti¬
lizzando il protocollo V.90, di 52.000
bps. Se però la linea è disturbata, o an¬
che se non particolarmente affidabile,
oppure collegata ad una vecchia centra¬
le a commutazione, i valori di trasferi¬
mento dati si abbassano notevolmente.
A volte questo valore dipende anche
dalla procedura di autenticazione del
modem chiamante, che in certi casi
non viene effettuata dal computer del
provider in maniera corretta. Ecco che
in alcune occasioni il vostro bel modem
V.90 può collegarsi al
provider Internet a 33.600 bps, o a
28.000. Si tratta in genere di casi spora¬
dici che si verificano una volta ogni tan¬
to (è molto più frequente il caso in cui
non si riesce a prendere la linea oppure
si prende la linea, ma i disturbi sono tali
che non viene conclusa la procedura di
autenticazione). Per minimizzare i pro¬
blemi ci siamo collegati sempre allo
stesso provider (MC-link), utilizzando
peraltro un numero di telefono prefe¬
renziale, messoci gentilmente a disposi¬
zione proprio per la prova, che portava
solamente ad un ristretto gruppo di ap¬
parecchi, in pratica ad un solo rack di
modem V.90, in maniera da essere si¬
curi di avere una connessione, se non
migliore in assoluto, almeno dalle carat-
II con¬
nettore del bus
USB 6 molto piccolo e utilizza
solo quattro fìlli, uno dei quali porta l'alimentazione
teristiche il più possibile stabili.
Il test è stato svolto effettuando die¬
ci prove di collegamento ed annotando
il transfer rate in bps dopo la conclusio¬
ne della procedura di autenticazione. I
dieci valori sono poi stati mediati.
Il trasferimento di file
Il secondo test, come detto, riguarda
il trasferimento di un file presente sul
nostro sito. Anche in questo caso il va¬
lore ottenuto non indica necessaria¬
mente che il modem sia buono o meno
buono. Il tempo impiegato non dipende
solamente dalla velocità di connessio¬
ne ma soprattutto dalla velocità e
dall'intasamento dei computer
del server Internet. Bisogna ri¬
cordare infatti che una
qualsiasi informazione
presente sul server,
che sia una immagine,
un testo o un program¬
ma, viene spezzettata in
La connessione seriale RS 232 utilizza invece una
presa a 25 poli oppure, nei computer più recenti,
un connettore a 9 polì
tanti pacchetti, spediti poi in maniera
sequenziale dal server. La velocità di
trasferimento del singolo pacchetto di¬
pende dalla velocità del collegamento,
mentre il tempo di attesa tra l'invio
di un pacchetto e il successivo di¬
pende fortemente dal server.
Non è strano quindi che si
abbiano dei tempi di trasferi¬
mento lentissimi pur se la
velocità del collegamento del
nostro modem è la più alta pos¬
sibile. Nel nostro caso i valori riscontrati
(misurati con un cronometro) sono
compresi tra 46 e 56 secondi, per un fi¬
le di 267 kilobyte, e risultano pratica¬
mente indipendenti dalla velocità di col-
legamento. Accanto al tempo in secon¬
di è stato riportato, ma solo a scopo in¬
dicativo, il transfer rate (in kilobyte al
secondo) massimo raggiunto durante il
trasferimento del file. Anche questo va¬
lore non è che un indice di quello che ci
si può aspettare collegandosi alla Rete.
Nei commenti finali delle schede si è
inoltre data un'indicazione sul tempo
impiegato dal server per l'autenticazio¬
ne dell'utente, in pratica il tempo che il
server impiega per riconoscere il proto¬
collo del modem che si collega e il codi¬
ce e la password dell'utente che vuole
effettuare la connessione. Il valore di
un solo caso non vale nulla, quello rife¬
rito a dieci connessioni è indicativo del¬
la stabilità del collegamento e della ro¬
bustezza della configurazione mo-
dem+computer. E’ possibile infatti che
tale tempo si allunghi se il server non
riesce, per un qualsiasi motivo, a rico¬
noscere in tempi brevi il protocollo cor¬
retto di comunicazione, oppure che ci
siano dei problemi di sincronismo, a
connessione avvenuta, tra il computer
principale e quello remoto, con perdita
di tutte o parte delle informazioni di au¬
tenticazione e conseguente nuova ri¬
chiesta da parte del server.
Modem
bps
Tempo di
Transfer
(mediati su
scaricamento
rate massimo
10 connessioni)
(file di 267 k)
3Com Meqahertz
45.200 bps
53 sec
3,86 kB/sec
3Com 56k Messaqe e Faxmodem
45.932 bps
46 sec
4,16 kB/sec
Aztech 56k USB
50.026 bps
56 sec
3,06 kB/sec
Diamond Supra Max USB
50.666 bps
48 sec
3,62 kB/sec
DLink DFM 560 E
50.666 bps
49 sec
4,12 kBsec
□Link DFM 560i
50.932 bps
R9 finn hnc
53 sec
3,57 kB/sec
A 99 tRcor
Enoch Modem Trio
50.026 bps
56 sec
3,06 kB/sec
Roper Flyinq 56000 e 56000 USB
48.532 bps
55 sec
3,60 kB/sec
Speedcom +
49.333 bps
47 sec
3,81 kB/sec
Trust 56 k USB
50.666 bps
51 sec
4,34 kB/sec
Typhoon k56 v.90 USB
50.932 bps
50 sec
3,07 kB/sec
Tvphoon Quick Com 56 Ext
Ti 1- T'CC DQl
52.000 bps
c i oe*7 i—
56 sec
3,06 kB/sec
4,12 kB/sec
i vm» i uuibN \_.ui » i ju rk/i_ o i ,ou / upa_
Tabella riassuntiva dei risultati delle prove.
43 sec
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
97
Modem
3Com Megahertz
a 3Com è conosciuta dai lettori di
MCmicrocomputer come uno dei
maggiori costruttori di periferiche
per la comunicazione e soprattutto per
la creazione di reti aziendali. Da sempre
i prodotti della casa di Santa Clara sono
sinonimo di qualità ed affidabilità. Con
l'acquisizione della U S Robotics la
3Com è tra i leader anche nel settore
dei modem. Cominciamo la prova dei
prodotti 3Com con un una scheda
PCMCIA per computer portatili che in¬
corpora al suo interno un modem in
standard V.90 con la possibilità di colle¬
gamento sia a telefoni GSM, sia alla li¬
nea telefonica tradizionale.
Costruzione
Il modem è una normale schedina
PCMCIA di tipo 2 Sulla parte esterna,
quella che viene a trovarsi a filo del
computer, troviamo la presa di collega¬
mento con telefonmi GSM, per i quali
bisognerà acquistare un apposito adat¬
tatore. Attualmente sono supportati i
telefoni GSM Nokia 3110, 8110, 8110i
e 8148. Accanto a questo connettore
troviamo una linguetta che, se premu¬
ta, rivela la presenza della presa telefo¬
nica tradizionale, denominata XJACK.
Per usare quindi il collegamento con
una linea tradizionale, basterà, una volta
estratto dalla sede l'XJACK, inserire
nell'apposito alloggiamento la classica
Una volta inserita la schedina nell'alloggiamento
PCMCIA del portatile è possibile accedere alla pre¬
sa per II collegamento di un telefono GSM. me¬
diante un cavo adattatore, oppure di collegarsi alla
linea telefonica di casa mediante il comodo connet¬
tore XJACK
3 Corri Megahertz
Costruttore:
3Com - www npom carri
Distributore: 3Com Italia - Via Michelangelo
Buonar-oti, 1 - 20093 Cotogno Monzese (Mll -
Tel. 1678.794889 (numero verde) -
ivwuu:tmm t
Prezzo: L 353 000 IVA esclusa
spina a quattro poli. Il connettore
XJACK appare piuttosto resistente e
non dovrebbe creare problemi di affida¬
bilità.
Confezione
Nella scatola troviamo, oltre alla
scheda, racchiusa in una scatolina pla¬
stica, un cavetto di connessione a pre¬
se tradizionali, una presa telefonica a
tre contatti, due dischetti ed un CD di
installazione.
Nella scatola non è presente un ma¬
nuale di istruzioni, mentre la procedura
di installazione e di avvio rapido del mo¬
dem è riportata sulla custodia in carto¬
ne del CD-ROM, ed è abbastanza detta¬
gliata
Installazione
Per installare il modem basta inserir¬
lo nell'apposito slot PCMCIA a compu¬
ter acceso. Windows rileva subito la
presenza del nuovo dispositivo hardwa¬
re e chiede il percorso dei driver, che si
trovano sul CD-ROM fornito a corredo
Una volta terminata l'installazione dei
driver è opportuno procedere con quel¬
la del software in bundle Si tratta di
WinPhone, un programma di comunica¬
zione caratterizzato da un'interfaccia
molto accurata , che consente di utiliz¬
zare il modem come semplice combi¬
natore telefonico, come fax o come
semplice terminale.
Connessione
Il collegamento al nostro provider ha
portato una velocità media di connes¬
sione di 45.200 bps. Il file di 267 kbyte
è stato scaricato in 53 secondi, con una
velocità massima di 3,86 kbyte/sec. La
procedura di connessione, riconosci¬
mento del protocollo, e di autenticazio¬
ne della password si è sempre risolta in
tempi ridotti.
Collegamento:
bps (mediati su 10 connessioni) 45.200
Trasferimento (file di 267 k): 53 sec
Transfer rate massimo: 3,86 kB/sec
98
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
Modem
3Com 56K Message
e 56K Faxmodem
G li altri due modem della 3Com
che abbiamo provato sono il
56k Message e il 56k Faxmo¬
dem. Il primo è un modem esterno che
può essere impiegato con profitto per
trasmettere dati e fax, ma anche come
segreteria telefonica digitale e telefono
viva voce. Tramite una memoria incor¬
porata di 2 MB, 56k Message consente
di ricevere messaggi vocali e fax in qua¬
lunque momento, anche a computer
spento; si può memorizzare fino a 20
minuti di messaggi vocali oppure fino a
circa 50 pagine di fax. Mediante le fun¬
zioni voice è possibile utilizzare Messa¬
ge proprio come una segreteria telefo¬
nica digitale, con la possibilità di regi¬
strare i messaggi in arrivo in differenti
caselle vocali.
Message è dotato di una ROM di ti¬
po Flash, ed è quindi aggiornabile via
software; in pratica sarà possibile scari¬
care dal sito della 3Com un nuovo
firmware ed aggiornare il modem per
adeguarne le caratteristiche ad esem¬
pio a nuovi standard.
Faxmodem è in pratica un Message
sprovvisto della memoria da 2 megaby¬
te e quindi delle funzioni attive a com¬
puter spento
Confezione
Entrambi i modem utilizzano lo stes¬
so case; il Message è di colore grigio
scuro, mentre il Faxmodem è grigio
chiaro. Oltre al colore i due dispositivi si
differenziano per il numero di LED sul
pannello frontale, che nel Message so¬
no più numerosi, per la mancanza del
controllo di volume e della presa cuffia
nel Faxmodem.
Entrambi sono modem seriali, quin¬
di, oltre al cavo di connessione RS 232
Collegamento
bps (mediati su 10 connessioni!: 50.932
Trasferimento (file di 267 k): 46sec
Transfer rate massimo: 4,16 kB/sec
sono dotati di alimentatore esterno.
Inoltre nelle scatole troviamo un cavo di
collegamento telefonico, una presa te¬
lefonica in standard italiano, il CD-ROM
di installazione ed un semplice manua¬
le. Il Message è inoltre dotato di una
cuffia stereofonica ad archetto.
Installazione
L'installazione è semplicissima: ba-
II 56K Faxmodem è la versione 'alleggerita " del
Message. ed è sprovvisto della memoria di 2 mega
che consente la ricezione dei fax e dei messaggi
volaci a computer spento
sta aprire il pannello di controllo di Win¬
dows, fare un doppio click sull'icona
modem e chiedere al computer di rile¬
vare il dispositivo.
A questo punto Windows cerca di in¬
stallare il suo drive standard
(comm drv) basta specificare il nuovo
percorso per la ricerca del drive, dicen¬
do a Windows di caricare i file dal CD¬
ROM ed il gioco è fatto.
Il software fornito a corredo è
WmPhone, programma fornito anche
con la scheda PCMCIA Megahertz.
Connessione
Per le prove di collegamento è stato
utilizzato solo il 56k Message.
La connessione con il server Internet
è stata effettuata mediamente con una
velocità di 50.932 bps, in pratica il mo¬
dem si è connesso otto volte su dieci a
50.666 bps, e due volte a 52.000 bps,
mentre il file di 267 kbyte è stato scari¬
cato in 46 secondi, spuntando uno dei
tempi migliori, con un transfer rate
massimo di 4,16 kbyte/sec.
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
99
Modem
Aztech 56K USB
Aztech 56K USB _
Costruttore:
Aztech - www.aztech.com.sg
Distributore:
Add On - www.addon.lt
Prezzo: L 149,000 IVA inclusa
tuata quest'ultima connessione Win¬
dows rileverà subito la presenza della
periferica esterna e chiederà il percorso
dei driver da scaricare. Basterà a que¬
sto punto indicare nell'apposito campo
il disco CD-ROM e il sistema operativo
caricherà automaticamente i driver ne¬
cessari.
A questo punto non bisognerà far al¬
tro che installare sull'hard disk il pro¬
gramma di gestione del modem, che in
questo caso è Quick Link Message
Center, un software che consente di
utilizzare il modem sia come fax che
come semplice terminale.
Connessione
L a Aztech, di Singapore, è tra le ca¬
se leader nella realizzazione di pro¬
dotti multimediali, in particolar mo¬
do schede audio e modem. Questa pro¬
va si riferisce ad un bel modem USB, e
quindi esterno, caratterizzato da un de¬
sign non particolarmente accattivante
ma capace di prestazioni molto interes¬
santi. Rispetto agli altri modem USB
che incontreremo nelle pagine seguen¬
ti, questo Aztech è piuttosto grande.
Questo non vuol dire che non sia co¬
munque comodo da trasportare, magari
nella tasca anteriore della borsa del por¬
tatile La mancanza di alimentazione,
che come tutti i modem USB viene for¬
nita direttamente dal computer, e la
leggerezza dell'oggetto rendono questo
56k USB comodo da utilizzare nelle più
svariate condizioni.
Confezione
Nella scatola coloratissima troviamo,
oltre al modem naturalmente, un CD-
Collegamento
bps (mediati su 10 connessioni): 52.000
Trasferimento (file di 267 k): 56 sec
Transfer rate massimo: 3.06 kB/sec
ROM con i driver e i programmi da in¬
stallare, un cavetto USB, un cavo te¬
lefonico e un manualetto di istruzioni in
inglese piccolo ma piuttosto completo,
dato che riporta anche l'intera procedu¬
ra di installazione, sia hardware che
software.
Installazione
Il test di connessione con il nostro
provider Internet ha riportato l'ottimo
valore di 52.000, riferito a dieci connes¬
sioni. In pratica il modem si è collegato
sempre alla velocità massima, senza
mai nessun problema e con tempi di ri¬
conoscimento del protocollo e di auten¬
ticazione dell'utente davvero minimi, Il
test di trasferimento di 267 kbyte è sta¬
to portato a termine invece in 50 se¬
condi spaccati, con 3,25 kbyte/sec. di
Collegare il modem Aztech al com- transfer rate massimo,
puter, portatile o
desktop che sia,
e metterlo in fun¬
zione è oltremo¬
do facile: basterà
collegare da un
lato il modem alla
presa telefonica
tramite il cavo in
dotazione, e
dall'altro connet¬
terlo al computer
utilizzando il ca¬
vetto USB. Effet-
Quick Link Message
Center, un software
che consente di utiliz¬
zare il modem come
fax, o semplice termi¬
nale.
100
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
Modem
Diamond Supra Max USB
Costruttore:
Diamond Mullimedia -
www diamondmm.com
Prezzo: L 1 79 000 IVA inclusa
L a Diamond Multimedia non ha certo
bisogno di presentazioni. E' infatti
presente sul mercato con una incre¬
dibile quantità di prodotti, dalle schede vi¬
deo. apprezzate da moltissimo tempo da¬
gli informatici di tutto il mondo, alle recen¬
tissime schede audio, e ai modem. Og¬
getto di questa prova è un modem USB
davvero interessante. Si tratta chiaramen¬
te di un modem esterno, caratterizzato da
un design che segue le ultimissime ten¬
denze della moda in fatto di livrea e colori
Il case è infatti blu trasparente, molto pic¬
colo e leggero.
Confezione
Nella confezione troviamo oltre al mo¬
dem anche un cavetto USB per il collega¬
mento con il computer, un cavo telefoni¬
co con relativa spina in standard italiano,
un manualetto di istruzioni ed il CD-ROM
di installazione. Siccome il modem viene
alimentato dal computer non è presente
alcun alimentatore stabilizzato.
Sul modem sono posti alcuni LED che
segnalano lo stato del dispositivo. Sul
pannello posteriore sono presenti la pre¬
sa USB e due prese telefoniche, di cui
una non descritta nel manuale. Quest'ulti-
ma, protetta da un connettore senza filo
utilizzato come una sorta di tappo, è quel¬
la per il collegamento ad un apparecchio
telefonico in cascata.
Installazione
L'installazione è molto semplice. Dopo
aver collegato il modem alla linea telefoni¬
ca con il cavo in dotazione, si deve colle¬
gare il cavo USB al computer. Windows
si accorge della nuova periferica collegata
e ne ricerca il driver. Nella finestra di n-
Collegamento
bps (mediati su 10 connessioni): 50.666
Trasferimento (file di 267 k) 48sec
Transfer rate massimo: 3,62 kB/sec
Diamond
Supra Max USB
chiesta va specificato il percorso del CD¬
ROM fornito in dotazione e voilà. il gioco
è fatto. Ora non rimane che installare il
software di comunicazione fornito in do¬
tazione che è caratterizzato da un'inter¬
faccia molto carina; in pratica è una vera e
II programma di comunicazione è caratterizzato da
un 'interfaccia molto ricercata, con notevole uso di
elementi animati Basti pensare che. se si nceve un
fax il programma simula graficamente la sua ncezio-
ne, facendo scorrere, dal basso verso l'alto, un fo¬
glio virtuale che già contiene, come si vede dalla fi¬
gura. un abbozzo del contenuto del fax stesso
propria replica di un sistema combinato
telefono+fax, almeno nell'estetica e nelle
funzioni. Il programma fa ampio uso di
elementi animati, come visibile dalla figu¬
ra, ed è piuttosto comodo e semplice da
usare.
Connessione
Messo sul banco di prova il Supra Max
si è collegato al nostro provider Internet
sempre a 50.666 bps. La velocità è molto
vicina a quella massima raggiungibile e il
fatto che sia praticamente costante è in¬
dice di una buona qualità del prodotto. Il
file da 267 kbyte è stato scaricato in 48
secondi, una delle migliori prestazioni
(dell’insieme provider-linea-modem natu¬
ralmente!) registrate, con una velocità
massima dei dati di 3,62 kbyte al secon¬
do. Le procedure di connessione e rico¬
noscimento dell'utente sono state porta¬
te a termine sempre in maniera molto ra¬
pida. In definitiva un ottimo modem, pic¬
colo, leggero, comodo e affidabile, da
portare con il proprio computer portatile o
da collegare in pianta stabile al nostro de¬
sktop.
MCmicrocomputer n, 204 - marzo 2000
101
(> L :,u.,.L- M °dem
D-Link DFM 560E
D-Link DFM 560 E.
Costruttore:
D-Link corporalion • www dlMIk i!
Prezzo: l 165 000 IVA esclusa
Installazione
L'installazione del modem è sempli¬
cissima, effettuati i collegamenti basta
avviare la procedura di riconoscimento
automatico e tenere a portata di mano
il CD-ROM a corredo. Nel disco di in¬
stallazione sono presenti i driver per
tutta la serie di modem DLink, seriali
USB e PCI, durante la procedura ba¬
sterà scegliere dall'elenco quello relati¬
vo al prodotto in nostro possesso e il
gioco è fatto. Alla fine è possibile, acce¬
dendo ad una directory denominata
"sv", eseguire l'installazione del
software a corredo: Netscape Commu-
nicator. SuperVoice e MediaRing Talk
SuperVoice è un programma che ge¬
stisce fax, dati e caselle vocali, mentre
MediaRing Talk è utile per effettuare
F ondata nel 1986, la D-Link è una
delle più affermate società di pro¬
dotti destinati al networking, alla
connettività ed al data communication.
Tra i vari prodotti troviamo hub, schede
di rete, print server ecc. I modem i pro¬
va sono due, si tratta dì un sistema tra¬
dizionale esterno, con connessione se¬
riale RS 232, e di una scheda interna
Costruzione
Il DLink DFM 560 E è di grosse di¬
mensioni, se sì considera quelle dei pic¬
coli modem USB provati in questo spe¬
ciale. Inoltre, essendo un dispositivo
seriale, ha bisogno di alimentazione
esterna, in particolare ha bisogno di un
piccolo ma pesante alimentatore stabi¬
lizzato da 9V 1A.
Confezione
Nella scatola insieme al modem tro¬
(Piegamento
bps (mediati su 10 connessioni): 50.666
Trasferimento (file di 267 k): 49 sec
Transfer rate massimo: 4,12 kB/sec
viamo i cavi di connessione al compu¬
ter e alla presa telefonica. Un alimenta¬
tore stabilizzato e un manualetto di
istruzioni in inglese, che riporta tutti i
codici di controllo del modem e la pro¬
cedura di connessione, ma non riporta
la procedura dì installazione per Win¬
dows. Il cavo seriale di collegamento
con il computer prevede dal lato mo¬
dem un connettore a 25 poli, mentre
verso il computer il cavo termina con
due connettori separati, uno da 25 poli,
per i computer che hanno ancora prese
di questo tipo, ed uno standard a 9 poli,
per i computer più recenti.
chiamate telefoniche via Internet.
Connessione
Collegato al nostro provider di servizi
Internet il modem si è sempre connes¬
so, per tutte e dieci le volte, ad una ve¬
locità di 50,666 bps, mentre il file di
267 kbyte è stato scaricato in 49 secon¬
di, con una transfer rate massimo di
4,12 kbyte/sec.
L'handshake con il computer remo¬
to, cioè la procedura dì connessione, ri¬
conoscimento del protocollo e di auten¬
ticazione della pas¬
sword è stata por¬
tata a termine ogni
volta in tempi piut¬
tosto brevi, segno
di una ottima stabi¬
lità di funzionamen¬
to.
La dotazione di prese
comprende due connes¬
sioni telefoniche e la pre¬
sa RS 232. Sul posterio¬
re è presente anche l'in¬
terruttore di accensione
102
MCmicrocomputer n, 204 - marzo 2000
Modem
D-Link DFM 650i
Costruttore:
D-Link coipotolion - www dlirik il
Prezzo I 103 000 IVA esclusa
/ I secondo prodotto della D-LInk è un
modem interno che in pratica è la re¬
plica del fratello DFM560 E, ma mon¬
tato su scheda PCI. La scheda è piutto¬
sto piccola, come ormai quasi tutti i di¬
spositivi di questo genere. Tra le altre co¬
se si nota la presenza di due prese te¬
lefoniche. una per il collegamento alla li¬
nea telefonica e l'altra al telefono, che si
esclude quando è il computer a comuni¬
care. Sono presenti inoltre una coppia di
mini jack da 3,5 mm per i collegamenti
audio, questo svela la natura voice del di¬
spositivo. La costruzione, con in bella evi¬
denza due grossi chip Rockwell e una
corposa manciata di componenti passivi,
mostra una buona ingegnerizzazione.
D-Link DFM 560i
Installazione
Nella piccola scatola troviamo, oltre al¬
la scheda, un cavetto telefonico per il col-
legamento alla linea, una presa telefonica
in standard Telecom, il CD-ROM di instal¬
lazione ed un piccolo manuale in inglese.
La procedura di installazione è piuttosto
semplice, ed è riportata sul manuale. In
pratica basta installare la scheda e riac¬
cendere il computer. A questo punto
Windows riconosce il
nuovo dispositivo
hardware e chiede il per¬
corso dei driver da instal¬
lare. Indicato il path spe¬
cificato nel manuale la
procedura di installazio¬
ne verrà portata a buon
fine in men che non si
dica.
Come software a cor¬
redo troviamo BitWare,
si tratta di un program¬
ma in grado di gestire
completamente l'invio di
e-mail, dati, fax e le fun¬
zioni voice.
Con il programma BitWare si può gestire comple¬
tamente il modem, sìa per l'invio di dati e fax che
per l'utilizzo delle funzioni voice Tra le altre opzioni
c'è da notare la completa rubrica telefonica
Allegamento
bps (mediati su 10 connessioni): 50.932
Trasferimento (file di 267 k):: 53 sec
Transfer rate massimo: 3,57 kB/sec
Connessione
Nella connessione il modem si è com¬
portato molto bene: due volte si è colle¬
gato a 52.000 e otto volte a 50,666 bps.
segnando una media di 50,932, mentre il
file da 267 k è stato scaricato in 53 se¬
condi.
Per il 560i il transfer rate massimo è
stato di 3,57 kB/sec.
L'handshake con il computer remoto
viene portato a termine sempre in tempi
ridotti, a dimostrare una ottima stabilità
di funzionamento e di connessione.
La costruzione, con in bella evidenza due grossi chip
Rockwell e una corposa manciata di componenti
passivi, mostra una buona mgegnenzzazione
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
103
(SlitìÀJ») Modem
Elsa MicroLink
56k Internet
Elsa MicroLink 56K Internet
Costruttore: Fisa AG - www oisnmrri
Distributore: Ingram Micro S p A. Via r
Maggio 4 I - 20068 Peschiera Borromeo IMI)
Tel 02-55351 - Fax 02-55356401
Prono: L 149.000 IVA inclusa
sul CD-ROM troviamo la replica di quasi
tutto il sitolwww.elsa.CQml
Installazione
Per installare un modem seriale è
necessario entrare nel pannello di con¬
trollo e fare un doppio click sull'icona
del modem. Windows rileverà la perife¬
rica e la porta cui è collegato. A questo
punto basterà comunicare al program¬
ma di installazione il percorso corretto
dei driver, in questo caso basterà indi¬
care il CD-ROM e i driver verranno cari¬
cati in automatico. Sempre da CD-ROM
è possibile caricare il programma in do¬
tazione per la gestione dei dati e fax, un
software completissimo sviluppato dal¬
la stessa Elsa.
È a Elsa è conosciuta per le ottime
M schede grafiche, orientate sia al
mercato professionale che a quel¬
lo amatoriale. La linea di modem pre¬
sente nel catalogo è completissima e
comprende sia dispositivi analogici che
ISDN e PCMCIA. Il modem in prova è
un dispositivo seriale esterno, e quindi
molto tradizionale. E' in grado di con¬
nettersi praticamente con tutti gli stan¬
dard oggi esistenti, dal V.22 bis al re¬
cente V.90, a 56 kbps, e dato che il
firmware si trova su una flash eprom è
anche riprogrammabile, è quindi possi¬
bile effettuare l'upgrade a standard non
ancora supportati.
Il modem è di dimensioni classiche e
sul pannello posteriore trovano posto
tutte le prese di ingresso/uscita, sia
quelle telefoniche che per la porta se¬
riale, inoltre sono presenti due prese
mini jack per il collegamento di un mi¬
k^ollegamento:
bps (mediati su 10 connessioni): 52.000
Trasferimento (file di 267 k): 46sec
Transfer rate massimo: 4,22 kB/sec
crofono e di un altoparlante per l'utilizzo
delle funzioni voice.
Confezione
Nella confezione troviamo il cavo per
il collegamento seriale con il computer,
un cavo telefonico con tanto di spina
per collegare il modem in parallelo al te¬
lefono, l'alimentatore stabilizzato da 9
volt e il CD-ROM di installazione del
software che contiene anche la docu¬
mentazione in for-
Connessione
Al banco il modem ha esibito delle
prestazioni al top. La velocità di collega¬
mento è stata sempre la massima,
52.000 bps, mentre il tempo di trasferi¬
mento del file da 267 k è stato il più
breve del lotto, 46 secondi, con una ve¬
locità molto alta, maggiore di 4
kbyte/sec.
Anche le procedure di connessione e
autenticazione sono state sempre rapi¬
dissime, a testimonianza della ottima
qualità del modem.
mato PDF. Sempre
Il programma di comuni¬
cazione è la versione lite
di Commumcatel Pro, ed
appare molto completo
Óltre alle gestione di la»
e posta elettronica ed alla
completissima rubrica
con indirizzi e-mail, nu¬
meri di fa* e di telefono,
il programma comprende
anche una utilissima se¬
zione di segreteria telefo¬
nica, che sfrutta le funzio¬
ni voice ed un applicativo
integrato di emulazione di
terminale
104
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
Modem
Enoch Modem Trio
Enoch Modem Trio
Costruttore: linoch
Distributore Asian Byte - www asiannet.il -
e-mail: asianbyie@mail.asianet,i|
Prezzo: L 1 90 000 IVA inclusa
D isponibile in blu, verde e bianco,
il modem distribuito dalla Asian
Byte è sicuramente uno dei più
originali tra quelli in prova, Il design in¬
fatti ricalca il corso delle ultime creazio¬
ni nel campo della moda dei computer:
una piccola piramide trasparente con la
sommità metallica grigia e bucherellata
(che cela in realtà l'altoparlante), ed una
fila di LED sul frontale, caratterizzato da
un grande adesivo azzurro in rilievo. Il
modem è in realtà un classico dispositi¬
vo di comunicazione seriale, dotato di
funzioni voice e, naturalmente, in stan¬
dard V.90.
Confezione
Assieme al modem troviamo nella
scatola un piccolo alimentatore stabiliz¬
zato, un cavo di connessione alla linea
telefonica con relativa presa italiana
passante, il cavo seriale con un adatta¬
tore da DB9 a DB25, ed un cavetto di
connessione con la scheda audio, per
l'utilizzo delle funzioni voice. Troviamo
inoltre un CD-ROM che contiene i dri¬
ver di installazione più il programma di
gestione del modem, SuperVoice ed
una serie di programmi aggiuntivi sha¬
reware tra i quali Internet Explorer 4 e
Netscape 3.2, CuSeeMe, Net2Phone e
Netmeeting, per le videoconferenze su
Internet, Crystal 3d Impact e Ulead Gif
Ammator, per la creazione di titoli in 3D
e di gif animate da pubblicare sul web,
Eudora per la gestione della posta elet¬
tronica ecc.
Installazione
Per installare il modem è possibile
agire in due modi: il primo consiste nel
ollegamento
bps (mediati su 10 connessioni): 50.026
Trasferimento (file di 267 k): 56 sec
Transfer rate massimo: 3,06 kB/sec
caricare i driver dal pannello di controllo
di Windows, cliccando sull'icona mo¬
dem e caricando i driver dal CD-ROM, il
secondo si avvale del programma di au-
torun del CD-ROM che, tra le varie op¬
zioni, consente di installare i driver. Da
questo menù iniziale è possibile inoltre
caricare sul computer i vari programmi
freeware e shareware presenti sul CD,
ed installare il software SuperVoice, per
la gestione del modem.
Connessione
La velocità media misurata su 10
connessioni è stata di
50.026 bps, un buon risul¬
tato considerando che otto
collegamenti su 10 sono
stati realizzati a 52.000 bps,
e solo una volta il modem
si è connesso a 33.600,
probabilmente più per un
problema della linea o del
provider piuttosto che del
modem stesso. Il file da
267 k è stato scaricato in
56 secondi, con un transfer
rate massimo di 3,06
kb/sec, La procedura di au¬
tenticazione della password
è stata portata a termine in
tempi non brevissimi, ma
questo non inficia certa¬
mente la qualità del mo¬
dem, che è apparso come
un ottimo prodotto, appeti¬
bile per chi cerca qualcosa
di esteticamente originale e
comunque ben affidabile.
Sul retro sono presenti la connessione RS 232 seriale, la presa di
alimentazione, quella telefonica, e la coppia di mgressi/uscite audio
per l'utilizzo delle funzioni voice.
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
105
Roper Flying 56000
e 56000 USB
Roper Flying 56000 e 56000 USB
Costruttori/
Roper Immnationnl I ul UJK)
Distributore:
Roper Imnrnailorial Uri Rome lei Oli
58117377 mtp7/www.roper r
Prono:
Flying 66000 L 169 000 IVA inclusa
Flying 60000 USB I 229 000 IVA incluso
Installazione
L'installazione, leggermente diversa
nelle due versioni, è comunque simile a
quelle già rilevata negli altri modem sin
qui visti, Nel caso del modem seriale bi¬
sognerà aprire il pannello di controllo di
Windows e selezionare l’icona del mo¬
dem. Windows richiederà di rilevare il
modem collegato. Dopo il rilevamento
basterà comunicare al computer l'esat¬
ta posizione dei driver, presenti in que¬
sto caso sul CD-ROM, ed il gioco è fat¬
to. Se invece sta installando il modem
USB basta collegarlo a computer acce¬
so. In questo caso il computer rileva la
nuova periferica e carica il driver appo¬
sito dal CD-ROM, dopo che voi ne ave¬
te comunicato la posizione. Il software
fornito a corredo con i due modem ne
consente l'utilizzazione come terminale
dati o fax e non presenta caratteristiche
di rilievo.
E ccoci alla prova di un modem
presente in due configurazioni
differenti. Il primo è infatti un si¬
stema tradizionale seriale, mentre l'al¬
tro si avvale della connessione USB. Il
cabinet, dall'estetica molto classica,
può essere posto sia in posizione oriz¬
zontale che verticale e le varie prese di
collegamento sono poste su uno dei la¬
ti corti, mentre su quello opposto sono
presenti i vari led che mostrano lo stao
degli apparecchi. Nel caso della versio¬
ne seriale troviamo le prese telefoniche
e RS 232, il controllo di volume dell'al¬
toparlante e il connettore di alimenta¬
zione. e sul lato opposto il l'interruttore
di alimentazione e le prese audio per le
funzioni voice. Nella versione USB tro¬
viamo solamente le prese di connessio¬
ne telefonica e USB, ed il modem vie¬
ne alimentato direttamente dal compu¬
ter.
Allegamento
bps (mediati su 10 connessioni): 48.532
Trasferimento (file di 267 k): 55 sec
Transfer rate massimo: 3,60 kB/sec
Confezione
La confezione del modem USB com¬
prende il cavetto di connessione con la
linea esterna, quello USB ed il disco di
installazione, oltre ad un manualetto di
istruzioni. Nella confezione della versio¬
ne seriale troviamo invece il cavo RS
232 ed un piccolo alimentatore stabiliz¬
zato necessario perché in questo caso
l'alimentazione non viene presa dal
computer ma dalla rete elettrica.
Connessione
Le prove sono state effettuate sola¬
mente con la versione USB del prodot¬
to. La connessione con il provider Inter¬
net ha mostrato qualche incertezza nel¬
la velocità, segnando in alcuni casi dei
valori piuttosto bassi. Il modem si è
connesso infatti sei volte a 50.666 bps
e quattro volte a 45.333 bps. Anche il
tempo di trasferimento del file da 267 k
è stato elevato, ben 55 se¬
condi, con un transfer rate
massimo di 3,60 kbyte al
secondo. Nessun problema
invece nelle procedure di
handshaking con il compu¬
ter remoto e di autentica¬
zione password, che sono
state effettuate in tempi
nella media.
Nella versione USB le uniche pre¬
se di collegamento sono quelle per
la linea telefonica ed il telefono, e
la presa per l'UniversaI Serial Bus.
106
MCmicrocomputer n, 204 - marzo 2000
Modem
SpeedCom +
Costruttore:
Spumi Coni
Distributore:
Abaco iniornaiionai - Castelfranco Veneto
(IVI Ini 0473 7Z2GI4 htlp // www .ibacoin-
totnn(k.innlr.om
Prono: I 51) 000 IVA esclusa
/ I modem in prova è una scheda in¬
terna di tipo PCI. Questo tipo di di¬
spositivi sono la soluzione ottimale
quando si voglia avere un computer
compatto, perfettamente finalizzato e
con il minor numero possibile di dispo¬
sitivi periferici esterni. Per contro sare¬
mo costretti ad installare una scheda in¬
ternamente al computer, con tutti i pro¬
blemi che questo può creare. Ogni co¬
sa che inseriamo nel computer compor¬
ta infatti l'apertura del cabinet e la ria¬
pertura nel caso decidessimo di cam¬
biare modem, oppure nel caso quest'ul¬
timo so guasti. In questo caso la sche¬
da Speedcom si è appare estremamen¬
te affidabile e sicura e, anche a causa
del costo bassissimo, risulta una delle
soluzioni più economiche ma allo stes¬
so tempo valide per dotare il proprio
computer di un apparecchio di comuni¬
cazione.
Confezione e
installazione
La confezione dello Speedcom con¬
tiene, oltre alla scheda che giunge av¬
volta in una busta antistatica, il cavo di
connessione telefonica, un manualetto
di istruzioni e il CD-ROM di installazio¬
ne. Quest’ultima avviene senza sorpre¬
se; basta inserire la scheda all'interno
del computer e all'accensione Win¬
dows riconosce la nuova periferica e
carica i driver dal CD-ROM in dotazione.
Se dovessero crearsi problemi di con¬
flitti con altre schede, non risolvibili mo¬
dificando le impostazioni del plug &
play, è buona norma, prima di riportare
la scheda incriminata al negoziante,
provare ad installarla su un diverso slot
PCI, il più delle volte questa semplice
Colleg amento:
bps (mediati su 10 connessioni): 49.333
Trasferimento (file di 267 k): 47 sec
Transfer rate massimo: 3,81 kB/sec
SpeedCom +
operazione e sufficiente per rimettere a
posto le cose. Nel CD-ROM troviamo
anche il programma di gestione BitWa-
re, che consente di utilizzare il compu¬
ter come fax manager e terminale dati
Connessione
Al banco di prova lo Speedcom non
ha dato problemi di sorta. La velocità
media registrata durante le connessioni
è risultata la più bassa tra quelle regi¬
strate, con 49,333 bps. Per contro il
tempo di scaricamento del file da 267 k
è risultato invece uno dei migliori, con
47 secondi appena, ed una velocità di
connessione massima riportata da Ex¬
plorer di 3,81 kbyte/secondo. La proce¬
dura di handshake con il modem del
provider si è risolta
sempre in tempi
piuttosto ristretti
ed il sistema non
ha mai, nella brevi
prove effettuate,
mostrato alcun pro¬
blema. In definitiva
Speedcom + è un
ottimo prodotto,
economico ed affi¬
dabile, che non
mancherà di dare
soddisfazioni a chi
vuole dotare il pro¬
prio computer di
una scheda mo¬
dem interna, e non
vuole combattere
con cavi e cavetti
di connessione e
alimentatori di cor¬
rente separati,
Il programma di gestione del modem è molto completo e consente di utilizza¬
re il computer come lax manager e terminale dati.
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
107
Modem
Trust 56K USB
D avvero straordinario questo mo¬
dem USB Trust. E‘ talmente pic¬
colo e leggero che sarebbe faci¬
le portarlo in tasca come fosse un te¬
lefonino. Invece si tratta di una comple¬
to modem USB V.90 dell'ultima genera¬
zione. capace di collegarsi con tutti gli
standard attuali di comunicazione, V21,
V22 bis. V 23 compatibile. V 32 bis. V34
e V34 bis, K56flex e V.90, caratterizzato
da un design attuale e da prestazioni
davvero interessanti Le minuscole di¬
mensioni lo rendono ideale per essere
utilizzato in unione con un computer
portatile sprovvisto di modem, ma an¬
che con un normale computer da casa,
solo che in questo caso si rischia seria¬
mente di perderlo sulla scrivania!
In reità l'unico problema causato da
modem così piccoli e leggeri è causato
dalla pesantezza e dalla rigidità dei cavi
che a questi vengono collegati. Infatti
sia il cavetto USB che quello telefonico,
sono quasi più pesanti del modem
stesso e rischiano di trascinarlo fuori
dalla scrivania se il piccolo oggettino
Collegamento
bps (mediati su 10 connessioni): 50.666
Trasferimento (file di 267 k): 51 sec
Transfer rate massimo: 4.34 kB/sec
non è disposto in una maniera piutosto
stabile.
L’uso ideale di questo minuscolo mo¬
dem appare quindi quello in unione con
un computer portatile, considerato che
il 56k può essere tranquillamente ripo¬
sto in una tasca della borsa del note¬
book, e che il ridottissimo peso, e la
mancanza dell'alimentatore esterno
rendono il sistema ancora più facilmen¬
te trasportabile.
Confezione
La piccola scatola contiene, oltre al
modem, anche il cavo USB di connes¬
sione con il computer, un cavo telefoni¬
co con spina telefonica opzionale (che
da sola è già più grossa del modem!),
un manuale di istruzioni in più lingue e
un CD-ROM di installazione con i driver
Trust 56K USB
Costruttore:
Trust Computer Products - Hotlme Tel
051.66.35 947 - Fa* 051 66 35.843 -
www trustcom
Prezzo:L 179 000 IVA inclusa
ed il programma di comunicazione.
Installazione
Trattandosi di un sistema USB è suf¬
ficiente collegare il modem al compu¬
ter, il sistema rileverà subito la presen¬
za del dispositivo esterno e una volta
comunicato il corretto percorso del dri¬
ver Windows si occuperà del carica¬
mento e configurazione finale. Sempli¬
ce anche l'installazione del programma
di comunicazione SuperFax, che con¬
sente di ricevere ed inviare fax ed e-
mail e utilizzare il computer come sem¬
plice terminale telnet per l'invio e la ri¬
cezione di dati.
Connessione
La connessione è stata sempre risol¬
ta ad una velocità di 50 666 bps, tutte e
dieci le volte, mostrando una notevole
affidabilità di collegamento. Il file da
267 k è stato scaricato in 51 secondi,
con una velocità massima di 4,34 kby-
te/sec Le procedure di handshake con
il computer remoto e di autenticazione
dell'utente sono state portate a termine
sempre in maniera molto veloce, a di¬
mostrazione di un buon sincronismo tra
il provider ed il computer locale.
Il modem Trust, pur se non estrema-
mente economico, è piccolissimo, co¬
modissimo, leggerissimo; sta nel ta¬
schino della giacca e può essere quindi
portato in giro con la massima sempli¬
cità, inoltre l'affidabilità di collegamento
è ottima.
Il software fornito con il modem consente di utilizzare il dispositivo per ricevere ed inviare fax. e-mail e da¬
ti. oltre che simulare un terminale teinel
108
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
Modem
Typhoon k56V.90USB __
Costruttore:
Anubis - www.anubis.com
Distributore:
Anubis balia S.r.l. - Via Rocca Imperiale 43/a •
Roma - Tel. 06.79.81 17.38 - Fax
06 79.81 63.71 -e-mail anubisi|aly®1in.il
Prezzo: L 159 000 IVA inclusa
L a Anubis, multinazionale presente
nei maggiori paesi del mondo, ha
aperto da poco una propria sede in
Italia Anubis è già conosciuta nel no¬
stro paese per i prodotti multimediali
Typhoon, caratterizzati da ottimi dati di
targa, da una garanzia di due anni e da
un capillare servizio di assistenza anche
on line.
Oltre che per gli ottimi prodotti multi¬
mediali, Typhoon è conosciuta per i
suoi modem, dei quali vanta un discre¬
to catalogo. In prova abbiamo tre diver¬
si dispositivi, che coprono un po' tutte
le esigenze dell'utilizzatore.
Costruzione
Quello a cui si riferisce questa prova
è il k56 V.90, un modem esterno USB,
che sembra il fratello gemello del Trust
USB provato nella scheda precedente.
La somiglianza tra i due modem è infat¬
ti molto stretta come visibile dalle foto.
Anche questo modem Typhoon è dav¬
vero piccolo e leggero, ed è l’ideale per
chi ha bisogno di un modem facilmente
trasportabile, da mettere nella borsa del
notebook. Sulla parte anteriore del pic¬
colo case sono presenti tre LED che
segnalano lo stato di funzionamento del
dispositivo, mentre nella parte posterio¬
re troviamo la presa telefonica e quella
USB per il collegamento con il compu¬
ter.
Confezione
Nella scatola è presente naturalmen¬
te tutto il materiale necessario per l'uti¬
lizzazione del modem, dal cavo USB
per collegarsi al computer, al cavo te¬
lefonico. Troviamo inoltre un manualet-
Collegamento
bps (mediati su 10 connessioni): 50.932
Trasferimento (file di 267 k): 50 sec
Transfer rate massimo; 3,07 kB/sec
Typhoon
k56 V.90 USB
to di istruzioni e il CD-ROM di installa¬
zione che contiene sia i driver che il
programma di comunicazione.
Installazione
Come in tutti i dispositivi USB per in¬
stallare questo modem è sufficiente in¬
serire il cavo nell'apposita presa del
computer, a sistema acceso. Windows
si accorge dell’avvenuto collegamento
e, una volta rilevata la nuova periferica
cerca il driver, presente sul CD-ROM di
installazione.
Da notare, e questo vale per tutti i
modem USB, che vengono in realtà in¬
stallati due driver differenti: il primo è
proprio quello del modem, mentre il se¬
condo è un simulatore di porta COM,
che utilizza invece il bus USB per la co¬
municazione. In pratica viene simulata
la presenza di una ulteriore porta COM
nel computer, al quale risulta collegato
il modem. In questo modo sarà possibi¬
le utilizzare il dispositivo con qualsiasi
programma, anche datato, basta che
questo sia in grado di rilevare la presen¬
za di porte COM sula macchina.
Connessione
Collegato alla linea telefonica il mo¬
dem ha stabilito la connessione con il
provider otto volte a 50.666 bps, e due
volte a 52.000, per una media di
50.932 bps. La velocità di trasferimen¬
to del file non è stata elevatissima, ma
come sappiamo questa dipende più dal
provider che dal
modem; in ogni
caso si sono cro¬
nometrati 50 se¬
condi, con una ve¬
locità massima di
connessione di
3,07 kbyte al se¬
condo.
IL software di comunicazione presente sul CD-ROM è completo e consente di
utilizzare il modem Typhoon anche come sistema fax e dati
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
109
Modem
Typhoon QuickCom 56 Ext
Costruttore
Anubis - www anubis coni
Distributore Anubis Italia S 1 1 - Via Rocca
Imperiate 43/a Roma Tal. 06 79 81 17 38 -
Fa« 06 79 81 63 71 - e-mail anunisilaivWiru
Prezzo 119 000 IVA inclusa
Windows, si aprono le proprietà del
modem, si aspetta che il computer ri¬
levi il modem collegato e a questo
punto si indica a Windows il percorso
dei driver presenti sul dischetto di in¬
stallazione.
Successivamente sarà possibile in¬
stallare il software di gestione del mo¬
dem che consente l'utilizzo del com¬
puter come semplice terminale dati,
come fax oppure come telefono dota¬
to di segreteria telefonica, utilizzando
le funzioni voice del modem.
Typhoon
QuickCom 56 Ext
/ I secondo modem Typhoon è un si¬
stema tradizionale cioè con connes¬
sione seriale RS 232, Le dimensione
sono ragguardevoli, specialmente se
confrontate con le versioni USB A que¬
sto si deve aggiungere la scomodità
dell'alimentatore esterno, necessario
non essendo possibile prendere l'ali¬
mentazione direttamente dal computer.
I modem di questo genere mal si pre¬
stano ad essere trasportati e sono più
adatti ad essere utilizzati in unione ad
un computer fisso, al quale vanno colle¬
gati una sola volta, e poi lasciati li, a
svolgere il proprio lavoro. Il case di co¬
lore grigio presenta sulla parte frontale i
soliti LED che segnalano lo stato del
modem e della linea telefonica, sul pan¬
nello posteriore troviamo le prese te¬
lefoniche, RS 232 e di alimentazione,
oltre al pulsante di accensione e i iack
audio per l'utilizzo delle funzioni voice.
Ollegamento
bps (mediati su 10 connessioni): 52.000
Trasferimento (file di 267 k): 56sec
Transfer rate massimo: 3.06 kB/sec
Confezione
La generosa confezione contiene il
cavo RS 232 di connessione con il com¬
puter, dotato di un doppio connettore
lato computer, con spina DB25 e DB9;
una cavetto telefonico, una presa te¬
lefonica in standard italiano, un manua¬
le di istruzioni e il disco di installazione.
Installazione
L'installazione non crea problemi.
Si entra nel pannello di controllo di
Connessione
La connessione con il nostro provi¬
der Internet si è svolta sempre a
52.000 bps. con una costanza di funzio¬
namento davvero esemplare
Per contro il tempo di trasferimento
del file da 267 k è stato il più alto del
lotto, con 56 secondi, ma questo non
dipende dal modem, come già spiegato
precedentemente.
In ogni caso la massima velocità di
transfer rate è stata di 3,06 kbyte al se¬
condo.
L'handshake con il server remoto è
stato portato a termine sempre in po¬
chissimi secondi, segno di una buona
stabilità di funzionamento.
Il Quick Com 56 Ext è un ottimo pro¬
dotto, caratterizzato da un funziona¬
mento affidabile e sicuro, capace di
connettersi alla maggiore velocità che
la linea telefonica consente.
Sul pannello poste¬
riore sono presenti
le prese telefoniche,
delle quali una 6
chiusa da un tappo
in plastica, le prese
audio per l’utilizzo
delle lunziom voice,
la presa seriale
RS232, la presa di
alimentazione e l'in¬
terruttore di accen¬
sione
110
MCmìcrocomputer n. 204 - marzo 2000
Modem (s£^'
Typhoon
QuickCom 56 PCI
Typhoon QuickCom 56 PCI
Costruttore: Anubis - www.anubis.eom
Distributore: Anubis Italia Srl - Via Rocca
Imperiale 43/« - Roma - Tal 06 79 81 17.38-
Fa» 06 79.81,63.71 - e-mall anubisiuHy9tin.it
Prezzo: L 69 000 IVA inclusa
/ I terzo modem Typhoon è su scheda
PCI, si tratta quindi di un dispositivo
interno, con tutti i vantaggi e gli svan¬
taggi che questa soluzione può dare. Tra
i vantaggi c'è sicuramente quello di non
avere un altro oggetto a cui dare spazio e
la mancanza di fili volanti, tranne quelli
della linea telefonica. Tra gli svantaggi gli
eventuali problemi di installazione con il
plug & play di Windows (in verità ormai
abbastanza rari), e la necessità di dover
aprire il computer in caso di problemi.
Comunque si tratta di un moderno mo¬
dem V.90 basato su DSP, digitai signal
processor, capace di assicurare le miglio¬
ri prestazioni grazie anche alla intima con¬
nessione con il computer. Il Quick Com
PCI infatti utilizza per il collegamento con
il processore una UART 16550A, capace
di una velocità di trasferimento dati di
115.200 bps. Inoltre presenta un eleva¬
tissimo throughout di compressione, da¬
to dall’accesso parallelo al bus del PC.
Costruzione
La scheda PCI è di piccole dimensio¬
ni. Su di essa spicca la presenza di un
solo grande chip VLSI che contiene in
pratica tutto il modem. Le connessioni
per i dispositivi esterni sono due prese
telefoniche, una per l'ingresso della li¬
nea e l'altra per l'uscita verso un even¬
tuale telefono, e due prese mini jack per
le funzioni voice, delle quali il modem è
dotato.
Confezione
Nella scatola sono presenti la scheda,
racchiusa in una busta antistatica, il cavo
telefonico, con una presa in standard ita¬
liano e un manualetto di istruzioni, oltre
k^ollegamenfo:
bps (mediati su 10 connessioni): 51.867
Trasferimento (file di 267 k): 48 sec
Transfer rate massimo: 4.12 k8/sec
al CD-ROM che contiene i file per l'in¬
stallazione.
Installazione
L'installazione è semplice. Si apre il
computer e si inserisce la scheda in uno
degli slot PCI disponibili; si riaccende il
computer e verranno richiesti i driver, sia
del modem che della porta multimediale
necessaria per le funzioni voice. Basterà
inserire il CD-ROM nel lettore e fornirne
il percorso al programma di installazione
che caricherà da questo i driver. Sempre
sul CD-ROM è presente il programma di
comunicazione che dà la possibilità di
utilizzare il computer come gestore di
fax e segreteria telefonica.
Connessione
La connessione ad Internet è stata
stabilita sempre a 52.000 bps tranne una
volta (peccato), per cui il dato riportato in
tabella è 51.867. Il file da 267 k
è stato scaricato in un tempo
brevissimo, 49 secondi, con
una transfert rate di 4,12 kbyte
al secondo. La procedura di
connessione, riconoscimento
del modem e autenticazione
dell'utente si è sempre risolta
in una manciata di secondi, a
dimostrazione di un'ottima sta¬
bilità di funzionamento. Insom-
ma un ottimo prodotto che non
mancherà di soddisfare tutti
uelli che preferiscono la solu¬
zione del modem interno al
computer.
Il programma di comunicazione dà la possibilità di utilizzare il
computer come gestore di fax e segreteria telefonica.
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
111
Modem
Modem?
non solo analogico!
La crescente richiesta di connettività, causata dal fatto che sempre più persone hanno bisogno di collegarsi
a Internet, sta spostando il mercato verso soluzioni che sempre più si avvicinano all'ambito professionale.
La disponibilità di connessioni ISDN a basso costo e ora anche l'arrivo della ADSL, permette finalmente anche
all'utente singolo di accedere a questo tipo di tecnologie. Ecco una panoramica delle attuali soluzioni di uso
corrente. Di ISDN e non solo torneremo a parlare prossimamente in uno speciale dedicato proprio a schede
e periferiche di questo tipo.
di Pierfrancesco Fravolini
Non esistono, chiaramente, solo so¬
luzioni analogiche alle esigenze di con¬
nettività. Chi avesse bisogno di maggio¬
re velocità di connessione e maggiore
affidabilità può orientarsi a sistemi diver¬
si da quelli visti finora, in particolare ver¬
so connessioni ISDN, oppure verso la
recentissima ADSL, Internet ad alta ve¬
locità, I vantaggi in questi due casi sono
notevoli: da un lato infatti la connessio¬
ne ISDN assicura una velocità di trasfe¬
rimento dati di ben 64 kbps, con una ca¬
ratteristica peculiare: la velocità di colle-
gamenteo è costante. Per di più assolu¬
tamente uguale nei due sensi. Come
La famiglia di prodotti OfficeConnect di 3Com
C on questi sistemi 3Com offre soluzioni di
networking integrato che consente a piccole
imprese di accedere ad Internet, condividere risor¬
se informatiche su una rete locale, e connettere
utenti o postazioni remote. I prodotti OfficeCon¬
nect comprendono schede di rete, Hub e switch
Ethernet, kit per il networking e print server
Il prodotto in figura, OfficeConnect ISDN LAN
Modem, integra in un'unico contenitore un hub
Ethernet a 4 porte, un router IP, un terminal adap-
ter ISDN e due porte analogiche al costo di
923 000 lire IVA esclusa. Collegando altri hub
Ethernet è possibile supportare fino a 25 diverse
postazioni, che siano terminali o altri tipi di dispo¬
sitivi. Con OfficeConnect ISDN LAN Modem è
possibile per tutti i computer dello stesso ufficio
condividere un unico account presso un provider
Internet, aumentando la sicurezza dell'ufficio attra¬
verso il mascheramento degli indirizzi IP delle
macchine
ISDN LAN Modem
Sul pannello posteriore dell'Office Con-
nect sono presenti, oltre al connettore
di alimentazione e al pulsante di reset,
anche due porte telefoniche, alle quali
connettere normali telefoni, quattro con-
nettoti Ethernet e la presa ISDN
Per informazioni: 3Com Italia - Via
Michelangelo Buonarroti, 1 - 20093
Cotogno Monzese IMII - Tel.
1678.794889 (numero verde) -
Iwww drornTi
112
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
Modem
Trust ISDN PCI
r rust ISDN PCI è un adattatore ISDN ad alta velocità di tipo interno. Il software a corre¬
do RVS-COM consente di utilizarlo come fax e terminale dati e, sfruttandone le fun¬
zioni voice, anche come segreteria telefonica programmabile. Nella confezione sono pre¬
senti. oltre alla scheda anche un cavo ISDN e un manuale multilingua. Il modem gode di
una garanzia di cinque anni. I requisiti mimmi richiesti sono un processore di classe Pen¬
tium, 16 megabyte di memoria, e 4 megabyte di spazio sull'hard disk. La scheda è disponi¬
bile a L. 99.000 IVA inclusa.
collegarsi ad Internet con una velocità
maggiore può quindi acquistare un di¬
spositivo ISDN e farsi installare una li¬
nea di questo tipo nella sua abitazione.
Tra l'altro i costi di collegamento sono
gli stessi delle connessioni telefoniche
tradizionali, tranne che per il raddoppio
del canone, giustificato dalla disponibi¬
lità di due linee telefoniche. Infatti chi
utilizza una linea ISDN per connettersi a
Internet può, contemporaneamente, ef¬
fettuare o ricevere una seconda chia¬
mata grazie alla presenza di una secon¬
da linea libera.
ben saprete un modem V.90 è capace
di ricevere dati ad una velocità di 52.000
bps (ma per cause dipendenti dalla linea
telefonica la velocità può essere inferio¬
re) mentre può trasmettere solamente a
33.600 bps. Nel caso delTISDN invece
la velocità sia in trasmissione che in ri¬
cezione è di 64 kbps costanti se si utiliz¬
za solo una linea, mentre è di ben 128
kbps se vengono utilizzate entrambe le
linee a disposizione (ma sono pochi i
provider Internet che supportano questa
funzione). Con l’ADSL la velocità di col-
legamento con il provider è ancora più
alta, ma in questo caso i vantaggi sono
meno evidenti (è elevata infatti la velo¬
cità di collegamento con il provider, ma
se ci si collega ad un sito lento la velo¬
cità di collegamento sarà quella imposta
dal sistema più lento).
ISDN per tutti
Se fino a qualche tempo fa la solu¬
zioni diverse dalla RTC (Rete telefonica
Per informazioni:
Trust Hot Line - Tel 051.66.35.947 -
Fax 051.66.35.847 - www. trust com
Per gli uffici
I piccoli uffici possono invece orien¬
tarsi sia verso connessioni di tipo ISDN
che del nuovo tipo denominato ADSL
senza per questo dover mettere a bud¬
get cifre considerevoli. Esistono infatti
in commercio alcuni prodotti davvero
interessanti che consentono ad una pic¬
cola azienda non solo di avere una con¬
nessione Internet ISDN, ma anche di
gestire una piccola rete interna. Il di¬
spositivo della 3Com che
vedete nelle foto è proprio
uno di questi. E’ in grado in¬
fatti di gestire sia la connes¬
sione ISDN con il provider
Internet, fornendo tra l'altro
anche due uscite analogiche
supplementari, sia di svolge¬
re la funzione di hub per una
piccola LAN interna. Questo
significa che con un solo di¬
spositivo, dal costo inferiore
della somma router+hub, e
con una maggiore facilità di
configurazione (le imposta¬
zioni del sistema si modifi¬
cano infatti facilmente da
uno dei computer collegati alla rete) si
ha la possibilità di far navigare i propri
dipendenti e collaboratori senza ulteriori
problemi.
Commutata), in pratica le linee telefoni¬
che normali, erano alla portata solo del¬
le aziende, ora anche i singoli utenti
che si collegano da casa possono acce¬
dere a questa tecnologia, anche e so¬
prattutto per la facilità di reperimento di
modem adatti e il crollo dei prezzi che
questi dispositivi hanno subito. Oggi è
facile acquistare adattatori ISDN interni,
esterni ed anche USB, allo stesso prez¬
zo dei tradizionali modem analogici, e
anzi, a volte ad un prezzo inferiore. La
tecnologia totalmente digitale di questi
adattatori (che è improprio chiamare
modem in quanto non viene effettuata
al loro interno alcuna modulazione di ti¬
po analogico) è infatti più semplice di
quella mista analogico/digitale dei mo¬
dem tradizionali. Anche il singolo uten¬
te informatico, che ha la necessità di
Conclusioni
In questo speciale abbiamo voluto
fornire una panoramica il più possibile
esauriente riguardo alla connettività con
modem di tipo tradizionale e ci auguria¬
mo naturalmente di aver messo in gra¬
do il lettore di operare le sue scelte al
meglio.
L'argomento Internet non si esauri¬
sce chiaramente qui, ma verrà portato
avanti nei prossimi numeri con articoli e
speciali che copriranno anche altri
aspetti dell'argomento. «S
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
113
di Aldo Ascenti
Compass ZEN
Piccoli e leggeri o grandi e potenti,
minimalisti nell'aspetto e nella compo¬
nentistica o vistosi e superaccessoria¬
ti, La scelta del notebook diventa sem¬
pre più una manifestazione dell'indole
e dei gusti di ciascuno di noi, talvolta a
scapito delle effettive necessità d'uti-
lizzo.
Un oggetto di desiderio da possede¬
re e da esibire con orgoglio, col rischio
poi di sfruttarlo in non più di un paio di
occasioni al mese, durante un viaggio
di lavoro o come costoso sostituto
dell’agenda cartacea,
E’ pure vero che un portatile ben
carrozzato è un'ottima alternativa ad
un PC tradizionale, con indubbi vantag¬
gi per l'occupazione dello spazio dome¬
stico, Il difficile, in un mercato che si
specializza sempre più, è trovare il
punto di mezzo, ovvero l’oggetto che
concilia tutte le esigenze, sommando
ad un'estrema portabilità una dotazio¬
ne di tutto rispetto, senza far sentire la
necessità di una stazione fissa o di una
costosa docking station.
La soluzione Compass a questo pro¬
blema si chiama Zen e, come la filoso¬
fia da cui prende il nome, fa dell'equili¬
brio il suo punto di forza, offrendo a
meno di quattro milioni (IVA inclusa),
una versatilità difficilmente eguagliabi¬
le, grazie alle robuste prestazioni del
Celeron 366, ai 96 Mbyte di RAM e al¬
le memorie di massa estraibili che per¬
mettono di scegliere, di volta in volta,
se portarsi dietro il floppy o il lettore
CD-ROM
Eleganza impeccabile
L'impeccabile livrea grigio-argento
dello Zen conferma il buon gusto e la
perizia di Compass nel vestire i suoi
prodotti. Meno largo di un foglio A4 e
spesso circa 34 millimetri questo note¬
book non può essere annoverato tra gli
ultra sottili ma mantiene un ingombro
comunque inferiore alla maggior parte
dei concorrenti nella medesima fascia
di prezzo. La costruzione esterna è puli¬
ta e razionale, priva di inutili sporgenze
e di arditi elementi estetici di dubbio gu¬
sto, con accostamenti cromatici davve¬
ro azzeccati che ne snelliscono ulterior¬
mente l'aspetto. La plastica del rivesti¬
mento è di buona qualità, abbastanza
ruvida da garantire una presa sicura in
114
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
Compass Zen
Compass Zen
Produttore e distributore:
Compass S.r.l.
Via Marchesina. 46
20090 Trezzano sul Naviglio IMI)
Tel. 02/4459889
i/vww,coinDassmoone.corr:
Prezzi al pubblico (IVA esclusal
Display TFT 12 1 ", CPU Celeron 366,
32 Mbyte RAM. batteria Li-lon. HDD 6 Gbyte
L 3 150.000
Espansione SDRAM da 64 Mbyte L 215 000
ogni occasione, e l'assemblaggio è ben
realizzato, pur rivelando qualche scric¬
chiolio di troppo sui punti di giunzione.
L'insieme della struttura è sufficiente-
mente rigida, anche se si fa sentire la
mancanza di un telaio in magnesio, tan¬
to che tenendo il portatile, con lo scher¬
mo sollevato, dall'angolo destro si può
provocare un involontario sblocco del
cassetto del CD-ROM a causa della
flessione. Lo Zen pesa, con le batterie,
meno di 3 chilogrammi, rendendo il tra¬
sporto molto agevole, grazie anche alla
robusta borsa in similpelle fornita in do¬
tazione che occupa uno spazio poco su¬
periore al portatile stesso e permette di
conservare in un'apposita tasca tutti gli
accessori.
Una volta aperto, il Compass Zen ri¬
vela un sottile display da 12,1 pollici in¬
serito nel coperchio in modo legger¬
mente asimmetrico; nel lato destro del¬
la cornice è immerso un piccolo mi¬
crofono, individuabile da una serie di fo-
rellini. Il pulsante di accensione e quello
di standby si trovano sotto la cerniera,
in posizione sicura rispetto ad attivazioni
accidentali, mentre un po' più a destra
trovano posto i tre led di controllo delle
funzioni della tastiera e un minuscolo
pulsante che funge da scorciatoia per
l'avvio del browser Web. Ai lati di questi
comandi sono posizionati gli altoparlanti
che, a dispetto delle piccole dimensioni,
riveleranno discrete qualità acustiche e
un accettabile livello di volume. La ta¬
stiera riprende i motivi cromatici dello
Zen con una riuscita mescolanza di to¬
nalità di grigio e si presenta come uno
strumento efficace grazie ai tasti full-si-
ze e al corretto posizionamento dei co¬
mandi "di servizio". Unico neo l'ecces¬
siva flessibilità della base, che provoca
sgradevoli oscillazioni durante la digita¬
zione. Valido ma non a prova di errore
l'ampio touchpad, il cui moto rivela a
tratti qualche imprecisione ma è suppor-
Anche se non si tratta dì
un ultra sottile, il Compass
Zen mantiene dimensioni
davvero contenute.
tato da due pulsanti
piuttosto ben calibra¬
ti. Sul bordo frontale
trovano posto i led di
accensione, di
standby, di funziona¬
mento dell'hard disk
e di carica delle bat¬
terie, che risultano
ben visibili anche a
coperchio abbassato.
La dotazione
Sul lato sinistro dello Zen si trovano
l'ingresso dell'alimentazione, un singolo
connettore USB, l'uscita per il modem
integrato a 56K e due prese jack per
l'input/output audio. Sigillato da un sup¬
porto plastico è visibile il vano che do¬
vrebbe ospitare un'uscita TV, che risul¬
ta purtroppo mancante anche se previ¬
sta dalle funzionalità della scheda grafi¬
ca. Questa limitazione, probabilmente
dettata più da scelte di mercato che dal
reale bisogno di contenere i costi, è as¬
sai frequente nei portatili di fascia bas¬
sa e media, rendendone di fatto molto
più laborioso l'utilizzo quali strumenti
per le presentazioni o anche solo per vi¬
sualizzare sul grande schermo della te¬
levisione di casa un archivio di fotogra¬
fie digitali. Sempre sul lato sinistro è vi¬
sibile uno slot PCMCIA di tipo I o II con
CardBus e supporto per Zoomed Video,
sormontato dalle due levette di sblocco
dell'hard disk estraibile, soluzione, que¬
sta, che Compass ha ritenuto preferibi¬
le a un secondo ingresso per PC Card,
di cui si potrebbe però sentire la man¬
canza qualora si desiderasse usare
l'unico slot disponibile per collegare lo
Zen alla rete aziendale. Altro piccolo di¬
fetto riguarda proprio il meccanismo di
estrazione dell'hard disk, le cui levette
di bloccaggio sono risultate, sull'esem-
La tastiera è elegantissima, ben posizionata, ma oscilla troppo sotto le dita
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
115
Compass Zen
II sistema di moduli in¬
tercambiabili è il modo
migliore per portare con
sé solo ciò che serve.
Sullo Zen tutto è estrai¬
bile, anche II sottile
hard disk da 6 giga
buon livello di nitidezza. Gli aloni ai
quattro angoli sono presenti ma decisa¬
mente poco marcati ed è buona anche
la visibilità da angoli diversi da quello ot¬
timale, soprattutto se ci si sposta late¬
ralmente. Lo schermo è poco disturba¬
to anche se si esercita una certa pres¬
sione o torsione sul coperchio, mentre
qualche oscillazione dei cristalli liquidi si
nota toccandolo direttamente con le di¬
ta. Le risoluzioni utilizzabili sono
800x600 con 16 o 24 bit colore oppure
640x480 con una riduzione dell'area vi¬
sibile per la mancanza di un algoritmo
piare in prova, troppo morbide e instabi¬
li in caso di contatto accidentale. La
parte posteriore del notebook è invece
dedicata alle porte seriale e parallela,
all'uscita video, a una PS/2 e ad un con¬
nettore proprietario per collegare ester¬
namente il modulo CD-ROM o quello
del floppy attraverso un corto cavetto
fornito in dotazione Le porte non sono
protette in alcun modo, ma sufficiente-
mente incassate da non sporgere oltre
lo spessore dello chàssis. Accanto a
queste è visibile la piccola ventola di
raffreddamento del processore, che
non produce alcun rumore durante il
funzionamento, C’è da dire che questo
Compass è dotato di un ottimo sistema
di dissipazione del calore, visto che la
superficie si scalda in modo appena
percettibile anche dopo diverse ore di
funzionamento.
Sul lato destro si trova il vano che
può ospitare il CD-ROM 24x o il floppy
disk drive prodotti da Mitsumi, entram¬
bi forniti. Ciascun modulo dispone inol¬
tre di una finestrella semitrasparente
che consente la comunicazione a infra¬
rossi del trasmettitore visibile all'inter¬
no del vano. Il meccanismo di bloccag¬
gio dei dispositivi si trova sul fondo
dell'apparecchio e si compone di una
levetta con ritorno a molla e di una se¬
zione zigrinata sulla quale fare forza ver¬
so l'esterno. I moduli si estraggono con
facilità e nel contempo rimangono sal¬
damente bloccati in posizione una volta
inseriti. I contatti sono di tipo proprieta¬
rio e compatibili con il connettore posto
sul retro dell'apparecchio, cosi da ren¬
dere comunque possibile un uso simul¬
taneo delle due periferiche.
La configurazione hardware della
macchina in prova è poco al di sotto
della massima espandibilità dello Zen e
Una curiosa funziona¬
lità dei driver della
scheda grafica permet¬
te di ruotare di 90 o
180 gradi l'immagine
sul display, permetten¬
do di mostrare sullo
schermo dello Zen un
foglio poco piu piccolo
dell'A4 e con analoghe
proporzioni
comprende la CPU Intel Celeron a 366
MHz (che al bisogno può essere sosti¬
tuita con un più performante Pentium II
a 400 MHz), una abbondante memoria
da 96 Mbyte, il gruppo batterie agli ioni
di litio, il display TFT da 12.1 pollici
mosso da una scheda Silicon Motion
LynxEM su AGP con 4 Mbyte di me¬
moria video e l'hard disk di produzione
Hitachi con una capacità di 6 Gbyte II
sistema operativo precaricato è Win¬
dows 98 e con lo Zen viene fornito un
CD di utility e dri¬
ver e un manualet-
to in inglese che
descrive succinta¬
mente le principali caratteristiche del
notebook e le precauzioni di utilizzo e
l'alimentatore, grande come un pac¬
chetto di sigarette, che non ha rivelato
tendenze al surriscaldamento
La prova
Non appena si accende, il display
dello Zen mette in mostra livelli molto
elevati di contrasto e luminosità e un
116
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
Compass Zen
Sul retro, oltre alle comuni porte, è visibile un connettore proprietario per collegare esternamente il modu¬
lo floppy o quello CD-ROM
di interpolazione. Questo fatto limita
parecchio la fruibilità delle applicazioni
che funzionano solo alle basse risolu¬
zioni, come vecchi giochi o strumenti
grafici sotto MS-DOS.
Su monitor esterno, invece, la risolu¬
zione può arrivare a 1024x768 con 16
milioni di colori e la scheda grafica può
funzionare in modalità dual display, ov¬
vero visualizzare contemporaneamente
aree diverse del desktop sul TFT del
portatile e sul video esterno. Altra ca¬
ratteristica interessante dei driver della
Silicon Motion è la possibilità di ruotare
di 90 o 180 gradi la visuale. L'utilità di
questa funzione si vede solo nel caso si
vogliano sfruttare le proporzioni dello
schermo per visualizzare meglio un do¬
cumento memorizzato in formato A4,
un po’ come avveniva qualche anno fa
con i monitor di pagina usati per il desk¬
top publishing. Naturalmente per opera¬
re con lo Zen in questa modalità è ne¬
cessario dotarsi di un mouse e di una
tastiera esterni, onde evitare improbabi¬
li contorsionismi.
Quanto alla velocità, questa scheda
non appare un mostro di performance
ma è perfettamente adeguata all'uso
con applicazioni SOHO e grafica bidi¬
mensionale, in compenso la ricchezza
di funzionalità e la stabilità dei driver ne
fanno uno strumento assai versatile
che ben si adatta alle caratteristiche
dello Zen.
Le prestazioni generali della macchi¬
na soddisfano pienamente: il Celeron,
spalleggiato dalla generosa quantità di
RAM, è più che sufficiente per qualsiasi
impiego sensato dello Zen e non si sen¬
te affatto il bisogno di una configurazio¬
ne basata sulla CPU più veloce. Il mo¬
dem supporta lo standard V90 e la
scheda audio è una Master Riptide pro¬
dotta da Rockwell che genera un out¬
put di buona qualità e integra una wa-
vetable software. L'hard disk Hitachi
non è particolarmente veloce e neppu¬
re silenzioso, migliore la qualità del let¬
tore CD che non perde un colpo e non
fa vibrare la scrivania mentre raggiunge
la massima velocità di rotazione.
Molto valida anche la scelta del BIOS
Phoenix, aggiornabile ed in grado di
supportare tutte le più recenti funziona¬
lità di gestione dell'hardware.
Dulcis in fundo parliamo di autono¬
mia Alla batteria in dotazione, del tipo
Li-lon, si accede dalla base del note¬
book, facendo scorrere i due fermi visi¬
bili sul frontale.
Questo pacco batterie ha dimensioni
generose e, nelle prove effettuate, è
stato in grado di tenere in vita lo Zen,
con display e hard disk sempre accesi,
per quasi quattro ore, superando di
gran lunga le possibilità di prodotti ben
più costosi e rendendo questo Com¬
pass un compagno di viaggio davvero
ideale.
Se poi la RAM davvero non vi basta
mai. sul fondo dello Zen. protetto da
uno sportellino fermato con una vite,
c'è uno slot di espansione che può es¬
sere utilizzato per portare la memoria
complessiva a 160 Mbyte, sommando
ai 32 Mbyte presenti sulla scheda ma¬
dre una SDRAM da 128 Mbyte, che
Compass vende al modico prezzo di
780.000 lire più IVA.
Conclusioni
Questo Compass è davvero uno
strumento razionale, in grado di incon¬
trare i favori dell'assiduo viaggiatore
che non vuole rinunciare a portarsi tutto
dietro e di chi desidera un equilibrato si¬
stema SOHO con un tocco di raffinata
eleganza in più. Con lo Zen si può scri¬
vere. archiviare, calcolare, studiare, na¬
vigare e fare quel tanto di fotoritocco e
di musica che può divertire a livello do¬
mestico; non è il computer giusto, inve¬
ce. per gli appassionati dell'editing vi¬
deo, e di grafica tridimensionale, che si
scontreranno con qualche limite nelle
prestazioni della scheda grafica e
dell'hard disk, del tutto giustificati dalla
fascia di prezzo.
Quanto al livello qualitativo, non si
può negare che questo notebook è
pensato con notevole cura e presenta
soluzioni raffinate e originali, e proprio
per questo non è esente da pecche,
inevitabili quando si osa un po'. E' co¬
munque un ben piccolo prezzo per
avere un prodotto intelligente che si
farà notare soprattutto da chi ha buon
gusto. 535
Sorto il notebook si trova il vano baitene di grandi dimensioni, per garantire allo Zen un 'autonomia di circa
4 ore. Sempre sul fondo trova posto, celato da uno sportellino, il connettore di espansione della RAM
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
117
di Nero Berri
Enface Laptop
Pili 500 MHz DVD 15"
Il secolo scorso, e mi scuserete se
evito citazioni sul millennio ultimo tra¬
scorso sottraendomi cosi al tormento¬
ne, è senz’altro stato caratterizzato da
un progresso tecnologico sfuggito un
po' di mano ai propri artefici.
Non staremo certo qui a richiamare
fantasmi di Orwelliana memoria, né vi
aspettereste di leggere su una rivista
che parla d’informatica una critica alla
tecnologia ed al progresso che ha porta¬
to nello spazio di un pugno la forza di un
bufalo e la potenza di un centro di cal¬
colo.
Questo progresso serve a soddisfare
le necessità degli utenti, ma gli utenti
non sono certo tutti uguali né hanno
tutti le stesse necessità, sicché il mer¬
cato deve correre appresso ai desideri,
prima ancora che ai bisogni, dei clienti
visto che. ed in questo la storia recente
dell'informatica insegna, non è stato an¬
cora possibile per nessuno far si che i
potenziali clienti corrano appresso ai de¬
sideri ed alle economie di scala della
produzione.
Ne segue che lo stesso progresso
che ha prodotto un telefono cellulare
che sta due volte e mezza nel palmo di
una mano ha permesso i computer pal¬
mari che sono stati un mezzo fallimento
non avendo ancora una penetrazione
nel mercato degna di nota.
Non parliamo dei cellulari con un
computer dentro, che hanno percentua¬
li vendite nell'ordine dello zerozerovir-
gola.
Oggi, dunque, che la miniaturizzazio¬
ne potrebbe fare miracoli, vediamo si si¬
stemi desktop divenire sempre più pic¬
coli e colorati, ma i portatili divenire
sempre più grandi e pesanti; questo è
un esempio di un costrutto, quello del¬
l’informatica di massa, che si ripiega su
se stesso e produce degli apparenti
controsensi.
Se lo si rappresentasse su una curva
saremmo al tacnodo.
118
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
Enface Laptop Pili 500 MHz DVD 15*
Enface Laptop
Produttore:
Fnlace
httpV/www Bufate. it
Distributore:
Syniech Sii
Viale Treviso 13/0
33170 Pordenone
Tel 0434 513311
Prezzo (IVA esclusa)
L 6.800 000
Sul lato sinistro sono presenti lo slot PCMCIA, la porta IrDA, le due connessioni USB e il Floppy.
Sul retro, oltre alle connessioni classiche IPS2, porta parallela, polla seriale e uscita SVGAI, troviamo il con¬
nettore del modem e quello della scheda di rete, la presenza di quest'ullima rende immediatamente l'idea
del target elevato per cui 6 destinato il prodotto.
Vediamo allora nascere veri incom¬
presi (ed incomprensibili): autovetture
che vanno a pile per una giornata e pos¬
sessori di portatili che dopo un paio d'o¬
re cercano una presa di corrente come
drogati in crisi d'astinenza e bestem¬
miano agitati come i possessori di Oli¬
vetti MIO (qualcuno ricorderà) per non
poter terminare un lavoro.
Treni a lunga percorrenza sui quali
non c'é una "duevventi" se non al ba¬
gno ed aerei sui quali i nostri amici a
LCD non sono bene accetti.
L'UE, che ha una moneta unica vir¬
tuale ma una costellazione di prese di
corrente dalle forme le più fantasiose.
Di questo passo avremo a breve dei
portatili dei quali proveremo la maneg¬
gevolezza sulle ruote date in dotazione
ovvero la stabilità sul muletto fornito a
corredo, con la potenza di un'astronave
ma del peso di un'utilitaria.
Se mi consentite di parafrasare Bill
Gates se le automobili avessero subito
10 stesso progresso dei computer oggi
avremmo vetture che fanno 100 km
con sei litri e pesano una tonnellata e
mezza, hanno tutto di serie e costano
cinquanta milioni su strada.
Appunto.
11 cinema
sul grande schermo
Non è un invito a recarsi in una sala
cinematografica, quanto un invito ad
aprire lo schermo del portatile oggetto
della nostra prova e restare incantati
dalla sue dimensioni.
Quindici pollici!
Che cifra, per un oggetto che sta in
una ventiquattr'ore rischiando in verità
di riempirla di soli cristalli liquidi. Ad og¬
gi una caratteristica che pochi produt¬
tori (e tra questi ACER ed IBM ad
esempio oltre la stessa Syntech) può
vantare su un laptop.
Se poi credete ad un certo marke¬
ting, secondo il quale uno schermo
LCD ha una superficie visibile di
uno/due pollici maggiore rispetto ad un
CRT di pari dimensioni, immaginate di
andarvene in giro con un sedici pollici e
rotti e con tanto di DVD, caratteristi¬
che, ancora oggi a pannaggio dei soli
desktop di fascia non certo economica.
Se più che la novità vi preme la
bontà dell'abbinamento, avete di che
stare tranquilli come potenziali clienti
ed orgogliosi come possessori di que¬
sta macchina: lo schermo ha una buo¬
na definizione che non peggiora in ma¬
niera troppo sgradevole se si abbassa
la risoluzione sotto quella consigliata
(1024*768), segno di una buona qualità
costruttiva che viene confermata an¬
che dalla poca sensibilità dell'immagi¬
ne all'inclinazione rispetto a terra dello
schermo ed alla angolazione dell'ango¬
lo di visuale.
Essendo questo prodotto un 'visore'
di titoli DVD per sua elezione, il fatto
che due persone affiancate possano
vedere l’immagine con buona qualità e
senza risentire delle variabili appena
elencate ci sembra davvero un'ottima
cosa e lo sottrae a quell'uso limitata¬
mente individualistico cui certi portatili
costringono il proprietario.
Sufficiente in condizioni di luce nor¬
male la luminosità, non è possibile re¬
golare il contrasto, senza che questa li¬
mitazione influisca troppo sull'utilizzo
della macchina: lo schermo tende ad
essere troppo poco visibile in condizio¬
ni ambientali quali esposizione al sole
od in ambienti esterni. Essendo que-
st'ultima circostanza tutt'altro che im¬
possibile per l'uso che mediamente si
fa di un portatile, una maggior intensità
della retroilluminazione non guastereb¬
be.
Del resto questa caratteristica (non
ci sentiamo di definirlo proprio un difet¬
to) trova a nostro avviso una spiegazio¬
ne nel cercare il giusto compromesso
tra ampiezza dell'area da illuminare (ri¬
cordiamo trattarsi di un quindici pollici)
e la resa della batteria, e sembra esse¬
re quindi una limitazione imposta piut¬
tosto che una pecca dei materiali; ciò
nonostante la durata della batteria (un
paio d’ore e mezza con molta parsimo¬
nia di utilizzo) ci sembra un limite ta¬
gliato più sulla durata del film medio
che non su applicazioni di produttività.
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
119
La possibilità di accedere al processore 6 garantita da uno sportellino sulla sommità della tastiera
Non abbiamo fatto una riunione in
redazione per questa macchina, ma ne
abbiamo discusso, e questo del coin-
Wffk Enface Laptop Pili 500 MHz DVD 15"
Fuori dagli sche(r)mi
Del DVD nulla di notevole da segna¬
lare, salvo una buona silenziosi quan¬
do viene utilizzato per leggere titoli
omonimi, ed un funzionamento curio¬
samente 'ruvido' quando gli si danno in
pasto CD-Rom.
Problemi non ne ha dati comunque
in nessuno dei due utilizzi.
Tre per cinquecento
per centoventotto
Il processore, ammettiamolo, non
impressiona quasi più nessuno, abitua¬
ti come siamo e vederne raddoppiare
la velocità e dimezzare il costo in tempi
rapidi (anche troppo!).
Ciò nonostante, notiamo che la mac¬
china in oggetto arriva con un Pentium
III (’!!!" per i puristi) con un clock di tut¬
to rispetto in senso assoluto: 500
MHz. Questa caratteristica viene con¬
divisa con pochissimi altri produttori e
superata da nessuno.
Nella configurazione da noi provata
(con 128 MB di RAM) la macchina si
pone di prepotenza ai vertici della cate¬
goria ed è perfino sovrabbondante in
dotazione rispetto all'uso SOHO se I'
associate con una delle applicazioni Of¬
fice, con un database per uso persona¬
le, con una connessione permanente
in rete Ethernet e quindi degli usi che
un tale collegamento prevede.
Certo che tale dotazione sia un po'
mortificata da Windows 98 dato insie¬
me alla macchina che, aspetto e fun-
II lettore DVD è inseri¬
to in un cassetto rimo¬
vibile sul lato destro
dell'apparecchio, men¬
tre sul frontale sono
disponibili l'ingresso e
l'uscita audio, protette
da uno sportellino.
Una scheda PC Card, un modem in¬
tegrato 56K V90 ed una scheda Ethe-
net 10/100Mbit.
Scheda audio Yamaha Sound Bla-
ster Pro compliant dalle buone presta¬
zioni e la sempreverde ATI Rage Pro
LT AGP con 8 MBytes di VRAM che ad
un anno e mezzo dalla presentazione
(allora non con bus AGP, d'accordo), e
ad un annetto dalla commercializzazio¬
ne, con il suo ottimo supporto 2D. e
l'aggiunta nel tempo di migliorate ca¬
ratteristiche 3D e supporto nativo per
DVD con (de)codifica MPEG, costitui¬
sce per gran parte dei produttori una
certezza e per gli utenti una tranquillità
di compatibilità a 360° con le più dispa¬
rate applicazioni; il che. con una mac¬
china come questa che non impone li¬
miti di utilizzo non è affatto poco. Per
la cronaca su un monitor esterno (ad
esempio per vedere a 21" il vostro film
digitale) la risoluzione arriva a
1600x1200 punti, dunque più che suffi¬
ciente per un 16:9 visibile e con poco
scarto.
Favorevolissimo infine il parere sugli
altoparlanti integrati che, con un volu¬
me ingombrato contenutissimo (come
potete constatare anche dalla foto rela¬
tiva all'elettronica posta nelle vicinanze
dello schermo) hanno una resa più che
buona nella riproduzione video con
buona profondità negli effetti 3D e una
resa soddisfacente nella riproduzione
audio anche laddove il genere musicale
tenderebbe a mettere in crisi questo ti¬
po di casse con toni dalla genesi sinte¬
tica e battimento da febbre del sabato
sera.
10 GBytes di hard disk ce li aspetta¬
vamo e francamente la sorpresa non è
stata tanto la dimensione del disco rigi¬
do quanto la parte libera; la macchina
viene solo fornita solo con il sistema
operativo (Windows 98 Second Edi-
tion) e le utility delle periferiche, delle
schede (come la PC Card) o delle fun¬
zionalità (come il DVD Player od il mir-
roring dello schermo su monitor ester¬
no o su un televisore).
Oltre al già citato lettore DVD, collo¬
cato in un slot e dunque rimovibile, tro¬
viamo il disco da 1.4 MByte.
Dischi, schede
e Rock'n'roll
zionalità a parte condivide
parti di codice con il 3.11,
c'é da aspettarselo, e viene
da immaginare questo ela¬
boratore alle prese con un
sistema che ne sfrutti real¬
mente le potenzialità (Win-
dowsNT o Windows 2000);
lo scenario che immaginia¬
mo è più che confortante.
120
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
Dal fondo del notebook si accede al pacco batterie, mentre uno sportellino cela lo slot di espansione della
memoria
volgimento di più persone su di un og¬
getto non è certo un fatto comunissi¬
mo nei tempi stretti e tiranni di una re¬
dazione.
Uno dei prodotti di tanto verbare è
stata la struttura di questa recensione.
Avrete notato infatti che l'articolo
nel suo complesso è 'girato' rispetto a
quello che normalmente vi aspettere¬
ste di leggere. La parte di descrizione
secondo specifiche e funzionalità pre¬
cede quella del ’fly around' sull'aspet¬
to e l'ergonomia che seguirà a breve.
Il motivo è che, un portatile con
queste caratteristiche, difficilmente si
affronta per l'aspetto estetico o per
l'ergonomia, poiché ha un costo (ed
un target) talmente tanto particolare,
che si è preferito dare prima i parame¬
tri di riferimento e discriminazione e
poi quelli soggettivi.
Se vi servono le caratteristiche tec¬
niche di questa macchina, crediamo, vi
interesserà poco sapere di che colore
è il bottone di accensione e stand-by.
Chiuso il portatile ha una forma piut¬
tosto piatta e larga, con l'evidente ca¬
ratteristica dello schermo che letteral¬
mente fuoriesce dalla pianta della
macchina.
Taluni e tra questi il sottoscritto, so¬
stengono che questo è indice di una
ingegnerizzazione relativa e che proba¬
bilmente si sia utilizzata la scocca di
un 14 pollici con le modifiche minime
per ospitare il 15 e dunque senza cura¬
re la ristrutturazione di tutte le compo¬
nenti interne. L’altra fazione sosteneva
che una forma improntata dal 15
avrebbe dato una dimensione ed un
peso eccessivi alla macchina senza be¬
nefici; probabilmente in un portatile
ogni millimetro è prezioso, e questa
forma permette il risparmio di svariati
centimetri quadri, a tutto vantaggio
dell'utente.
Sul fianco sinistro troviamo, come
già detto, il floppy col relativo tasto di
espulsione; a seguire in senso orario
due porte USB coperte da tappini in
gomma.
Vicinissimo a queste il ricetrasmit¬
tente per infrarossi; a questo proposi¬
to notiamo che le due porte USB sulla
sinistra della macchina costringono i
destrorsi (che sono la quasi totalità de¬
gli utenti) a far girare il filo delle even¬
tuali periferiche connesse intorno alla
macchina (pensiamo a mouse o track-
ball. ma anche a lettori dischi rimovibili
esterni come ad esempio uno Zip)
con la doppia conseguenza di circon¬
dare di fili la macchina e farli passare
proprio di fronte al citato trasmettitore
IR.
Notate che questo discorso non
perde un punto di validità se escludete
dalla periferiche da connettere via
USB i sistemi di puntamento, essendo
i cavi per loro natura imballati in spire
e dunque tendenzialmente disordinati
durante l'uso
Una serie di vuoti e pieni squadrati
ci segnala la presenza dell'alloggia¬
mento per PC Card, il tasto di espul¬
sione della quale chiude la fiancata.
Dietro gli sportelli sono in plastica
dura ed hanno movimento libero, na¬
scondendo la porte video, stampante,
seriale e composito. Le porte Ether¬
net, modem e PS/2 sono invece libere
ed a vista.
Sul fianco sinistro troviamo l'ingres¬
so per il cavo dell’alimentatore e cari-
cabatterie e lo sportello del DVD che,
azionato il tasto di espulsione, resta
comunque sotto l'ingombro del bat¬
tente del monitor. Davanti, infine, uno
Enface Laptop Pili 500 MHz DVD 15"
sportello a scorrimento completa il
campionario e nasconde le porte audio
distante solo qualche centimetro da
tre led con riporto sulla superficie del
poggiapolsi.
A macchina aperta da notare il rialzo
che circonda l'incavo della trackpad
PS/2 con i due tasti di grosse dimen¬
sioni, sostituibili dalla possibilità di
emulare il click sinistro ed il seleziona
e rilascia direttamente da software
con la stessa trackpad.
Buona la tastiera di dimensioni e
corsa standard, con un feedback mor¬
bido ma non gommoso e che consen¬
te la battitura cieca senza affaticare,
anche grazie all'abbondante spazio per
i polsi
Tra la tastiera ed il monitor le due
casse, il tasto di accensione e stand-
by (tenendolo per più di un secondo,
stando al manuale PDF, ma al sotto-
scritto provocava lo spegnimento for¬
zato del sistema e il seguente cazzia-
tone dello Scandisk al riavvio) e cinque
led circolari.
Sopra e soprattutto sotto continui
dislivelli, con gli alloggiamenti della
batteria dei pulsanti di rilascio di que¬
sta e del drive ROM e per finire lo
sportello di espansione della RAM te¬
nuto da una vite.
Peso: circa tre chili e tre. Colore
champagne scuro e tastiera bigrigio.
Chiudendo un occhio
Sebbene parte dei redattori sosten¬
gano che spesso il cliente non nota
troppo l'aspetto di una macchina con
queste caratteristiche tecniche, poiché
la selezione dell'utenza viene fatta dal
prezzo e dall'uso cui è destinato, voglia¬
te tenere comunque in considerazione
l'impossibilità, vista la distribuzione di
porte e connettori su tutto il volume, di
una qualunque soluzione di docking per
l’utilizzo stanziale
Messe da parte le opinioni sull'este¬
tica, che magari non vi interessano,
considerate che per 6 800 000 iva
esclusa vi portate a casa la configura¬
zione in prova in questo articolo, cioè
una macchina che ha il solo limite della
durata della batteria e del peso non pro¬
prio piuma, ma con tutti i campi di utiliz¬
zo immaginabili e senza rinunciare a
nulla se lo userete in sostituzione di un
desk. Considerate, però che la macchi¬
na arriva con il solo sistema operativo e
che plausibilmente un sistema pronto
all'uso costerà qualche lira in più, una
cifra certamente più che giustificabile
ma non troppo concorrenziale. 5552
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
121
di Franco Paiamaro
Acer Veriton FP
Auspicavamo da molto la disponibi¬
lità di macchine di nuova generazione,
non dal punto di vista tecnologico, ma
da quello ergonomico/funzionale.
I personal computer "tradizionali",
composti da un case, un monitor CRT e
tastiera/mouse sono, a nostro avviso,
superati, se considerati dal punto di vi¬
sta della loro morfologia funzionale e
della finalità di utilizzo "personale".
Difatti, gli innegabili vantaggi di un
ampio minitower, come espandibili,
accessibilità e versatilità di utilizzo, nel
caso di chi non necessita di questi ulti¬
mi, sono annullati dagli svantaggi relati¬
vi alla maggiore difficoltà di installazio¬
ne, maggiore ingombro e limitata ergo¬
nomia di utilizzo.
II design ormai è l'ultima frontiera per
quanto riguarda i PC: per quanto possa¬
no diventare veloci, gli utenti sono sem¬
pre gli stessi e non c'è modo di aumen¬
tarne la velocità a livello di clock...
Per questo, progettare nuove inter¬
facce, nuovi modi di comunicare ed in¬
teragire con il computer sta diventando
fondamentale.
Il modo con cui il computer si inter¬
faccia con l'utente è essenziale, anzi,
persino come il PC si presenta al suo
proprietario è importante, basta guarda¬
re all'approccio di Apple per compren¬
derlo.
Il Macintosh Classic (derivato dalI’SE-
30), come impostazione, è proprio quel¬
lo di cui stiamo parlando: certo, la diago¬
nale dello schermo, oltre ad essere in
B/N e di tipo CRT, era troppo piccola e la
potenza elaborativa e la capacità dei si¬
stemi di memorizzazione di massa era li¬
mitata rispetto ai 'fratelli' tradizionali del¬
lo stesso periodo, ma è la stessa idea al¬
la base deH’ìMac: ora che la tecnologia
lo consente, è possibile avere tutte le
caratteristiche ed i vantaggi di un PC tra¬
dizionale nel "package" all-in-one.
Ecco, secondo noi la naturale evolu¬
zione del Personal Computer (proprio
nel senso di "computer per uso perso¬
nale") è proprio questa, una macchina
completamente entrocontenuta, di ri¬
dotte dimensioni (ma con ampio di¬
splay), con prestazioni e soluzioni tecni¬
che identiche ad un PC standard.
Ben vengano iniziative di questo ge¬
nere: riprogettare il computer comporta
rischi e costi elevati, ma mettendo in di-
122
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
Acer Veriton FP
Acer Veriton FP
PC Acuì Voriton FP, con display TFT da 16
pollici, l ?8 Mbylo di RAM, disco ripido do 13
Cibyln, lonoro CO ROM, Ethomot 10/100. ,iu
dio 10 bit o VGA Ali imogrmi
Produttore;
Acni Computer
Distributore
WWW acor il
Tol. 039/684? I
Pretto UVA oscillarli
1.6.900 000 t-IVA
scussione il rapporto tra macchina e
utente si possono ottenere risultati di
rilievo e grande successo commerciale,
come è già avvenuto per Apple con
l'iMac.
Il computer in prova è l'Acer Veriton
FP, dove FP sta per "fiat panel": Acer
ha fatto tesoro dell'esperienza di Apple
e propone un PC altamente innovativo
e totalmente rispondente alle specifi¬
che di cui sopra; Pili a 500 MHz, 128
Mbyte di RAM, disco da 13 Gbyte e let¬
tore CD-ROM integrato: sono le carat¬
teristiche di un PC desktop di fascia
medio-alta.
Apriamo Timballo
Il nome con cui Acer ha battezzato la
sua macchina, ma è la nostra opinione
soggettiva e personale, è abbastanza
opinabile: Veriton sembra il nome di un
medicinale! Ma ben si presta, visti gli
innegabili vantaggi della configurazione,
che consentiranno agli utenti meno
esperti di evitare molti mal di testa...
Lo scatolone è relativamente picco¬
lo, quasi l'imballo di un PC portatile; ed
in effetti le dimensioni del Veriton non
sono nemmeno paragonabili a quelle di
un personal tradizionale.
Gli accessori in dotazione sono po¬
chi; tastiera e mouse, cavo di alimenta¬
zione e documentazione, più il CD di ri¬
pristino.
La macchina è facilmente collocabile
in qualsiasi ambiente, oltre ad essere
poco ingombrante (anche visivamen¬
te!).
L'estetica risulta molto piacevole:
dominato dall'ampio display piatto TFT,
il frontale è sobrio ed elegante, con tut¬
ti i controlli e le memorie di massa ri¬
movibili facilmente accessibili.
Nell'insieme, l'impatto visivo è quel¬
lo di una macchina professionale e ad
Il lato sinistro della macchina; si noti l'estrema com-
pattezta dell'Insieme, le dimensioni consentono il
posizionamento del Veriton in qualsiasi ambiente.
Su questo lato sono presenti diverse prese e con¬
nettori; partendo dall'alto, il connettore di alimenta¬
zione e l'interruttore principale, lo sportello Icomple¬
tamente asportabileI del vano di espansione PCI e
di accesso all'uscita VGA esterna e il gruppo di con¬
nessioni standard (seriali, parallela, MIDI/Joystick e
I/O audioI. Il volume e la luminosità del display TFT
sono impostabili tramite le due rotelline poste vici¬
no alla cornice dello stesso display
alta tecnologia.
Chi utilizza normalmente un PDA, un
telefono cellulare o un portatile provvi¬
sti di porta ad infrarossi troverà utilissi-
II Veriton con collegato (via porta IRI uno Psìon
Serie 5.
Lato destro, con le due porte USB e i due connet¬
tori PS/2 per tastiera e monitor; come per i con¬
nettori sull'altro lato, tutte le pone sono contraddi¬
stinte da diversi colori
ma la porta FIR convenientemente si¬
stemata proprio sul bordo inferiore del
frontale, ad un'altezza ottimale per la
comunicazione con il proprio "mobile".
Il Veriton è installabile in circa tre mi¬
nuti: posizionata la macchina sulla scri¬
vania, basta collegare il cavo di alimen¬
tazione, la tastiera e il mouse e spinge¬
re il tasto di accensione.
La configurazione
Il Veriton arrivato in redazione è dota¬
to di ben 128 Mbyte di SDRAM, un ca¬
piente disco rigido da 13 Gbyte (di pro¬
duzione Quantum), un lettore CD-ROM
(del tipo normalmente utilizzato sui PC
portatili) di produzione Matsushita e un
drive floppy da 3,5 pollici a basso profi¬
lo (come il CD-ROM, per uso "mobi¬
le").
L'acceleratore grafico implementato
è un Ati LT Pro AGP, con otto Mbyte di
RAM; l'interfaccia Audio stereo a 16 bit
è basata su chip ESS Solo.
Le comunicazioni con la LAN azien¬
dale sono assicurate da una interfaccia
Ethernet 10/100 BaseT/Base TX inte¬
grata, basata su chip 82558 Intel, con
funzionalità Wake-on-lan.
Tecnologia utilizzata
Aprire la macchina non è assoluta-
mente alla portata dell'utente medio.
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
123
Acer Verilon FP
Particolare dei drive a
media removibile acces¬
sibili sul frontale un let¬
tore CD-ROM ed un dri¬
ve floppy, entrambi di
derivazione "mobile"
Particolare dei minuscoli
altoparlanti, di discreta
potenza e qualità, consi¬
derate le dimensioni
E’ necessario togliere sei viti dal re¬
tro della macchina, asportare (con diffi¬
coltà) il pannello posteriore in plastica e
successivamente togliere la schermatu¬
ra in metallo, svitando altre sette viti.
A questo punto è possibile accedere
ai componenti interni; sostituire ed ag¬
giornare la memoria e il processore è
relativamente semplice, come pure ag¬
giungere una scheda PCI sull'unico slot
utilizzabile.
La scheda madre sfrutta una "riser
card" per offrire due slot PCI, ma solo
uno è meccanicamente accessibile; si
tratta di una scelta del costruttore.
Diventa complesso aggiornare il di¬
sco rigido o il lettore CD-ROM, montati
su slitte comunque difficili da estrarre,
a causa dei molti cavi da scollegare e
delle viti da smontare.
Si tratta di una macchina pensata ap¬
positamente per NON essere aperta
dall'utente, esattamente come un PC
portatile. Nulla da dire sulla qualità co¬
struttiva, ma un appunto potrebbe es¬
sere fatto all’ingegnerizzazione, alla di¬
sposizione dei componenti e alla filatu¬
ra, un poco disordinati.
La qualità degli stampi e della plasti¬
ca è veramente ottima; solo il pannello
di plastica frontale è leggermente
deformato e purtroppo preme legger¬
mente sul bordo del display TFT crean¬
do una "onda" di decolorazione sulla
schermata.
La tecnologia ed i componenti utiliz¬
zati, a parte poche eccezioni, sono as¬
solutamente standard; il disco rigido è
da 3,5 pollici (un Quantum Fireball CX),
la memoria è una DIMM standard
PCI00, il processore è un normalissimo
Intel Pentium III su Slot 1. Molto inte¬
ressante la scheda madre, molto simile
a quelle utilizzate sui PC desktop con
dimensioni "booksize"; anche l'alimen¬
tatore è basato su di uno standard indu¬
striale.
La M/B ha due slot DIMM standard,
per cui è possibile installare fino a 512
Mbyte di RAM (usando DIMM da 256
Mbyte) ed è basata su chipset Intel BX.
Impressioni d’uso
Le prestazioni numeriche non sono
da primato, soprattutto dal punto di vi-
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
La macchina aperta, senza la schermatura in alluminio, al centro campeggia l'alimentatore, con a fianco la
grossa Ima silenziosaI ventola di raffreddamento ausiharia del processore, visibile in alto a sinistra.
Sopra a Questo, i due slot DIMM per la memoria di sistema
124
Acer Veriton FP
Particolare della sezio¬
ne memorie di massa
sia il lettore CD-ROM,
sia il drive floppy, sono
montati su slitte rimo¬
vibili, mentre il disco ri¬
gido è montato trasver¬
salmente rispetto alla
macchina. L'aggiorna¬
mento e la sostituzione
di qualsiasi componen¬
te non é certo alla por¬
tata dell'utente medio.
diante pari a quella di un altoparlantino
da un pollice e mezzo di diametro.
Conclusioni
Un personal computer notevole e se
non fosse per il prezzo, certamente non
alla portata dei più, sarebbe il PC ideale,
e non solo per chi ha problemi di spazio.
E' da sottolineare che la destinazione
d'utilizzo di questa macchina, inequivo¬
cabilmente una workstation di produtti¬
sta del sottoassieme grafico: solo 1355
3Dmarks (anche se dal punto di vista
CPU il valore di 7662 3Dmark è di pri¬
mo piano e superiore alla media dei
Pentium III 500 MHz).
In realtà la velocità dell'adattatore
grafico è buona per gli usi per cui il Ve¬
riton è stato progettato; in 2D, infatti,
possiamo fare addirittura del discreto
fotoritocco, stante anche l'eccellente
qualità del segnale video e dell'eccezio¬
nale qualità e definizione del pannello
TFT da 15 pollici (equivalente ad un
CRT da 17").
La possibilità di pilotare un secondo
monitor si rivela marginalmente utile,
viste le non eccelse prestazioni della
scheda Ati integrata.
Il sistema operativo precaricato è
Windows 98 SE; è anche installata una
serie molto utile di tool.
Spettacolare TimeMachine, che con¬
sente di riportare "indietro nel tempo"
la configurazione della macchina, ba¬
sandosi sulla data (se il PC funzionava
Particolare della scheda madre, con in evidenza il chip di interfaccia grafica, di produzione Ali, e relativa
memoria; a destra di quest'ultima, la ROM con il BIOS e il connettore VGA esterno II connettore sul bor
do superiore della M/B è il collegamento VGA al pannello TFT
perfettamente una settimana fa, e ora
ho installato un programma malfunzio-
nante oppure per qualche motivo qual¬
cosa nel registro impedisce il corretto
funzionamento del PC, basta "riportare
indietro nel tempo” la configurazione..,
et voilà! Non ci sono più problemi).
Il disco rigido è velocissimo e silen¬
zioso. il bootstrap si esegue in una
manciata di secondi.
Le applicazioni da ufficio girano sen¬
za alcun problema, tutto scorre fluida¬
mente senza impuntamenti; peccato
per la lentezza in 3D dell'acceleratore
video: stante l'eccellente qualità del
pannello TFT integrato e la potenza del¬
la CPU, sarebbe stato possibile anche
giocare proficuamente a Quake...
Il pannello TFT è veramente ottimo,
la visibilità è eccellente da qualsiasi an¬
golazione; la luminosità è parecchio
maggiore rispetto ad un CRT, cosi co¬
me il contrasto e la definizione.
La risoluzione del pannello è di 1024
per 768, ed è possibile impostarla a
800 per 600 con risultati ottimi (la qua¬
lità della circuitazione Antialiasing è pa¬
ragonabile ad un prescaler professiona¬
le).
Il pannello (o meglio, tutto il compu¬
ter) è facilmente inclinabile, per ottenere
la migliore angolazione rispetto alla vi¬
suale dell’utente; la luminosità è facil¬
mente variabile tramite la rotellina posta
sul lato sinistro del mobile.
Eccellente la tastiera, con un feed¬
back dei tasti veramente ottimo, una
corsa perfetta e una buona ergonomia,
aiutata dal supporto per i polsi rimovibile.
La qualità audio è appena decente,
anche se il volume di ascolto può esse¬
re impostato a livelli sorprendenti; d’al¬
tronde non ci si può aspettare di più da
microdiffuson ovali con superficie ra-
vità personale di fascia alta, non è certo
casalinga!
La presenza di una interfaccia di rete
e le caratteristiche tecniche (soprattut¬
to ergonomiche) di questo computer lo
rendono ideale come PC per uso azien¬
dale (una versione di questa macchina
è stata specificamente studiata per uso
bancario).
L'utilizzo operativo del Veriton è ri¬
sultato molto soddisfacente, il display
TFT non è assolutamente stancante e
consente sessioni di lavoro prolungate
senza le tipiche conseguenze di stan¬
chezza agli occhi e mal di testa, di nor¬
ma avvertite con i CRT.
L'ergonomia e il design non sono
inediti, ma sono comunque molto ben
studiati: il PC proposto da Acer si rivela
un oggetto innovativo e contempora¬
neamente "usabile".
KB
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
125
di Raffaello De Masi
Ipse Dixit e Factotum 2000
Tutto per la bella scrittura
Seconda metà degli anni cinquanta,
scuola media "E Cocchia" di Avellino,
A distanza di quarant'anni e più, con¬
fesso ancora di ignorare chi fosse co¬
stui; un patriota, un pensatore, un uo¬
mo di chiesa? chissàl La nostra scuola
in concreto non esisteva, o meglio esi¬
steva sulla carta; la presidenza e una
sezione erano ospitate caritatevolmen¬
te dal Liceo Scientifico, il resto era
sparso per appartamenti e localom si¬
mili a stamberghe, qua e là nella città,
altro che aule ergonomiche e normati¬
ve ISO di oggi
Ho peregrinato, in tre anni, per non
meno di cinque sedi, tra cui anche una
vecchia sede dell'ECA che. a mezzo¬
giorno, cucinava un piatto caldo per i
poveri, e allora l'odore di cucinato che
si spandeva per le classi ci pareva qua¬
si un privilegio che a noi non spettava,
rei di chissà quale peccato.
Il mio professore di latino. Nazario
Sauro, conscio del nome che portava e
non potendo più essere chiamato a di¬
fendere terre irredente contro gli au¬
striaci. ci esortava giornalmente a colti¬
vare la purezza della lingua italiana.
Una parola sfuggita in dialetto era
per lui quasi una bestemmia, un errore
di sintassi era peggio di un'offesa per¬
sonale! E usava continuamente ricor¬
dare che la lingua fioriva attraverso i
detti di persone illustri, attraverso gli
aforismi capaci di condensare un con¬
cetto in due parole
Le sue spiegazioni, lo ricordo anco¬
ra, erano un florilegio di citazioni in ita¬
liano e latino: "Lupum auribus tene¬
re!". "Omnes vulnerant, ultima necat"
a proposito delle ore, "Si acum, credo,
quereres, acum invemesses", per inci¬
tarci a essere pazienti nel perseguire
gli scopi, o "Tantae moris erit Roma-
nan condere gentem", quando si ren¬
deva conto che il grande impegno che
metteva nel guidarci sulla strada del
sapere trovava, dall'altra parte, scarso
126
MCmicrocomputer n, 204 - marzo 2000
Ipse Dixit e Factotum 2000
Ipse Dixit 2000
Factotum 2000
Expert System s.r 1
Strada Scaglia Est, 134
Modena
tei 059/358610
littp'//www.exper!sy»tem.it
Preai: IVA compresa
Ipse Dixit 2000
L 99.000
Factotum 2000
L 99 000
terreno fertile.
Oggi, a distanza di tanti anni, ho
passato una mattina domenicale a sfo¬
gliare i programmi di cui parliamo in
questa prova; è stato un tuffo nel pas¬
sato, un ricordo del "temporis acti"
che mi ha riportato tra i banchi di scuo¬
la. Del professore Sauro ho perso ogni
traccia, eppure, in questa uggiosa e
nevosa mattinata di metà febbraio, me
lo sono ritrovato accanto, a corregger¬
mi benevolmente, come sempre, sulla
cadenza di un esametro o di un pirric-
chio, o a ricordarmi che i vocaboli neu¬
tri, al plurale, vogliono la terza persona
singolare.
Ipse Dixit 2000
(alias, versione 2.0)
Per non rimanere mai
senza parole
Il primo dei pacchetti analizzati ci
aiuterà, come recita la pubblicità, a so¬
stenere le nostre ragioni con l'aiuto di
qualche celebrità. Ipse Dixit, da poco
disponibile nella versione 2000, forni¬
ira finestra principale di
Ipse Dixit. con l'elenco
degli aforismi ordinati
per autore.
Le sentente e I detti or¬
dinati per argomento; la
frase giusta a portata di
mano
sce una rassegna completa di frasi ce¬
lebri, anonime o pronunciate da perso¬
naggi famosi.
Citazioni, aforismi, motti, proverbi,
in cui giocano in campo aperto allitte¬
razioni, paronomastici, ossimori ed al¬
tre pregevoli e curiose forme di figure
retoriche, sono riu¬
nite in una raccolta
di oltre 16.000 ri¬
ferimenti, che pos¬
sono essere con¬
sultati direttamen¬
te on-line, e recu¬
perati direttamen¬
te dal programma
preferito di video¬
scrittura.
In certe occa¬
sioni una frase
adatta permette di
chiudere un di¬
scorso in maniera
completa e più fa¬
cile da ricordare.
Giusto per rimane¬
re in tema, ricor¬
diamo una massi¬
ma di R.W.Emerson: "per necessità,
per naturale propensione o per il pia¬
cere di farlo, tutti citiamo!", E con un
dizionario-elenco di tante referenze,
Ipse Dixit è una delle raccolte piu ric¬
che esistenti. La ricerca avviene nella
maniera più classica; le sentenze e i
Nuovi autori e nuovi aforismi di un autore già presente si inseriscono in un momento; è possibile pubblicarli anche su Web, per renderli di pubblico dominio
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000 127
Ipse Dixit e Factotum 2000
E ' possibile indicare al programma di visualizzarci un aforisma diverso ogni volta che si accende la macchina od ogni giorno, in fondo la cosa ci aiuta a rendere me¬
no pesante la giornata
Ipse Dixit si può inter¬
facciare direttamente
con Word, nelle varie
versioni, qui la finestra
per "agganciarlo “ a
Word 2000
Lo spiashscreen di Fac¬
totum 2000
motti possono essere indicizzati per
autore, argomento, per una o più paro¬
le chiave. Le frasi recuperate da que¬
sto enorme database possono essere
selezionate e incollate nel nostro do¬
cumento.
E, usando Word, la cosa diviene an¬
cora più semplice, visto che basta sce¬
gliere la parola del testo e chiedere
l'elenco delle citazioni collegate a quel
termine
Particolare divertente, se durante
l'installazione si sceglie di attivare la
funzione "Aforisma del giorno" (fun¬
zione peraltro attivabile e disinseribile
anche dal programma), ad ogni avvio
di Windows verrà visualizzata una sen¬
tenza selezionata a caso dal database
di Ipse Dixit 2000: il tutto per il piacere
di cominciare una sessione di lavoro o
una giornata con un sorriso sulle lab¬
bra o un momento di riflessione.
Ipse Dixit permette anche di creare
un elenco personale di aforismi di au¬
tori preferiti, di escludere certi tipi di
sentenze, di evitare di raggiungere
certi autori Si possono inserire nuovi
detti, e la stessa interfaccia del pro¬
gramma è personalizzabile secondo i
gusti dell'utente stesso.
Il comando fondamentale su cui si
basa l'uso del programma è "Trova"
(CTRL-F) che richiama una finestra di
Factotum 2000 integra¬
to nella finestra di Word
2000: si tratta di una
barra Isulla smsitral po¬
co fastidiosa e facile da
raggiungere
“£T,S-
testo con un campo in cui inserire la o
le parole desiderate. E' questa la for¬
ma più semplice di ricerca, ma si può
passare al gradino superiore selezio¬
nando la Ricerca Avanzata (CTRL-G)
che, oltre al semplice seme rappresen¬
tato dalle parole perseguite, può avvia¬
re una ricerca basata sull'autore, sul
periodo storico (si
può lasciare al pro¬
gramma la selezio¬
ne dell'intervallo o
indicare con la pre¬
cisione di un anno
solare l'intervallo
di indagine),
sull'argomento
Nella stringa di ri¬
cerca si possono
inserire caratteri
jolly od operatori
booeliam (AND,
OR e NOT, combi¬
nabili insieme).La
maggior parte del¬
le ricerche effet¬
tuabili attraverso
questo tipo di fine¬
stra è altresì rag¬
giungibile seguen¬
do un menu ad
hoc.
Particolarmente
ben curata è la se¬
zione di inserimen¬
to; anche qui si
può agire in diversi
modi. Si può ag¬
giungere una afori¬
sma a un autore
già presente nel
database, o creare
una nuova entry.
In ambedue i casi
ci verrà offerta una
finestra che rias¬
sumerà le genera¬
lità dell'autore (no-
128
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
Ipse Dixit e Factotum 2000
me, periodo di vita, data di nascita, na¬
zionalità, professione od occupazione),
e un campo in cui inserire la frase.
Inoltre, è possibile aprire una ulteriore
finestra che permette di conservare un
collegamento ipertestuale a una pagi¬
na Internet (relativa, magari all'autore
selezionato e che rimanda a un
più ampio archivio WWW da
installa una barra verticale in Word, con
una serie di pulsanti relativi a tutte le
forme operative presenti nel program¬
ma. Tanto per inizia¬
re da qualche parte.
500.000 parole per
Mattai» 'lineaLarr
lai.
Riguardo all'aforisma mo¬
strato all’avvio, si può sceglie¬
re tra quello del giorno (viene
mostrato lo stesso detto an¬
che se si riavvia Windows più
volte in una giornata) o quello
casuale a ogni riavvio.
S-Kkce
\tavhil» ftnrota
»uAc.
Ftmauu* nii«dUt-
pufee
) *nuMiuk Hw»*
Nella stessa sezione si può
impostare Ipse Dixit come screen sa¬
ver, e in quella delle opzioni permette¬
re un aggiornamento del database via
Internet; in questo caso è anche pos¬
sibile immettere nella banca dati di
Expert System le proprie citazioni, che
diverranno di dominio comune al suc¬
cessivo aggiornamento della banca
dati.
Factotum 2000
La pagina bianca si
riempie con Factotum
State scrivendo il vostro bell'artico¬
lo, la vostra relazione, la vostra lettera
e vi sorge qualche dubbio su come si
scrive il passato remoto di un verbo o il
femminile di un sostantivo? Vi rendete
conto che quel che avete scritto, an¬
corché esatto, è grigio e privo di tem¬
peramento?
Volete essere sicuri che il vostro
rendiconto sia facilmente comprensibi¬
le e facile da interpretare, avete letto
da qualche parte la parola accrocheur e
non sapete cosa significa? Factotum fa
per voi, è il segretario, paziente e na¬
scosto, che vi toglie dall'Impaccio, vi
arricchisce il dizionario, vi evita errori
imbarazzanti!
Factotum non è un programma
stand-alone, ma è una utility che si inte¬
gra in Microsoft Word arricchendolo di
utili strumenti e di infinite informazioni
da usare mentre si scrive. Al primo
dubbio si clicca un tasto e la risposta è
pronta, sovente spesso adattata anche
al senso del documento su cui si sta la¬
vorando. Oggi nella sua nuova versione
2000 questo pacchetto offre, inoltre,
numerose novità.
Una volta installato, Factotum 2000
Sinonimi e coniran. anche m cascata, conoiugatore dei verbi tcon indicanone
dell'ausiliare), femminili e plurali difficili o irregolari, parole straniere, sigle e
acronimi, tutto è a portai di mano per evitare imbarazzo e perdita di tempo
dire tutto e il contrario di tutto sono
un bel biglietto da visita! Factotum
incorpora un dizionario dei sinonimi
e dei contrari potente e raffinato,
sempre in linea, attento a ricono¬
scere le forme linguistiche, e in gra¬
do di suggerire sostituti concordati
con la parola di partenza (è possibile
anche aggiungere vocaboli e sinoni¬
mi nuovi)
Una nuova caratteristica di que¬
sta versione, definita Schede Prati¬
che, raccoglie tutte le informazioni
e i suggerimenti sulla punteggiatura
corretta ed essenziale nella scrittura
di tutti i giorni. Il contenuto di que¬
sto vero e proprio vademecum del
prosare italiano è organizzato in
schede d'uso compatte, assoluta-
mente esaurienti riguardo all’argo¬
mento, gli argomenti affrontati spa¬
ziano dall'uso della punteggiatura e
delle maiuscole a un elenco com¬
pleto delle regole e delle eccezioni
che caratterizzano le forme femmi¬
nili e plurali delle parole italiane, dal¬
le parole che si possono elidere e
troncare a come sillabare corretta-
mente una parola, e così via.
Come è il femminile della parola
"difensore"? come è il congiuntivo
imperfetto di nuocere? Grazie al
comugatore di verbi. Factotum for¬
nisce immediatamente la forma
verbale giusta desiderata
Con in piu il vantaggio di cambia¬
re il tempo del verbo digitato sele¬
zionandolo dalle coniugazioni della
lista. La nostra lingua è piena di pa¬
role difficili, in particolare di forme
femminili o plurali, insolite o irrego¬
lari. E che seccatura aprire un libro
o sfogliare un vocabolario per cer-
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
129
Ipse Dixit e Factotum 2000
care il femminile di 'giudice' o il plurale
di 'pneumologo'l Nessun problema,
Factotum ci mette a disposizione tutto
quel che ci serve e coniuga, per noi,
verbi e parole, trasformando anche i si¬
nonimi.
Ho pranzato "a la carte, a la belle
étoile, à bout de soufflé" ; chissà se ho
scritto bene! Niente paura, chiamiamo
l'assistente "Parole straniere d'uso
l'interessante indice di
leggibilità di un docu¬
mento. chissà come
scopriremo sarà la no¬
stra prosa La lista di
distribuzione delle pa¬
role ci la anche scopri¬
re come ampio e distri¬
buito ó il nostro voca¬
bolario
Il processo di sintesi automatica, capace di selezionare dal documento le Itasi
più significative e di redigere un sunto I risultati non possono che essere ap¬
prossimativi e, comunque, abbisognevoh di aggiustaggio
corrente e sapre¬
mo immediata¬
mente l’ortografia
della frase. Cosa
vuol dire essere
iscritto alla F.I.D.A.L.? Sono stato invi¬
tato a un incontro all'l N.F.N. e non so
se presentarmi in abito da sera, visto
che ignoro perfino
Una opzione interessante di questo
prodotto consente di eseguire una rapi¬
da sintesi del testo, con veri e propri
riassunti di cui, a priori, si può stabilire
la lunghezza desiderata. Ancora, Facto¬
tum rilegge per noi il testo e ci dice se
il nostro stile o semplicemente quel
che abbiamo scritto è accattivante, leg-
di che si tratta?
Niente paura, la fi¬
nestra "Abbrevia¬
zioni e sigle" vi
svelerà il criptico
significato di que¬
sti acronimi. E non
basta!
Parole ripetute, ricerca
delle forme, aggancio a
Ipse Dixit completano
l'elenco dei tool presenti
nel pacchetto
130
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
Ipse Dixit e Factotum 2000
5ch0do pr.it u h»?
L’alfabeto
Ogni lingua fi compone di suoni (fsnr mi) rappresentali nella scritture da precisi segni grafici,
le lettere dell'elfebeto. L'alfabeto italiano è costituito da 21 lettere, che si possono scrivere
in maiuscolo o in minuscolo
aA, bB. cC. dD, eF. fF. gG, hH. il, IL, mM. nN, oO, pP, ,Q. rR. sS. tT, ut), vV, 11
A queste si aggiungono eltn cinque segni pet trascrivere le parole straniere
JJ, kK, trW, »X, yV
• La j un tempo si usava m italiano per indicare la semivocale (/eri, e/o). Oggi rimane
solo in alcuni cognomi (tràina) e nelle paiole straniere (/aie, /of/p)
a La h ricorre nei simboli (km [chilometro], <g [chilogrammo]), m alcune parole straniere di
uso comune (tallii, kiltir), nei nomi propri, sempre straroon, e negli aggettivi derivati
ir» *ì< llrtijt* l»re*l li llrt
al»a»eea^aae«l^aaaeeea«ll^«l«ieia»>4l|i«reraJ«4aMbl^>il « ai»tinij^lsla^l jsMl«M»«la ^anjoiere^eMele^^-.,
Nomi e aggettivi: dal singolare al plurale
Singolare
Plurale
nomi maschih e femminili e affienivi maschili in -o (curo.
cam. maro, chian
mano, chiaro)
-1
nomi maschili e aggottivi maschili in a (profeta, esista)
profeti, egoisti
tutti i nomi e gli aggottivi in • (cane, novo, facile)
cani, nevi, facili
nomi femminili o aggottivi femminili in a (cassa, sacre)
*• casse.sacre
Fanno eccezione
• fra I nomi, imitarmi, alatali, uomo/vernini, buiUiuoi
• fra gli aggettivi, mro/miei, luoltuol, Minimo/
Sum. eaiaty.a | ttraerei. | 1 r JlSlSlia 1 1 l<u>,lw, |
•>• lir'rlir |ir,ilielle
L'elisione
L'elisione è l'eliminazione della vacale finale di una parola prima della vocale iniziale
della parola successiva e serva a rendere più scorrevole la pronurcia
l'amicizia [la-amicizia], dell'amore [dette-amore], quell'awentura [queUa-awentuia],
d'andare [di-andare]
Il segno grafico dell'elisione i l'apostrofo (') che indica, m pratico, che due parole unite nella
pronuncia rimangono stoccate nella scrittura Cosi, la mali e lo invera,, che nello lingua
parlato si pronunciano Ima» e /Vivami, si scrivono liliali e ! inverno
» L'elisione non è ammesso pruno di una parola che cominci con. .•emivoco.'r
non”.' iodio, veri logoro,f.-.rl rotture”, ma“v iodio,,;ue ugno.ovetti iattura"
» È decisamente sconsigbabile elidere due o più parole consecutive
maglie anche egh. tutta.- altra avventure” oppure "quando „’v" egli, .-.■-■ir una
«n»ion« j bonojmt nt» |
r 'n.t.cctura j | | | Heml
w.
Nomi comporti! StIUbssonal Qfiograt.4
rr **rhrdo pr.il *• Hi*
I digrammi e i trigrammi
I digrammi sono groppi di due lettere che si pronunciano con un unico suono Nella nostre
lingua ce ne sono sette eh, gh. et. gì, gl. gn. se
! trigrammi sono groppi di tre lettere che si pronunciano con un suono unico gli. sci
Il groppo g/ forma un digramma se é seguito solo dalla vocale i {dttgh, frigi 0 Se oltre alla
i compare un’altra vocale, si ha il trigramma gli
^ figlio, maglia
6»
Il digramma gn si forma davanti a tutte le vocali
Spagna, agnello, bagnino, gnocco, ognuno
CàaUda! CEéJ CmhmmJ
[Punf»,stura | | |
Elrsion»
Trorvcatnanto
- T,; ■- . 1 . •' ir • Od. .;nt .1
La bella collezione di schede dedicate al saper scrivere; quanti di noi hanno ancora da imparare?
gibile e piacevole. Una
nuova funzione, "trova
e sostituisci" ci dà la
possibilità di usare un
linguaggio più ricco ed
evocativo, utilizzando
sinonimi e forme alter¬
native del dire che ren¬
dano più divertente e
piacevole la lettura. Una
inedita e gradita funzio¬
ne permette di visualiz¬
zare contemporanea¬
mente le parole ripetu¬
te nel paragrafo, in mo¬
do , se necessario, da
provvedere alla loro ve¬
rifica e sostituzione
Presenti sono pure tre
dizionari verticali spe¬
cializzati (economico,
giuridico e informatico),
e, nel prodotto, è forni¬
to in regalo la versione
standard di Ipse Dixit
La pagina Web di Expen Sy¬
stem; opportuno visitarla fre¬
quentemente. per scaricare gli
aggiornamenti
(7000 citazioni e opzioni d’uso più ri¬
dotte rispetto al 2000),
Conclusioni
Factotum 2000 e Ipse Dixit 2000
sono due accessori divertenti, piace¬
voli, utili e poco ingombranti che si in¬
tegrano perfettamente nel nostro am¬
biente di scrittura; non ci insegneran¬
no certo a scrivere bene in italiano, ma
ci forniranno comunque un valido aiuto
durante la redazione dei nostri docu¬
menti, assieme a un repertorio di frasi
e citazioni bell’e pronte adatte a ogni
occasione e pronte per essere inseri¬
te, tal quali, nel nostro prosare
La facile gestibilità del primo, la
completa integrazione in Word del se¬
condo li rendono poco ingombranti e
invadenti, Anche Word, notoriamente
non agile nel caricamento, non viene
troppo appesantito da Factotum, tran¬
ne un certo rallentamento in fase di
lancio iniziale
Ma è uno scotto che si paga volen¬
tieri, per servigi di cui si sentiva, fino¬
ra, la mancanza, almeno in forma cosi
integrata. «S
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
131
OverView
di Aldo Ascenti
Inoculateli
l/antivirus secondo Computer Associates
L'apertura su Internet delle reti
aziendali è ormai una scontata neces¬
sità
Le società sono sempre più costret¬
te a fare i conti con il quotidiano ingres¬
so di software e documenti provenienti
dal vasto mondo del Web e con una
conseguente crescita espo¬
nenziale dei casi di infezio¬
ne da virus di ogni genere.
Secondo recenti statisti¬
che, oltre il 90% di tutte le
aziende è colpito da qualche
ceppo di macro virus, in al¬
cuni casi innocui ma altre
volte in grado di ridurre di
molto le prestazioni del si¬
stema e di causare malfun¬
zionamenti e perdite di dati
preziosi.
Durante l'installazione il program
ma riconosce il sistema operativo e
mette a disposizione le scelte ap¬
propriate
Ecco perché anche il colosso ameri¬
cano Computer Associates, ben noto ai
professionisti dell'lnformation Techno¬
logy per le numerose e potenti applica¬
zioni professionali, non poteva rimane¬
re indietro nell'aggiornamento dei suoi
strumenti antivirus.
Inoculateli
Produttore e distributore:
Computer Associates S p A
Palazzo Leonardo
Via Francesco Sforza, 3
Milano 3 City
20080 Basiglio (Mll
Tel 02/904641
www.cai.corr
Prezzo (IVA esclusa!
Inoculate^ 4 53
Advanced Edition (or Windows NT 695 US$
Workgroup Edition 495 US$
Client Agent da 1 a 250 utenti da 49 a 4250 USS
Professionale
ma per tutti
Concepito per risolvere i problemi di
sicurezza di una rete aziendale, Inocula¬
teli è comunque disponibile in più ver¬
sioni che ne rendono l'uso accessibile an¬
che alle piccole realtà basate su sistemi
Windows, DOS e Macintosh, grazie
all'ampia disponibilità di Client per le di¬
verse piattaforme. L’edizione Workgroup
è pensata per ambienti NT e NetWare,
laddove non si disponga di più di un ser¬
ver, e offre tutti i vantaggi di una comple¬
ta soluzione per reti locali ad un prezzo
competitivo. Qualora la rete da protegge¬
re richieda la gestione centralizzata di più
server NT, sarà necessario acquistare la
versione Advanced del pacchetto, che si
avvale di meccanismi di allarme che avvi¬
sano gli amministratori di qualunque pre¬
senza indesiderata sui server remoti, per¬
mette di centralizzare i processi di instal¬
lazione ed è dotato di strumenti per pre¬
configurare le opzioni di Inoculateli prima
di distribuirlo sulle diverse postazioni.
Inoltre la versione Advanced è progettata
per integrarsi perfettamente con l'am¬
biente di gestione Unicenter TNG. che è
la sofisticata centrale operativa attraverso
cui controllare l'mformation technology di
un'intera azienda.
Computer Associates non ha dimenti¬
cato nemmeno gli utenti singoli, metten¬
do a disposizione, all'indirizzo http://antivi-
rus.cai.com, una versione, scaricabile gra¬
tuitamente, di Inoculateli per uso perso¬
nale con i relativi aggiornamenti.
Internet nemico/amico
Se da Internet provengono la maggior
parte delle infezioni è altrettanto vero che
i meccanismi di aggiornamento via Web
132
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
-5J
Tra te varie opzioni
di InoculaielT è
possibile imposta¬
re tre modalità di
scansione "fast
scan " è la più ve¬
loce ma meno a
prova di errore ri¬
spetto a "secure
scan". mentre "re■
Viewer scan " indi¬
vidua anche virus
mattivi ma potreb¬
be generare falsi
allarmi
di strumenti co¬
me Inoculateli
sono il metodo
migliore per pre¬
servarsi da nuovi
virus, le cui im¬
pronte digitali,
ovvero le se¬
quenze di bit ca¬
ratteristiche che
servono a identi¬
ficarli, possono
essere scaricate,
con cadenza
mensile, dal sito di Computer Asso¬
ciates direttamente sul server di
Inoculateli che provvederà ad ag¬
giornare automaticamente i Client
collegati. Gli utenti di Inoculateli
usufruiranno degli aggiornamenti a
titolo completamente gratuito, an¬
che disponendo della sola versione
per uso personale, fatta per girare
sotto Windows 9x e NT Worksta¬
tion.
Obietti lo Scan
P fioot Sedai P Ftei
ftcton Upon V«uj Dofecfnxi
|ReportOn|y-No Action jJ
Opllora
Cure action le* Macro wus
P Automatic* imi» temiti
P fiC'fiUVP ttlffrv - ’tti-ctutoily
r
P Plftnpl On Aclon
P
17 Sound Beep on Detection
P t-.-.r, . . .
r Scan Mpaled Ffes
1-
SpaodScen
T HeutiocSean
1 -A..--
' JVC
T Fati Scan
(• Scene Scan
r Scan
or.
I ima.
Inoculateli
JJit
IMS
FttMecttl
raam soma
Bou SecttiMecttt
IE
0
I.
Sdvmeed
Fleneeo
lv»w—T.
Li_
Un cacciatore
intelligente
Per identificare i pericolosi mi¬
crorganismi informatici, Inoculateli
si avvale di tutti gli strumenti più at¬
tuali. L'elenco dei virus individuati
comprende quelli che si inseriscono
nel boot sector, quelli residenti in
memoria, i temuti polimorfici in gra¬
do di mascherare il proprio codice
attraverso mutazioni casuali e i diffu¬
sissimi macro virus che si annidano
nei documenti di Word e affini. In
più Inoculateli può sfruttare il suo
motore euristico per individuare vi¬
rus non ancora scoperti, grazie ad
un'analisi sofisticata del comporta¬
mento anomalo dei file infettati,
operare in background per scandire,
senza rallentare troppo il sistema,
tutto ciò che entra o esce dal com¬
puter e analizzare anche gli archivi in
formato compresso (arj, zip e com¬
pressioni Microsoft). Una volta indi¬
viduato un virus è possibile agire in
diversi modi: ripulire il file infettato ese¬
guendo preventivamente una copia di
backup (qualsiasi "cura" è, in molti casi,
un processo ad alto rischio di perdita dei
dati), rinominare gli elementi contenenti il
virus, spostarli in una diversa posizione,
cancellarli o semplicemente generare un
report con i risultati della scansione.
Lo strumento denominato "quarante¬
na" permette di isolare le workstation
Opnm I Ffc. I Quoera» GSjwoJ
Boot Sedo AcBon
Succo»
Feàn
Totali
Cuwd
0
0
Tot* Vium Fix*d
0
Neubatted
0
0 |
Incoralo Vautaa
0
Oppino Vaia*
0
FteAceon
Succe»
Fette
Beo* Sodo Vnnai
0
Cui ed
0
0
Total FU*» Scenried
0
D eletti
0
0
Incorino Féet
0
Putged
0
0
Qui gong Ffei
0
Henemed
0
0
Archpve* Scorrati
0
Moved
0
0
V»u; ¥»al AdrveticfH
0
Henomed/Movod
0
0
Quarantina Activatcm
0
LMInlecttn
r
Leil t ound Vm
Rebeih
OK
Imi,
Un completo pannello di statistiche permette di visualizzare a
colpo d'occhio i risultati della scansione
lungimirante politica di convivenza
col virus stesso, reso innocuo dagli
strumenti di controllo di Inoculateli
Questo è utile quando si vuole stu¬
diare il virus per individuarne l'origi¬
ne e la tipologia prima di procedere
ad un potenzialmente devastante
repulisti, cosi da minimizzare le con¬
seguenze dell'infezione.
Semplice
ed efficace
Usando questo prodotto se ne ri¬
cava una piacevole sensazione di af¬
fidabilità e cura nella progettazione.
L'installazione rileva immediata¬
mente il sistema operativo presente
e rende disponibili solo le opzioni
consentite, che
Il processo di scan¬
sione è piuttosto
veloce e può esse¬
re attivato anche
facendo clic col ta¬
sto destro su un fi¬
le o una cartella
-l~l «il
comprendono
l'installazione dei
moduli aggiuntivi
per sistemi di
messaggistica
basati su Micro¬
soft Exchange e
Lotus Notes Le finestre di dialogo
sono chiare ed essenziali, rendendo
facilmente accessibili le molteplici
funzionalità del programma. Tra l'al¬
tro, per avviare la scansione di una
cartella o di un file basta un clic su
di esso col tasto destro del mouse
per accedere all'apposito comando.
L’algoritmo di ricerca dei virus è
molto veloce se si dispone di alme¬
no 32 Mbyte di memoria, requisito
indispensabile per sfruttare le po¬
tenzialità della versione Advanced,
e il controllo in tempo reale sembra
meno pesante rispetto a molti pro¬
dotti concorrenti.
Conclusioni
portatrici di infezioni impedendo il trasfe¬
rimento sul server dei file virati. Sarà pos¬
sibile, quindi, risalire alla fonte del conta¬
gio prima che si propaghi in tutta la rete.
Un'altra funzionalità di Inoculateli è il
virus wall che previene la possibilità di
sovrascrivere un file con una versione in¬
fetta con lo stesso nome. Queste carat¬
teristiche permettono non solo di elimina¬
re i virus, ma anche di scegliere una più
Sviluppato da uno dei più grandi
produttori mondiali di software, Ino¬
culateli è uno strumento che infon¬
de sicurezza, il che non è poco per
un antivirus. Inoltre, il modulo "In¬
ternet Protector" disponibile con la ver¬
sione Advanced, rappresenta una barriera
estremamente efficace ai pericoli della
navigazione in Internet, limitando anche
gli applet Java e ActiveX potenzialmente
dannosi. Consigliamo vivamente di scari¬
care la versione gratuita di Inoculateli dal
sito di Computer Associates e di aggior¬
narlo assiduamente: vi sentirete un po'
più protetti. we
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
133
( EZgBHB E cd rom
di Nero Berri
Cappuccetto Rosso
I tempi cambiano. Oggi i re¬
quisiti mimmi per un nonno so¬
no un Pentium 100 MHz e 16
MByte di RAM, Windows 3.1,
scheda audio e lettore CD¬
ROM 2X. Essendo questi ne¬
cessari e sufficienti, un nonno
può confidare anche su un Ma¬
cintosh con un emulatore.
Con questo non vogliamo
dire che il mestiere del rac¬
contare le favole, un mestiere
difficile come difficile è inse¬
gnare a vivere (ed in genere le
favole sono una metafora di
uno scorcio della vita), viene
tola destinata al bimbo di casa: un di¬
sco (45 giri rigorosamente), una serie
di tavole in bianco e nero con la serie
minimale dei 'Carioca Joe' per colorare
(il colorare non era mai limitato alle
& ^
Otocd Oiuu
m
insidiato da una macchina con
requisiti oramai risibili.
Viene solo da pensare che
accanto al letto del pargolo in¬
sonne, oggi non ci sia più un
libro con le orecchie alle pagi¬
ne più lette, ma più probabil¬
mente un PC, e che altrettan¬
to probabilmente per un barn-
m
%
0
0 -
0 @
bino odierno 'sfogliare' significhi clicca¬
re sulle frecce destra e sinistra
Questo dev'essere stato il ragiona¬
mento che ha portato Dedalomedia In¬
teractive a produrre e Challenge Multi¬
media a pubblicare Cappuccetto Rosso
- Una Favola Interattiva.
Inserito in una collana di software
dal costo contenuto, questo prodotto
porta in un CD-ROM tutto quello che
una ventina d'anni fa stava in una sca-
Cappuccetto Rosso
Per Informazioni
Dedalomedia Interactive
Borgo Padova. 170
35013 Cittadella (PDI
Tel 049 9414411
Prezzo: L 29.900
Disponibile sol sito www challengemm it sen¬
za aggiunta di spese di spedizione
suddette tavole e finiva per essere
esteso alle pareti della stanza del pu¬
po), un libro in formato A4 abbondante
con la favola illustrata da seguire (leg¬
gere non se ne parlava) con l'ausilio
del disco.
Nel prodotto in argomento ritrovia¬
mo tutto questo, con le possibilità in
aggiunta che l'odierna tecnologia ci
consente (possiamo colorare e cancel¬
lare, ad esempio, possiamo scegliere
personaggio, voce e dialetto del narra¬
tore) con qualche difetto che le nuove
tecnologie portano con sé e con le
stesse limitazioni di allora: né il disco
in celluloide né questo in alluminio più
volte cotto e rivestito possono rispon¬
dere alle domande del bambino posto
di fronte ad una storia come questa
Nessun meccanismo allora ed oggi
può fugare il dubbio;
- Se il bosco è frequentato da lupi,
perché la mamma lascia andare Cap¬
puccetto Rosso da sola nel bosco?
- Se la nonnina stava cosi male, per¬
ché canta e balla dopo essere uscita
dalla pancia del lupo?
E soprattutto:
- Perché fare fuori un lupo cosi sim¬
patico (oggi più che mai visto che pos¬
siamo anche sceglierne la voce ed il
carattere)?
Per queste ed altre domande resta
insostituibile un nonno, che oggi deve
anche spiegare al pargolo perché alcu¬
ni click vadano a vuoto, pur restando il
prodotto utilizzabile nei limiti del suo
costo e di un'interfaccia non amichevo¬
lissima, specie se intesa come conce¬
pita per un essere che si affaccia ades¬
so all'elettronica di massa creata per
aiutarlo a vivere meglio.
Ma questa è un'altra favola,..
134
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
Campeggi D'Europa '99
Avendo recensito questo prodotto
per la quasi totalità del tempo su un
portatile, l'apprezzamento per Campeg¬
gi di AND Italia ne ha guadagnato.
Infatti, la configurazione minima indi¬
cata sul prodotto consente di fruire in
maniera decente ed utile del CD-ROM,
e la gran parte delle funzionalità del pro¬
dotto trova il suo utilizzo elettivo proprio
su di un portatile; viene da immaginarsi
questo disco caricato insieme alla nor¬
male stigliatura da survival su un cam¬
per o su una roulotte o magari nel cofa¬
no stipato ai limiti di legge di una sta¬
tion wagon farcita a tende componibili.
Campeggi è un prodotto concettual¬
mente valido, che si rivolge a coloro
che praticano questa forma di turismo,
prendendoli per mano quando sono an¬
cora stanziali (a casa) per seguirli nel mi¬
grare che li condurrà al luogo scelto e fi¬
no al ritorno alla base dove scegliere (o
immaginare) il prossimo viaggio.
Nel CD-ROM troviamo la lista di tutti
i campeggi europei (estendendo il con¬
cetto di Europa a quello geografico e
non a quello politico) che hanno aderito
all'iniziativa, con la possibilità di ricercar¬
ne, filtrando e combinando i risultati del¬
la ricerca per luogo, prezzo, servizi o
(laddove possibile) per aspetto, essen¬
do alcune schede corredate da foto.
Notevole in questi casi la possibilità
di scegliere tra i 'servizi' quelli che com¬
prendono accoglienza per portatori di
handicap, animali e bambini.
Scelto il nostro obiettivo, prima di
marciarvi contro alla testa di tutte le
truppe a noi assegnate dalla vita e da
madre natura abbiamo la possibilità di
domandare a chi gestisce il campeggio
prescelto ulteriori informazioni e con¬
trollare cosi che quanto riportato dal
CD-ROM corrisponda ancora al vero,
ovvero per soddisfare specifiche curio¬
sità non enucleate nel percorso di navi¬
gazione.
Certo, l'esperanto europeo, cioè
quell'inglese che mastichiamo un po'
tutti per reminiscenze scolastiche, ba¬
sterebbe a farci capire da chiunque ge¬
stisca un campeggio nel vecchio conti¬
nente, ma vi vorrei vedere nel tentativo
di domandare l'orario del servizio di
dog-sitting del campo ad un gestore
croato! Fermo restando che probabil¬
mente la vera difficoltà sarebbe quella
di capire il suo inglese oxfordiano in ri¬
sposta al nostro maccheronico, per co-
ZMÌ
ai servizi sui quali vogliamo fa¬
re chiarezza.
La lettera possiamo poi
stamparla ed inviarla per posta
tradizionale o per fax, ovvero
spedirla per e-mail a condizio¬
ne di avere un accesso Inter¬
net sulla macchina dalla quale
consultiamo il prodotto e che il
destinatario abbia un indirizzo
e-mail.
loro che non spiccicano il serbo, l’edito¬
re ha opportunamente e con tutta la no¬
stra gratitudine provveduto a stilare una
lettera di informazioni secondo un facsi¬
mile (che consultate in italiano con un
piccolo stratagemma, selezionando un
campeggio nostrano), in tutte le lingue
dei paesi i cui campeggi troviamo de¬
scritti nell'opera già riempiti con i nostri
dati (che provvederemo ad indicare in
una schermata apposita ed una sola vol¬
ta) e che si compone contestualmente
Campeggi D’Europa '99
Per informazioni
Big Chiet S.r.L
Via Carducci, 8
21013 Gallarate (VAI
Tel. 0331 795356
L 69.900
Analogamente per la lettera
di prenotazione. Ottima l'idea,
non ci pronunciamo sulla cor¬
rettezza delle traduzioni in lin¬
gue di cui ignoravamo perfino
l'esistenza, ma per analogia
con quelle vagamente cono¬
sciute non ci sembra affatto
scadente.
Terminata la fase logistica
l’opera ci segue on thè road
con una cartografia senz'altro
più chiara delle indicazioni di
qualunque indigeno e ci indica
il percorso stradale da seguire con mo¬
dalità grafica (sulle predette cartine e
con sufficienti livelli di zoom) e descritti¬
va (“la prima a destra, dopo un km pren¬
dere per Cracovia") Buono.
Una interfaccia dalla concezione tipi¬
camente Windows 3.x e una corrispon¬
dente utilizzabilità a volte farraginosa,
gettano una qualche ombra su un pro¬
dotto per i soli PC (gli utenti Mac non
avranno comunque problemi in emula¬
zione, ed ecco il perché dico che i mini¬
mum requirements sono sufficienti) ma
non tolgono nulla alla sua validità.
Proporzionato il prezzo, laptop esclu¬
so.
«e
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
135
GIOCHI
di Pierpaolo Turitto
SCUDÉTTO 99/1
Fantacalcio?
Qualcuno disse che gli italiani sono
un popolo di santi, di poeti e di naviga¬
tori, ma a quei tempi il calcio ancora
non esisteva.
Oggi il popolo maschile della nazio¬
ne, o almeno una gran parte e non solo
maschile, si sente allenatore.
Il calendario del cam¬
pionato con tutte le
squadre
La rosa dei giocatori
della squadra scelta
.. u *'”*•■ ramo
I !—«w Venezia
P- imhiik Bologna
— ■ • Vicenza
miai
Lazio
l'amia
.. Cagliari
Floionlina
Pioconza
Perugia
« -—»»»• Empoli
Sampdotia
Juventus
[
vrymm
SlAgiow 199 B /9
5£8
Juventus
I.vi-. I
(13 «P W «SI W* W
De Sanctls. M
Rampulla, M
luliano, M
Tacchinardt, A
Di Livio, A
•• Tudor. I
Conte. A
Per rotta $
Del Piero, A
Zidane. Z
Amorino. N
Pelimi. A
Fettina. C
i.*T»W
Mommo P
Brindelli. A
DO'* ,
Pessotto G
rvnco*
Blanchatd J
t<- oc
Detchamps D
Davidi E
sic
Henry T
Rigotn M
AC C ’
•«Fonseca D
A fC
Esndider J
»*c
a
Juventus
Offerta di negoziazione della Lazio per Monterò
»* Il giocatore della Juventus Paolo Monterò è valutato attualmente
Lit 12 000 000.000
V
~ I
Rendi pubblico il trasferimento
•*c I
Valore Complessivo
Alle solite chiacchiere del lunedi mat¬
tina, si sono aggiunte quelle del sabato,
le telefonate della domenica e qualche
appunto durante la settimana.
Oggi si sentono parlare gli appassio¬
nati in prima persona: "Ho messo in
campo Ronaldo", "Mi si è infortunato
Vieri", "Ho perso per colpa di Buffon",
La follia assumendo dimensioni col¬
lettive forse non è tale, ma le frasi cita¬
te sopra trovano senso in un gioco che
appassiona l'Italia da circa 10 anni: il
fantacalcio.
Nel lontano 1988 Riccardo Albini die¬
de alla luce un gioco statistico che de¬
finì "il gioco più bello del mondo dopo il
calcio", questo tipo di gioco dai mecca¬
nismi simili a quelli statunitensi della
Stat-O-Matic, fonda le radici del succes¬
so sulla semplicità e sull'utilizzo dì fatti
realmente avvenuti,
Il meccanismo in breve è questo:
Un gruppo di amici (genericamente
8) si riunisce per fare un'asta di acqui¬
sto di calciatori della serie A, ovviamen¬
te il denaro è virtuale e la quantità ugua¬
le per tutti.
Ognuno acquista 22 giocatori (3 por¬
ta fase di negoziazio¬
ne per il calciomercato
tieri, 7 difensori, 7 centrocampisti, 5 at¬
taccanti).
Si stila un calendario secondo il quale
le 8 squadre si incontreranno ogni do¬
menica.
Arriviamo al sabato sopracitato,
ognuno decide qual è la formazione che
metterà in campo, 11 giocatori più 5 in
panchina, la comunica a colui che gesti¬
sce il campionato, che a sua volta gli di¬
ce la formazione della squadra avversa¬
ria, non gli resta che aspettare trepidan¬
te l’esito della domenica.
HI 19 000 000 000
l Rifiuta Rimanda Acc«tla
SCUDETTO 99/00
Distribuito: da Leader Distribuzione spa
Prezzo: al pubblico L 69.900
Completamente in italiano
Requisiti di Sistema
PENTIUM 133 16 Mb RAM
A questo punto la domenica si svol¬
gono le partite vere ed i contendenti
sentono come stanno andando i loro
calciatori, se hanno realizzato gol, se il
portiere ne ha subiti, se qualcuno è sta¬
to ammonito o addirittura espulso.
Arriviamo al lunedi, si fanno i conti, i
giornali sportivi pubblicano le pagelle,
ogni calciatore ha un voto, che viene
modificato da eventuali gol segnati o
subiti nel caso del portiere, ammonizio¬
ni ed espulsioni, autogol, rigori segnati
o parati.
La somma del voto modificato di tutti
i calciatori della squadra si trasforma se¬
condo una tabella in un numero di gol
realizzati, che unito a quello dell’avver¬
sario ci dà il risultato finale, e il gioco è
fatto!
E via così ogni domenica, 8 amici gio¬
cano a distanza, appesi a quello che
succede veramente, con la necessità di
seguire gli avvenimenti, per sapere chi
è infortunato, in forma, in panchina o in
136
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
Nato t| 19 4 72 <76 anni) Brasiliano (20 pres/5 gol)
ElMU-Cv*
-nr>
Carriera Calciatore
In» nsr i •*• i ** narisTi» nf orar n
V. «afilli
*•<•> '•*•**»
4 . ).♦««
rw-rairnB? narri* u^TWniirrra-
**»’
IMM > P <iM
nmo l’wm m
*M'i OofiMfcMi
Cauli ocamptata Ottonavo (Sinittrg/CaniraUM
Indiolro
Centrocampista OfflNMtvo (Sinistro/Centrale»
Tutte le caratteristiche di un calciatore
Indiolro
campo, tutti i problemi di un allenatore
vero, che deve essere competente ed
avere fiuto per essere vincente.
La magia del gioco è nel rapporto
umano a distanza, nella derisione
dell'avversario fatta di telefonate e
messaggi, nella soddisfazione per le
scelte giuste o nella rabbia di aver la¬
sciato fuori un goleador.
Quindi quando passeggiando per Vil¬
la Borghese o sul lungomare, vedete
qualcuno gioire con evidente accento
linguistico locale per il gol di una squa¬
dra di tutt'altro posto, quel qualcuno è
affetto da fantacalcio.
In panchina
nel monitor
Questa "malattia" che affligge tanti
italiani, il sottoscritto incluso, ha anche
Finalmente il fischio
d'inizio
"SCUDETTO".
Championship
Manager è un gioco
della Sports Interac¬
tive, che simula la
gestione di una
squadra professioni¬
sta di calcio, in tutti i
suoi aspetti.
Per iniziare deci¬
diamo che squadra
guidare tra i 15 cam¬
pionati più importan¬
ti del pianeta, la diri¬
genza del team ci af¬
fiderà il compito,
spiegandoci i suoi
una sua pericolosa degenerazione infor- obiettivi.
matica che di sociale ha ben poco, uno Di qui in poi dovremmo occuparci di
dei nomi con la quale è conosciuta è tutto, ma andiamo per ordine a vedere le
Juventus
°l
^ L_ .r;-;-r'L-l '
««*«• ««M U Iv» « *J»'«
Primo lampo
'«V»»
La Lazio bàtterà (I calcio d'inizio
Il possesso di palla aggiornato in tempo reale
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
La tattica della nostra squadra
137
Jecemlore
Juventus
32
Juventus
Lazio
0
•w
Primo Tompo
I um-hvv'* 1 *
In/aflhi
15
Tiri
Tiri in Porla
Tiri Fuori
Calci 0'Angolo
Calci di Punizione
Rimesse laterali
Falli
Fuorigioco
Passaggi Completali
Contrasti Vinti
Colpi di Testa Vinti
Ammonizioni
GOL DILLA LAZIO 1
Ecco rutto ciò che 6 accaduto fino adesso
Juventus
Lazio
TU*»-* •‘•Ma »«•»*** Mi Patiti i*N *• *!•••
vane fasi del gioco.
Nelle foto l'allenatore (MCmicrocom-
puter) ha scelto di guidare la JUVENTUS;
cominciamo d'estate, precisamente ad
Agosto, con qualche amichevole, la deci¬
sione dei numeri di maglia ed ovviamen¬
te il calcio mercato.
Di ogni calciatore professionista esi¬
stente sulla terra abbiamo ben 2 scher¬
mate piene zeppe di dati, dove gioca o
ha giocato, quanti gol ha fatto, che voti
ha preso, la sua valutazione sul mercato,
ecc..
Il gioco procede giorno per giorno, ci
arrivano offerte per i nostri giocatori, alcu¬
ni si infortunano, i primi incontri di Coppa
Italia e le qualificazioni delle nazionali, in¬
somma comincia la progressione verso
l'intenso periodo invernale.
La cosa più affascinante è che vedia¬
mo tutto ciò che accade indipendente¬
mente che ci coinvolga in prima persona
o meno, i risultati delle altre squadre, i lo¬
ro acquisti, abbiamo un panorama com¬
pleto che ci immerge nella competizione.
Prima di arrivare ad affrontare una par¬
tita, abbiamo tanti compiti da svolgere,
vediamoli in dettaglio:
ALLENAMENTO Si avranno a dispo¬
sizione diversi programmi di allenamen¬
to, ognuno dei quali può essere modifi¬
cato per raggiungere determinati risulta¬
ti, come il miglioramento della forma fisi¬
ca o delle capacità tecniche, ovviamente
per ogni singolo giocatore, con speciali
optional per i portieri o gli attaccanti
TATTICHE Essenziale per il conse¬
guimento della vittoria è la pianificazione
della tattica di gioco, che permette di
stabilire lo schema (44-2, 54-1, ecc.), se
marcare a uomo o a zona, che tipo di
passaggi fare (diretti, lunghi, brevi, nor¬
mali), come intervenire in fase difensiva
(normali, leggeri o duri), se fare il pres-
Boato' Ecco il gol I
Il riassunto di tutte le
azioni
sing o il fuorigioco,
come battere i cal¬
ci di punizione o
d’angolo. Queste
direttive possono essere date in modo
globale o ad ogni singolo giocatore.
SELEZIONE SQUADRA: In avvio, ma
con la possibilità di modificarla in segui¬
to, si dovrà stabilire quale sarà la squadra
titolare e quali le riserve, di ogni giocato¬
re un indicatore ci segnalerà la sua condi¬
zione:
INF infortunato
SOS: squalificato
DES desiderato da un'altra società (veri¬
ficare le condizioni economiche)
OFF è stata presentata un'offerta
GIÀ diffidato, al prossimo cartellino gial¬
lo sarà squalificato
RIT: si ritira a fine stagione
INT impegnato con la sua nazionale
STR extracomumtario
IND indisponibile
COP: non schierabile nella competizione
attuale
PRE disponibile per un prestito
TRA
SCO
CON
in lista trasferimenti
scontento
contratto scaduto
Roberto Mancini raggiunge il pallone
CALCIOMERCATO Nella fase di ac¬
quisto e vendita potremo decidere di
aderire ad un'offerta fatta da un altro
team, mettere sul mercato un giocatore
o cercarne qualcuno in particolare.
Per quest'ultima fase possiamo addi¬
rittura sguinzagliare ben 6 diversi osser¬
vatori in altrettanti campionati, cosi da ri¬
cevere notizie e suggerimenti.
Per ciò che riguarda la negoziazione
del prezzo di trasferimento, ci sono di¬
verse opzioni di trattativa, delle quali le
principali sono:
OFFERTA IN DENARO Generica¬
mente superiore all’attuale quotazione di
mercato, corrisponde all'importo da ver¬
sare a saldo per il cartellino del giocato¬
re, richiede l'attesa di qualche giorno per
la risposta dell'altra squadra.
SCAMBI È possibile acquisire calcia¬
tori inserendo nell'offerta uno scambio di
giocatori che possa coprire interamente
o in parte l'importo dell'operazione
PAGAMENTO DILAZIONATO Ebbe¬
ne s), se le vostre finanze scarseggiano,
potete anche accordarvi per una comoda
rateazione.
Ma si possono gestire anche CLAU¬
SOLE SULLA VENDITA, COMPENSI
PER APPARIZIONI IN SQUADRA O IN¬
TERNAZIONALI e decidere quando REN-
138
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
Allenamento Juventus
L
Contemporaneamente rutte le altre competizioni vanno avanti
93
Juventus
1 -1
□ Andria
D
Final#
Del Piero
Iniaghi
Zidane
Henry
7 75 ' Panarelli In»
Rig 85. 88
24 53
93 97
86
ti
DERE PUBBLICA L’OFFERTA e DATA
DEL TRASFERIMENTO.
Per ciò che riguarda la negoziazione
del contratto con il singolo calciatore, si
fisserà un importo base, dei bonus legati
al rendimento e delle clausole recipro¬
che.
In campo
Acquisiti tutti i meccanismi fuori dal
campo, siamo finalmente pronti a scen¬
dere sul tappeto verde, o meglio siamo
pronti a sederci in panchina.
Infatti l'interazione durante la partita
non è poi cosi grande, possiamo modifi¬
care le tattiche e fare i cambi, ma in
realtà andiamo soltanto a raccogliere i
frutti del lavoro svolto fuori.
Possiamo guardare l'incontro attraver¬
so diversi schermi che ci daranno un'in¬
credibile mole d'informazioni ed al tem¬
po stesso la telecronaca dell'incontro:
PANORAMICA DELL'INCONTRO La
schermata più completa, offre tutti i det¬
tagli dei gol, degli infortuni e tutte le azio¬
ni salienti, con una telecronaca ampia.
STATISTICHE DELLA GARA I dati
II programma di allena¬
mento in dettaglio
I risultati possono as¬
sumete dimensioni
esagerate '
sono raggruppati
per poter offrire
una visione com¬
pleta dell'accadu¬
to: tiri in porta, passaggi, fuorigioco, ecc.
ZONE D'AZIONE Consente di vede¬
re in termini percentuali, dove si è svolta
l'azione di gioco durante l'incontro.
Tutto accade con un sottofondo ste¬
reofonico che ci immerge nello stadio, la
presenza dei tifosi è tangibile nei cori,
nell'urlo del gol e nel costante brusio,
che sale e scende in corrispondenza del¬
la zona in cui si gioca; se segnano a sini¬
stra urla la cassa acustica di quel lato e
viceversa; viene da chiedersi se i tifosi
cambiano curva nell'intervallo, picchian¬
dosi casomai sotto la tribuna per poi riac¬
comodarsi nella parte opposta!
Quando ero bambino
Un po' di anni fa, quanti non lo dirò
nemmeno sotto tortura, per giocare al
calcio genericamente mettevo una sfe¬
ra tonda in cuoio sotto il braccio e scen¬
devo al "campetto", ma talvolta con gli
amici, impediti dal maltempo o per scar¬
sezza di risorse umane, all'interno delle
mura di casa allestivamo tornei indi¬
menticabili. qualcuno avrà già capito e
forse una lacrima solca il suo viso, qual-
Annuii»
0 »
cun altro incerto su cosa sia l'immagine
che improvvisamente gli è apparsa in
mente, sarà già corso dietro ad una por¬
ta o un armadio per vedere se c'è anco¬
ra... sto parlando del mitico SUBBU-
TEO, di recente sulle pagine dei quoti¬
diani per una presunta uscita di produ¬
zione, immediatamente rientrata per le
proteste dei fan.
Nel passato era questa la nostra pas¬
sione, si stendeva un panno verde su
una tavola di compensato, si mettevano
le porte, si schierava la squadra e si da¬
va il calcio d'inizio.
Tutto avveniva in punta di dito, i cal-
ciatorini con la basetta tondeggiante on¬
dulavano in cerca della palla, scorrazza¬
vano sul campo fino a scagliare il tiro.
Una simulazione in scala che ha ap¬
passionato i bambini (e forse non solo)
di tutto il mondo occidentale, ormai un
po' dimenticata e passata nella soffitta
insieme al Risiko ed al Monopoli, che in
comune hanno la capacità di unire le
persone, di far giocare insieme la gen¬
te. un'abitudine che non si dovrebbe
perdere.
Forse siete storditi dall'aver sentito
parlare di Fantacalcio o addirittura di
Subbuteo, ma idealmente sono i due
pezzi che attaccherei a Scudetto, il gio¬
co sul campo e quello con gli altri, no¬
nostante quest'ultimo si possa comun¬
que fare in rete; pensate se dopo aver
pianificato la squadra, ci potessimo gio¬
care la partita davvero, casomai con un
bel colpo d'indice sulla basettina di
Shevchenko, e pensate ancora se la
squadra avversaria fosse un vostro caro
amico..- sarebbe cosi indispensabile il
campionato la domenica?
KB
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
139
Una cura di giovinezza
terza parte
di Raffaello De Masi
Otte** hadw««
Mattar G400
Sampo AJpK«Sc«> 712
P potar* DDC ctocfc to PVjq and Piar «anta on «artup
ttrcoftirtt
Tha PoMwSlrip a deMpwd la um ««Uh retarne© buttare fpmwara
and ó*m homthechp vania. and may noi *»afc oonoctìy «tfb
propnetay dtpUp drveit Um cZ thn software a al your o« rak
PowerStrlp
Impoiln/ioni diti I ipi di I .ii.tlten I) IP
CAUTION!
CHiigei may advenely
tfTect raaoy «pfiicatiorv*
Caratjan dal «marna
» 964.
nr DPI uuuxidt
| SE DPI vaticrMo
E siamo alla ter¬
za parte di questo
lungo argomento,
basato più che al¬
tro sull'abbassa¬
mento della testata
del nostro PC, sul
cambio dei carbu¬
ratori, sull'uso di
miscele al metano¬
lo di pura produzio¬
ne atripaldese che,
al confronto, quelle
usate a
Indianapolis fanno
la figura del rosolio
delle monache.
Devo dire che i
consigli propinati
sull'uso di questo o
quell'ingrediente
miracoloso hanno
ottenuto gran suc¬
cesso presso i let¬
tori, e la capitale
morale d'Italia è di- _ <
venuta, se la cosa
fosse stata possibi¬
le, ancora più fa- _ _
mosa e onusta di
gloria nel mondo. Confessiamo con
soddisfazione che non abbiamo ancora
ricevuto alcuna lettera di pc defunti do¬
po la cura e la cosa ci fa certo un gran
piacere. Insomma, dalla bottega dell'ap¬
prendista stregone stiamo uscendo
senza ossa rotte, senza maledizioni e
senza rimorsi sulla coscienza, forse an¬
che grazie alle raccomandazioni di pru¬
denza che abbiamo cercato di propina¬
re, a piene mani, dove ce ne sia stato
bisogno.
Questa terza e ultima puntata sull'ar¬
gomento riguarderà Internet, ma non
solo; vedremo come stillare le residue
gocce di potenza dalla nostra macchina
giocando sui parametri e sulle modalità
di connessione. Ma prima di avventurar¬
ci in questa nuova selva spinosa, un ul-
Rombato
(* SUndad
r Cudom
Tta a « hjy luxfeta demo, bui orly icgataed
totale lemamb* you piotanti end corrfgn«ton MOrgj
««ftQreoHhn
WJ ttdeexei a
Ckc* hem lo iagata utng e mom or>«f* orde* tomi
Altari mrfhodi al legatiabc* ®e dio avMatfe
Ok
Croi
Bto*ta
r 120 dpi
Annui. PntfoMo
Tmmpdtfafa
Pbtodoc*!
78.750 MHz
M cuorto
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Fartpach f
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Back pach f~
29^ Ero.
»«r
900 Ines
frane tale [~
75.029 Hi
Con PowerSlrip è possi¬
bile intervenire sui setup
della scheda grafica im
maniera rapida ed effica¬
ce. Il nostro monitor non
potrà che ringraziarci
timo giro di chiave inglese a un altro
componente, spesso trascurato dagli
esperti e dagli addetti ai lavori, ma che
può portare un interessante contributo
alla "generai performance" del sistema;
insomma un'ultima oliatina a qualche ri¬
manente ingranaggio. E non è poco!
Mai toccato
da mani umane
Finora tutto quello che abbiamo rac¬
contato era forse noto già a qualche let¬
tore, per essere lui stesso incappato,
nella sua vita di smanettone. in pac¬
chetti simili a quelli descritti o per aver
lui stesso tentato, novello Caboto, ad
rm, Mg»w«to»*| |1024 _JJ èdO
— Vaw-ltoul ps-g _
Cria*
LunliQua/Ntne del Mondo*
Oefruont del morda
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OnmnUto Vane*
r Cmt*ioi4.h«c
r S»neen8»a.
Smaio da Pvq aid
DDC2B Monto »
0» | Ami. | 5 M»». |
attraversare l'ignoto mare del BIOS e
dei parametri da esso gelosamente cu¬
stoditi. Ma alla scheda video ci si era,
sempre, finora, affidati guidati da fe¬
deltà e fiducia cieca, sicuri che nessu-
140
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
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205 188 252 26
205 188 254 2
205 188 252 35
205 188 2541
209 150 158 16
204 244 184 25
207 136 66 70
203 24 77 34
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9901-14180214
9901-14180215
9901-14180221
9901 14180222
9901-14180222
9901 14180229
9901-14180230
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KomdMi. you *• »n*y (•qjMtod lo devoto e fetta contrtoAon lo tomo
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Serva* kno*m 171CO
M, IP 127001
Sovwitnc-n 17100
Ih* mlhot obc*J you M*ntoortt
Il you wah lo be notaad by «nd **m\ rmt veruni al F««N«i99 com* ouL
you con tJtHdbe lo ny m otrq tal by fftng ai Ihe (orni on rry tf •
no, più del co¬
struttore stesso,
avrebbe potuto
ottenere le mi¬
gliori prestazioni
da questa spesso
costosissima in¬
terfaccia.
Ebbene, anche
il meglio è miglio¬
rabile. Il tutto at¬
traverso l'uso di
un piccolo prodot¬
to shareware,
PowerStrip, che
da solo, senza ag¬
giunte e senza
manipolazioni pe¬
ricolose, permet¬
te di trarre il me¬
glio dalla nostra
scheda video,
agendo congiun¬
tamente sul chip della scheda grafica e
sulla relativa memoria.
Scarichiamo il programma da
rutp://www entecnt3iwan.com/ps nfrH
e, dopo l'istallazione, lanceremo l'appli¬
cazione omonima presente nella barra
di sistema. Ci ritroveremo di fronte a
una ricca barra di strumenti, utili a defi¬
nire molte altre caratteristiche della no¬
stra scheda e del nostro schermo. Si
tratta di una serie di opzioni e di setup
interessanti, ma a noi interessa solo
quello raggiungibile dalla selezione
Advanced Options* Performance. Si
aprirà la finestra della velocità del clock,
che mostrerà sue sezioni e relativi valo¬
ri di velocità, uno per la memoria della
scheda grafica e un altro relativo alla
E *«*«akDUN v? 23 Wm98 Lime
gntmed (] □
look H*
TweakDUN v2.23
Tll "1.-85- ti QX.rtlI
i u ui«w»«r*o f |
r 1500 o Auto
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r 576tBeccnimonded)
C Cullar | _J
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r ,_
P AuloDacovwy
r Black Hole Dotaci
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- 1
TtL
r 32 f
apro
Sonori K eoo Aivo
f r
f
d— 1
Locai 0cruori Nona Loofcie
P E nàtole
Conligiro Hook F4o
Soiactad Voluto
MoaMTU 576
MSS 536
Ir- |
C*o* |
RWIN 8132
TTL 128
Dolori |
Aboci
FastNet e Tweak-
DUN sono i mesi più
semplici per rendere
più rapido e sicuro
l'accesso a Internet.
Il secondo, in partico¬
lare. permette di rag¬
giungere parametri
altnmenti accessibili so¬
lo con complesse modi¬
fiche dei registri
~| S>m«"tr4o | &cfcno»4idQ ntt nii [
stessa velocità del
chip. Cominceremo
a variare (mi racco¬
mando, sempre con
gradualità) la velo¬
cità del clock della
memoria, andando
avanti a incrementi
di un paio di MHz al¬
la volta. Sarà suffi¬
ciente schiacciare il
tasto "Apply" per
verificare la stabilità e la tenuta del si¬
stema. Parallelamente provvederemo a
variare il setup del clock del chip (core
clock) e neseguiremo la procedura.
Difficile poter valutare, a occhio, la dif¬
ferenza. ma ricorrendo all'aiuto di SiSoft
Sandra, descritto due mesi fa. potremo
verificare l'effettivo incremento delle
prestazioni
Internet, che passione
Per rendere più rapidi ed efficienti i
nostri collegamenti con Internet, si può
giocare su tre fronti diversi: usare un
pacchetto di ottimizzazione del collega¬
mento e della cache, in modo da consu¬
mare il minor tempo possibile nello sca¬
ricare immagini che magari abbiamo già
scaricato, configurare un modem al
massimo delle prestazioni, o usare una
tabella di verifica del DNS locale (detta,
in gergo, LDLT - Locai DNS Lookup
Table).
Partiamo da quest'ultimo parametro;
il Locai DNS Lookup, nome complesso
che rappresenta una cosa semplice, si
basa su un presupposto quanto mai in¬
tuitivo. Quando ci si collega con il no¬
stro provider, la nostra macchina "ag¬
gancia" un IP address. Detto in termini
banali questo è l'indirizzo del nostro
computer sulla rete, ed è rappresentato
da qualcosa come 123.456.78.90. L'in¬
dirizzo non diviene caratteristico del no¬
stro collegamento; in altri termini verrà
riciclato quando ci disconnetteremo, ed
è poco probabile che ci venga riasse¬
gnato lo stesso nel successivo collega¬
mento
Vediamo la cosa sotto un'altra pro¬
spettiva; quando battiamo un URL, noi
usiamo una stringa, facile da ricordare,
in vece di un IP address, un numero
certamente ben più difficile da tenere a
mente.
La stringa che scriviamo nella riga
dell’indirizzo viene ricercata e confronta¬
ta in una tabella di DNS (Domain Name
Server) che la trasforma, quando possi¬
bile. nell'indirizzo IP del sito.
La tabella non è una, ma è strutturata
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
141
WrdomSB
a gradini; quella di livello più
basso risiede presso il nostro
ISP; se qui non viene trovata
corrispondenza alla nostra
stringa si passa a un livello su¬
periore e, poi, ancora a un altro
(inutile qui descrivere questa
gerarchia), Ovviamente la cosa
fa perdere tempo.
La soluzione può sembrare
banale, ma è certamente fun¬
zionale; spostare il meccani¬
smo di lookup del DNS sul pro¬
prio computer. Come fare per
costruire questo database -
presso la nostra macchina? La
soluzione più semplice è quella di ricor¬
rere a un programma come FastNet 99
(http://members.xoom.com/gcriaco),
che funziona proprio allo scopo. Basta
dare un'occhiata alle immagini
accluse per rendersi conto di
cosa fa e di come può facilita¬
re il nostro lavoro; il pacchetto,
al momento della redazione di
quest’articolo offerto in versio¬
ne 3.0 ma presto aggiornato
alla successiva versione, è for¬
nito in una curiosa versione
"natureware", vale a dire che
chi l'accetta è pregato di de¬
volvere una piccola somma in
favore di una società per la
protezione del verde (si è di¬
spensati solo se si è poveri, di¬
sperati e senza casa). =
La seconda strada da perse¬
guire è quella dell’ottimizzazione del no¬
stro collegamento, o, per meglio dire,
volta a permettere il miglior maneggio
del trasferimento dei dati. Sebbene
Microsoft abbia fatto di Internet il suo
fiore all'occhiello e guardi con occhio
sempre attento alla qualità dell’interfac¬
ciamento con questo mondo, Windows
non è proprio ottimizzato per raggiunge¬
re i migliori risultati sulla rete.
Il problema è che per raggiungere i
migliori risultati è necessario agire su
certi registri in maniera specialistica e,
sovente, non semplice; e la cosa non è
priva di pericoli, visto che un errato Se¬
tup o un errore nell'inserimento di qual¬
che valore può portare alla totale inac¬
cessibilità del sistema (non dimentichia¬
mo che stiamo agendo su Explorer, che
non è solo l'interfaccia di Internet, ma
di tutto il sistema). Ma niente paura, vi¬
sto che esiste un programmino,
anch’esso, ovviamente, shareware,
lEAAyMTtt
Ems*ITU2 22 [OopVim 1997.1996byRobVo.*
Ptoaie W ma know wtol you Ito* atout a
Ai «ah al lise eottwaia no lupport a gìvm
Roti Voto@cmQ ni
Big ihanfci go la Ganga Gcanto*
Check loi thè totali venion on
hltp //uhm aot com/a»col2l 6todo» hlml
tatp //memben tigod ccm/-E eiyM T U /ànjea htmt
EasyMTU consente dì sincronizzare le dimen¬
sioni dei pacchetti quando Windows Explorer
colloquia con molti router presenti sul campo,
senza perdita inutile di spazio e ritardi nella tra¬
smissione.
Wndomse I Bhdhgi | ) Atout |
Adapfefj Chotcn Adap la
foOQQ Dupoiitivo di Acce* ^ | |000C Dupojrfivo d Accesso remcrfo
Adapiw Bndngt ChownBnòng
Internet. Ne esiste una versione ri¬
dotta, gratuita, e una completa, più
potente e aggiornata; ma già la pri¬
ma può dare grandi soddisfazioni.
Descrivere tutto quello che fa e
tutti i parametri su cui agisce
TweakDUN è troppo lungo (date
un’occhiata all'articolo di spalla allo
speciale sui modem per avere altre
"dritte" sui prodotti disponibili in
quest’area), basti dire che è suffi¬
ciente utilizzare i valori proposti ini¬
zialmente, in default, per comincia¬
re.
Successivamente si potrà proce¬
dere alla sperimentazione di altri pa¬
rametri, a ragion veduta.
Con il cronometro
|EnumVNe<v*offc\MSTCP\0000
M S TCP cfcivw _
|Syjf«n\CuionfCcrtfio6w\Se«vncc:\Oan\NefT iam\0000
in pugno!
pronto a fare per noi tutto il lavoro spor¬
co.
EasyMTU, reperibile a http://mem-
bers.tripod.com/~EasyMTU/index.htm
è uno dei programmi più affidabili in tal
senso.
Esso si basa sul presupposto che
Windows 95/98 utilizza pacchetti di
1500 byte per le spedizioni su Internet;
sfortunatamente molti router hanno un
MaxMTU di 576. Questo vuol dire che
un pacchetto di 1500 byte viene diviso
in tre parti e che tre pacchetti dei router
conterranno un pacchetto di Windows,
con dispersione di spazio inutile di 228
byte nell’ultimo pacchetto. Il program¬
ma permette di riorganizzare le spedi¬
zioni in pacchetti pari al valore di 576,
senza perdita, quindi, di tempo e spa¬
zio.
Infine due parole su TweakDUN, un
vero programma principe nel campo
dell’ottimizzazione del collegamento
Già, ma alla fine di questo bel di¬
scorso, come si fa a verificare l’ef¬
fettivo guadagno ricavato da questa
iniezione di acqua della giovinezza.
Ci si può affidare a diversi pacchetti,
fatti apposta per misurare la pres¬
sione sanguigna del nostro PC dopo
la cura; ce ne sono tanti, Noi vi con¬
sigliamo SiSoft Sandra e 3Dmark99
MAX.
Di SiSoft Sandra abbiamo già par¬
lato in una puntata precedente; può
essere interessante dare un’occhia¬
ta a un'alternativa come 3DMark
|lhttp://www.tuturemark.com/| che è un
tester di velocità della CPU e della grafi¬
ca, con particolare riferimento ai giochi.
Usato da diversi professionisti durante i
test di performance delle schede grafi¬
che. il programma esegue anche due
prove sul campo molto pittoresche, vi¬
sto che sullo schermo appare una fine¬
stra di un gioco, anche se non è gioca-
bile. Alla fine della corsa il programma
mostra i risultati del test in forma di due
numeri, ambedue riassuntivi delle pre¬
stazioni totali (anche se esiste poi una
finestra che mostra più ampi ed esau¬
stivi parametri numerici).
E, giusto come regalino finale, po¬
trebbe essere conveniente lanciare
WCPUD llhttp://www-h-oda.com/)l è un
vero cronometro svizzero della velocità
del microprocessore. Avrete la sorpresa
di scoprire che ben difficilmente esisto¬
no due CPU che viaggiano alla stessa
velocità!
142
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
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Wdcom Q DM» 49 M«
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you ga< &m test pWcnwct fw* you
iy«»n
-.J
| WCPUID / 12 Cecho Inlo
_EJ
12 Ceche Control register
L2 Conftgurad
ON
L2 Ceche Letency
3
ECC Check Eneble
ON
Address Penty Check Eneble
Off
CRTN Penty Check Eneble
Off
L2 Enebled
OH
L2 Assooebvity
4 Wey
humber ot L2 benks
0
Ceche sue per benk
512K byte*
Ceche State error eheckmg eneble
ON
12 Phystcel Address Renge support
4G bytes
L2 Hardware Diseble
OFF
Ceche bus frechon
Off
cop» IOO
-r
E afe fine. n/en-
re di meglio di
un giro crono-
mettalo.
3DMark é addi¬
rittura capace di
suggerire la mi¬
gliore configura¬
zione hardware
per la macchina
in nostro pos¬
sesso WCPUD
cronometra, in¬
vece. le caratte¬
ristiche dewlla
nostra CPU fino
all'ultimo km
pardon all'ulti¬
mo byte 1
1 Preeea Cwsot&on
®ì
4 Copte* end CPU Settrgi
Mdro.MtornunGeOOOutoteed.ueano
-1
» |
800 * 600.16M COtor
TnpteFrvreBufier
^ Geewi -Reco
» Gene 2 • feti toreon
Sfr^crpu»Soeea
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Vee (i ot Sì * Rtm
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Oercrvner*
1
Hardware Upgrado
lei VOCIA we« Tre e
I Ce~a
(*»«>*• Sto-0*4s
ci •» *mAi youVe se* • »Me* drtteM
Conclusioni
Giunti alla fine di que¬
sta lunga ricerca delle mi¬
gliori prestazioni, quasi
una caccia al Santo Graal,
riposiamoci, e diamo uno
sguardo fuori della fine¬
stra; altro che animazioni
in 3D, qui siamo davvero
in real-time.
Abbiamo spremuto il
meglio dalla nostra mac¬
china, ma in fondo è solo
una macchina, un ogget¬
to!
Quello che sta fuori della
porta è più interattivo, velo¬
ce, tridimensionale di qua¬
lunque scheda e qualunque
CPU potremo mai realizza¬
re.
A ben risentirci! Kg
1
0~
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f ltilD / Cache Inlo
U Instrucbon TLB
4K byte peges
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32 entnes
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4M byte peges
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2 entnes
4K byte peges
4M byte peges
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64 entnes
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11 Date ceche
16 K byte ceche sue
4-wey set associative
32 byte Ime sue
Copy
Stervdeed 6 Ertended Fatture Flegs
iraa
noetxvg-po>nt una on-tfup
(»PU)
Supoorted
Virtual Mode Eiten»*on
(VMfl
Sopporto*)
Debugging Eitenvon
ioti
Supported
Page S-ie Ectension
(«sei
Supported
(TSC)
suppoitta
Mode* Speoftc Aeg-stere
(MSB)
Supoorted
Ph»«»cel Address E«tens*on
(BAt)
Supported
Mechme Check E.cephon
(MCf)
Suppoitod
CMPXCMGB In «truce on
ICXB)
Supported
On-cfvp APIC Hardware
[APICI
hot Supported
Fast System Celi
(SSP)
Supported
temory Type Renga Regi steri
(KTRR)
Supported
Page Global Enafcla
(»G()
Suppo/ted
Machme Check ArchAecture
(MCA)
Supoorted
Conditxjrval Move Inrtrueton
(C MOV)
Supoorted
Page Attnbute Tabi#
(PAT)
Supported
36-b* Page Sue Ertensmo (PSE-36)
96-b* Processor Humber (Ph)
MMX technology Extension* (MMX2)
MMX tachnology (MMX)
Fast floeting-pomt seve end restore (FXSR )
Str ea ming simd E*ten*>or>s (XMM)
30*iow» Instrucbon* Ertension* (30how2'J
30MO-1 Instrucbons (30No->)
Suo oorted
hot Suppsrted
hot Supported
Supportati
Supported
Supoorted
hot Supported
hot Supported
WCPUID / CPU Status
C WCPUID Ver 2.6c ]
Vendor IO Genumelntel T»pe IO 0
Pernii» IO 6 Model IO 7 steppmg IO 3
Proeetior Intel Pentium III
Analyze
Feature Flg
Coche Info
Cloe* Froauoncy
I marnai 501.13 mhi
E xtemal 100.23 MHz
Clock Multiplier
5.0
I-Cache 16K Byte L2 Ceche 512K Byte
D-Cecho i6k Brt» L2 Latenc» 3
MMX Technology
Suppoited
KNI/SSE Technology
Supported
30Nowi Technolog*
Hot Supported
Ceche Peg
AGP Info
IBM PC/AT
Windows 98 Vernon 4.10.2222 A
Cop»
~Qg~
WPI" 1 | Copyright (c) 1996-99 By M.Odel 5DEC042B
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
143
PROVE & PRODOTTI
a cura di Andrea de Prisco
Il piacere di essere ordinati!
di Raffaello De Masi
Che bello, l'ordine,
per chi ce l'ha, nella
mappa cromosomica. Ami¬
ci lettori, se, passandc
no lungo l’autostrada Napoli-Bari, vi
dovesse capitare di notare il casello di
Avellino, non esitate nel venirmi a trova¬
re. Ad esempio, se state raggiungendo
il sud per le vostre vacanze, invece di
precipitarvi in un villaggio o su una
spiaggia piena di bambini che schizzano
acqua e spargo¬
no sabbia dap¬
pertutto, dove
l'inevitabile con¬
fronto tra nostra
moglie e la ra¬
gazza di due me¬
tri, marcata
"body building",
della sdraio a
fianco ci fa capi¬
re che i secoli
passano per tut¬
ti, mettete la
freccia destra e
raggiungete la
Sempiterna Atri-
palda.
Ovviamente
non mancherò di
farvi assaggiare
prelibate raffina¬
tezze locali. Il
mio Capo, l'odia¬
to tiranno ADP,
non perde occa¬
sione per venir¬
mi disinteres¬
satamente a
trovare, giu¬
sto un mi¬
nutino, di¬
ce Lui.
ma l'ulti¬
ma vol¬
ta, per
mandar¬
lo via, ho
dovuto
mettergli
due boc¬
cette di
Guttalax nella
colazione. E,
prima di partire,
ha avuto anche la
faccia tosta di doman¬
dare; "Come mai le bottiglie
di Greco di Tufo che mi hai messo nel
bagaglio stavolta sono sei, mentre la
settimana scorsa erano dodici?".
Se passate, venite a trovarmi allo
studio, è qui che custodisco gelosa¬
mente masserizie culinarie di cui mia
moglie deve ignorare l'esistenza. Cioc¬
colata, bonbon di tutti i tipi, biscotti arti¬
gianali, un goccino di quello buono, per i
visitatori sinceri non mancheranno mai
(altrimenti la proverbiale ospitalità atri-
paldese dove andrebbe a finire?). Solo
che, ve lo premetto, se appartenete alla
categoria dei maniaci dell'ordine, di co¬
loro che vanno in fibrillazione se un qua¬
dro è storto, se non pensate che la pol¬
vere e i ragni siano preziosi oggetti d'ar¬
redamento, è il caso che non vi avven¬
turiate in questa specie di antro della si¬
billa.
Nel mio studio, ammesso di riuscire
a trovare la strada tra tutto il materiale
ammucchiato a terra e debordante dagli
scaffali, potrete trovare di tutto; tra gli
oggetti da trofeo, ancora non ho ben ca¬
pito come abbiano fatto ad arrivarci,
conservo una forchetta a due punte, un
biberon, un canarino impagliato, una
trappola per topi, un diploma di maturità
scientifica intestato a tal Vladimiro Aco-
cella, un mulinello da canna da pesca e
un’infinità di altri cimeli che non sto qui
a narrare. Quello che non troverete mai
è l'ordine, neppure scritto con lettera
minuscola, neppure in forma di parven¬
za.
E, per sommo scorno, mi tocca di
provare oggi un pacchetto per l'editing,
la conservazione e la catalogazione di
immagini. Non vi pare una specie di
contrapassata pena?
ThumbsPlus,
il pacchetto
Mi è arrivato fresco di stampa, non
piu di una settimana fa, questo pacchet¬
to prodotto da Cerious Software Ine.
dopo aver raggiunto, giusto qualche
settimana fa, la versione 4; nuova relea-
se di uno straordinario ambiente che
riunisce in sé una serie notevole di ser¬
vizi, che vanno dalla conservazione alla
catalogazione, alla creazione di pubbli¬
cazioni, all'editing. E, come se non ba¬
stasse, ThumbsPlus riunisce, nel CD
d'installazione, anche altri due prodotti
ben realizzati e curati, complementari a
144
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
Lo splashscreen di ThumbsPlus
ThumsPlus versione 4
Produttore:
Cerious Soliware Ine
1515 MockmgBlrd Ln. Sulle 1000
Chaflotle, NC 28209
mtpy/www cenouB.corr
Prezzo: 74 95 US $
quello principale.
Il prodotto, in ossequio ai più recenti
trend, è rappresentato da un CD pieno
zeppo dì materiale, e da un esile ma¬
nuale di riferimento che serve, più che
altro, per prendere confidenza con l'am¬
biente. Lanciando l'installazione ci verrà
anche chiesto se si desidera installare,
in aggiunta, Microsoft ODBC (sempre
consigliabile), il supporto Twain più ag¬
giornato per il nostro scanner, i driver
MCI per leggere i file FLI ed FLC (creati
con Autodesk Animatori, e il supporto
per la gestione dei file creati con came¬
re Kodak DCF o compatibili.
Come si può intuire già dal nome,
ThumbsPlus è costruito attorno ai
"Thumbsnair, i segnalibri che indivi¬
duano e rimandano ai file grafici.
ThumbsPlus è co¬
struito per ricono¬
scere, sui supporti
che riesce a rag¬
giungere, automati¬
camente i file grafi¬
ci, eventualmente
gerarchizzando la
ricerca con coman¬
di del tipo Scan
Folder, Scan Disk e
Scan System. A
questo punto il pro¬
gramma mostra il
contenuto delle
cartelle e dei dischi
in una struttura ad
albero, in maniera
affatto simile a
quella di Explorer,
e in cui si può navi¬
gare con gli stessi
comandi (frecce,
tabulatori, comandi di enter e return).
C'è anche da dire che l'albero di
ThumbsPlus differisce da quello di Ex¬
plorer in certe opzioni, come quella del¬
la gestione, off-line, dei cataloghi, vale a
dire anche quando le immagini originali
non sono disponibili. Solo quando sarà
necessario visualizzare l'immagine com¬
pleta, ci verrà chiesto di inserire il CD
appropriato.
Il comando prin¬
cipale attorno a cui
ruota tutto il pac¬
chetto è il View,
che mostra i catalo¬
ghi, la loro struttura
e le caratteristiche
dei file contenuti in
essi. Il catalogo è
organizzato in for¬
ma di database, e
ne adotta anche
una serie di co¬
mandi e di forme
d'uso. Una volta
raggiunta l'immagi¬
ne desiderata, bi¬
sognerà pur farci
qualcosa. Pur non
essendo un pro¬
gramma specifico
di "paint" o di "draw", ThumbsPlus
permette di ritoccare colori, applicare
filtri, e riconoscere bordi e sovrapposi¬
zioni, e può applicare tutte le più comu¬
ni e utili operazioni caratteristiche di
questi programmi (rotazione, ritaglio, ri¬
dimensionamento, aggiunta di sfondo e
di colori dominanti, editing di mask, ap¬
plicazioni di testo e sovrapposizioni di
diverse immagini, salvataggio di risultati
in un certo numero di standard (TIFF,
JPEG, GIF, PNG, TGA, PCX, BMP).
ThumbsPlus riconosce due tipi princi¬
pali d'immagine; le raster, vale a dire
quelle composte di punti (pixel), e i me-
tafile (che contengono componenti "di¬
segnati"). I metafile sono sovente defi¬
niti come file di grafica vettoriale (anche
se la definizione non è perfettamente
calzante ed è, per certi versi, restrittiva);
essi possono essere trasformati in im¬
magini bitmap (il procedimento si chia¬
ma rasterìzzazione).
Vengono correntemente riconosciuti
metafile di formato WMF, CGM, GEM,
WPG e PICT Macintosh; ThumbsPlus
scrive su file WMF,
Cosa fa ThumbsPlus
ThumbsPlus è un'applicazione forte¬
mente articolata orizzontalmente, per
nella sua specificità. Essa ha molte fun¬
zioni, che permettono di editare, vede¬
re, categorizzare, trovare e stampare fi¬
le grafici. Le funzioni principali sono co¬
si riassumibili:
✓ assegnazione di parole chiave ag¬
ganciate alle immagini, in modo da
consentire una ricerca più rapida ed
efficace
✓ ricerca di immagini per similarità
✓ ricerca di duplicati di immagini
✓ annotazione di file
✓ creazione di fogli di indice
✓ stampa di cataloghi
✓ costruzione di pagine web (poteva
mancare questa opzione?)
✓ operazioni di batch-edit e di conver¬
sione
✓ creazione e cambio di sfondi per il
desktop
✓ creazioni di slideshow (scorrimento
di immagini sullo schermo)
✓ creazione di cartelle capaci di verifica-
re automaticamente la creazione di
nuovi file e di produrne, sempre in
maniera automatica, i "segnalibri"
■ MATH4 *0 ni*M#0 *U4K»»#0 HAUfrt^O Kiur»>0 »OU»VJ^O I
'4»a^l >0 '40UWM OTIMI^O *rn**3*0
Un esempio di catalogo e dei relativi segnalibri
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
145
Alcune delle numerose finestre dell'area di setup. si
✓ cattura di screenshot
Idealmente, una sessione di Thumb-
sPlus si svolge nel seguente modo; si
esegue una scansione, sia essa di una
cartella, di un disco o dell'intero siste¬
ma, si creano i rispettivi thumbnail. si
selezionano quelli interessanti, li si tra¬
sportano in una cartella creata ad hoc, e
su questi poi si lavora; ThumbsPlus
supporta cinque tipi di vista dei segnali-
bri, dai piu semplici fino alla visualizza¬
zione di informazioni di copyrigth e al¬
tro. Le immagini, come dicevamo, pos¬
sono essere agganciate a una parola
chiave, permettendo di creare catego¬
rie, e di eseguire successive ricerche
(ognuno di noi sa bene cosa significa
andare alla ricerca di un'immagine per¬
duta). La cosa interessante è che
ThumbsPlus offre un metodo per ag¬
giungere dati addizionali all'immagine;
ogni file può contenere, accanto alla fi¬
gura, una serie di campi addizionali,
ognuno dei quali può contenere fino a
1 humbiffui Piafmsncei
ti c
Ua fase di creazione di un watermark. l’immagine di sfondo semmvisibile da
stampare dietro la vera figura
notino le articolate opzioni adottabili
255 caratteri (in caso di note piu lunghe
si può tranquillamente usare una "anno¬
tazione") Da qui a passare alle "galle¬
rie", una specie di contenitore logico
capace di custodire gruppi di segnalibri
differenti, il passo e breve; e in una gal¬
leria i segnalibri possono essere ordinati
a piacimento, anche solo semplicemen¬
te "trascinando" sull'ordine di visualiz¬
zazione.
All'immagine possono essere appli¬
cate diverse tecniche di editing, oltre al¬
le normali procedure di scrolling e pan-
ning, si può zoomare e ritoccare agendo
anche sul singolo pixel, lavorare con¬
temporaneamente su immagini multi¬
ple, eseguire aggiustaggi di colore,
cambiare i numero dei colori e restrin¬
gere quelli utilizzati a un numero ben
preciso, sovrapporre immagini e testo,
applicare filtri (ce
ne sono circa una
quindicina disponi¬
bili). E' possibile ri¬
tagliare parti omo¬
genee in un'imma¬
gine, cambiare tipo
di illuminazione
della figura (c'è ad¬
dirittura un effetto
speciale legato
all'uso di lampade
fluorescenti), e va¬
riare. ovviamente i
livelli di luminosità
e di contrasto.
All'immagine e
al foglio su cui sarà
stampata si può
applicare un "wa-
termark", l'imma¬
gine invisibile o
quasi invisibile che
si intravede, ad
esempio, sulla car-
Copy meialtei lo £*pboard
(• Unngactte uze C Proportionaly
pariamone* - -
Y**J hequancy Amng piocoi a ng ma
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146
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
Una fase di annotazione
di una immagine
Una serie di immagini,
prelevate dalle librerie
fornite col pacchetto
ta intestata o su fo¬
gli prestampati. Le
immagini vettoriali
hanno tre comandi
loro riservati, Re¬
move background,
Convert to BitMap
ed Extract Bitmap,
dall'ovvio significa¬
to. Su ambedue i
tipi di immagine è
possibile variare la
profondità di satu¬
razione del colore.
Abbiamo parlato
prima delle tecni¬
che di database in¬
serite nel pacchet¬
to; questo è dotato di un buon motore
di ricerca, che permette, tra l'altro, di ri¬
cercare immagini simili, figure duplicate
o frutto di alterazioni successive Uno
dei processi più interessanti inseriti nel
pacchetto è il Batch, in base al quale
una sequenza pre¬
costituita di opera¬
zioni può essere
ripetuta all'infinito;
giusto per esem¬
plificare, è possibi¬
le creare sequen¬
ze per convertire
file in un certo for¬
mato, ridurre figu¬
re multiple alle
stesse dimensio¬
ni, ricondurre di¬
verse immagini al¬
la stessa palette di
colori (eventual¬
mente ridotta; si
immaginino le esigenze dei pubblicazio¬
ne su WWW), o magari correggere i co¬
lori usando sempre gli stessi parametri.
Si può accedere direttamente a uno
scanner usando i driver e lo standard
Twain, e, in fase di pubblicazione, stam¬
pare singole immagini e cataloghi di
provini. Il pacchetto, inoltre, contiene
un wizard per la costruzione, in stand-
alone o abbinato a un editor più poten¬
te, di pagine Web (abbiamo provato a
creare una pagina con questo tool e
possiamo assicurare che l'ambiente
non ha nulla da invidiare a più noti edi¬
tor di pagina, e sicuramente è meno
complesso da utilizzare).
Conclusioni
ThumbsPlus riunisce in sé caratteri¬
stiche di notevole pregio; pur essendo,
essenzialmente, un tool per la gestione,
la catalogazione e la corretta collocazio¬
ne di figure e di famiglie di figure, mani¬
pola senza problemi gli standard più di¬
versi (più di settanta i formati disponibili)
ed è dotato di un editor di immagini ele¬
mentare ma piuttosto efficace. A corre¬
do troviamo anche un piccolo ambiente
di programmazione che incorpora una
serie di comandi e funzioni grafiche che
possono ulteriormente facilitare la ge¬
stione dei thumbnail e dei cataloghi.
Può funzionare su network (occorre
acquistare una licenza multiuso) ed è
dotato di un manuale piccolo, ma ben
costruito e del tutto esauriente.
E' acquistabile solo attraverso Inter¬
net all'indirizzo citato, ma è certamente
un mezzo indispensabile per chi, giorno
per giorno, è costretto a lavorare con
grandi quantità di immagini. Non mette
in ordine gli studi, ma questa è un’altra
storia. 533
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
147
PRATICA http://www.pluricom.it/mcm/internet_praticI)
JavaScript,
dear JavaScript!
Da una sorta di conferenza chattata con i lettori di IPweb dal tema
“Bottoni d'interazione, questi sconosciuti”...
... alla presentazione di Microsoft JScript 5.1: linguaggio di scripting che sulle direttive dell’ECMA
ha ora imparato anche a scrivere (i dati su file)!
E dalla presentazione di alcuni tra i più recenti applicativi per generare script automatici...
... alla pioggia di “trips” che questo mese si rovesciano su Internet Pratica.
Quello che ne deriva è un piccolo speciale sul
mondo di JavaScript, mai sulla cresta dell’onda
come in questo momento.
di Bruno Rosati
-
i-i-Ua.A’Ai 2 d • 2
Oh no, ancora bottoni!
E' incredibile: ma tra i punti di massima
frequentazione di IPweb (oltre al top
che sono le Home Page) risultano es¬
serci i click per il download dei nostri
JavaScript e in questi, picco dei picchi, i
trucchi per far cambiare stato (ovvero
immagine) ai fatidici bottoni di collega¬
mento!
E al riguardo di
questi, le domande
che ci sono perve¬
nute trattano es¬
senzialmente la so¬
luzione di due pic¬
coli problemi este¬
tici:
✓ come riuscire a
dimensionare in
maniera unifor-
Figura 1-11 behavior
che Microsoft propone
per la gestione dell'ef¬
fetto ImageRollover.
i
£
2 .
2
d
a
o
d
2
-£.
<lmg cren “backl.jpg"
hoverSrc=» M b»ck2.jpg"
pre»»edSrc*'bcck3.Jpg"
da»*="Rollover''>
..cny *; 0 * t o. •«»-
- ■ .it *mw nmm* ' L
Figura 2 - Bottoni dimen¬
sionati e colorati. Font
differenziati per tipo, stile
e colore, quindi immagini
da incapsulare: questo è
possibile fare attraverso i
parametri dell'argomento
STYLE di HTML 4.0.
■ -r- nr.
W 'BMIHU* Uhncwa'iMr
*".■>»»* "hw.- .—.-111" ,„)• All* IW W. Il* IM
........ ...i. m
..I..WIHV *tr*«i*.*ri;
me i bottoni presenti in una barra di
navigazione
✓ come far cambiare l'immagine che
caratterizza il bottone al passaggio e
al click del mouse (e, riuscendovi, fa¬
cendolo possibilmente in piena com¬
patibilità con i due browser).
Non è certo il problema dei problemi,
ma indubbiamente sta a cuore a molti
dei novelli abitatori del Web che. dopo
aver acquisito lo spazio edificabile e co¬
struitaci sopra la propria casa virtuale,
ora vogliono anche rifinirla e dotarla di
tutti gli agi moderni. E i bottoni in Java¬
Script evidentemente fanno parte di
questi optional.
Vediamone allora una breve trattazione
partendo dal più semplice "button",
che può essere inserito tramite codice
148
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
Figura 3 - Chi già
disponesse di Front
Page può fare ricorso
alla categoria degli
“Hover Button". L'Ho-
ver è un Applet capace
di gestire effetti di varia
tipologia (trasparenza,
luminescenza, sfoca¬
tura, riposizionamento,
ecc.) ma con il quale ò
compatibile solo IEx¬
plorer
(<INPUT type = "button".fino ad
arrivare a soluzioni più ricercate, che in¬
teressano anche l'utilizzo di Java Applet
ed espedienti grafici più o meno geniali.
• HTML (quasi) puro. La prima do¬
manda a cui rispondere: come dimen¬
sionare i bottoni?, a livello di HTML (più
o meno) puro trova risposta in due pos¬
sibili strade da seguire. La prima porta
ad un espediente (mettere un po' di
spazi vuoti all'inizio e a fine virgolette),
l'altra ad un vero e proprio metodo (una
serie di attributi parametrali). Eccone ra¬
pidamente il semplice codice dimostra¬
tivo.
Quello dell'espediente:
«input type="button" value=" Gior¬
no " name="data>
e quello del metodo:
«input type="button" value="Gior-
no” name="data" style="height:
24px; width:130px">
Risultati pratici: il primo, non ortodosso,
è però compatibile, nel senso che lo
leggono sia IE che NN. Il secondo, orto¬
dosso, non è però completamente
compatibile. Nel senso che se funziona
su IE 4 e IE 5 non funziona su NN. Nel
particolare, rifacendosi alle specifiche
HTML della versione 4.0, va detto che
queste accettano l'assunzione degli at¬
tributi style all’interno dei TAG (Input e
Button compresi). lExplorer a ciò è per¬
fettamente adeguato.
La sintassi è quella che si può vedere
nel secondo esempio. Dopo i consueti
"type, value e name" è possibile inseri¬
re la voce style ed all'interno di questa
(l'insieme degli attributi è compreso tra
le virgolette) settare i parametri che si
desidera. Come appunto HeightAA/idth,
ma anche color e size per font ed altri
ancora.
Facendo un altro esempio, la qualifica¬
zione del precedente <input> possia¬
mo ulteriormente arricchirla. Ad esem¬
pio inserendo, oltre che alle dimensioni
in pixel, anche il tipo, lo stile e il colore
del font utilizzato per la denominazione,
nonché il colore dello sfondo più lo
spessore, l'ombreggiatura e la resa o
meno in 3D della forma perimetrale. E,
come ciliegina sulla torta, la possibilità
d'incapsularvi una gif e farla così diven¬
tare un bottone cliccabile. Se inseriamo
tutto ciò, ecco come si sviluppa la sin¬
tassi del tag:
«input type="button" name="B3"
tabindex="2"
style="font-family: Arial; font-size:
12pt; font-weight: bold; height: 44;
width: 193;
background-image: urlCmclogo.gif ');
background-repeat: no-repeat; back-
ground-attachment: fixed;
background-position; center 50%"
id="ricalcolaO">
Insomma, con gli Style i bottoni posso¬
no diventare una cosa davvero raffina¬
ta. E' chiaro, più di fare click ed accetta¬
re il link verso siti, pagine o funzioni da
caricare ed eseguire, non andranno
mai...
• Microsoft e i "behavior" per lEx¬
plorer. Sempre sotto HTML c'è un'al¬
tra alternativa che è possibile prendere
in considerazione. Quella del ricorso
combinato tra un trip in JavaScript e la
componente grafica di un bel bottone
in .GIF (magari pure animato). E' un
vecchio espediente grafico, che è stato
più volte presentato, e in più varianti,
su queste stesse pagine.
Anche qui le strade praticabili sono
due: una esclusivamente compatibile
con lExplorer, l'altra (quella adottata
Figura 4 - Cool Button. Cominciamo con II settare
le caratteristiche principali del nostro benamato
bottone.
Figura 5 - Cool Button. Le prophetà specifiche del
bottone, quali denominazione, larghezza, stati ed
eventi dinamici, inserzione di bitmap,
sincronizzazione di effetti sonori, ecc.
Figura 6 - Cool Button. Infine eccoci sul pannello
di costmzione, dal quale sarà possibile sia salvare
l'Applet che copiare il codice d'implementazlone
nel file HTML
proprio dalle pagine di Internet Pratica)
buona per entrambi i browser. Sia l'una
che l'altra realizzano comunque la stes¬
sa azione: rilevamento dell'evento-mou-
se e resa grafica conseguente con
cambio dell'immagine, dalla posizione
statica a quella di rilevamento del pas¬
saggio del mouse sull'area della GIF in-
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
149
Figura 7 - Isl Page 2000. Il piano di lavoro ncorda quello di HomeSite. ma in
questo sorprendente applicativo ci sono molte più risorse a disposizione
dell'utllizzatore...
Figura 8 -... come conferma questa vista d'insieme, che ci mostra la lista
delle ventuno categone di JavaScript disponibili e quindi, la lista estesa di tutti
gli script che fanno riferimento alla categoria delle Immagini (RollOver,
caricamento selettivo, via finestre a scomparsa, ecc.).
teressata, a quella che infine evidenzia
graficamente l'avvenuta pressione del
bottone.
La prima strada è quella intrapresa da
Microsoft (che tra l'altro l'esemplifica
con dovizia di particolari con un proprio
behavior), la quale propone la standar¬
dizzazione dell’lmageRollover usato con
i comandi iconici di lExplorer.
Avete presente la bottoniera composta
dalle frecce Back/Forward. Stop, Refre-
sh e via discorrendo? Bene, guardate la
figura 1 tanto per rinfrescarvi le idee.
Tale behavior è realizzato attraverso un
file htc (estensione usata da Microsoft
per il controllo da file esterno degli
script-effect) che. a livello di pagina
HTML, fa solo dei semplici richiami alle
funzioni e alle variabili delt'lmageRollo-
ver.htc. In pratica, sulla pagina HTML al
riguardo della gestione degli effetti sul
bottone Back troverete soltanto scritto:
<img src="back1.jpg"
hoverSrc="back2.jpg"
pressedSrc="back3.jpg"
class="Rollover">
Il resto lo farà la pagina htc di "stile"
(se cosi possiamo chiamarla), che dalla
stessa pagina HTML verrà invocata co¬
me segue:
<STYLE>
.Rollover { behavior : urKimageRollo-
ver.htc) (
A:link {colorrnavy; text-decoration:
none; )
Arvisited f colorrnavy; text-decora-
tion;none; )
A:hover {text-decoration.underline; )
</STYLE>
Se passa la proposta della standardizza¬
zione dei behavior (file di costruzione
.htc separato e richiami a questo dalla
pagina HTML) diverranno compieta-
mente automatici i controlli d'effetto Al
momento, è ovvio, il solo lExplorer è
compatibile con i behavior. La barra che
dinamizza con tre distinte immagini a
bottone su Navigator neanche appare!
Staremo a vedere se e cosa succederà.
Nel frattempo mettiamo in linea lo zip¬
pato, che si rifarà all'lmageRollover in
modo che ve ne possiate rendere con¬
to personalmente. Calcolate tra l'altro
che di behavior Microsoft ne ha già pre¬
disposti circa una quindicina con relati¬
ve varianti e che questi possono venire
resi attraverso semplici wizard all'inter¬
no di normali WebEditor (probabilmen¬
te per primo toccherà a FrontPage).
• ImageRollover: file di stile e HTML
di esempio sono su INTERNET PRA¬
TICA n. 7 (imgrolver.zip - 88 Kbyte)
JavaScript e GIF (animate e non) A
margine di tutto ciò ecco finalmente il
ricorso allo JavaScript, che adotta la
stessa soluzione di Microsoft, benché
in maniera più ortodossa. Tra i vari We-
bEditor (i più funzionali sono senz'altro
l'Ace Expert e ili st Page 2000 che pre¬
sentiamo su questo stesso numero) ce
ne sono diversi che già adottano propri
wizard per la creazione dell'lmageRollo-
ver (e non solo). L'implementazione è
diversa, ma il risultato finale fortunata¬
mente lo stesso: i bottoni grafici funzio¬
nano sia con lExplorer che con Naviga¬
tor.
In generale la funzione JavaScript
d'adottare è la seguente:
<script>
function changelimg,index,msg){
if(document.images)
document.images[index).src=img
window.status=msg
return true}
</script>
Questo da inserire tra i tag <HEAD> e
</HEAD>. Poi, nel body e nel punto do¬
ve si vogliono sistemare le immagini, i
riferimenti del caso. Ad esempio, la pri¬
ma immagine di IPweb (ovvero la gif
animata che spiraleggia la scritta IN¬
TERNET PRATICA) si alterna onMou-
seOver con una gif statica, per mezzo
di due semplici tag di collegamento e di
caricamento:
<a href="mailto:b. rosati@mclink.it"
onMouseOver="change(‘images/ip
weblb.gif,0, ' Scrivi a INTERNET
PRATICA On The Web! ')" onMou-
seOut="change('images/ipweb1a.g
if',0,")“>
<img SRC="images/ipweb1a.gif"
ALT=" Scrivi a INTERNET PRATICA
On The Web! " BORDERrO hei-
ght=30 width=100 align=LEFTx/a>
Tutto qui, non serve altro, fuorché
l’idea grafica con la quale disegnare
l'effetto da dare all'immagine che ri¬
sponderà all'evento onMouseOver op¬
pure onMouseDown.
• FrontPage Hover Button (una pic¬
cola Applet multieffetto). I bottoni, ol¬
tre al controllo delle dimensioni e agli
altri settaggi appena esaminati, come
abbiamo appena visto, con il ricorso allo
JavaScript possono essere ulteriormen¬
te arricchiti per mezzo di effetti grafici,
anche agendo con le famose Applet in
Java.
Da questo punto di vista, chi ad esem¬
pio già dispone di FrontPage può fare ri¬
corso alla categoria degli "Hover But¬
ton". Dal menu Insert, comando Com-
ponent, si seleziona la voce Hover But¬
ton ed appare un pannello di selezione
150
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
sul quale è possibile settate, oltre ai so¬
liti parametri, anche l'eventuale effetto
da far rendere al passaggio oppure al
click del mouse A disposizione ci sono
una decina di effetti (Sfocatura, Traspa¬
renza, Bevel, Luminescenza, ecc.). Il
settaggio è facilissimo e soprattutto ra¬
pido. I <PARAM NAME> che qualifica¬
no i parametri dell'Applet si generano
automaticamente ed al termine del set¬
taggio il codice che contraddistingue
ogni singolo bottone sarà più o meno il
seguente:
<applet code="fphover.class" codeba-
se="./" width="120" height="24">
<param name="color" value=
"#000080">
<param name="textcolor" value=
"#FFFFFF">
<param name="text" value="lnternet
Pratica"»
<param name="effect" value=
"glow">
<param name="url" valuetype="ref"
value="http:\\www. pluricom.it">
<param name="hovercolor" value=
"#E1E1FF">
</applet>
E' ovvio che FrontPage, appena inserito
il bottone cosi qualificato, provvederà a
salvare nella stessa directory della pagi¬
na in lavorazione le varie .class che fan¬
no riferimento all'Applet.
Com'è sempre fra Microsoft e Netsca¬
pe, ciò che nasce per l'uno non è com¬
patibile con l'altro. Ovvero: tali Applet
funzionano solo su lExplorer.
• Un esempio pratico degli Hover
Button è su INTERNET PRATICA n. 7
I Generatori di Applet: 1 st Cool But¬
ton! Se volete "di tutto e di più", ovve¬
ro bottoni che cambiano il background
in mille modi diversi e che producano
un risultato rapido, efficace e finalmente
in piena compatibilità con entrambi i
browser, quello che vi serve è un gene¬
ratore di Applet. Uno come 1 st Cool
Button ad esempio, Un sofisticatissimo
insieme di "spicchi di mela" riprogram-
mabili a nostra immagine e somiglianza
che con rapidi settaggi è in grado di ren¬
derci l'Applet con i PARAM di controlli
già belli e pronti per essere inseriti, via
clipboard, direttamente nel file HTML in
lavorazione. Prima del salvataggio finale
(che contempla anche la copia automati¬
ca delle class nella stessa directory del
file HTML) 1 st Cool Button permette
un'efficace anteprima nell'ambiente del
browser settato per default, In tal modo
è possibile operare subito le modifiche
del caso. Va segnalato che l'Applet è
anche in grado di supportare l'evento
sonoro che, onClick/onOver, si verifi¬
cherà in perfetta sincronia con l’azione
Figura 9 - Con Acti-
vePack, Il Webmaster
può realmente sorridere
alla vita Niente più
tranelli da ASP maligno,
nulla a che vedere con
la lunga tiritera della
programmazione del
codice SMIL, né tanto
meno la perdita di
tempo e pazienza nel
sedare tutti i parametri
necessari per attivare
un etletto di transizione.
del mouse.
I 1 st Cool Button 3.0 è su INTERNET
PRATICA n. 7 (1coolsetup30.exe-
746 Kbyte)
WebWare: il bello di
JavaScript!
Di proposte che integrano l'editing delle
pagine HTML con Wizard e preset già
tarati ce ne sono molte in circolazione.
In questa occasione creiamo un primo
piano su quello che probabilmente è il
migliore tra gli applicativi fin qui immes¬
si sul mercato, l st Page 2000: un picco-
«■MlMiWMfWlM
Figura 10 - Se questa Top Ten di JavaScript non vi
è sufficiente, WebSite Abstraction Free JavaScript
vi aspetta presso il suo sito dove mette a
disposizione, sempre gratuitamente, altri 200
script pronti da usare.
lo, grande FrontPage con la qualità di
essere facile da usare, ricco di Java¬
Script e completamente gratuito!
lst Page contiene tool HTML per mez¬
zo dei quali la realizzazione dei nostri siti
(dal più semplice al più sofisticato) di¬
venta una serie di operazioni automati¬
che.
L'idea dei programmatori è stata piutto¬
sto semplice, quindi gemale: preparare
l'interfaccia di lavoro, in modo che sia
possibile visualizzare quattro differenti
modalità di lavoro. Easy (per i meno
esperti, che si troveranno cosi a muo¬
versi in un ambiente più semplice dove
vengono garantite le funzioni principali e
spesso in via del tutto automatica grazie
all'intenso uso dei wizard): HardCore,
una modalità che non ha nulla di porno-
grafico, ma un'interfaccia da "program¬
matore duro e puro"; Normal, molto si¬
mile nell'aspetto all'Home Site di Allai-
re, ed infine la coloratissima modalità
Expert, con la quale salgono in schermo
tutte le funzioni di 1 sl Page 2000.
Da tutti i livelli (e benché la modalità di
lavoro sia quella a livello di codice) l'ap¬
plicativo mette a disposizione dell’utiliz-
zatore la più poderosa libreria di script
"precotti" del mondo: tra JavaScript e
VBScript le funzioni a disposizione
dell'utente superano il numero di 450
che poi, sommandosi con gli script in
DHTML e i vari wizard per scrivere codi¬
ce server-side (tipo SSI, CGI, Perl, Cold
Fusion e ASP), supera abbondantemen¬
te le 500 unità. Veramente impressio¬
nante.
Dicevamo prima che 1 st Page 2000 la¬
vora esclusivamente a livello di codice.
Di conseguenza ci obbliga ad assumere
un minimo di conoscenza dell'HTML (gli
script da inserire preferibilmente tra i
tag <HEAD>, ecc.) ma, a parte ciò, r 3-
cupera alla mancanza del WYSIWYG
con tutta la serie di Wizard, preset e au¬
tomatismi di varia natura con i quali met-
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
151
Figura 11 • WebSile
Abslractìon. L'etletto
RollOver. descritto,
esemplificato e costrui¬
to al volo. Il contenuto
delle due aree di testo è
infine pronto per essere
copiato nella giusta
posizione all’Interno
delta pagina HTML in
lavorazione.
Figura 12 - JavaScript
Form Validation Tool.
Semplice, apparen¬
temente banale, ma
infinitamente utile
questo modulo di lavo¬
ro, sempre nell’am¬
biente del browser, per
mezzo del quale è
possibile ottimizzare i
tormulan più complessi
te l'utilizzatore nella
condizione ideale di
codificare (quasi)
senza scrivere una
riga di codice. For¬
se non sarà da
Webmaster alle pri¬
me armi, ma non è
necessaria partico¬
lare esperienza. Ve¬
nendo da un Editor
in pagina grafica e
con una infarinatura
su cosa sono e co¬
me si posizionano i
tag principali, chiun¬
que è in grado di
utilizzarlo al meglio
e tra l’altro con una
rapidissima curva di
apprendimento.
Evrsoft 1 st Page 2000 è raggiungib ile
all'URL: IhUDV/www.evrsott com/l st-
paae
JavaTrips che
passione!
La nostra rubrica dedicata ai JavaTrips,
ovvero i trucchi del mestiere, non parla
solo di bottoni più o meno cangianti, ma
fin dal primo numero prova a proporre
soluzioni che non siano solo estetiche,
ma anche pratiche. Dal punto di vista
della funzionalità e la resa della massima
interazione delle Home Page, abbiamo
provato a proporvi altri "trips " che non
siano solo semplici "schiacciabottoni".
Fedeli a tale scopo anche questo mese,
dopo aver navigato apposta verso altri si¬
ti lontani, vi proponiamo le ultime sco¬
perte al riguardo di quelle piccole genia¬
lità che i JavaScript sono.
• ActivePack ActivePack è un sistema
di programmazione con il quale è possi¬
bile realizzare animazioni, posizionamen¬
ti assoluti (layer e non layer) degli ogget¬
ti, gestire database (di Access!) e, più in
generale, creare sessioni di lavoro condi¬
vise a livello di Client.
Il set di utility e di oggetti che costitui¬
scono l’ActivePack altro non sono che
componenti JavaScript, visionabili per
mezzo delle versioni 4.0 di tutti i brow¬
ser (IE e NN, sia per piattaforme Win¬
dows che Macintosh). La metafora di la¬
voro è semplicissima, essendo l'Active-
Pack a tutti gli effetti un insieme di pagi¬
ne HTML attraverso le quali appaiono in
schermo (previa selezione) i vari moduli
di compilazione. Moduli che si rifanno a
loro volta a tutta una serie di JavaScript
capaci di coordinare la scrittura di codice
e gestire in tal modo ogni genere di fun¬
zione. A disposizione dell'utente l'Acti-
vePack mette una serie di moduli di
compilazione per la generazione del co¬
dice per formulari, controlli multimediali,
sincronizzazioni per l'estensione SMIL
(quella di RealNetworks che coordina la
riproduzione di componenti audio, video,
testuali e grafiche) ed accesso ai file.
Compilando il form che appare in scher¬
mo, a seconda degli script a disposizio¬
ne, il codice generato viene listato all'in¬
terno di un'area di testo dalla quale, con
il più classico dei Copia e Incolla, sarà
possibile esportarlo verso la pagina
HTML per il quale è stato realizzato.
• ActivePack è su INTERNET PRATI¬
CA n. 7 (ActivePack.zip -370 «byte)
• WebSite Abstraction Sulla stessa
lunghezza d'onda dell'Active Pack anche
il WebSite Abstraction è un generatore
di script browser-oriented Dalla sua l'as¬
soluta gratuità del modulo di generazio¬
ne e la corposa lista di effetti forniti
all'utenza che se, come pensiamo, non
si accontenta, può sempre salire sul sito
della WebSite Abstraction
dere al download di altri 200 script-mo-
dule a disposizione.
• WebSite Abstraction è su INTER¬
NET PRATICA n. 7 (wascripts.zip - 67
Kbyte)
• Form Validation Tools Terzo appli¬
cativo in pagina Web. ovvero da utilizza¬
re via browser. il Form Validation Tools,
attraverso codice JavaScript ci aiuta nel¬
la realizzazione dei famigerati formulari.
La sua funzione non si limita comunque
alla sola creazione dei tag di <FORM> e
di <INPUT> (operazione tutto sommato
banale) bensì, come d'altronde già lascia
intendere la denominazione, integra de¬
gli script automatici che sono in grado di
effettuare un controllo di convalida sui
contenuti di ogni singolo campo di testo
ed evidenziare, con appositi pannelli di
Alert, eventuali errori di digitazione da
parte del compilatore
Segni mancanti -classica è la dimenti¬
canza del simbolo (oppure la digita¬
zione dei caratteri che appaiono sullo
stesso tasto...)- formato di date e nume¬
ri telefonici, credit-card, ecc. vengono
passati al vaglio dal Form Validation che
avvisa il compilatore dove è stato com¬
messo l'errore riposizionando automati¬
camente il focus sul campo interessato.
Un tocco di classe e di automatismo in
più nella gestione del nostro, sempre
migliore sito.
• Form Validation Tools è su INTER¬
NET PRATICA n. 7 (validation.zip - 5
Kbyte)
Microsoft JScript 5.1
(ECMA 262)
L'implementazione di Microsoft deriva
direttamente dalle specifiche standard
dettate con il protocollo ECMA 262 -
quindi risultano perfettamente aderenti
alla versione originale - con in più l'inte¬
grazione di alcune specifiche attinenti
152
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
ad Internet Explorer. Quello che ne deri¬
va è un linguaggio rinnovato e poderoso
al quale, com’è noto, manca solo l'op¬
zione per creare delle applicazioni stand-
alone a cui ovvia appoggiandosi all'inter¬
prete JavaScript, che è insito nei brow-
ser più diffusi e dei quali anche JScript
sfrutta le finestre di visualizzazione.
Nell'ultimo dettato dell'ECMA, e che
Microsoft ha subito recepito sviluppan¬
do la versione 5.1 del "suo" JScript,
l'integrazione più significativa che si può
rilevare è senz'altro quella delle librerie
di Scripting, specìficamente quelle del
modello ad oggetti FileSystemObject.
Traducendo in soldoni, il FleSyste-
mObject (d'ora in avanti FSO) è il vero
fiore all'occhiello deH’implementazione
JavaScript, alla quale porta in dote la ca¬
pacità (mai avuta!) dì svolgere proprietà,
metodi ed eventi per la gestione (scrit¬
tura, lettura, creazione e riposiziona¬
mento) di cartelle e file. SI, avete letto e
capito bene: con JScript adesso è possi¬
bile scrivere!
Più in generale l'elaborazione dei file del
FSO consiste nell'immagazzinamento
dei nostri dati in un formato (.txt. preva¬
lentemente) facile da usare e tutto som¬
mato efficiente.
Quante volte, scrivendo codice Java¬
Script per le nostre pagine in HTML, ci
siamo ritrovati a piangere l'assenza di
una modalità di scrittura?
Adesso ciò è possibile e anche Java¬
Script può tornare utile per gestire i dati
di un database (nelle molteplici forme di
questionari, piccoli archivi locali o per In¬
tranet. giochi e prodotti di presentazio¬
ne ipermediale, come moduli didattici e
di training). Non avremo certo il nostro
piccolo SQL Server, ma una comunque
affidabile e veloce gestione dei dati si.
Dati che potremmo immagazzinare sia
su file testuali che su più organizzabili fi¬
le binari.
Il passo in avanti ci sembra significativo:
non più solo bottoni, formulari e orologi
grafici, ma anche archivi condivisi.
La magia inizia con la formula necessaria
per la creazione dell’oggetto FSO:
var = fso
fso = new ActiveXObjectC'Scrip
ting.FileSystemObject");
Qui il termine Scripting è per la libreria
dei tipi e FileSystemObject l'oggetto da
creare.
Poi. in differenti sessioni, le procedure
successive per creare i file (oppure direc¬
tory) per leggere, scrivere e appendere
dati:
✓ Creazione:
ctf=fso.CreatetextFile("c:\\nomedi-
rectoryWnomefile.txt", true);
✓ Scrittura:
wtx=fso.OpenTextFile("c:\\noemdi-
Figura 13 - JavaScript
Form Validation Tool.
Rappresentazione
pratica di un formulano
pronto per essere spe¬
dito e dotato di tutti i
controlli dedicati ad ogni
campo di compilazione.
Da notare il rilevamento
dell'errore che voluta-
mente abbiamo com¬
messo digitando l'Indi¬
rizzo di posta.
Figura 14 - La pagina
che Microsoft dedica a
JScript TutoriaI in linea,
sample da scaricare,
documentazione e file
autoestraente e link di
riferimento.
rectoryWnomefile.txt", ForWriting,
True);
✓ Lettura:
rtx=fso.OpenTextFile("c:\\noemdi-
rectoryWnomefile.txt", ForReading,
True);
✓ Inserimento dei dati:
app=fso.OpenTextFile("c:\\noemdi-
rectoryWnomefile.txt", ForAppen-
ding, True);
Senza voler trasformare questa rapida
presentazione in un mini-corso su
JScript, vi basti sapere che. al completa¬
mento delle operazioni sopra descritte, il
FleSystemObject prevede tre metodi di
lettura (Read: per leggere il numero di
caratteri specificati, ReadLine: per leg¬
gere un'intera riga fino al carattere di
nuova riga escluso. ReadAII: la lettura
sequenziale dell'intero file), tre metodi di
scrittura (Write: scrive i dati senza inseri¬
re il carattere di nuova riga, WriteLine:
scrive i dati delimitandoli in una linea con
il carattere di nuova riga. WriteBiankLi-
nes: scrive una o più righe vuote).
Insomma, il sogno del Webmaster (quel¬
lo che solo pensando all'ASP o all'IDC,
va in tachicardia) fi¬
nalmente si realiz¬
za. Ma oltre a quel¬
lo del Webmaster,
si avvera anche il
sogno del produtto¬
re ipermediale, che
frustrato dai tempi
e la fatica necessari
per la creazione di
un runtime in Visual
Basic, ha ora la pos¬
sibilità di far visua¬
lizzare la presenta¬
zione direttamente
dal browser e di ge¬
stirne l’interazione
con l'utente (inseri¬
mento e memoriz¬
zazione di dati ana¬
grafici, risposte, votazioni, ecc.) con una
semplice sessione del FileSyste¬
mObject. Scrivere e memorizzare quan¬
to scritto nei campi di testo di un form
ora si può!
Per saperne di più, tutti sul sito di Micro¬
soft. dove a partire dall'URL:
Ihttp://www. microsott.com/italy/sci1
pting/JScript
sarà possibile rintracciare un tutorial in li¬
nea, sample da provare o scaricare e
quindi il prezioso autoestraente della do¬
cumentazione sull'ultima versione dì
JScript.
Una volta che avrete tutto sul vostro PC,
cominciate a studiare e a provare il codi¬
ce proposto e a fare qualche esperimen¬
to di scrittura/lettura. La prossima vol¬
ta... vi interrogheremo! A parte gli
scherzi, sul prossimo numero andremo
subito sul pratico e cercheremo di realiz¬
zare (con raffronti anche su IPweb) un
archivio condiviso. L'occasione sarà buo¬
na per vedere all'opera (solo con I Explo¬
rer però!) un bellissimo ActiveX di nome
Tabular Data Control, che si sposa ma¬
gnificamente con le nuove virtù di
JScript! MS
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
153
Il bello del gratis
A prenderle di petto, le cose, non ci si guadagna mai (tranne in particolari casi,
che un minimo di buona creanza ci evita di nominare direttamente)! Quindi, meglio
affrontarle con calma e con un minimo di diplomazia.
E’ da qualche anno che si dibatte il problema dei costi di
di Raffaello De Masi
Internet. Gli addendi, che il novello navigatore doveva
mettere in conto per raggiungere il Mare Aperto, erano
due, almeno; il costo del provider e quello della
connessione telefonica. Fisso
il primo, imprevedibilmente
variabile il secondo.
I provider si affannavano a offrire agli
utenti un ventaglio ampio e articolato di
offerte. Si poteva impegnare un abbo¬
namento full optional o magari uno "li-
mited", che permetteva collegamenti
solo a certe ore del giorno, e solo per
un periodo fisso al giorno (li ricordate?).
L'area ISDN era poi intoccabile; riserva¬
ta a chi aveva il portafoglio a mantice,
costava un occhio della testa e richie¬
deva un particolare "modem" (così lo si
chiamava, e spesso lo si chiama anco¬
ra) il cui prezzo comprendeva sei zeri!
Allora ci si accontentava del minimo,
che, manco a dirlo, ci faceva additare
con la frase "Beatus monoculus in terra
coecorum!", e navigare nelle meravi¬
glie del Web con un modem da 14.400
(ma sovente anche meno) era come
guidare la “Luna Rossa" alla conquista
della famigerata coppa da mezzo chilo
d'argento (che. tra l'altro, è di una cafo¬
neria che levati!).
Fortunatamente il tempo, da gran si¬
gnore qual'è, ha fatto giustizia di tale
limbo della comunicazione e ci ha por¬
tato agli attuali modem da 54K, che co¬
stano, sovente, meno di un biglietto da
cinquantamila, alle schede ISDN che
costano poco più, a certe sofisticatissi¬
me periferiche (leggi Solo e
USRobotics, giusto per fare qualche no¬
me) che, anche a computer spento, ci
organizzano una perfetta segretaria vir¬
tuale, con messaggi telefonici persona-
lizzati, riconoscimento e ricezione auto¬
matica di fax, comunicazioni personali a
determinati utenti, richiamo a distanza,
e servizio di trasferimento di chiamata
e di scambio dati. Il risultato è stato una
diffusione esplosiva dei collegamenti,
una prolificazione dei provider, e un mi¬
glioramento del servizio inimmaginabile
già solo un anno fa. Oggi, anche grazie
alla nuova politica tariffaria della TIN
(per l'amor di Dio, non l'ha fatto certo
per buon cuore, ma solo pressata dalla
concorrenza) e alla presenza capillare di
nodi su tutto il territorio, non esiste
paese che non possa raggiungere un
nodo d'accesso in telefonata urbana
154
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
(pensate che solo alcuni anni or sono
inviavo gli articoli, a MC-Link, usando
un collegamento interurbano con Ro¬
ma) E certi fornitori, per coloro che pro¬
prio dovessero andare in interurbana,
mettono a disposizione in alternativa un
numero verde da chiamare.
L'altra faccia della medaglia è stata,
fino a poco tempo fa, il costo dell'abbo¬
namento al provider. Fino all'anno pas¬
sato c'era stata una lenta convergenza
verso una maggiore economicità del
servizio (scomparsa graduale degli ab¬
bonamenti "limitati", offerte speciali
basate su determinate condizioni, ridu¬
zioni d'importo per abbonati "fedeli").
Insomma qualcosa si era fatto, ma le
due-trecentomila lire per abbonarsi oc¬
correva sempre tirarle fuori. Sino a che
c'è stata una vera rivoluzione, un vero
"krasnyi octyabr", che ha mandato let¬
teralmente a gambe all'aria gli equilibri
e le convenzioni finora faticosamente
mantenuti.
Un forziere
con il lucchetto rotto
Effettivamente, da qualche mese
sembra scoppiata su internet l'età
dell'oro! Banner occhieggiami che ci
chiedono solo d'essere cliccati per po¬
ter partecipare a favolose estrazioni di
premi, "auction" (aste virtuali) che la¬
sciano supporre di poter portare a casa
televisori, fotocamere, PC facendo of¬
ferte a partire da qualche dollaro! E an¬
cora servizi d’ogm genere, come remin-
der gratuiti, segreterie virtuali che ci
terranno in ordine appuntamenti e sca¬
denze, uffici postali che s’incaricano di
inviare e, sovente, anche di organizzare
la nostra corrispondenza, elettronica e.
negli ultimi tempi, anche cartacea. E,
giusto citando a caso, organizzatori di
tour turistici, previsioni del tempo, pri¬
me pagine dei giornali, gestione del no¬
stro portafoglio azionario, servizio di
agenzia di stampa da tutto il mondo, li¬
mitato, se lo si desidera, anche a parti¬
colari argomenti.
E poi, servizi di fax per chi il fax non
ce l'ha o non vuole spendere una lira in
collegamenti "fuori porta", ospitalità di
siti web gratuita su spazi che, partiti da
anche meno di mezzo MB, oggi sono
divenuti illimitati. I nostri recapiti di po¬
sta elettronica si possono moltiplicare a
dismisura (salvo poi avere la pazienza di
ricordarli e di visitarli puntualmente) e,
se fuori casa, possiamo chiamare a te¬
lefono la nostra casella di posta, recu¬
perando i messaggi da lontano o. me¬
glio ancora, facendoceli leggere. Certi
siti offrono già un servizio di recapito di
SMS. altri mettono a disposizione nomi
di dominio di diverso livello, altri, utilis¬
simi, offrono spazio per immagazzinare
dati e file fuori da occhi indiscreti, con
spazi che. partiti intorno ai dieci o venti
MB, oggi hanno raggiunto i 200 MB
(praticamente quello che. non più di
sette od otto anni fa. sotto forma di
HO, costava fior di biglietti da centomi¬
la).
Il tutto sotto un unico comune deno¬
minatore. una parolina tanto accattivan¬
te quanto magica: GRATIS! Nulla è ri¬
chiesto a chi adotta questi prodotti e
servizi; forse, qualche tempo fa, occor¬
reva sopportare il fastidio di qualche
banner o di qualche messaggio pubbli¬
citario "embebbed", inserito nella po¬
sta. Oggi neppure più!
Già, ma i due problemi principali ri¬
manevano; costo della connessione e
costo dell'abbonamento. Fino alla fine
del '99. quando la TIN ha detenuto, di
fatto e di diritto, il monopolio delle te¬
lefonate in ambito urbano, poco c’era
stato da sperare, e poco si è ottenuto!
Speriamo che l'arrivo dei nuovi fornitori,
dal 1 gennaio, di telefonia urbana abbia
il salutare esultato di far adottare tariffe
più ragionevoli per un servizio che può
divenire inaspettatamente salato. In at¬
tesa di novità, che ci auguriamo prossi¬
me, ci possiamo consolare con la com¬
pleta vittoria . da parte dell’utente, sul
fronte dei costi di abbonamento alle
forniture.
Da alcuni mesi le più grandi compa¬
gnie di providing telematico si sono af¬
frettate, in una gara di "solidarietà" che
ha ben pochi precedenti nel business, a
proporci e offrirci a piene mani accessi
e disponibilità di spazi senza richiedere
alcun compenso. Il risultato è stato
che, all'apertura del 2000, si può già
contare su un nutrito gruppo di fornitori
che aprono le loro borse virtuali, distri¬
buendo a piene mani collegamenti e
abbonamenti. Sembrava la moltiplica¬
zione dei pani e dei pesci.
“Quidquid est,
timeo Danaos,
et dona ferentes”...
... ammoniva Laocoonte nell'Eneide!
"Temo i fornitori", potremmo parafra¬
sare noi, "anche se portano doni!". In
altri termini, è tutto oro quello che lu¬
ce? Ci si può davvero fidare di queste
offerte, o si tratta di qualcosa che in ba¬
se al vecchio adagio che recita "Quello
che non costa niente, non vale nien¬
te!", occorre tenere da conto con le
molle? E poi, in tutta la ridda di offerte
che si accavallano e che ci strizzano
l'occhio dal Web, quale o quali sono le
più affidabili, e da adottare a cuore più
leggero?
Vedremo, dalle pagine successive,
che l'offerta è abbastanza simile per
tutti i fornitori, ma anche che certi ser¬
vizi possono far gola di più a determina¬
ti utenti. Verificheremo i servizi messi a
disposizione, il numero possibile delle
caselle e l'ampiezza delio spazio Web
disponibile. Per il resto, a voi la scelta.
ClubNet
Fornitore:
TIN - Telecom Italia Network
\http://clubnet. t iruj
formato della cas ella di posta .
itisernamemm it
servizio riservato a privati e aziende
Visita d'obbligo, iniziale, alla madre di
tutti i telefoni, vale a dire Telecom Ita¬
lia, che, nella versione WWW, si chia¬
ma TIN. Clubnet è il nome del servizio
gratuito della compagnia telefonica pri¬
migenia, e si affianca ai servizi a paga¬
mento offerti dalla stessa società, pri¬
mo tra tutti il Premium.
Telecom offre a chi lo desidera,
nell'ambito dei servizi a pagamento, un
ricco ventaglio di prodotti diversificati,
tra cui fa decisamente sensazione l'ulti¬
mo arrivato, l’ADSL, vera chiave di volta
dell'accesso professionale a Internet.
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
155
Questo comunque interessa poco i no¬
stri lettori e , in ogni caso, è poco perti¬
nente con l'argomento dell'articolo. Ne
riparleremo, se ne sarà il caso.
Clubnet presenta un ventaglio am¬
pio ma non certo originale di servizi, al¬
meno sulla carta. Chi si abbona riceve
una casella di posta gratuita, con un li¬
mite di 10MB di spazio e di 3 MB per
singolo messaggio (valore non modifi¬
cabile dall'utente). L'unico servizio ag¬
giuntivo disponibile è la segreteria, un
sistema di messaggistica e-mail che ri¬
sponde a tutti i messaggi in arrivo con
una nota di risposta automatica, un
messaggio standard scelto dal cliente.
Altri 20 MB sono disponibili come spa¬
zio Web, attraverso un servizio aggiun¬
tivo chiamato Space. Anche se i con¬
correnti offrono, sovente, molto di più,
crediamo che 20 MB siano perfino so¬
vrabbondanti, per chi vuole raccontare
la sua vita, i suoi hobby, le sue prefe¬
renze. A meno di non voler infarcire le
pagine con musica ed effetti speciali,
che non interessano a nessuno tranne
che all'autore.
ClubNet offre una serie di canali nu¬
merosa, ma non si tratta d'altro che di
una semplice operazione di mirroring
on Excite.it. Le aree coperte sono di¬
verse, con argomenti che vanno dai
computer alla casa, alla finanza,ai gio¬
chi. al lotto, alla moda, ai motori, e con
una serie di notizie aggiornate continua-
mente, come lotto e lotterie, tempo,
spettacoli, TV.
I canali originali di Clubnet sono quat¬
tro, ben evidenziati nella pagina home.
"Turisti per Caso” è un servizio di infor¬
mazione viaggi basato sulle avventure
di Blady&Roversi, "Stimoli”, un vero
servizio di attualità che, volta per volta,
sposa uno o più argomenti e li segue
con notizie, ahimè, non sempre aggior¬
nate (al momento di scrivere Luna Ros¬
sa, nelle semifinali, risulta essere due
punti avanti all'America One, mentre è
di stamattina la ferale notizia del 4-3 a
nostro sfavore). Originale il servizio
"Atlantide”, una specie di Porta Porte¬
se on line, dove è possibile scambiare
richieste di ordinaria amministrazione,
come passaggi in auto per il lavoro,
compagnia per viaggi, e dove, in un'ap¬
posita sezione, si possono inserire rac¬
conti tenuti nel cassetto e che mai ci
saremmo azzardati a pensare di pubbli¬
care.
II resto è ordinaria amministrazione,
come un link al mirror TIN di Tucows, la
possibilità di consultare la posta elettro¬
nica via Web, e tutte le vane operazioni
di servizio ordinario, dal cambiamento
della password alla gestione dell’use-
rlD. Per attivare lo spazio Web occorre
seguire una procedura d'iscrizione di¬
versa da quella dell'accesso. E' possibi¬
le richiedere, on line, il CD di setup per
consentire, anche ai meno esperti, di
configurare la propria connessione. Esi¬
stono tre comunità virtuali, Atlantide,
Web Scuola e Eurolandia, ma raggiun¬
gerle, talvolta, risulta problematico. Esi¬
ste ancora un servizio guidato per la co¬
struzione del proprio sito on-line.
Giudizio di qualità del servizio
Ad essere sinceri, l'iscrizione gratuita
a Clubnet non è quello che si suol dire
un regalo da chiudere in cassaforte. I
servizi offerti, benché mascherati dietro
belle frasi e roboanti espressioni, sono
il mimmo sufficiente. Perfino l’accesso
al sito principale e ai link in esso conte¬
nuti sono problematici; ad esempio, per
tre volte su dieci, in diverse ore del
giorno, il tempo d'accesso ai link della
pagina è stato tanto lungo da farci ri¬
nunciare.Inoltre ci è capitato un piccolo
episodio, che la dice lunga sull'attenzio¬
ne verso il cliente. Dopo l'iscrizione, mi
è arrivata una e-mail in cui mi si avvisa¬
va che il codice fiscale inserito era erra¬
to (falso!) e mi si invitava a rispedirlo a
un indirizzo di e-mail ben specificato,
pena l'interruzione del servizio. L'ho fat¬
to per ben dodici volte in tre giorni, a
orari diversi, e mi è stato sempre rifiu¬
tato con la motivazione "The user(s) ac-
count is temporarily over quota". Mora¬
le della favola, sono stato cancellato,
ma vi posso assicurare che, la notte, ci
ho dormito bene lo stesso.
E' ovvio che Telecom cerca di man¬
tenere la massima differenza tra un ab¬
bonamento Premium e uno gratuito,
ma lo fa non solo migliorando il livello
del servizio superiore, ma mantenendo
al minimo l'altro.
Si ha l'impressione che essa ci sia
stata trascinata, al mettere a disposizio¬
ne Internet gratuitamente; di forza, in¬
somma, dai concorrenti, e che lo abbia
quindi fatto rinunciando al minimo indi¬
spensabile, Tanto per intenderci, come
far entrare gli ospiti dalla porta di servi¬
zio (anche se la loro pubblicità recita
esattamente il contrario!). Ad esempio,
tutta la storia del Mailory e del servizio
di guida telefonica in linea è ormai rag¬
giungibile, sempre gratuitamente, da
un sacco di altri posti. E Tin lo tiene na¬
scosto , come il segreto di Pulcinella, e
lo concede, a pagamento (tranne un
piccolo "assaggio") anche agli abbonati
delle formule superiori. Mah!
CiaoWeb
Fornitore: Telexis s.a.s
h ttp://www. \www. ciaoweb. <1
formato della casella d i posta .
\usomamp.fflr.ianwp.ti. li
servizio riservato a privati e aziende
Nato con il contributo e la partner¬
ship di diversi nomi famosi dell'editoria
e dell'informatica. Ciaoweb è un servi¬
zio di fornitura gratuita di Internet dota¬
to di una pagina principale gradevole e
ben aggiornata.
La prima cosa che fa piacere è che
gli argomenti offerti in apertura sono
sempre diversi, come argomento e te¬
matica. Immediatamente, da essi , si
può passare all'archivio delle rubriche,
e su ogni argomento si può "postare"
la propria opinione e leggere quella de¬
gli altri. C'è di tutto, dallo sportello fi¬
nanza agli spettacoli, alle letture, alle
scienze. L'elenco dei POP copre tutta
Italia, anche se non tutti i comuni princi¬
pali, e semplicemente registrandosi si
viene iscritti automaticamente a
un'estrazione di diversi premi. In molti
comuni CiaoWeb usa i punti di accesso
di TIN. E' possibile richiedere un CD
gratuito per la configurazione del primo
accesso.
156
MCmicrocomputer n, 204 - marzo 2000
Oltre all'accesso illimitato a Internet,
Ciaoweb offre una sola casella di e-
mail, con appena 7 MB di spazio a di¬
sposizione (nessun limite indicato per
messaggi singoli), 40 MB di spazio
Web per la pubblicazioni di un sito per¬
sonale e, cosa da non disprezzare, oltre
all'aiuto on line, un'assistenza telefoni¬
ca articolata su diversi argomenti attra¬
verso un numero verde (cosa che certo
non guasta!), CiaoWeb offre inoltre una
serie di servizi interattivi, come CiaoFo-
rum, area di confronto e di scambio che
ospita altri utenti, esperti e personaggi
della cultura, dello spettacolo e
dell'informazione. Non manca un'area
di Chat, dove l’interazione diretta è più
immediata, un'area Bacheca, dove è
possibile fare il posting di tutto quel
che ci può venire in mente, e un servi¬
zio di instant messagmg, per verificare
la presenza, in rete, di una persona cer¬
cata.
E' offerto un servizio gratuito e illimi¬
tato a un'area di invio di SMS, con un
curioso e rapido monitor delle lettere
battute e di quelle ancora a disposizio¬
ne, e un dizionario in linea capace di tra¬
durre una parola da e verso le lingue
più note (inglese, francese, spagnolo,
tedesco) , ma anche catalano e ceco-
slovacco (il servizio è fornito in collabo-
razione con la Logos Group, che per¬
mette poi di agganciare la parola ricer¬
cata a un motore di ricerca),
Giudizio di qualità del servizio
I prodotti offerti da Ciaoweb sono .
pur nella standardizzazione caratteristi¬
ca di quasi tutti i fornitori, curati e ag¬
giornati. Rapido il servizio di SMS (ab¬
biamo inviato quindici messaggi, tutti
giunti a destinazione con il massimo ri¬
tardo di quattro minuti) e utile il servizio
di dizionario, piuttosto esauriente e do¬
tato di discreta rapidità. Il resto è routi¬
ne, come le previsioni del tempo, l’oro¬
scopo, e un servizio di news informato
e aggiornato a poche ore.
Jumpy
fornitore:
EUROPORTAL SpA - Gruppo Fminvest
\nttp://www.iumpy.ii\
formato della casella dì posta .
\jsername@iumpyì\
servizio riservato a privati
E' uno dei punti di riferimento più ar¬
ticolati e interessanti; anche senza iscri¬
versi. i servizi in linea sono diversi, ben
organizzati e , soprattutto, con notevole
valore aggiunto. Oltre al solito oroscopo
(qui personalizzato alla data e anche
all'ora della nascita, alla città e alla pos¬
sibilità di averne uno incrociato di cop¬
pia) e alle previsioni del tempo, si pos¬
sono leggere le ultime notizie, accede¬
re a librerie di software (VolFTP e ZD-
Net), consultare in linea le Pagine Utili
di altre città, consultare disponibilità nel
campo dei libri e dell'home video. Il ser¬
vizio Scuola, anch’esso aggiornato con
cadenza regolare, copre tutti i rami
dell'istruzione, e quello riservato al ci¬
nema elenca i film in programmazione
nelle più importanti sale di tutta Italia
(un link diretto, Medusa, permette di
conoscere le novità in arrivo, vedere in
anteprima trailer, foto e commenti, ol¬
tre che partecipare a Chat con appassio¬
nati, e a cercare indicazioni e informa¬
zioni sul cinema classico).
Ovviamente non manca lo sport, la
finanza e l'economia, un servizio di au¬
tografi di personaggi famosi, una rubri¬
ca di indirizzi di protagonisti dello sport
e di star dello spettacolo, un link diretto
con BlockBuster per controllare la di¬
sponibilità dei più recenti film da sala su
cassetta, e. molto interessante, il colle¬
gamento ad Aucland, gestore di auc-
tion, vale a dire di aste (operazione ben
presente in USA e molto seguita) dove
è possibile spuntare interessanti prezzi
partecipando con la propria offerta
all'acquisto di materiale di tutti i tipi,
quasi mai rappresentato, comunque, da
materiale in svendita o fondi di magaz¬
zino.
Numerosi sono i collegamenti alle ri¬
viste del gruppo, di informatica e non;
ad esempio un angolo del sito
è riservato alle riviste per la
donna, con le pubblicazioni
Donna Moderna, Donna in For¬
ma e Casa Idea, ed è possibile
anche consultare la rivista Pa¬
norama e leggere le pagine di
TuttoMusica e Spettacolo.
Consultando il sito abbiamo
scoperto che presto morirà
uno dei Simpson e che Brooke
avrà un incidente stradale (in¬
telligenti paucal). Utile il servi¬
zio di mappario stradale, cosi
come quello di invio SMS (gra¬
tuito) e quello di dizionario on
line (sempre della Logos). In
area linguistica troviamo un cu¬
rioso "coniugatore di verbi", e,
per chi parte, è a disposizione
un cambiavalute comprenden¬
te praticamente tutte le mone¬
te della terra, ivi compreso il
Tugrik mongolo, il Quetzal guatemalte¬
co e il Lmangeli dello Swazhiland
("chissà", come diceva mia nonna,
"non possa mai servi"').
Giudizio di qualità del servizio
Jumpy è un eccellente punto per ac¬
cedere a Internet gratuito L'accesso al¬
la pagina principale è rapido ed efficien¬
te; i servizi gratuiti offerti sono di buon
livello e sovente includono quelli che al¬
tri mettono a disposizione a pagamento
Ad esempio, qui, Pronto.it è gratuito.
Buona anche la disponibilità di accessi,
anche in provincia, e la casella di posta
elettronica (unica) ha una capienza di 20
MB con limite di 3 MB per messaggio.
Non è invece previsto spazio Web
L'accesso può avvenire anche attra¬
verso collegamento ISDN, anche se i
numeri sono quelli dell'accesso PSTN.
L'utente può scegliere di adottare un
flying banner durate la navigazione, co¬
sa che gli restituisce un rimborso di cir¬
ca 500 lire per ora.
Tiscalinet
fornitore: Tiscali s.p.a.
| wwwr .'SC3/ /ne t,/il
formato della case lla dì posta . user-
\name@tiscalinet.it
servizio riservato a privati e aziende
Merito di Tiscali è stato quello di
aver lanciato il sasso nello stagno del
Freelnternet, attraverso un battage
pubblicitario dell'estate scorsa che co¬
strinse chi non l'aveva fatto, dei grossi
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
157
fornitori, ad adeguarsi e a prevedere
un'area di accesso gratuito, fiscali offre
due servizi differenziati , riservati sepa¬
ratamente al singolo e all'azienda. Nel
primo caso si ha a disposizione, in
ISDN e in PSTN, accesso da gran parte
d'Italia (alcuni capoluoghi e aree setto¬
riali, stranamente non sono coperte) ,
con a disposizione una casella di e-mail
e 20 MB di spazio Web. Lo stesso vale
in ottica aziendale, ma con un numero
di caselle di posta illimitato.
Tiscalinet ha offerto, fino al 31 gen¬
naio, a chi si iscriveva, un bonus di
15.000 lire di telefonate gratuite sulla
rete Tiscali, Dal 1° febbraio, poi, tutti gli
abbonati che usano la rete Tiscalinet ri¬
cevono un ulteriore abbuono di 6 lire
per ogni minuto di collegamento speso
nella connessione
Niente di speciale i servizi in linea; di¬
sponibile un motore di ricerca e una se¬
ne di canali (con patronimico Virgilio) ,
una serie di WebCam suddivise per fu¬
so orario, le previsioni atmosferiche , le
notizie di borsa e poco altro. Da provare
è il gioco in linea EnergyBank, basato
sull'interazione con una banca virtuale
in Internet, e nato da una idea di Cec-
chetto (a febbraio pec il vincitore era in
palio un PC portatile) Dall'inizio dell'an¬
no è stato anche distribuito un ulteriore
servizio, chiamato NetFax, che permet¬
te di ricevere facsimile anche da parte
di chi non possiede una macchina (il
messaggio inviato viene trasformato in
e-mail e depositato nella casella di po¬
sta). Iscrivendosi si riceve un numero
personale, con prefisso 178. a cui desti¬
nare l'invio Ma attenzione, non è tutto
oro quello che luce. Chi invia affronterà
un costo di 127 lire alla risposta più 160
al minuto per la trasmissione, non certo
a buon mercato, sebbene la descrizione
del servizio affermi il contrario.
Giudizio di qualità
del servizio
Tiscalinet non è rag¬
giungibile da tutta Ita¬
lia, il servizio non è
quel che si dice un
orologio svizzero e il
servizio di posta non
ha niente di più rispet¬
to agli altri. Per chi na¬
viga molto può essere
di un qualche interes¬
se l'incentivo delle sei
lire al minuto restituite
sotto forma di telefo¬
nate gratuite, ma biso¬
gna poi vedere se
quello che si guada¬
gna ripaga, all’atto pratico, di una len¬
tezza del collegamento, sovente riscon¬
trata Sinceramente la cosa più interes¬
sante è la disponibilità di poter acqui¬
stare un dominio di primo livello al prez¬
zo di un biglietto da centomila, da due
terzi alla metà di quello disponibile in al¬
tri posti.
Interfree
fornitore: CDC C omputer Discount
I www mtertree.ii
formato della casella d i posta
ìusername&lintertree ii
servizio riservato a privati e aziende
Dotato di ben 720 POP distribuiti in
tutta Italia, Interfree è il servizio fornito
dalla Computer Discount. La pagina è,
come grafica, una delle più moderne,
sempre aggiornata , in tempo reale, alle
ultime ore, e dotata di una serie di link
informati e interessanti.
Ci sono le solite aree di
base, come chat, servi¬
zio di news, oroscopo
(oltre quello "normale"
c'è il cinese, il celtico e
il pellirossa, oltre a una
consulenza on line di
ascendente e di biorit¬
mo). Curioso e utile un
glossario dei termini
informatici, anche se la
finestrma d'accesso è
limitata e farraginosa
nell'uso.
Evidente la cura con¬
tinua e costante
nell'aggiornamento; ol¬
tre ai dispacci d'agenzia
(collegamento diretto
con ANSA) e alle ultime
notizie, abbiamo trova¬
to utile e degna di attenzione la serie di
consigli sui siti del giorno da visitare, tra
cui un interessante punto d'incontro
degli amici di Pinocchio, una serie di
consigli per la festa degli innamorati, un
link diretto a Setiathome, oltre ai soliti
collegamenti ai siti di personaggi illustri
del mondo dello sport e dello spettaco¬
lo.
Interfree offre ai suoi abbonati (ma il
servizio è disponibile anche per chi non
lo è) un motore di ricerca originale, di
buona potenza, dotato di operatori
booeliani e di una opzione (abilita le
estensioni linguistiche) che elimina la
preoccupazione di gestire, nella ricerca,
le variazioni legate al singolare, plurale,
maschile e femminile.
Notevole lo spazio messo a disposi¬
zione, ben 50 MB, per la pubblicazione
di una pagina Web o di un sito, ma an¬
cora più interessante, per chi fa dell’e-
mail il suo pane quotidiano (non dimen¬
tichiamo che la gestione della posta
rappresenta almeno il 70% dell'uso
odierno di Internet) è l'avere a disposi¬
zione uno spazio illimitato per la propria
casella di posta. Anche qui, come peral¬
tro nella maggior parte dei fornitori de¬
scritti in questo articolo, questa può es¬
sere letta attraverso un Client POP o di¬
rettamente in forma di Web Mail.
Giudizio di qualità del servizio
Interfree ha, nello spazio per l'e-mail
a disposizione, la sua carta vincente
Anche 50 MB di spazio Web non è cer¬
tamente poco, e gli altri servizi sono
ben curati, aggiornati e piacevolmente
consultabili Non c'è servizio di SMS o
di Fax e non ci sono abbuoni, ma il mo-
158
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
tore di ricerca proprietario è rapido e
potente, come riccamente frequentate
sono le aree di chat e i newsgroup.
Buoni e numerosi i canali proposti, e il
collegamento, nelle prove effettuate, è
stato sempre rapido e affidabile, sebbe¬
ne avremmo preferito numeri differen¬
ziati per l'accesso PSTN e ISDN. In de¬
finitiva, un interessante punto d'acces¬
so a Internet gratis. E probabilmente
già alla fine di marzo ci saranno interes¬
santi novità, con un notevole amplia¬
mento dei servizi e degli spazi a dispo¬
sizione,
Libero
fornitore: Infostrada s.p.a.
Www.ltùera.ii
formato della casell a di posta .
I username&liberoli
servizio riservato a privati e aziende
Difficile, per un'azienda che fino a
poco tempo fa aveva offerto certi servi¬
zi a pagamento, digerire l'amara pillola
dì ridistribuirli, da un momento all'altro,
in forma gratuita. Infostrada distribuisce
ben cinque formule diverse di abbona¬
mento, a pagamento, a Internet, dal
prepagato al mensile al tutto compreso.
Eppure occorre ammettere, con pia¬
cere , che i servizi offerti dalla versione
graziosa non sono affatto disprezzabili;
la pagina d'accesso è ricca di link, tra
cui ricordiamo un servizio mappe, un
collegamento a Tucows. un'area di veri¬
fica dei nomi di dominio, un canale di¬
retto a TV, radio, eventi sportivi e musi¬
cali on line in multicast. Libero ha stipu¬
lato un accordo con TalentManager e
offre oggi un servizio di offerta lavoro in
un buon numero di aziende. Per chi ini¬
zia appena adesso, è possibile richiede¬
re, sempre gratuitamente, l'intervento
di un tecnico che verrà a casa nostra
per configurare la connessione . L'area
dei link offre spunti e curiosità diverten¬
ti e interessanti, con aree di più ampio
interesse (case automobilistiche, MP3
e siti musicali, borsa, finanza) e notizie
aggiornate in tempo reale attraverso di¬
spacci dell'agenzia ASCA.
Ogni utente può avere infinite casel¬
le di posta elettronica, ognuna di gran¬
dezza non superiore a 5MB, accessibili
sia via POP che via Web (da poco è sta¬
to abilitato anche il servizio di IMAP,
ma con 5 MB disponibili c'è poco da
imapparel). Lo spazio per pubblicare la
propria pagina Web è
di 25 MB e, una volta
abbonati, si può acce¬
dere al servizio di In¬
terposta che permette
di inviare (a pagamen¬
to) cartoline e lettere
tradizionali via Postel.
I nodi di accesso
sono 550 e coprono
tutta la penisola
Giudizio di qualità
del servizio
A fronte di tante
belle prospettive c'è
sempre un rovescio
della medaglia; sorte e
cattiva fama ha voluto
che il nome libero.it
sia stato ribattezzato,
a furor di popolo, oc-
cupato.it. Fino a poco
tempo fa nelle ore di
maggiore traffico era
praticamente impossi¬
bile beccare il collegamento al primo
colpo. La situazione è, oggi, migliorata,
ma difficoltà permangono ancora, talora
esasperanti. Ci auguriamo che presto la
cosa sia superata, e che i buoni prodotti
offerti non siano mortificati da questo
lato oscuro del servizio.
Kataweb
fornitore: Gruppo Editoriale Espresso
lktayw.k.aia.w£ij,ifl
formato della casella d i posta .
I usemamePlka ta wèEB
servizio riservato a privati e aziende
Ricco e articolato il contenuto della
pagina principale del sito, che gioca ,
ovviamente, la carta dell'informazione
per attirare l'utente D'altro canto, con
più di una trentina di testate, virtuali e
cartacee . a disposizione, il gioco è faci¬
le.
Il sito ha luci e ombre; certe notizie,
definite di assoluta attualità, sono vec¬
chie anche di tre giorni, a fronte invece
di una ricerca del valore di titoli azionari
aggiornato a pochi minuti. C'è una buo¬
na area dedicata allo sport, alla musica,
alle previsioni meteorologiche Lo spa¬
zio per la pagina Web è di "solo" 20
MB e la casella di posta è una, da 10
MB. C'è un motore di ricerca e una se¬
rie di aree interessanti, come quella di
broadcasting e ascolto radio. E’ offerto
un servizio di SMS.
Piacevole e ben strutturato, il sito of¬
fre una notevole quantità di materiale
da consultare, tra cui anche una inedita
area "sesso", non protetta e accessibi¬
le semplicemente attraverso una di¬
chiarazione, legata allo schiacciamento
di un bottone, di avere più di diciotto
anni.
Kataweb utilizza la rete Albacom, e la
copertura per l'intero territorio naziona¬
le è più che assicurata. L'accesso non
ha mai riservato problemi, sia in PSTN
che in ISDN.
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
159
Inwind
fornitore: Wind s.p.a.
I www. wiruTiì I
formato della casella
di posta.
lusername&wmct.ii
servizio riservato a privati e aziende
re. che fa capo a Dadanet, uno dei pro¬
vider nazionali storici. 40 i MB disponi¬
bili per la pubblicazione di un sito e una
la casella di posta attivabile, con un li¬
mite di 10 MB di spazio massimo e 3
MB per messaggio.
La pagina home del servizio è ben
articolata, ricca di link e originale in
molte espressioni , più che in contenu¬
ti e nuovi servizi.
Quelche notizia non è aggiornata.
Divertente un servizio di "BuonGior-
no", che spedisce, quotidianamente,
alla nostra casella di posta , una battuta
umoristica. Esiste un servizio di regi¬
strazione dei domini, e non mancano
notiziari meteorologici, chat, forum,
una bella libreria di clip art, oroscopo,
tempo libero, scuola, motori;e ancora
un link a Aenigmatica, il sito italiano
delle parole crociate, curato dalla Setti¬
mana Enigmistica. Insomma, un sito
meritevole di una visita, a meno che
non siate antifemministi e vi dia fasti¬
dio lo slogan "Fatevi guidare da una
donna!"
World Online
fornitore: kVor/d On line International.
Iwww wnrldnnline il
formato della casella di posta:
tusemame&worlOonlinelì
servizio riservato a privati e aziende.
Una bella sorpresa è riservata a chi
visita questo sito, realizzato con grande
cura, anche se non raggruppa numero¬
si servizi, La copertura nazionale è assi¬
curata (PSTN e ISDN) con una spazio
Web di 25 MB e con una casella di po¬
Supereva
fornitore: Dadane t s.r.l.
iMww.supereva.il
formato della casella di posta .
lisername&suDereva.ii
servizio riservato a privati e aziende
Qualche problema di accesso ai ser¬
vizi e alla home page di questo fornito¬
sta da 10Mb. Interessante sarà questo
accesso per le aziende, cui è riservata
l'iscrizione di un dominio, e 15 caselle
di posta elettronica, tutto gratuito.
Numerosi i link e i canali disponibili,
e il servizio di ultime notizie strillate
sulla home page è aggiornato e preci¬
so. Dalla pagina italiana è possibile rag¬
giungere le home degli altri paesi del
circuito Merita una visita L'accesso è
avvenuto sempre rapidamente e senza
perdita di connessione.
fornitore: Project s.r.l.
lfVww.quipo.il
formato della casell a di posta:
jjsername&quipo. iH
servizio riservato a privati e aziende.
Arrivati a Quipo per puro caso, ci sia¬
mo accorti di avere incontrato un forni¬
tore elegante e di buona qualità. Il ser¬
vizio, su linea ISDN e PSTN , è sempre
differenziato su numeri diversi, l’acces¬
so non ha mai avuto
problemi e non si so¬
no mai verificate per¬
dite di collegamento.
Anche qui, forse an¬
che grazie al non so¬
vraffollamento, le ope¬
razioni di navigazione
e di downloadmg so¬
no rapide ed efficienti.
La casella di posta
è di ampiezza stan¬
dard (10 MB) con limi¬
te di 3MB per mes¬
saggio, e può essere
E' il servizio di Internet Gratuito di
Wind. la compagnia telefonica
dell'Enel. E’ il classico sito commercia¬
le, un Cicero prò domo sua" che , a
ogni pie’ sospinto, tenta di dimostrare
che abbonarsi a Wind è un affarone!
Così i servìzi offerti, compresi quelli In¬
ternet legati alla telefonia mobile, gra¬
zie alla tecnica del tot lire al
secondo,continuamente reclamizzati
danno fastidio e la pubblicità produce,
dopo un po', l'effetto contrario.
Ridotti i numeri in gioco, con 5 MB
per casella di posta e 15 MB di spazio
Web; la pagina home del sito è scarna
e incorpora solo una serie di canali di
interesse generale e una finestra di ac¬
cesso a Yahoo! Italia e alle sue catego¬
rie. I pop d'accesso sono disponibili in
tutta Italia.
160
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
raggiunta via POP e via Web, 30 MB
per il sito, servizio FTP e FTP on de-
mand, un portale giochi e una ludote¬
ca, una assistenza telefonica che si è
dimostrata disponibile anche per argo¬
menti non proprio relativi alla sola con¬
nessione, Chat e forum completano
l'offerta. Dalla pagina home si può, an¬
cora , accedere a un corso di HTML
personalizzato (a pagamento), a
un'area "Scuola", ad AltaVista, e a un
pregevole servizio di traduzione in linea
(solo dall'inglese all'italiano e non vice¬
versa) di pagine web e di brani perso¬
nali.
Sinceramente la cosa che ci è più
piaciuta è stata la pagina delle web-
cam, oltre venti, corredate tutte di un
archivio fotografico ricchissimo; ma
questa è solo una faccia dell'area turi¬
smo, molto ben curata, che spazia dal¬
le vacanze invernali alla ricerca di loca¬
lità tranquille all'agriturismo alla vacan¬
Grandi numeri in gioco
con questo fornitore; esso
offre ben 100 MB di spazio
per il sito Web e 30 MB per
la casella di posta elettroni¬
ca. Offre, in alcuni casi, sui
nodi, numeri separati per i
collegamenti PSTN e ISDN.
Non offre grandi servizi aggiuntivi,
salvo qualche notizia dell'ultima ora e
un link al motore di ricerca LookSmart.
L'accesso, forse anche grazie al fat¬
to che il numero degli utenti, finora,
non è tanto numeroso come negli altri
casi, è rapido e i collegamenti agevoli,
veloci e senza cadute.
za alternativa alle vacanze studio. In-
somma, un punto d'approdo meritevo¬
le d'attenzione!
Infinito
fornitore: British Telecom.
i/vvvw. worldonline.nl
formato della casella di
posta:
hjsername&woriaoniine.it
servizio riservato a privati
e aziende.
Accessori indispensabili
di Raffaello De Masi
Siamo in ballo, e continuiamo a bal¬
lare. E giacché siamo in mare... Per¬
ché, oltre che accessi gratuiti, WWW
ci mette a disposizione tante altre co¬
se.
Bruno Rosati vi accenna, nei pezzi a
corollario, di tante possibilità; noi restia¬
mo nel più stretto ambito Web, accen¬
nando a una serie di cosette, gradevoli
e di piacevole utilità, che non guasta
portarsi a corredo.
Primi tra tutti, ovviamente, i siti che
offrono ospitalità di posta. Ne abbiamo
contato, con un minimo di ricerca, qua¬
si quattrocento, ma abbiamo l'impres¬
sione di essere ancora lontani dal vero.
Ovviamente, la maggior parte dei mo¬
tori di ricerca non manca di fornire ai
suoi clienti abituali un buon indirizzo,
più o meno facile da ricordare, ma ba¬
sta digitare, in una stringa di ricerca, la
frase "free e-mail", per essere som¬
mersi da proposte di tutti i tipi.
I servizi, articolati in offerte di ospita¬
lità Web oriented, in caselle POP (in
molti casi le due prestazioni sono com¬
binate) e in servizi di forward, sono pur¬
troppo molto simili tra loro. Molti siti
sono forniti di filtri antispam e di rispo¬
sta automatica, ma niente di più. Si va
da Hotmail, forse il più noto e utilizzato,
a Brazilmail e Antarctica, per chi ama
suffissi esotici. Alcuni siti, talora a fron¬
te di un piccolo pagamento, permetto¬
no di scegliere un suffisso in una mes¬
se anche numerosa di stringhe. Per chi
ama avere trenta indirizzi diversi di po¬
sta (salvo poi sudare le sette camicie
per controllarli tutti) ci sentiamo di con¬
sigliare una scappata a www.beau-
coup.com.
Altro servizio di discreto interesse è
quello di SMS, in¬
vio di messaggi
brevi a telefoni ob¬
bedienti allo stan¬
dard GSM. Ne ab¬
biamo accennato
già nell'articolo
principale, ma
molti altri sono i si¬
ti che mettono a
disposizione i soli
servigi in proposi¬
to. La qualità è so¬
vente diversa, l'of¬
ferta è articolata e
difforme. Si va dal¬
la possibilità di
eseguire invii mul¬
tipli, a lunghezze
del messaggio dif¬
ferenti, variabili tra i duecento e i quat¬
trocento caratteri; a voi, signori, la scel¬
ta.
DalI'SMS al fax il passo è breve. An¬
che qui le offerte sono poco diversifi¬
cate, si tratti di fax in entrata o in usci¬
ta; generalmente, per l'invio si usa un
form in linea messo a disposizione dal
fornitore, per la ricezione ci verrà asse¬
gnato un numero di telefono persona¬
le. Tra tutti ci sentiamo di consigliare
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
161
i - * AJLtt.£.«ìL<»dL.jL
“3 <•»
FREE!
Control Your Fax, Voica and Email MeiMgai
# M.-,„ni-ASAP
X'm Ready
What you Got
Indirizzi utili:
E-mail
Utp;//www.Peaucoui^onl
nto//wwwaeocities"coni/Si|iconvaiiev/Vi-
sta/8015/free html
p" 77 ' ' - 7 ■: : |
p/netsonicl html
nttD.//www.teleman i|
SMS
mto://z ie.bb.Zb. i Jb/teiecom/wappi.ntmi
nttD.y/wwwe.asmDox. corà|
pi;. ■ 'av, . .ivi ; .j: 11 1 1 s rii -i; . 111 -'| 1 1 si 11 va
ta/sms.asp
|ittp://www.sms.it,l
Fax
ittp '/www.taxm^xc^ljl
ittp://wwweasvTa^om
ittp.//www. attax.com,!
^ X li J. - LJL
EasyFax, che ha il buon gusto di inviare
documenti pulitissimi e senza banner
pubblicitari (tranne una piccola riga che
ricorda il fornitore del servizio) Per la ri¬
cezione (ricordiamo
che il fax che rice¬
veremo sarà tra¬
sformato in un atta-
chment di posta)
efficiente e affidabi¬
le è risultato Fax-
Me; chiede di inse¬
rire, nel form di
iscrizione, un indi¬
rizzo in Inghilterra,
ma ha funzionato
anche mettendo
quello di Buckingham Palace. Infine,
per i più pigri, una curiosità; alcuni for¬
nitori di casella di posta ci leggeranno i
nostri messaggi per telefono, con una
serie di opzioni diverse. Di qualità, in
tale ottica, è l'italiana Telemail, che ri¬
conosce anche la lingua in cui il mes¬
saggio è scritto.
Una cosetta, prima di completare;
alcuni lettori mi hanno scritto chieden¬
domi se davvero ci si può fidare di certi
siti che offrono di pagare qualcosa a
✓»
patto di lanciare un loro software du¬
rante la navigazione. Il discorso vale
per quel che l'utente è disposto a sop¬
portare, infatti il fornitore impone di te¬
ner aperto, sullo schermo del cliente,
un fastidioso striscione pubblicitario.
Dipende dalla pazienza, cari lettori, di
cui il buon Dio ha deciso di dotarvi
Beh, non ci resta che salutarci; ci ri¬
sentiremo quando renderanno la te¬
lefonata al provider gratuita. Campa ca¬
vallo...
I servizi in linea
Di Bruno Rosati
Yahoo! Agenda: un PIM "on thè net"
Provider, siti portali ed altri enti tele¬
matici, una volta che entrano nella logi¬
ca della sfida, e si dissanguano a forza
di concedere spazi gratuiti sempre piu
ampi ai potenziali clienti, si dissangua¬
no veramente (cioè perdono profitti e
crediti) se a tale rincorsa quantitativa
non fanno seguire una degna proposta
qualitativa Ovvero, spazio si, ma con
annessi servizi, originali, pratici e ben fi¬
nalizzati. Ma quali sono queste idee? Di
solito sono le più semplici. L'uovo di
Colombo.
Cosi come abbiamo scoperto quella
dell'Hard Disk Internet, ecco un'altra
piccola genialità. A proporcela è Yahoo!
twww.yanoo.ini uno dei maggiori por¬
tali del mondo, che è riuscito ad inven¬
tarsi lo spazio (e il codice!) giusto per ri¬
creare le condizioni di lavoro di un ma¬
nager d'informazioni personali.
Un'agenda elettronica in parole povere
che ci viene offerta gratuita, veloce ed
affidabile all'uso, sia personale che
162
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
condiviso.
Alla base dell'Agenda di Yahoo! c'è
un calendario interattivo (con ricerca e
selezione per giorno, mese e anno),
tramite il quale è possibile spostarsi sul
singolo foglio giornaliero relativo alla
data selezionata II foglio, che appare
alla destra del calendario, è nel consue¬
to formato a righe con cronologia ora¬
ria. Sulla stessa riga, alla destra dell'ora
di riferimento, scorre un campo sul
quale si evidenzierà un piccolo memo
da 80 battute circa.
Tutto qui? No, questo è solo l'ini¬
zio...
L'orario marcato che troviamo su
ogni riga (dalle ore 08:00 alle ore
17:00, nel classico schema da "orario
d'ufficio") è in realtà un link, cliccando
sul quale si potrà accedere alla pagina
del singolo evento. Per ogni giorno ne
sono a disposizione dieci, tanti cioè
quante sono le righe orarie. Sulla tabel¬
la dove l'evento viene ricreato per la fa¬
se di compilazione, tra le altre vedremo
apparire:
i campi di scrittura del memo
(quello che poi apparirà sulla pagina
principale)
il tipo di evento (appuntamen¬
to, scadenza, telefonata, compleanno,
ecc.)
un'area di testo da 120 carat¬
teri, dove è possibile specificare in ma¬
niera più dettagliata l’evento stesso.
Particolare importante è la possibilità di
settare l'evento in compilazione come
privato oppure pubblico.
Tutto qui? No, non siamo che appe¬
na al secondo servizio...
Il successivo riguarda la gestione
della pagina di consultazione generale
(quella del calendario interattivo e dei
fogli) e della pagina di compilazione
dell'evento.
Queste possono essere difatti con¬
divise con tutte le persone (del nostro
ufficio, virtuale o reale che sia, oppure
con il giro di amici, ecc.) che sono au¬
torizzate ad accedervi. Le informazioni
ivi comprese possono essere quindi
lette/modifìcate da più di un Client. Co¬
si facendo il loro contenuto può diven¬
tare momento di discussione, ovvia¬
mente remota. Come? Ecco il quarto
servizio...
Agenda Yahoo! dispone di un Bloc¬
co Notes elettronico che possiamo ri¬
chiamare in qualsiasi momento ed uti¬
lizzarlo per segnalare opinioni, eventua¬
li consigli, oppure avvisi di varia natura.
In pratica siamo innanzi ad una specie
di conferenza "per via grafica": il bloc¬
co Notes, crescendo via via di appunti,
La pagina del calen■
da rio interattivo e del
foglio giornaliero di
YahooI Agenda.
Il modulo di compi¬
lazione del singolo
evento.
Nuovo Evinto
tWnto _ Tipo_
|Appuniom#nto 3
Dato i ofi_ _ CondMio Che lignifica?
[31 Igsnnoio 312000 Privilo r Moifu comi Occupilo Pubblico
Evinto eh# aura tutto il giorno_
Evinto con orino pufliiilo | B em 31 00 3
Duriti fra ori | '00 •! mmu»
0 Evinto Ricorrimi Ouiato Evinto non è ricorrimi
E] Invio Non ci «ono promontori! por Quitto evinto
0 Promontorio Non cl tono inviti oir aulito ivamo
Noto: rtteitfM
-3
d
può difattì diventare
una base di discus¬
sione significativa.
Tutto bello, ben
fatto e soprattutto
utile. E non è anco¬
ra finita...
Appuntamenti,
compleanni, riunio¬
ni telematiche,
ecc., per essere
tutto elettronica-
mente valido (altri¬
menti bastano il so¬
lito blocco per gli
appunti, un telefo¬
no ed eventualmen¬
te un fax!) devono
consentire quella che si definisce "pia¬
nificazione"
Ovvero, 1 nostri memo possono es¬
sere confrontati con le righe degli ap¬
punti (e anche gli appuntamenti) degli
altri clienti dell'Agenda. Se si verificano
coincidenze di appuntamenti (stare in
due luoghi contemporaneamente anco¬
ra non ci riuscite, vero?), l'Agenda ce
ne dà un avviso immediato.
Gli avvisi, altra ciliegina sulla torta,
vengono gestiti confrontando i nostri
appunti personali con gli eventi (sporti¬
vi, culturali, politici, religiosi, ecc.) che
appaiono sul completissimo calendario
in linea su Yahoo e che possiamo se¬
gnalare come "very important" per
noi. Confrontando orario per orario 1 no¬
stri appunti e gli eventi in lista, l'Agen¬
da ci avviserà se si
verifica una conco¬
mitanza tra una
nostra iniziativa e
l'eventuale evento
che ci interessa.
A quel punto o
spostiamo l'ap¬
puntamento oppu¬
re annulliamo
l'evento. In poche
parole, l'Agenda è
un'eccezionale scorta di memoria che
neanche la più attenta delle segretarie
potrebbe garantirci, avvisando di doppi
appuntamenti o della indisponibilità
(per quel giorno 0 per quella specifica
ora) di uno dei nostri corrispondenti.
Fateci un salto no? Ma, ehi: tenetevi
la segretaria (soprattutto se è pure cari¬
na!).
Il blocco degli appunti: ci si può fare una “conferenza grafica"!
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
163
I servizi in linea
Di Bruno Rosati
GIFworks: tutto per la grafica!
State cercando un free Servi¬
ce dedicato alla grafica? Un sito
nel quale sia possibile trovare e
scaricare ogni genere di clip? E
magari dove vengano messi a
disposizione dei tool per dise¬
gnare ex novo oppure migliora¬
re (rendering o sola ottimizza¬
zione finale che sia) la grafica di
cui già si dispone?
Se è questo che state cer¬
cando allora puntate sicuri la
prua verso GIFworks, che a par¬
tire dall'URL:
lwww.girworks.conl ci mette a
disposizione tutto quello che,
nel nome delle GIF, può inte¬
ressarci sia nella realizzazione di
pagine Web che di presentazio¬
ni multimediali in genere. In
pratica, salire su GIFworks si¬
gnifica entrare virtualmente in
possesso di un tool principale
(GIFworks, appunto) dedicato alla realiz¬
zazione/ottimizzazione di GIF animate, e
di altri ancora predisposti per ottenere il
rendering 3D di testo e grafica, banner
animati, bottoni d’interazione, font e po¬
st-card. Insomma tutto quello che serve
(anzi di più, visto che abbiamo tenuto an¬
cora fuori dalla lista l'HTMLworks...).
Domanda secondo voi quanto ci costa¬
no, volendoli acquistare tutti, sei tool
equivalenti? Qualsiasi cifra, la più bassa
che riuscite a pensare, paragonatela con
il costo di GIFworks: semplicemente gli
scatti telefonici necessari per il tempo di
resa!
Ma come funziona GIFworks? Men¬
tre tutti gli altri tool sono gestiti tramite
un semplice formulario in JavaScript (a
seconda del tool prescelto si digitano le
caratteristiche cromatiche, di forma, di¬
mensioni e tipo di resa che si vogliono
imporre all'oggetto e quindi s'impartisce
il comando di esecuzione), GIFworks è
un vero e proprio programma. Un pro¬
gramma realizzato in una tabella HTML,
cella dopo cella e con tanto di menu a di¬
scesa: File, Edit, View, Effects, Options
e persino l'Help!
Il suo utilizzo è semplicissimo e si ba¬
sa, a partire dal menu File, sul carica¬
mento di una GIF o sulla creazione di un
banner in 3D. Nel caso della GIF, quello
che GIFworks ci mette a disposizione è
un vero e proprio sistema di resa ed otti¬
ca pagina principale di GIFworks mentre si attiva il menu
caricamento di una GIF e a scelta per la realizzazione di
tridimensionale.
mizzazione. Condizione indispensabile
per rendere e/o ottimizzare le immagini
preesistenti è che queste siano disponi¬
bili sul Web e raggiungibili digitandone
l’UFtL di riferimento (ad es empio:
Iwww.nomesito.com/mypagé^ mmagi-
ni/miologo.gif). Dal nostro hard disk loca¬
le non è cioè possibile lavorare.
Al contrario il banner tridimensionale
potremo realizzarlo completamente in li¬
nea.
Sia nell'uno che nell'altro caso, infine,
File per il
un banner
3D Text Makert
3D Text Maker: la resa tinaie dell'effetto imposto.
avremo a disposizione una completa se¬
rie di comandi per l'Editing (inserimento
di testo in sovrimpressione, resize, rota¬
zione, resa o eliminazione dell'effetto
trasparenza, change-color, riduzione del
numero dei colori e ottimizzazione della
Web-palette) e per gli Effetti (saturazio¬
ne. brillantezza, sharpness ed effetti co¬
me emboss, ombreggiatura, olio, car¬
boncino, ecc., per un totale di circa tren¬
ta effetti). Una volta che GIF o banner
sono pronti, agendo di nuovo sul menu
File potremo procedere al loro
salvataggio.
Oltre che il semplice co¬
mando Save (null’altro che un
normale download verso il di¬
sco locale) a nostra disposizio¬
ne troveremo un FTP per
l'upload verso l'URL digitato
oppure l'immediata spedizio¬
ne come Posteard dell'imma¬
gine realizzata.
La selezione degli altri tool
grafici (3D Text, Animated
Banner, Button Maker, Font-
Mapper, PostCard Maker)
porta verso pagine dedicate
dove, come già accennato, si
lavora all'Interno di formulari
in JavaScript che risultano piu
o meno articolati a seconda
del tool prescelto. Per quanto
ad esempio riguarda il 3D Text
è possibile scegliere tra le
aree di selezione di 6 differenti gruppi di
font, vedere l’anteprima di quello sele¬
zionato, quindi procedere con l'individua¬
zione del colore. A seguire potremo im¬
porre la dimensione del banner (a dispo¬
sizione sia dei valori presettati che dei
campi per imporre personalmente la di¬
mensione). Il quarto step presente sulla
pagina è quindi quello relativo al settag¬
gio di variabili quali Effetto (rotazioni, flip-
ping, slide, swing, ecc.), la grandezza del
font ed infine la scelta tra animazione
continua o settaggio di un numero preci¬
so di volte. Fatto ciò non rimane che di¬
gitare il testo e cliccare sul bottone
Make 3D Text. Dopo qualche secondo il
testo reso in 3D animato apparirà in alto
sulla pagina già inserito in un banner. Il
salvataggio delle immagini rese avviene
allo stesso modo di come si procede
con le immagini che corredano le pagine
Web: tasto destro del mouse e click sul
comando "Salva Immagine con no¬
me.
A margine della serie dei tool grafici,
su GIFworks è possibile rintracciare an¬
che l’equivalente HTMLworks per la rea¬
lizzazione e validazione delle pagine
Web. A differenza dei tool grafici, ben¬
ché sia un altro Service di buona qualità,
HTMLworks non ci ha entusiasmato in
fatto di velocità. Più in generale gli prefe¬
riamo altri "dedicated" come ad esem¬
pio il WebSite Garage di Netscape.
164
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
servizi
in
linea
Di Bruno Rosati
Hard Disk Intranet!
Hard Disk Intranet, ovvero:
una periferica remota a nostra
completa e gratuita disposizio¬
ne. Un luogo imprecisato del
pianeta - che può andare dal
provider sotto casa a quello
d'oltreoceano - e una partizio¬
ne dedicata ad aspettarci su
chissà quale disco reale di
chissà quale server lontano
possono costituire la dirama¬
zione virtuale del nostro hard
disk di sistema. Al limite - un
limite a cui fortemente si ten¬
de! - la nostra risorsa "ZA" ci
potrà servire per installarvi un
pezzo di Office, oppure farci da
archivìatore di dati oppure solo
da base per fare backup Un
disco lontano un mondo, ma
raggiungibile in un attimo.
A forza di offrirci ingresso
libero e sempre più spazio a
nlf aiMirUno tuia •»•«-Ubi*
} VW—1 iMMltftl
ÉSsSÈflS!*
r *
r *
:jb“
Siamo in Driveway. Dopo esserci registrali, con taciuti e rapidità, ci appare
immediatamente la partizione a noi assegnata. Directory predefinite ed altre
che possiamo creare in qualsiasi momento possono essere condivise
liberamente oppure limitatamente a delle password di accesso.
disposizione, i provider si stanno accor¬
gendo che proprio le tonnellate (par¬
don prima le decine e ora le centinaia)
di Mbyte che ci regalano, se una volta
facevano colpo oggi non lo fanno più.
Ci siamo abituati e non pensando più
alla quantità di tale spazio, cominciamo
a guardare alla qualità, la finalità. Ovve¬
ro: bene, dispongo di 100 Mbyte sparsi
per il globo, ora che ci faccio? Uno
spreco? Fumo negli occhi? Apparente¬
mente si, ma ecco l'idea perché non
fare utilizzare lo spazio concesso sul
server come personale hard disk vir¬
tuale?
Sul Web, netiquette (ovvero la buo¬
na educazione del singolo) e regole im¬
poste dai provider, impediscono che
nello spazio concesso vengano accata¬
stati file e documenti che non hanno
collegamenti diretti ed attivi con le pa¬
gine pubblicate. Ovvero, la partizione
dataci in concessione deve contenere
solo ed esclusivamente il materiale
che costituisce le pagine del sito. Nien¬
te materiale di scorta, staticamente
messo lì solo ad occupare spazio.
Recepita la regola? Bene, preparate¬
vi a cancellarla dalla memoria. Adesso,
al contrario di quanto intimato prima,
verremo addirittura invitati ad occupar¬
lo tutto il nostro spazio. Anzi, se non ci
basta più quello offertoci gratuitamente
(e vedrete che non ci basterà...) verre-
sono stati i provider più piccoli I quali
neanche offrono più l'accesso al Web
e lo spazio per pubblicare Home Page
(cercalo e trovalo dove ti pare, non ci
interessa!) ma solo decine e decine
oppure centinaia e centinaia di Mbyte.
Belli, partizionati e pronti per
essere aggiunti in network a
quelli del nostro hard disk.
Tra i pionieri di questa nuova
frontiera che abbiamo indivi¬
duato, a nostro modesto pa¬
rere spiccano le offerte dì
Driveway (www. driveway.
com), di Freedrive (www.
freednve.com) e d i X:drive
Hwww.xdrive. comil
Al momento di scrivere, il
primo, cioè Driveway ci offre
30 Mbyte di spazio gratuito,
ha una procedura di registra¬
zione facile e veloce e per¬
mette di attivare dei livelli di
condivisione diversificati (tra¬
mite password) con altri
iscritti. A questi arriverà una
notifica via e-mail nella quale
sarà dettagliato quale/i sub¬
directory siamo autorizzati a
leggere e scrivere e con qua-
mo invogliati ad acquistarne dell'altro.
Ecco dov'é il business: far acquistare
successivamente lo spazio aggiuntivo!
Si rovescia la regola, e intuito che
anche questo potrebbe non bastare, ci
vengono offerti anche dei servizi realiz¬
zati da hoc. Servizi per scaricare tutti i
file che vogliamo, creare directory e
sotto-directory, assegnare password
d'accesso diversificate e caricare/distri-
buire/condividere dati dal server veden¬
do il tutto (al pari delle directory e dei
file che teniamo in locale) dal pannello
delle Risorse del Computer.
Un altro passaggio, un'altra rivoluzio¬
ne? Per il momento una scommessa. I
primi ad annusare aria di affare, e a dar¬
si quel profilo maggiore che è vitale,
li password d'acceso.
Freedrive l'abbiamo scelto più per il
peso (200 Mbyte liberi messi a disposi¬
zione!) che per la qualità dell'offerta.
Vale la pena farci un salto e vedere se
l'ambiente di lavoro vi soddisfa Se il
quantitativo dei Mbyte è determinante
per le vostre scelte non potrete che
prendere al volo l'offerta ed eventual¬
mente chiudere un occhio sulla qualità
dei servizi che non è all'altezza degli al¬
tri due rivali.
Freedrive difatti permette un solo li¬
vello di condivisione: chi è cioè autoriz¬
zato ad entrare nel nostro hard disk vir¬
tuale può accedere alla lettura/scnttura
di tutti i file lì presenti.
Bello, persino elettrizzante è invece
l'approccio di X:drive. Più parsimonioso
degli altri in fatto di spazio dato in con¬
cessione (solo 25 Mbyte gratuiti, ma
con un offerta a scalare da 5 dollari per
raddoppiare a 50 Mbyte, dieci per qua¬
druplicare a 100, ed infine solo 20 dolla¬
ri per sfondare fino ad un Gbyte!), og¬
gettivamente lì surclassa tutti per via
del modo con il quale permette dì gesti¬
re la partizione virtuale.
Questa difatti appare nel pannello
delle Risorse del Computer locale co¬
me unità connessa (X:) e si lascia docil¬
mente editare né più né meno di come
facciamo con i dischi realmente presen¬
ti sul nostro desktop!
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
165
I servizi in linea
Di Bruno Rosati
Applicazioni in linea:
Web Site Garage by Netscape
Se avete realizzato la vostra
Home Page affinché il mondo
vi veda, vi apprezzi e vi com¬
pri, e benché siate sicuri che il
codice HTML è a posto, che
le immagini sono leggerissime
e che di sicuro saliranno a mi¬
gliaia a farvi visita, malgrado
tutto ciò, malgrado la vostra
sicurezza...digitate:
[www.websnegarage netscàl
pe.com e navigate verso il
Web Site Garage di Netscape!
Il consiglio è disinteressato,
il servizio è gratuito e il risulta¬
to, dopo aver fatto il "taglian¬
do" al vostro sito, potrebbe
essere ancora migliore di
quello che, col vostro solito
metodo del "fai-da-te", ave¬
vate già raggiunto.
Tune Up, GIF Lube, Hito-
meter e AOL Instant Product
Showcase: sono questi i servizi al mo¬
mento attivi nel garage di Netscape.
Una volta registrati - la procedura è
un po' laboriosa, pazienza! - sarete au¬
torizzati ad entrare nel Garage e potre¬
te "alzare" il sito sul ponte.
Il primo controllo da fare è senz’al¬
tro l'analisi delle prestazioni di ogni
singola pagina I controlli di Tune Up
riguardano livello di compatibilità alla
lettura con i vari browser, tempo di
caricamento, correttezza dei link,
spelling del testo e design della pagi¬
na HTML, tabelle in primis. Per av¬
viarlo basta digitare l'URL dove è po¬
sizionata la pagina, scrivere l’indirizzo
di posta elettronica e quindi cliccare
sull'icona Go! In breve tempo - di
gran lunga inferiore ad altri Service
dello stesso tipo che abbiamo prova¬
to - arriverà il responso.
Questo apparirà in una pagina
Web, ma intanto, con l'indirizzo di
posta correttamente digitato, vi sare¬
te garantiti il controllo automatico a
scadenza mensile che Web Site Ga¬
rage farà per proprio conto sulla vo¬
stra pagina e, di rimando, l’invio di
un report piuttosto dettagliato nella
La pagina iniziale del Web Sile Garage di Netscape. Preparatevi a "mettere sul
ponte" la vostra Home Page!
casella di e-mail.
La pagina del report in linea che nel
frattempo si è visualizzata riporta una
serie di votazioni che vanno da uno a
quattro (Poor, praticamente insuffi-
tNto wrrp^rt puatka a
pi.r~te
D Imllw O »••» 0 Q *•••
1
TIm «p* ».»<•*• • '* Ma MfNHtIM Kmwi m
»*»» » Mt* <* »*-
**<
□=
□ Iw^aat 0 □ «•- □
□ I 0 • »< Q fi» Q »...
□ lii»tl»a» □ Imi 0 Itti O fan
0 I..UI..I □ I..I 0 li» Q Im
IMaftM M «a. I M P l ha<t
0 □ I••» □ la» □ »... |
0 l.iaHaaf □ M □ •*» □
Il report finale di Web Site che giudica la vostra Home Page
a livello di compatibilità browser. giustezza dei link,
struttura HTML e spelling del testo.
ciente, Fair, Good ed Excel-
lent). Se, a parte tale pagel¬
la, nell’analisi vengono evi¬
denziati degli errori, questi
saranno evidenziati e insie¬
me appariranno dei suggeri¬
menti per porvi rimedio.
Il secondo servizio, prati¬
camente un "bollino blu” di
circolazione, è quello di GIF
Lube per l’ottimizzazione
delle immagini attraverso la
riduzione della palette dei
colori e la conseguente ridu¬
zione dei kbyte.
Terzo servizio: Hitometer.
Ovvero, la prova del fuoco.
Quante visite avete fin qui ri¬
cevuto sulla vostra Home
Page? E quali sono, di que¬
sta, le pagine più frequenta¬
te? I link più cliccati? Con Hi¬
tometer sarà possibile fare
delle statistiche sorprendentemente
particolareggiate.
E infine: Instant Product Showcase,
la vetrina per mettervi realmente in
mostra e farvi conoscere dal popolo
dei navigatori. Con IT PS finirete drit¬
ti dritti sui motori di ricerca piu fre¬
quentati e diverrete più visibili.
Con Web Site Garage le nostre
pagine diventano sintatticamente
inappuntabili, visibili al 100% dai
browser in circolazione, più veloci al
caricamento e, forse, più frequenta¬
te.
Provare per credere e credere
per sperare!
In alternativa al Web Site Garage
- anche se non dovete aspettarvi lo
stesso livello prestazionale - vi pro¬
poniamo l’HTMLworks
Il www.ntmi works. conili un’applica¬
zione in linea che ricalca la stessa fi¬
losofia progettuale e applicativa del
GIFworks dedicato all’ambito grafi¬
co. Menu e comandi per analizzare,
ottimizzare e attenzione, generare
(e quindi salvare) il codice HTML di¬
rettamente in linea. WS
166
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
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£
o
*o
c>
£
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Se hai PC e modem chiama via modem II numero verde 800 051 988
e immet ti questi dati di a ccesso: nome utente: itree, password: itree.
browser pnp://clup. inienred .it/iscrizione/
Se non hai PC o modem, vai presso il punto vendita Computer Discount
o II corner Compy più vicini. Ritirerai gratis il kit Interfree.
Sai perché è così importante il numero dei POP?
Il Point of Presence è il nodo che ti permette di collegarti a
Internet, Ma per pagare la tariffa minima, quella urbana, non
basta che il tuo POP abbia il tuo prefisso: bisogna che sia in un
raggio di pochi km da te. Più i POP sono diffusi con capillarità,
più è probabile che ciò accada. Interfree è l’abbonamento a
Internet che ti offre il maggior numero di POP: 720. Così,
praticamente in ogni zona d’ttalia, ti consente l’accesso a Internet
al costo minimo. E i vantaggi non finiscono qui: trovare le linee
libere è più facile e connettersi diventa più veloce.
Mr-f fi far»
a cura di Francesco Romani
Lottando per la Coppa
La Coppa America è forse ii trofeo sportivo più antico e prestigioso ancora oggi
in palio. Mentre sto scrivendo sono in corso le semifinali della selezione che
dovrà stabilire la barca sfidante che poi correrà la coppa vera e propria.
Vediamo come si può usare Mathematica per prevedere il futuro.
Introduzione
La Coppa America è un trofeo
velico che viene messo in palio
dal 1851. La partecipazione a
questa gara è estremamente im¬
pegnativa e intere fortune sono
state investite per la sua conqui¬
sta. All'edizione di quest'anno,
che si svolge in Nuova Zelanda,
partecipano 11 team sfidanti (5
americani, 1 italiano, 1 giappone¬
se, 1 francese, 1 spagnolo, 1 au¬
straliano, 1 svizzero) e 1 team detentore della cop¬
pa (NewZealand) La selezione del team sfidante
(che vincerò anche la Louis Vuitton Cup) è molto la¬
boriosa. Si sono svolti 3 gironi all'italiana tra tutti gli
sfidanti (i cosiddetti Round Robin) con rispettiva¬
mente 1. 4 e 9 punti per vittoria. Le prime 6 squa¬
dre classificate disputano le semifinali: 2 gironi
all'italiana con 1 punto per vittoria. Le prime due
classificate delle semifinali disputano la Louis Vuit¬
ton Cup (al meglio di 9 incontri, 25/1-4/2) e la vin¬
cente incontra infine NewZealand per la Coppa
America (al meglio di 9 incontri, 19/2-4/3) .
Con dieci regate si può arrivare ad un
massimo di dieci punti. Ma ci arrive¬
ranno tutti? È molto difficile viste le
condizioni del tempo cosi variabili e le
sfortune che capitano a tutti."
A parte le condizioni del tempo e la
sfortuna, è davvero MOLTO difficile
che in un torneo all'italiana TUTTI vin¬
cano TUTTE le partite (in genere quan¬
do uno vince c'è qualcun altro che
perde).
Facile ironia a parte
(l'intera frase riac¬
quista senso se a:
ci arriveranno tutti?
si sostituisce: ci
arriverà qualcuno?]
l'analisi combinato¬
ria di tutti i risultati
possibili è un pro¬
blema non banale.
In questo articolo
vediamo di affron¬
tarlo con l'aiuto di
Mathematica
A questo punto il lettore si dira: "Sì va be’ ma che
c'entra Mathematica ?".
Il punto è che dopo un po' di incontri sorge il problema di
quali squadre possono ancora passare il turno, quali sono
già eliminate e quali sono matematicamente qualificate
In genere queste valutazioni le si trovano sui giornali e
spesso sono delle "perle" agghiaccianti. Cito testualmente
da un articolo del "Nostro Inviato” pubblicato in data
7/1/2000 su uno dei più autorevoli quotidiani italiani: "È diffi¬
cile fare previsioni con quanti punti due sole barche arrive¬
ranno alla finale di questa lunghissima Lois Vuitton Cup.
L’algoritmo
Mettiamoci nella situazione del 8/12/1999 quando la forma¬
zione svizzera si era già ritirata e restavano 10 squadre in
campo e 22 incontri da disputare. Diamo alle squadre nomi
di due lettere (YA: Young Australia, AY: Young America ,
Al: America One, NP: Nippon, SP: Espana, DF: La Defi
Frangaise, SS: Star & Stripes, AT: America True, LR: Lu¬
na Rossa, AB: Abracadabra) e scriviamo la classifica sotto
forma di polinomio:
168
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
{a,c),
ln[1]:=
squadre={YA, AY,Al,NP,SP,DF, SS, AT, LR, AB} ;
ln[2]:=
clasaifica=
{YA,AY,Al,NP,SP,DF, SS,AT,LR, AB) .
{18,42,81,83.5,44,32,63.5,83,82,34)
Oul[2]=
34 AB + 83 AT + 42 AY + 81 Al + 32 DF + 82 LR +
83.5 NP + 44 SP + 63.5 SS + 18 YA
Le partite ancora da giocare sono scritte come una lista di
coppie di squadre.
In[3]:=
part={{AB,YA), {Al, NP} , {DF,SS) , {LR,SP},
{AT,NP), {AY,Al}, {DF,SP}, {LR,YA), {AB,SS),
{AT,LR), {AY,SP}, {Al,DF), {NP,YA), {AB,LR},
{AT,AY), {Al,SS), {DF,YA),
{AB,NP), {AT,DF), {AY,YA),
{SP,SS}, {AY,DF)};
L'idea che sta alla base dell'analisi è
la generazione di tutte le possibili
classifiche distinte che si possono
verificare dopo le partite ancora re¬
stanti.
Questo si può fare con una riga di
codice piuttosto ostica:
ln[3]:=
Union[<Plus@@#)&/@
Flatten [Outer [List, Seguence(?<?part] , Length [pa
rt]-1]]
Vediamo come si ragiona trattando un esempio formato da
solo tre partite
ln[4]:=
Flatten[Outer[List,(a,b), {a,c}, {b,c)],2]
Oul[4]=
{ {a,a,b), {a,a,c), {a,c,b}, (a,c,c),
{b,a,b), (b,a,c), (b,c,b), (b,c,c))
Il prodotto esterno tra 3 insiemi di 2 elementi ha 8 elementi
se l'operatore è List si ottengono tutti gli insiemi dei pos¬
sibili vincitori delle 8 partite. Per ottenere una sola lista e
non un tensore si deve applicare Flatten due volte. Appli¬
cando Plus ad ogni sottolista si ottiene l’elenco delle pos¬
sibili classifiche in forma di polinomio, Union elimina le ri¬
petizioni.
In[5]:=
Unioni(Plus@@#)&/@
Flatten[Outer[List,{a,b},
{b,c)],2]]
Out[5]=
(2a+b, a+2b, 2a+c, a+b+c, 2b+c, a+2c, b+2c)
In questo esempio abbiamo esaminato tutte le possibili
classifiche di un torneo all'italiana di 3 squadre ottenendo 7
possibili classifiche.
La funzione comb[v] esplora i risultati delle prime v partite
della lista pp
ln[6]:=
comb[v_]:=(
pp=Take[part,v];
rr=Union[(Plus@@#)&/@
Flatten[Outer[List,Sequence@@pp],
Length[pp]-1]];
rr)
Nel nostro caso se proviamo ad
applicare questo metodo alle 22
partite in questione si scopre che
200Mb di RAM al Kernel non so¬
no sufficienti a generare le
4 194.304 possibili classifiche. Il
meglio che si può fare è esplorare
il risultato di 18 partite, ottenendo
85312 possibili classifiche (invece
delle 2' 8 teoricamente possibili)
ln[7]:=
Timing[rrl=comb[18]f
Length[rrl]]
Out(7]=
(72.9333 Second, 85312)
È possibile fare qualcosa di più usando un trucco. La funzio¬
ne comb [u,v] esplora i risultati delle partite dalla u alla v
nella lista pp
ln[8]:=
comb[u_,v_]:=(
pp=Take[part,{u,v)] ;
rr=Union[ (Plus<?@#)&/@
Flatten[Outer[List,Sequence@@pp],
Length[pp]-1]];
rr)
Le prime 4 partite hanno 16 possibili classifiche parziali.
In[9]:=
(comb4=comb[4])//ColumnForm
MCmicrocomputer n, 204 - marzo 2000
169
Out[9]=
AB
4
Al
4
DF
♦
LR
AB
4
DF
4
LR
4
NP
AB
4
Al
4
DF
4
SP
AB
4
DF
4
NP
4
SP
AB
+
Al
+
LR
4
SS
AB
4
LR
4
NP
4
ss
AB
4
Al
4
SP
4
ss
AB
4
NP
+
SP
4
ss
Al
4
DF
4
LR
4
YA
DF
4
LR
4
NP
4
YA
Al
♦
DF
4
SP
4
YA
DF
4
NP
♦
SP
4
YA
Al
4
LR
4
SS
4
YA
LR
4
NP
4
SS
4
YA
Al
4
SP
4
SS
4
YA
NP
4
SP
4
SS
4
YA
Le restanti 18 ne hanno 78424
Quello che è successo poi non è stato
né sportivo né matematico America
True si è rifiutata di correre contro La
Defi Franqaise condannando Young
America all'eliminazione.
L’Analisi delle semifinali
Le semifinali si svolgono con un doppio
girone all'italiana per un totale di trenta
partite.
Con buona pace del "Nostro Inviato" alcune considerazioni
sono ovvie:
✓ I punti a disposizione sono 30;
✓ una squadra può fare al massimo 10 punti;
✓ se una squadra fa 10 punti la seconda può farne al mas-
ln[10]:=
rr3 = comb[5,22] ;
Length(rr3]
Out[10]=
78424
Combinando per 16 volte distinte la classifica attuale più
una classifica parziale delle prime 4 partite più le 78424
classifiche parziali delle ultime 18 si possono esaminate
tutti i casi possibili.
Con un ulteriore analisi del tipo che verrà esposto nel para¬
grafo seguente già al 8 dicembre si poteva affermare che
Luna Rossa. America One Nippon e America True era¬
no matematicamente passati alle semifinali
Il giorno dopo (9/12) le 4 partite erano state giocate e le
combinazioni rimaste erano solo 78424.
simo 8;
✓ qualunque cosa succeda nelle le prime 5 partite tutto è
ancora possibile infatti se nel girone di ritorno i risultati
si invertono tutte le 6 squadre finiscono a 5 punti e sia¬
mo daccapo.
Per questo partiamo con l'analisi dalla fine della sesta gior¬
nata, quando mancano da giocare 13 partite (4 giornate pie¬
ne più un recupero).
La situazione si è complicata perché DF è stata penalizzata
di 0.5 punti per aver speronato SS e SS di un punto per
avere corso la prima regata con un timone irregolare.
La classifica dopo 17 partite era la seguente:
ln[1J:=
squadre={Al,NP,DF,SS,AT,LR);
classifica=5 Al + 4 LR + 3 SS + 2 NP + AT +
0.5 DF;
Il giorno 10/12 rimanevano da giocare 14 partite e le combi¬
nazioni rimaste erano solo 10896, le squadre in semifinale
erano ancora solo 4 ma Young Au¬
stralia era già matematicamente
eliminata.
Il giorno 11/12 rimanevano da gio¬
care 9 partite e le combinazioni ri¬
maste erano solo 384, anche
Espana era già matematicamente
eliminata.
Il giorno 12/12 rimanevano da gio¬
care 5 partite, le combinazioni rima¬
ste erano 32, e anche Abracada¬
bra era matematicamente fuori
part={{AT,SS), {AT,Al), {DF,NP), {LR,SS},
{AT,NP), {Al,LR), {DF,SS}, {AT,SS}, {A1,NP>,
{DF,LR), {AT,DF}, {Al,SS),
{LR,NP));
In un secondo si calcolano le 1444
possibili combinazioni
ln[2]:=
Timing[rr3=comb[13];]
Length[rr3]
OUÌ[2]=
{1.06667 Second, Nuli)
1444
L'analisi della classifica avviene
170
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
con i passi seguenti.
Quindi al 9 di Gennaio nulla era ancora deciso.
Si scrive una funzione che trasforma il polinomio in una clas¬
sifica ordinata per punti decrescenti
ln[3]:=
pol2cl:=
Reverse [Sort [List@@#&/<?
List@@Expand[classifica+ item]]];
E lo si applica a tutte le classifiche
ln[4]:=
cp=pol2cl/@rr3;
Quindi si scrive una funzione che data una classifica estrae i
due semifinalisti (in caso di pari merito si estraggono tutti
quelli non eliminati).
I giorni successivi la situazione era la seguente:
10/1
11/1
12/1
13/1
Partite rimanenti:
10
7
4
1
Possibili classifiche:
438
94
16
2
Possibili risultati utili
57
26
7
2
Squadre escluse:
DF
AT.DF
AT.DF,NP
AT.DF,NP
Squadre in finale:
-
Al
Al
Al
ln[5]:=
choose2[x_]:=(
y=(x[[1]]};
i-2 ;
While ( (i<6) &&
((Lengthly]<2)
(x[[i,1]]»»Last[y][[1]]))
AppendTo[y,x[[i++]
y)
ln[6]:=
cls=Union[choose2/@cp];
Length [ds]
Out[6]=
182
Si vede che i possibili risultati utili si
sono ridotti a 182 (non interessa come
sono messi i perdenti)
La riga seguente calcola le squadre matematicamente
escluse
ln[37]:=
Complement[squadre,
Intersection[squadre,Flatten[cls]]]
Out[37]=
U
E quest'altra quelle matematicamente in finale
ln[38]:=
Intersection(
SequenceU?(Transpose(#][[2]]&/@cls)]
Out[38]=
O
Osservazioni:
✓ 10/1 sia i giornali che il sito Internet della Coppa davano
per matematicamente fuori America True, mentre esi¬
steva una (astratta) possibi¬
lità di avere un strana classi¬
fica finale con America 1 a
7 punti e altre 4 squadre a 5
punti, compreso America
True
11/1 Luna Rossa ha perso
per un incollatura da Ameri¬
ca 1 e il team americano è
in finale, speriamo che non
gli venga la voglia di fare
vincere gli altri per fregare
noi!
13/1 Guarda caso America 1
ha perso con Star e Stripes e resta una sola regata (di
recupero) e un probabile spareggio tra Luna Rossa e
Star e Stripes A questo punto anche il "Nostro Inviato"
sarebbe in grado di fare le previsioni combinatone.
✓ 14/1 America True ha fatto il miracolo, battendo Star e
Stripes e noi siamo ammessi alla finale degli sfidanti
Conclusioni
Quando ho spedito l'articolo erano in corso le finali della
Louis Vuitton Cup, voi sapete come è andata a finire (stavol¬
ta senza bisogno di analisi combinatoria).
«e
Le immagini pubblicate sono state riprese dal sito
http://www.lunarossa.it
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
171
Ewftlfr-fifrifa
»
Publishing in ufficio
Un paio di mesi fa abbiamo dedicato il nostro articolo ai programmi
per il desktop publishing a livello casalingo: la caratteristica principale
di questi programmi è la facilità d’uso e la possibilità di offrire
all’utente un gran numero di soluzioni pronte da utilizzare.
La stessa filosofia è applicata anche da alcuni programmi
che hanno però il loro focus sulle classiche problematiche d’ufficio.
PressWriter è uno di questi e MCmicrocomputer gli ha dato
un'occhiata.
di Mauro Candirti
PressWriter con¬
sente di generare
facilmente proprio
queste categorie di
documenti, in ma¬
niera facile e gui¬
data, a portata di
mouse anche per
chi non fa il grafico
di professione. In
effetti esistono
due possibilità per
generare un nuovo
documento: utiliz¬
zare il sistema gui¬
dato e partire invece da un documento
vuoto.
Nel primo caso vengono proposte
miniature dì esempi tra i quali sceglie¬
re quello più consono alle nostre esi¬
genze, mentre nel secondo caso viene
aperto un documento con le pagine
bianche e con un minimo di imposta¬
zione, come vedremo in seguito.
Entrambe le soluzioni consentono
di generare il documento in pochi mi¬
nuti di lavoro (ovviamente senza calco¬
lare l'eventuale tempo di stesura dei
testi o della scelta delle illustrazioni
più opportune),
Soluzioni
a portata di mouse
Il lavoro d'ufficio si compone di di¬
verse attività che spesso comportano
l'utilizzo di materiali stampati. Esiste
ormai una casistica che consente di
identificare un certo numero di mate¬
riali che da soli coprono buona parte
delle esigenze dell'ufficio In pratica
abbiamo quattro elementi principali:
• Lettere e resoconti
• Report, relazioni approfondite su un
argomento
• Brochure, Volan¬
tini, Opuscoli infor¬
mativi in genere
• Newsletter.
Operatività iniziale
di PressWriter
Quando si avvia PressWriter, compa¬
re la finestra di dialogo Scegli un proget¬
to. Da questa finestra è possibile sce¬
gliere sei tipi di documento (che sono
esattamente quelli indicati in preceden¬
za), aprirne uno già presente, creare un
documento personalizzato. Dopo aver
scelto il tipo di documento e aver fatto
clic sull'opportuno pulsante viene pre¬
sentata una seconda finestra nella quale
scegliere se adottare rimpaginazione
guidata QuickStart oppure optare per la
generazione di un documento vuoto, ba¬
sato tuttavia sulle principali regole che
un documento del genere prescelto do¬
vrebbe avere
Nel primo caso, scegliendo rimpagi¬
nazione guidata vengono presentati un
certo numero di template per ogni tipo¬
logia di documento. Per l'esattezza po¬
tremo scegliere tra 24 newsletter, 27
brochure, 19 lettere,
10 relazioni, 16 vo¬
lantini e 20 opuscoli
Questi template
danno l'impostazio-
ne generica della
pubblicazione: ovvia¬
mente una volta
creata automatica-
mente la pubblica¬
ta videata iniziale
consente di sceglie¬
te il tipo di pubblica¬
zione che vogliamo
realizzate, il pulsante
Personalizza consen¬
te di create una pub¬
blicazione a piacere
partendo dal foglio
bianco
172
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
affittii^ MiiMìtm
zione prescelta, potremmo andare ad ef¬
fettuare le modifiche che riteniamo più
opportune, come inserire i testi e le im¬
magini definitive.
Oltre a questo possiamo anche deci¬
dere di cambiare stile per i testi: il pro¬
gramma presenta una finestra nella qua¬
le possiamo andare a scegliere tra 15
differenti stili di testo, cioè serie di font
accoppiate tra loro per le differenti parti
della pubblicazione, che tuttavia rispon¬
dono a dei criteri di leggibilità e di com¬
posizione grafica ottimali.
Creativi in proprio
Come accennato, è possibile anche
non utilizzare la creazione guidata per
creare un nuovo documento. Dopo aver
scelto la tipologia di documento che vo¬
gliamo realizzare, al posto di fare clic su
QuickStart, opteremo per Creazione Ex
Novo: in questo caso ci viene proposta
una finestra nella quale ci viene presen¬
tata una pubblicazione vuota, che poi
potremo andare a modificare come nu¬
mero di pagine, numero di colonne per
pagina (ove necessario), spazio per inte¬
stazioni ed altri elementi (sempre se ne¬
cessario), l'orientamento verticale o oriz¬
zontale e lo spazio dei margini.
Effettuate tutte le scelte necessarie il
programma preparerà una base vuota
per la nostra pubblicazione, che sarà ne¬
cessario riempire solo con i testi e le im¬
magini.
Il programma consente anche di parti¬
re da una pubblicazione bianca senza
dover scegliere una delle pubblicazioni
"precablate": in effetti dopo aver scelto
Personalizza nella prima videata, viene
presentata praticamente la stessa videa¬
ta utilizzata per la creazione ex novo, ma
senza alcuno dei vincoli presenti se si è
scelto in precedenza il tipo di pubblica¬
zione che ci interessa realizzare.
Altre funzionalità
Vediamo ora altre interessanti funzio¬
nalità che il programma offre.
Testi - Il programma consente di uti¬
lizzare la forma taglia e incolla per inse¬
rire i testi oppure importarli: per sempli¬
ficare le operazioni è possibile importa¬
re solo i due più classici e standard for¬
mati, .RTF e TXT (Testo). Sono presenti
anche funzioni come Trova e Sostituisci
e la sillabazione in Italiano.
Caratteristiche del testo - A parte la
possibilità di scelta del carattere e della
Se si sceglie una delle pubblicazioni indicate
nella videata iniziale, successivamente il pro-
giamma chiede se si vuole utilizzate la funzio¬
ne di creazione guidata QuickStart o la crea¬
zione ex novo di un documento
sore tra un paragrafo ed un altro. Inoltre
il testo può girare automaticamente in¬
torno ad un altro oggetto, sia seguendo¬
ne il contorno preciso, sia seguendo
l'ingombro generale (rettangolo): è an¬
che possibile scegliere tre livelli di avvi¬
cinamento del testo all’altro oggetto. I
vari frame di testo possono essere col¬
legati tra loro in modo da far si che il te¬
sto possa scorrere da un frame all'altro,
se questi cambiano dimensioni.
Citazioni - In pratica PressWriter
mette a disposizione un vero e proprio
vocabolario di citazioni: sono 1024
sua grandezza, PressWriter consente di
personalizzare l'interlinea tra le righe, di
inserire una capolettera all'inizio del pa¬
ragrafo grande da 2 a 4 righe, generare
elenchi puntati scegliendo tra tipi di bul-
let, inserire numero di pagina, data,
simboli e persino una riga di vario spes-
quelle a disposizione con un semplice
motore di ricerca per parole chiave.
Immagini - Il programma consente
di importare i principali formati grafici
bitmap .bmp, TIFF tif, Targa tga,
JPEG ,|pg, Kodak Photo CD .pcd, PCX
files pcx e Windows Metafile wmf I
file di tipo bitmap,
come .tif e bmp,
possono essere
modificati diretta-
mente dalla fine¬
stra di importazio¬
ne grazie a due cur¬
sori che consento¬
no di modificare la
luminosità e la defi¬
nizione deH'imma-
gine (è possibile
rendere l'immagine
più o meno "a fuo¬
co").
Libreria imma¬
gini - Il programma
offre più di 1000
immagini che si
PnntWriter offre la
possibilità di sce¬
gliere tra ben 116
layout pronti
all'uso
QuickStart ha creato
per noi una newslet¬
ter. da notare le corni¬
ci di testo unite tra lo¬
ro e l'indicazione che il
lesto prosegue a pagi¬
na 2
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
173
Una specifica funzionalità permette di ricerca¬
re e inserire citazioni celebri o meno all'Interno
dei testi delle nostre pubblicazioni
possono inserire e ricercare per argo¬
menti.
Azioni sugli oggetti - Ogni oggetto
può subire alcune azioni, come rotazio¬
ne, in primo piano o sotto, allineamen¬
to rispetto ad altri oggetti: oltre a ciò le
Nella finestra che ci con¬
sente di importare delle
immagini, troviamo la
possibilità di agire su
due cursori per modifi¬
care la luminosità
dell’immagine e la sua
definizione. Inoltre ó an¬
che possibile tagliare a
piacimento l'area
dell'Immagine che effet¬
tivamente ci interessa
va oltre, poiché con¬
sente anche di vi-
immagmi possono essere riflesse sia in
verticale sia in orizzontale, e possono
anche subire modifiche della loro tona¬
lità (dal 100% fino al 10%).
sualizzare due pagi¬
ne, ma non affiancate, cioè si possono
prendere due pagine qualsiasi e visua¬
lizzare contemporaneamente sul pro¬
prio monitor.
Visualizzazione - È possibile sce¬
gliere differenti livelli di visualizzazione
(zoom), ma la cosa più interessante è la
possibilità di visualizzare due pagine af¬
fiancate per controllare come appari¬
ranno una volte stampate: PrmtWriter
Conclusioni
Se cercate un prodotto veloce da
utilizzare per generare semplici mate¬
riali stampati, questo prodotto potreb-
L'azione dello scanner: Ovvero come scannarsi per un verbo...
Nel numero di dicembre 99 di MCmicrocomputer avevamo lanciato trappasso.
uno strano plebiscito che indicammo come nazional-informatico po- Cordiali saluti e complimenti per la sua interessante rubrica,
polare. La domanda era semplice: con che verbo preferite indicare
l'azione dello scanner? Scannare, scannerizzare, scandire, scansio- Carlo Robaudi
nare, scannerare, scansire? .........................................
Tra preferenze, prime e seconde scelte, disquisizioni filosofiche e
intimidazioni, preferiamo alla fine non determinare una classifica,
ma proporvi alcune delle missive ricevute.
Le scrivo in merito al referendum da Lei promosso (cfr. MCmicro¬
computer n, 201, pag. 175) riguardo il verbo da usare circa l'azione
dello scanner.
Sono in totale disaccordo con Lei e con Marazzini sull'eliminazione
dell'unica voce corretta, cioè scandire, perché o si mette in discus¬
sione il sostantivo scansione oppure non ci sono santi, questa non
può che essere conseguenza dello scandire (in latino "scansio",
cioè l'analisi metrica del verso, deriva dal participio passato di scen¬
do, -is, scandi, scansum, -ere). A tal proposito già il mio vecchio De¬
voto Oli (pubblicato nel 1972 e dunque in tempi non sospetti) riporta
come secondo significato di scandire: "Nelle telecomunicazioni ese¬
guire l'analisi dell'immagine da trasmettere".
La confutazione "... non è un orologio che scandisce i secondi..." è
in ogni caso risibile, visto che compie comunque un'azione analoga,
cioè scandisce l'immagine pixel dopo pixel come l’orologio il tempo
secondo dopo secondo: sarebbe come affermare l'improprietà della
frase "trasmettere simpatia” adducendo come giustificazione che
"un essere umano non è una radio”
Queste considerazioni non inficiano la cruda realtà: è l’uso, corretto
o meno, a far trionfare un vocabolo: sono pertanto già rassegnato
alla sconfitta e, pur non rinunciando a perseverare con scandire (e
sùccubo e scandinàvo), auguro la vittoria al forse meno brutto dei
tre candidati cioè scansionare. Peccato soltanto che sia impossibile
risalire al primigenio coniatore del neologismo scansire, degno di
severe punizioni corporali o almeno del taglio della lingua per con-
A onor del vero va detto che "Il Nuovo Zingarelli” (ed.1983), dando
ragione del termine "SCANNER” ormai entrato nella comune termi¬
nologia italiana, fa derivare il verbo inglese "to scan" dal latino
"scandere" scandire: e assegna la medesima origine anche a
"scansione".
Mi pare in ogni caso brutto usare questo verbo e uso di preferenza
altri termini, anche per evitare sovrapposizioni di significato: concor¬
do su "scannare" decisamente truce!
Tra i tre verbi rimasti preferisco decisamente "scansionare", per II
mio gusto personale è il meno cacofonico: provate a coniugarli in
qualche frase.
Ciao. Emanuele
Certo che scansire è medioevale, sembra un termine monarchico.
Scansionare è carino, ma io voto SCANNERIZZARE.
Solo che il termine è da utilizzare solo se non se ne può fare a me¬
no (passiamo questa foto nello scanner ... suona meglio di tutte le
altre forme).
Saluti e complimenti per la rubrica, che seguo dai tempi di DTPrati-
co.
Gianni Di Tucci
Buondì
Ho letto il suo trafiletto sul verbo appropriato da usare con gli scan¬
ner: personalmente preferisco usare il verbo "campionare" o, me-
174
MCmicrocomputer n, 204 - marzo 2000
shop. PrintWriler è il prodotto indicato
per un primo approccio al desktop pu-
blishing orientato alla generazione di
materiali per l'ufficio.
L immagine, una volta importata, può essere modificata indicandone la
percentuale di copertura, dal 100% tino al 10% la passi del IO%l
be fare per voi: il costo di sole
80.000 lire è senza dubbio inte¬
ressante per tutti coloro che vo¬
gliono avere uno strumento abba¬
stanza facile da utilizzare, senza
troppe pretese, ma in grado co¬
munque di generare un buon la¬
voro.
Se invece avete necessità di ese¬
guire lavori più professionali, allora do¬
po un po' sentirete la necessità di mi¬
grare a prodotti più sofisticati (ma nel
Una delle oltre 1000 immagini
disponibili, il programma met¬
te a disposinone un motore di
ricerca per trovare l'immagine
più conforme alle nostre ne¬
cessità
contempo anche meno semplici). Di¬
stribuito in Italia da Leader Spa (Tel.
0332-874.111 - |www leaderspa.it! an¬
che al di fuori dei tradizionali computer
glio in questo caso, "digitalizzare" Del resto l'operazione é esatta¬
mente questa, né più né meno di quella che si esegue con un brano
musicale usando una scheda audio: e nessuno in questo caso use¬
rebbe il verbo "soundBlasterare" o. più generico, "schedaudiare"..
Comunque dovendo scegliere tra quelli elencati, consiglio "scansi-
re", almeno piu breve e comodo da usare
Arrivederci I
Giovanni Perego
Gentile amico,
rispondo al suo appello a pag. 175 di MC201. anche se sull'argo-
mento sono stati versati fiumi di inchiostro e gigabytes di testo, su
riviste, newsgroups, mailing list e simili. Non come per l’"inizio del
Terzo Millennio", ma siamo II... ;-)
I termini da analizzare sono tre il verbo, la macchina e l'azione. Si
parte ovviamente dall’inglese TO SCAN, che in italiano cornsponde
a SCANDIRE (basta un qualunque dizionario!) Se ci fossero dubbi,
basta guardare la definizione di SCANDIRE nell'accezione tecnica
(quella originaria e poetica, “analizzare la quantità delle sillabe o dei
piedi che compongono un verso"):
(Zmgarelli) "Esplorare, mediante un fascio elettronico che passa in
sequenza per ogni punto, linea o campo del mosaico di un tubo per
telecamera, o dello schermo di un tubo televisivo"
(Devoto-Oli) "Nelle telecomunicazioni, eseguire l'analisi delle imma¬
gini da trasmettere, decomponendola in punti"
Che è appunto ciò che fa il "nostro" apparecchio, cosi come gli ap¬
parecchi per scintigrafia, i radar, i cinescopi TV e le telecamere
L'azione effettuata è lo SCANNING in inglese, e la SCANSIONE
(che deriva da SCANDIRE!) in italiano L'apparecchio, in inglese è lo
SCANNER; in italiano sarebbe lo SCANDITORE o lo SCANDENTE
(da SCANDIRE) ma si è preferito adottare pari pari il termine ingle¬
se, forse perché quello italiano pareva un po' buffo. Se facciamo il
parallelo con l'apparecchio da stampa, la storia è andata diversa-
mente: TO PRINT, PRINTING, PRINTER in inglese, e STAMPARE.
STAMPA. STAMPANTE in italiano..
Sin qui niente di male. Solo che, per misteriosi motivi, quando si è
trattato di tornare di nuovo al verbo, si è dimenticato l'originale
SCANDIRE creando mostri come SCANNARE (I), SCANNERIZZA-
RE. SCANNERARE (da SCANNER). SCANSIRE, SCANSIONARE (da
SCANSIONE: come se. anziché FONDERE, si partisse dal suo so¬
stantivo FUSIONE e si dicesse FUSIRE o FUSIONARE .) e, aggiun¬
go io. SCANDEGGIARE ! I ! ! Ho visto con i miei occhi, nella versione
"italiana" di un software di gestione, la seguente finestra:
(originale: TRUE-COLOR PRE-SCANNING - Press ESC to aborti
("italiano" PRESCANDEGGIANDO COLORE VERO - Pressare ESC
per abortol.
Poi, si sa. il gergo spesso si impone anche se di cattivo gusto, fino a
ricevere una "consacrazione" nei dizionari. Cosi è per SCANNERIZ-
ZARE. attualmente registrato in qualche dizionario italiano, ma que¬
sto non vuol dire che sia corretto .. lo. se non mi distraggo, dico
SCANDIRE, ma se mi scappa uno SCANNERIZZARE non mi sento
certo m peccato mortale!
Per concludere, riporto ciò che dicono gli addetti ai lavori, cioè chi
gli scanner li fabbrica e li vende. In un manifesto pubblicitario della
EPSON italiana, relativo al FILMSCAN 200. si legge:
"Da oggi puoi scandire le tue foto direttamente da pellicola”
Almeno loro il problema di coscienza l'hanno risolto, no? ;-)
Buona statistica, e cordiali saluti.
R. Morassi
PS dell'autore. Lo scanner che ho qui In ufficio, alla domanda che
cosa stesse facendo ha risposto: "Sto digitalizzando l'immagine che
mi hai appiccicato addosso... e adesso lasciami lavorare e non rom¬
pere piu le scatole con queste domande cretine! "
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
175
«
»
Corel Linux
di Giuseppe Z anetti
A Corel LINUX:
Come promesso, ecco la re¬
censione completa di Corel
Linux. La versione definitiva
della distribuzione sembra
mantenere tutte le promesse
iniziali: una installazione sempli¬
cissima per un prodotto com¬
pleto ma allo stesso tempo immediato
da utilizzare anche, e specialmente, per
l'utente proveniente da Windows.
L'obbiettivo di Corel era quello di fare
una versione di Linux mirata in modo
particolare all'utenza desktop. I requisiti
richiesti erano perciò una assoluta sem¬
plicità di installazione, innanzitutto, ed
un utilizzo il più possibile simile a quello
a cui l'utente era abituato utilizzando i si¬
stemi Microsoft.
Per capire come si pone Corel Linux
nei confronti della concorrenza, è suffi¬
ciente andare alla pagina 24 del manua¬
le, dove si trova un paragrafo dal titolo
molto esplicito: "replacing a Microsoft
Windows operating system with Corel
Linux".
Fare un Linux con interfaccia intera¬
mente grafica senza rimetterci troppo
nelle funzionalità non era un'impresa fa¬
cile ma sembra che Corel ci sia riuscita
abbastanza bene. La semplicità e l'aver
ridotto al minimo indispensabile il
software che viene installato di serie
danno un senso generale di estrema pu¬
lizia. Ciò non significa che manchino i
programmi: quelli indispensabili ci sono
Lo spazio dedicato a
"COME FUNZIONE LINUX ^
| continua sul prossimo numero
di MC
tutti e si trovano nel posto do¬
ve uno si aspetta di trovarli, senza dover
perdere tempo vagando fra decine voci
nei menù. Ci sono solamente tre botto¬
ni, di numero, su cui cliccare, ognuno
corrispondente ad una applicazione. In
più c'è il cestino. Più semplice di cosi è
veramente difficile
Il fatto che l'interfaccia grafica sia
molto simile a Windows probabilmente
non disturberà più di tanto neppure i de¬
trattori più accaniti del sistema operativo
di Redmond, in quanto Windows di soli¬
to non viene criticato per la sua interfac¬
cia grafica.
Anche altre distribuzioni stanno se¬
guendo o hanno già seguito la strada di
fare un prodotto semplice e senza trop¬
pe complicazioni, tuttavia vi sono due
fattori importanti che differenziano Corel
Linux dalle altre e che potrebbero esse¬
re fondamentali per decretarne il suc¬
cesso: il nome dell'azienda - che per la
prima volta non è una delle società nate
attorno a Linux ma un colosso del
software presente da anni sul mercato -
e WordPerfect 8, un buon wordproces-
sor in grado di leggere in modo accetta¬
bile i file che l'utente ha scritto utilizzan¬
do altri prodotti. Wordpefect non certa¬
mente una novità, dato che è disponibile
su varie piattaforme da anni. Esso è tut¬
tavia nato a nuova vita grazie a Linux, in
un momento in cui sembrava aver per¬
duto definitivamente la battaglia nel
campo dei programmi per ufficio.
Probabilmente questo è stato uno dei
motivi per i quali la casa di Ottawa ha
puntato tutto, o quasi, su Linux.
Prossimamente verranno resi disponibili
anche gli altri programmi della suite di
office della Corel: WordPerfect, Quattro
Pro e Corel Presentation.
La filosofia di Corel
Linux: la semplicità
Per provare questo prodotto ho dovu¬
to combattere
molto contro me
stesso, tentando
di mettere da par¬
te tutta l'espe¬
rienza precedente
WordPerfect permette
di creare tri modo sem¬
plice documenti HTML
pronti per essere utiliz¬
zati in un sito Internet
176
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
F* E* ta tal Fom ToA Wta-
D é B A-k‘
X ts Q O’X <L - ■ 0 - DJ CC ^ f
Itai—'WP
jn -J i / y v Tot«jno<ii •] ^ Tt y - ^'
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/ ^amne-:
II lile manager di
Corel Linux fun¬
ziona in modo
pressoché identi¬
co a Gestione
Risorse In questo
esempio sto tino-
minando un lile si¬
tuato in un disco
condiviso in rete
da una macchina
Windows 95
per calarmi nei
panni dell'uten¬
te "target" di
Corel, ovvero
chi proviene da
Windows e
non ne vuole
sapere, almeno
inizialmente, di
tutte le compli-
Wordperfecl 8 oltre
funzioni del tutto si¬
mili a quelle che si
trovano nei program¬
mi concorrenti, ad
una frazione del
prezzo di acquisto. Il
programma è molto
veloce da utilizzare
ed è in grado di cari¬
care i lile generati
con Office In figura
ho caricato un vec¬
chio articolo di que¬
sta rubrica scritto
con Word 97
cazioni di Linux. Egli si aspetta di inseri¬
re nel lettore il CD - o al massimo il di¬
schetto, qualora il BIOS della macchina
non permetta il boot da disco ottico - e
di essere operativo in un tempo limitato,
senza dover imparare troppe cose in
una sola volta e, soprattutto, senza il ri¬
schio di sbagliare e rovinare l'installazio¬
ne di Windows già presente sulla mac¬
china. Un utente insomma che desidera
utilizzare la potenza di Linux ma avendo
la possibilità di continuare ad utilizzare
anche Windows ed eventualmente di
tornare indietro qualora il nuovo sistema
non fosse di suo gradimento.
Il tutto dovrebbe essere poi fatto in
maniera "soft", pulita e senza troppe
complicazioni, magari con qualche ab¬
bellimento estetico, inutile per la funzio¬
nalità del sistema, ma ottimo per sdram¬
matizzare il primo approccio e per far
sentire alla persona
a proprio agio.
Ce ne sarebbe
abbastanza per far ti¬
rare indietro qualun¬
que sviluppatore di
una distribuzione di
Linux, anche perché
un buon sistema
operativo e un buon
programma di instal¬
lazione non sono da
soli sufficienti per
mantenere tutte
queste promesse. A
complicare la vita di
chi vuole fare un programma di installa¬
zione il più possibile "automatico" ci si
mette l’hardware, una brutta specie di
bestie infide che hanno la caratteristica
di essere l'una diversa dall'altra e di non
andare mai perfettamente d'accordo fra
di loro E chi in casa ha un computer
(oppure contemporaneamente sia un
cane che un gatto) capi¬
sce di cosa sto par¬
lando.
Durante le mie pro¬
ve di installazione,
Corel Linux sì è comportato abbastanza
bene per quanto riguarda il riconosci¬
mento delle periferiche hardware essen¬
ziali. Tralasciando il caso di un PC con i
parametri della RAM configurati a casac¬
cio nel BIOS e con una scheda video
non proprio degna di questo nome, il si¬
stema ha funzionato come ci si aspetta¬
va. Vi è stata qualche difficoltà nel rico¬
noscimento della Sound Blaster e non è
stato correttamente configurato il mo¬
dem seriale, che nella mia macchina uti¬
lizza un IRQ diverso da quello standard.
Questi piccoli
problemi non
hanno comun¬
que influito sulla
possibilità di uti¬
lizzare subito ed
in modo produt¬
tivo il sistema
installato. Il mo¬
dem è comun¬
que stato siste¬
mato in pochis¬
simi minuti mo-
C COR6L
Condividere un di¬
sco in rete
NetBIOS non è
mai stato cosi
semplice si sele¬
zionala directory e
si utilizza un sem¬
plice menù.
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
177
dificando un file in
/etc/rc.boot (ooppps-
ss, quasi mi dimenti¬
cavo che devo met¬
termi nei panni del¬
l'utente inesperto).
Il problema del
modem è comunque un finto problema,
in quanto nel caso non fossi stato un
utente esperto, probabilmente non avrei
avuto tre seriali e il modem installato
nell'IRQ 5.
Una grave mancanza in Corel Linux è
senz'altro l'assenza nella versione di se¬
rie del supporto per gli adattatori ISDN
interni (isdn4lmux).
Probabilmente ciò è in parte dovuto
al fatto che tali dispositivi non sono mol¬
to comuni oltreoceano. Gli adattatori
esterni attivi non risentono invece del
problema, in quanto vengono gestiti in
modo simile ad un comune modem.
Il Control Center di
KDE permette di va¬
riare velocemente le
impostazioni del¬
l'ambiente di lavoro
impostazioni
^Visualizzazione
Al a» atteri
V Icone desktop
(f) Gestione temi
Lingua
<ùi Screen saver
--Stile
^Impostazioni video
ffl Informazioni
B ^Penienche di input
IB gjTasti
(fi JfcRete
a IQAudio
(fl ©Finestre
^Password
l^iOata & Ora
(9 Stampanti
Sfondo
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r Casuale
LINUX
•X, Conimi Coniti
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I Sfondo | |
Desktop
r
P Stonilo colmino
r Colmo Quo
P aggiungi «i pomello
Dimensiona codio (VB) —J-
II supporto tecnico
Per risolvere tutti i piccoli problemi in
cui mi sono imbattuto durante l'installa¬
zione avrei potuto far riferimento al sup¬
porto tecnico, che è compreso nel costo
di acquisto della versione commerciale
del prodotto. Purtroppo per usufruirne è
necessario utilizzare l'e-mail (nella versio¬
ne da 59$), oppure telefonare negli Stati
Uniti (nella versione da 89$) e saper par¬
lare inglese. Per la telefonata poco male,
in quanto ormai chiamare negli States
costa meno che chiamare un cellulare
nostrano; per quanto riguarda la lingua...
ci penserò appena avrò finito di tosare la
pecora col mouse.
Oltre al supporto tecnico, la versione
commerciale di Corel Linux, comprende
anche la guida utente di 350 pagine
stampata, l'onnipresente Netscape
Communicator, un Client ICQ compatibile
con Instant Messenger, Acrobat Reader
4 e una manciata di font Bitstream e
Type 1 Ciliegina nella torta, viene instal¬
lata di serie la versione lite di Corel
WordPerfect 8.
Comperando la versione piu costosa
£» Impostazioni
a làoe-.llop
Q Sfondo
O Bordi
£visualiiiarlone
AC aranen
V Icone desktop
Locale
fiGesftoneJemi
tj. Conio»
Q Computer
Pannollo mixer
& Cono» mone e Iole rovi
? Corel WomPerTecI
? Suda
O Servili on lina
® AVVIO outomaBco
S, Cento « controllo l®€
d Cora» File Manager
£XeGIMPj J
■*it Control Coniar
LINUX
Linguaggio
Piuao 11 1 Italiano 00
3
Stemmo |ttmg»it - US (on)
3
itilo jMlngltu - US (tu)
1
si ottiene la versione completa di
WordPerfect, con il manuale stampato.
Inoltre vi sono; un mese di abbonamento
gratuito al servizio eFax, l'utilità di backup
BRU, il gioco Civilization ed un simpatico
pupazzetto a forma di pinguino.
Oltre a Netscape (in versione comple¬
ta, comprendente il Client di posta, il let¬
tore di news Collabra e l'editor HTML),
sono presenti altri strumenti utili per la
"navigazione" in Internet, ad esempio il
Client IRC Kirc ed il lettore di news Krn.
Un altro programma utilissimo fornito "di
serie" con Corel Linux è GIMP 1.02, il
programma di grafica simile a Photo
Shop di cui ho già parlato in una puntata
di questa rubrica. Ovviamente non man¬
ca una raccolta abbastanza nutrita di pro¬
grammi con interfaccia testuale (pine, rn,
elm vi,..,).
Come di consuetudine per le distribu¬
zioni di Linux - e vorrei vedere se fosse
altrimenti, dato che si tratta di software
distribuito secondo la licenza GPL - è di¬
sponibile una versione prelevarle gratui¬
tamente dalla rete. In questo caso non
sono disponibili molti dei programmi ac¬
cessori, alcuni dei quali, come
WordPerfect Lite e Acrobat sono co¬
munque scaricarli gratuitamente dalla
Rete.
L'installazione
L'installazione di Corel Linux e estre-
È possibile selezio¬
nare come lingua
di de fault l'italiano ,
Peccato che non
tutti iprogrammi
siano stati tradotti
mamente semplice:
appena inserito il
CD, il boot loader
parte direttamente in
modalità grafica VGA
e, dopo aver caricato
l'apposito tool, tutta
178
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
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300KB - 2/10/2000 9 56 PK
278KB -n*-C—r-- 2/10/2000 9 59 PK
213KB -iw-r--r— 2/1072000 1002 P
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l'installazione continua in ambiente X
Window.
La configurazione minima necessaria
per installare la distribuzione prevede
24 Mb di RAM e circa 500Mb di disco,
anche se i file base ne occupano meno
di 200.
Le domande poste all’utente sono
pochissime ed estremamente semplici.
La prima di queste consiste nello sce¬
gliere un nome di utente UNIX da crea¬
re. tanto per far capire che non ci si de¬
ve collegare alla macchina come root.
Dopodiché, se si sceglie di eseguire
una installazione standard, non vengo¬
no poste ulteriori domande. È possibile
scegliere di installare Linux dentro ad
una partizione Windows, in modo da
non dover partizionare il disco e correre
così il rischio di rovinare il sistema già
installato. Scegliendo di installare il si¬
stema in una propria partizione, viene
presentato all'utente uno strumento di
partizionamento grafico dall'utilizzo ab¬
bastanza semplice. Nel sistema di test
ho provato ad installare Corel Linux nel¬
la seconda partizione del secondo hard
disk, cancellando una vecchia partizione
ivi presente. Il tutto è avvenuto in mo¬
do corretto e al temine dell'installazione
il sistema ha funzionato a dovere.
La scelta dei programmi da installare
si basa su diverse alternative già pron¬
te Standard Desktop (la configurazione
standard). Desktop Plus (che aggiunge i
compilatori ed i tool di sviluppo). Server
(che installa i server
Internet). È prevista
inoltre la possibilità
di scegliere uno per
uno i pacchetti da in¬
stallare La disponi¬
bilità di software è
abbastanza limitata, ma ciò è un bene,
in quanto non costringe l’utente a do¬
ver cercare ciò che gli serve in mezzo a
mille cose mutili.
Una volta terminato il caricamento
del software, il sistema invita a togliere
l'eventuale dischetto di boot ed esegue
un reboot della macchina. A questo
punto appare la schermata grafica del
boot loader. che invita a scegliere quale
sistema far partire. Se nella macchina
erano già installati Windows oppure al¬
tri sistemi Linux, il loader li presenta co¬
me opzione.
Al primo avvio Corel Linux termina le
proprie operazioni
di configurazione.
Se non si vuole per¬
dere tempo guar¬
dando una scher¬
mata con disegnato un CD che gira, è
l'occasione buona per andarsi a fare un
buon caffè.
Linux semplice
Quando finalmente il sistema riparte,
ci si ritrova davanti la richiesta di login,
che avviene in modalità grafica usando
xdm. L'installazione di X Window viene
eseguita automaticamente dal sistema,
senza richiedere alcunché all'utente, Se
10 si desidera, è possibile in ogni mo¬
mento modificare le impostazioni dello
schermo mediante un semplice menù
grafico. Questo nel caso ideale. Non è
detto infatti che tutto vada bene al pri¬
mo colpo. In caso di problemi è possibi¬
le far partire il sistema in modalità de¬
bug, che permette di vedere sullo
schermo i messaggi generati da Linux
al boot, e configurare manualmente X.
Tenendo premuto il tasto Shift durante
11 boot è possibile lanciare una shell di
emergenza (KISS). che permette di ef¬
fettuare delle modifiche alla configura¬
zione.
La prima volta che si utilizza Corel
Linux si verrà invitati ad inserire una
password per l'utente che si è creato
durante l'installazione.
La configurazione di
una nuova stampan¬
te si limita alla scel¬
ta di produttore e
modello da una li¬
sta
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E—
5 kBpoitanoni
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H inforna; ioni
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B^Faie*»
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Data & Ora
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Set Printer Mode
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Vyour ponto* » nofkrtrd contul you* pdrdrr
docuoentofton lo* a caapjÉtd* ponte»
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DeugnJet 650C
Dea Jet 1600 senei
Dea Jet 400/5000520/54»
DeOJet 550C/560C/6»«: ■
Dea Jet 1 70/680/630 «en«
DeOJet 85<VBS5/67Q/1 100
DeajevOeOJel Piai
DeO»et 550C <U P)
L ai et Jet
lOMKM
Si dovrebbero copia¬
re dagli altri solamen¬
te le cose utili.
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
179
La configurazione
dell'indirizzo di rete
Il desktop che ap¬
pare è il "classico"
KDE, molto ripulito.
Pur essendo basato
su KDE, Corel Linux
non contiene tutti i programmi che di
solito vengono forniti con questo am¬
biente. Manca, purtroppo, Koffice.
Nel desktop, completamente azzur¬
ro, spiccano solamente quattro icone:
la propria cartella personale (che lancia
il file manager), il browser Internet
Netscape 4.70, WordPerfect, la cartella
delle stampanti e l'immancabile cestino
delle immondizie. Il tutto con un
look&feel con cui l'utente proveniente
da Windows ha già famigliarità.
Control center
| Si ~ BQSQQZ9
£llfi filmo
□ X
5 imposta/ioni
19 Desktop
ffl fTlinforma/ioni
ffi Periferiche di inpuf
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sfcRete
& Gruppi di lavoro Wintìow
9 1#Audio
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(9 Stampanti
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Ethernet interface
P Enofile olfieinol
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IP odinoli
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Defaull galeway
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IP «MIO» |l93 13 98 1
Suonili no»
Defluii gitowoy
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2 SS 2 SS 2 SS 0
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Hj 193 43 98 1
Help
OK
Appi»
S» Control Conlei
» HP.OIMP) I
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B 3 f
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La configurazione delle varie caratte¬
ristiche di Corel Linux avviene median¬
te il Control Center di KDE. Esso è or¬
ganizzato in forma di albero, da cui è
possibile accedere ai sottomenù che
consentono di configurare le diverse
parti del sistema. Un approccio molto
simile a Windows (ma anche a linux-
conf), che sarà certamente gradito agli
utenti che provengono da questo siste¬
ma.
Control Center contiene i seguenti
menù: Desktop (permette di personaliz¬
zare il funzionamento del desktop
KDE), Information (offre informazioni
sul sistema), Input Devices (permette
di configurare tastiera e mouse),
Network (permette di configurare sia il
TCP/IP che i servizi di rete NetBIOS),
Sound (permette di associare dei suoni
alle diverse operazioni del dektop),
Windows (permette dì scegliere stile e
bottoni delle finestre), Password (per¬
mette di modificare la password), Date
& Time (regola l'orologio) e infine
Printers (permette di configurare le
stampanti).
I servizi di rete
Corel Linux appena installato è quasi
pronto per funzionare e le modifiche e
personalizzazioni da fare rispetto alla
configurazione standard sono pochissi¬
me. L’interfaccia di rete ad esempio ri¬
sulta già predisposta per prendere l'in¬
dirizzo IP da un server DHCP. Nel caso
volessimo utilizzare un IP scelto da noi
è sufficiente cliccare nell’apposito
menù, fare le proprie scelte e confer¬
marle mediante il tasto Apply (Applica
se si è scelta come lingua l’italiano).
L'utente proveniente da Windows pro¬
babilmente rimarrà a bocca aperta ve¬
dendo che le modifiche vengono rese
attive immediatamente senza necessità
di un reboot.
Analoga semplicità anche per la con¬
figurazione dei servizi di rete NetBIOS:
è sufficiente inserire i nomi che identifi¬
cano la nostra macchina ed il work-
group su cui vogliamo lavorare e con¬
fermarli. Immediatamente sarà possibi¬
le montare o condividere dischi in rete
con le macchine Windows. Nel menù
dì KDE è presente anche una funzione
Find che, esattamente come in
Windows, permette di cercare compu¬
ter in rete NetBIOS.
La configurazione della connessione
via modem ad Internet avviene median¬
te Kppp, uno strumento grafico estre¬
mamente semplice da utilizzare. È suf¬
ficiente selezionare il modem, le cui ca¬
ratteristiche vengono riconosciute auto¬
maticamente dal programma, ed inseri¬
re i dati del proprio provider.
Una volta fatto ciò si può effettuare
la connessione alla Rete, eventualmen¬
te monitorando il dialogo fra PC e mo¬
dem mediante una finestra di log. Kppp
offre la possibilità di configurare più
provider e dì scegliere al momento del¬
la connessione quale utilizzare.
Esso dispone anche di un timer ed
esegue il calcolo dei costi telefonici.
Purtroppo i dati inseriti fanno ancora ri¬
ferimento alla vecchia tariffa urbana a
scatti (TUT)
Il file manager
Una delle cose più interessanti di
Corel Linux è senz'altro il programma
che permette di navigare fra i file.
Esso è praticamente identico al
Gestione Risorse di Windows e per¬
mette di accedere semplicemente ol¬
tre che ai file sui dischi locali, anche ad
eventuali volumi condivisi in rete me¬
diante NetBIOS o NFS.
Per far ciò si deve semplicemente
aprire una delle cartelle "Windows
Network" o "NFS Network" e sfogliare
le macchine della rete. In alternativa è
possibile accedere ad un volume con¬
diviso utilizzando la sintassi tipica di
NetBIOS \\nomedelserver\volume.
E se si volesse esportare un disco o
una stampante verso la rete Windows
o NFS ? Nulla di più semplice è suffi¬
ciente selezionare la risorsa desiderata
e condividerla utilizzando il pulsante
Condivisione. A configurare Samba e
affini ci pensa il file manager.
L'integrazione fra Corel Linux e reti
UNIX o Windows preesistenti è perciò
molto semplice ed alla portata di qua¬
lunque utente.
Se nella casella Address si scrive un
URL invece di un percorso locale, il file
manager può essere utilizzato anche
per accedere a server http o ftp, e fun¬
gere da semplice browser Internet.
Il desktop KDE
Mediante il Control Center è possibi¬
le configurare le caratteristiche del de¬
sktop KDE, scegliendo uno dei temi
forniti di serie, oppure impostandosi da
soli le proprie preferenze. È possibile
caricare uno sfondo, variare i caratteri
ed i colori, ...
Una cosa utile è invece la possibilità
di mostrare i messaggi anche in lingue
diverse dall'inglese.
180
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
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La cosa funziona per il desktop e
per i programmi che supportano la lo¬
calizzazione (LOCALE), a condizione
ovviamente che ( relativi messaggi sia¬
no stati tradotti. È possibile seleziona¬
re fino a tre lingue, da utilizzare in ordi¬
ne di preferenza. Può essere utile ad
esempio scegliere nell'ordine italiano e
inglese.
È possibile configurare diverse con¬
figurazione (layout) della tastiera e pas¬
sare in ogni momento dall'una all'altra
con un semplice tocco del mouse, uti¬
lizzando un apposito applet che si trova
in basso a destra nella barra di KDE.
Le stampanti
Aggiungere una stampante è vera¬
mente banale: dopo aver cliccato sul¬
l'apposita icona è sufficiente scegliere il
costruttore ed il modello da una lista
abbastanza completa.
Viene ovviamente fornito un pro¬
grammino che permette di gestire le
code di stampa ed i permessi. Le stam¬
panti possono essere condivise me¬
diante NetBIOS analogamente a quanto
avviene per i file.
WordPerfect 8
La versione lite di Worperfect
Compresa nel prezzo consente di realiz¬
zare documenti di testo anche com¬
plessi, con la possibilità di generare co¬
dice HTML adatto ad essere inserito in
un sito Internet.
Si tratta di un buon word processor,
in grado di caricare file generati con i
programmi di office provenienti dal
mondo Windows. Nonostante la con¬
versione purtroppo non sia sempre per¬
fetta, ciò permette di non perdere il la¬
voro fatto in precedenza e senz'altro in¬
voglia a passare al nuovo sistema ope¬
rativo. Nonostante si tratti di una ver¬
sione lite, le funzionalità sono in linea
con quelle offerte dalla concorrenza e
sono sufficienti per risolvere la maggior
parte delle necessità dell'utente medio.
Gli aggiornamenti
Tecnicamente Corel Linux è basato
su Debian. È perciò possibile aggiunge¬
re pacchetti software in formato .deb.
Utilizzando l'apposita utility Corel
Update è possibile installare nuovi pro¬
grammi o sincronizzare il software in¬
stallato sulla macchina con eventuali
aggiornamenti presenti nel sito del pro¬
duttore.
Questa funzione è pensata apposita¬
mente per l'utente inesperto, che di
solito è restio ad effettuare un upgra-
de, per paura di rovinare il sistema in¬
stallato.
La guida utente
La documentazione, purtroppo di¬
sponibile solamente in inglese, è ben
scritta e con in mente l'utente finale, a
dimostrazione di quale sia il target della
casa canadese. I concetti sono esposti
in modo chiaro e ben organizzato.
La stessa documentazione è disponi¬
bile anche in formato HTML, consulta-
bile con un browser. Un applet lava per¬
mette di navigare nel manuale per paro¬
le chiave o eseguendo delle ricerche.
Purtroppo mi risulta
che la guida non sia
disponibile nella ver¬
sione scaricabile gra¬
tuitamente.
La Corel
Linux Community
A supporto del sistema operativo,
Corel ha reso disponibile un portale in
cui è possibile accedere a molte infor¬
mazioni e servizi utili, oltre alla possibi¬
lità di dialogare con altri utenti e svilup¬
patori di Corel Linux.
Fra le pochissime voci del menù ne
è presente una dedicata esclusivamen¬
te ai servizi Internet, alcuni dei quali,
come eFax sono a pagamento. Ciò a di¬
mostrazione di come il mercato del¬
l'informatica attuale non si limiti sola¬
mente ad offrire un prodotto, bensì
spesso lo utilizzi per tentare di offrire
soluzioni a 360 gradi.
Conclusioni
Nonostante alcune difficoltà di instal¬
lazione, la casa canadese ha ottenuto
ottimi risultati nella semplificazione del¬
l'interfaccia utente di Linux. La scarsa
dotazione di software in un prodotto di
questo tipo, rivolto ad un'utenza che in¬
contra Linux per la prima volta, non è
necessariamente una pecca, anzi, ser¬
ve a rendere più "soft" la conversione
verso il nostro sistema operativo. Il fat¬
to di non mettere tutto il software pos¬
sibile, ma di scegliere solamente i po¬
chi programmi che l'utente dì solito uti¬
lizza è perciò senz'altro una scelta az¬
zeccata.
Nel caso servisse del software parti¬
colare è comunque sempre possibile
installare dei pacchetti aggiuntivi. In al¬
tre distribuzioni si sono visti fin troppo
troppi gadget, magari non ancora per¬
fettamente funzionanti, che alla lunga
ottengono il solo scopo di confondere
le idee all'utente.
Probabilmente l’utente evoluto o che
volesse utilizzare Linux come server
non si orienterà verso Corel Linux ma
sceglierà altre distribuzioni più comple¬
te e adatte ai propri scopi, tuttavia l'u¬
tente medio, a cui è rivolta la distribu¬
zione, si troverà certamente a proprio
agio fin dal primo momento. Il fatto di
avere a che fare con una interfaccia "già
vista" rende l'utente immediatamente
produttivo ed evita l'effetto "Linux è
troppo complesso per me".
Corel Update per¬
mette di tenere ag¬
giornalo il sistema
prelevando I pac¬
chetti dal sito
Internet dì Corel
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
181
PD-SOFTWARE
JFS Open Source
IBM ha dichiarato il JFS (Journaling File System) open source.
Inoltre consigliamo Fortify v.1.4.5
V.'iYiyuPTinraiEH I
utility per rendere la crittografia di Netscape a 128-bit.
a cura del Team OS/2 Italia
Inet.Mail
Professional
for OS/2
• Produttore:
Hethmon Brothers
• Genere: Server di posta
elettronica (pop3/smpt) -
shareware
• Reperibilità Internet:
Ihttp //www hethmon.coni
• File: ftp://ftp.hethmon.com/
hethmon/pub/inetmail-
1.5. 6.pro.zip (1.5 megabyte)
• Autore recensione:
Massimo Sangriso
limassimo @dinosoft it]
E’ sicuramente
con piacere che mi accingo a recensi¬
re quello che personalmente conside¬
ro un vero e proprio gioiello nel suo
genere
Inet.Mail Professional è il server
pop3d/smptd senza dubbio più affida¬
bile e facile da usare o configurare.
Non è di certo un'esagerazione
affermare che anche personale non
altamente esperto di argomenti
Internet e/o networking sia in grado di
poter lavorare senza alcuna difficoltà
con questo strumento che dovrebbe
essere il "musthave" di ogni Service
Prodiver o Azienda che si accinge a
lavorare sul Web. Del resto le seppur
poche immagini allegate a questo arti¬
colo lo stanno a dimostrare
ioc*ui« y «»»>!*•
Inet.Mail fo
Prcj
S
rftoMjM 4 1 Coda
* gtvward Ma*»* IM f~*én*S
Mi tlufaulM
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/*•<■* 1M.
*05 UMtgtm
t«»iwi
/ poi» 5l»«n» 1 Mm 01^1
C~«: Jgt
@1
Certamente
questo ottimo pro¬
dotto non è certo
ciò che si può
definire "free" o
economico: infatti
il suo attuale prez¬
zo di listino (BMT
Micro 01/2000
http://www.bmt-
micro.com/cata-
log/inetmail html)
varia a seconda della versione o del
limite di domini/caselle di posta utiliz¬
zati dai 199$ ai 499$, spesa facilmen¬
te e velocemente ammortizzabile da
qualsiasi I.S.P. con la vendita di pochi
domini di posta.
Le feature sono molto interessanti
e tra le tante cito: interfaccia grafica
"PM", codice scritto nativamente su
IBM OS/2 Warp sfruttandone al mas¬
simo le eccezionali caratteristiche di
multi-threading e multi-tasking, utilizzo
di un proprio avanzato server sendmail
(smptd), moduli ottimizzati per lo
stack tcp/ip a 32-bit di nuova concezio¬
ne, servizio di mailing-list con
"steward elettronico" e possibilità di
pubblicazione automatica su Web tra¬
mite pagine html auto-generate,
software di auto-reply, protezione anti-
spam, restrizioni sul relay dell'smtp,
possiblità di creare multipli server di
posta su di un unico ip, alias di posta,
realtime black hole list support, ecc.
ecc.
Ma passiamo ad esaminare la fase
dell'installazione...
Anche questa parte è molto sempli¬
ce e non richiede altro che la pressio¬
ne di qualche check box per la scelta
delle feature che si desidera adopera¬
re o l'introduzione di alcune path per¬
sonalizzate dove l'installer piazzerà i
suoi file...
Fatto ciò, essendo stato modificato
il config sys, è necessario riavviare la
macchina e già da ora è possibile lan¬
ciare il server, manualmente se non si
è indicato di automatizzare la partenza
facendo creare all'installer l'apposito
oggetto (icona) nella cartella di star-
tup.
A questo punto se si dispone del
codice di registrazione del prodotto è
facilmente inseribile tramite un
copy&paste o anche manualmente
nell'apposita opzione contenuta nel
menu "File" del programma "visuale"
di configurazione del server di posta
Creare il nostro dominio di posta
principale è molto semplice, basta
andare nel menu "Mail domains" e
selezionare "Add"; quindi si dovrà
inserire il nome del dominio di posta
(es. mail.massimo.com), il relativo ip
ed infine le directory dove contenere i
dati del dominio stesso e i relativi reci-
pient delle caselle di posta dei nostri
utenti.
Fatto ciò si selezionerà "Domain
aliases" inserendo il nome degli alias
di posta (es. per "mail massimo.com",
l'alias sarà "massimo.com" se voglia¬
mo avere delle caselle di posta con un
indirizzo tipo "nomeutente@massimo
.com") o altri a nostro piacere se
vogliamo inserire piu alias di p osta (es.
InomfiiitfintRWmas.simo.conl nomeu-
182
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
Itente2<fl>cucii.ne< nomeutente3@
pippo.it)
Ovviamente se vogliamo creare un
ulteriore "Mail domain" (altresì chia¬
mato anche "Virtual server") dobbia¬
mo uscire dal suddetto menu, entrare
in "Edit" (sempre dentro a "Mail
domams”), scegliere il segnalibro mar¬
rone "virtual servers", premere il
tasto Create e quindi inserire il primary
domain name (es. mail.quelloche-
vuoi.net) e di conseguenza il/i relativi
alias tipo quellochevuoi.net dall'appo¬
sita opzione "Domain aliases"
Creare, editare e cancellare gli uten¬
ti dei vari domini di posta è ancora più
semplice! Basta premere il tasto giallo
"ADD", inserire nome e cognome (o
quel che si vu ole) dell'utente, il user
name (es. per |T)a s gim o<g>C UC U,CQ m l
sarà "massimo"), la propria password
e scegliere tramite la sottostante "list-
• PMCamera/2 v.2.08
• Autore: Sviluppatori IBM
• Genere: Screen capture
• Reperibilità Internet:
ftp://ftp.pc.ibm.com/pub/pccb
bs/os2_ews
• File: pmcam2.zip (152K)
• Autore recensione:
Claudio Umana
(umana@cli.di.unipi.it)
Tutti noi siamo
interessati alla scrittura di articoli, crea¬
zione di manifesti e giornalini. Non
solo, ma quante volte in queste occu¬
pazioni e in altre avete avuto la neces¬
sità di catturare alcune immagini della
vostra scrivania di lavoro, dei vostri
programmi preferiti in azione, foto par¬
ticolari inserite come sfondi della
WPS, e avevate bisogno di un pro¬
gramma che soddisfacesse tali richie¬
ste?
Bene, la IBM, tempo fa, produsse
questo programma per la versione 2,0
di Os/2, ma ugualmente funzionante
con la warp 4 + vari fix. Il suo uso è
gratuito e senza restrizioni particolari
che ne limitino l'uso personale. Per
maggiori informazioni si legga l'apposi¬
to LICENSE.TXT contenuto nella car¬
tella pmcam200.
Il programma, come nel vecchio
stile IBM, è leggerissimo: quando è in
background, non ci si accorge nemme¬
no della sua presenza. E' anche facilis¬
simo da usare, per catturare l'immagi¬
ne basta premere il tasto, usatissimo
box" il dominio di posta al quale appar¬
tiene tale recipient o casella.
Le funzioni di Edit (edita) e Remove
(rimuovi), rappresentate dai relativi
testini gialli, si spiegano da sole .
Ma non finisce qui! E' possibile inol¬
tre limitare la spedizione della posta
tramite il nostro server smtp (server di
posta in uscita, ovvero quello che
effettua la vera e propria spedizione
dei messaggi) a domini ben definiti, in
modo da evitare che 'hackers 1 , ’spam-
mers' o utenti indesiderati abusino del
ns. server per la spedizione dei loro
"indesiderati" messaggi: il tutto dal
menu "Configure” (quello con la chia¬
ve grigia) e menu giallo "Relay con¬
trol" aggiungendo semplicemente il
nome del dominio, preceduto dall'aste¬
risco (es. *.cucu.net) dal quale voglia¬
mo che sia abilitata la spedizione della
posta tramite il nostro server.
Oppure è possibile anche abilitare lo
"spam control" che filtra tutta la mail
proveniente da un determinato, e
soprattutto indesiderato, dominio.
Per concludere, voglio ricordare la
possibilità di abilitare per ogni casella
di posta la funzione di "Forward” e
"Carbon Copy" su altre caselle di
posta
ed inoltre la comodità di due fine¬
stre che ci mostrano in tempo reale il
log dei server sia smpt che pop3.
Ovviamente le innumerevoli feature
presenti in questo flessibilissimo e affi¬
dabile prodotto sono tante che non è
certo questo articolo la situazione adat¬
ta per illustrarle tutte ed in maniera
esauriente. Vi invito quindi a scaricare
e provare la versione "try&buy" di
Inet.Mail, in versione "base" o profes¬
sional, direttamente dal sito Internet
del Produttore.
nel mondo ormai morto del DOS.
<Stamp>.
Il programma prevede alcune sem¬
plicissime impostazioni a seconda del¬
l'uso che se ne vuole fare.
La fase di cattura può essere indiriz¬
zata verso la memorizzazione di tutta
l'area di lavoro della WPS (quindi full-
screen), verso una semplice finestra
attiva (indicata con active window) e,
ancora più utile, verso una porzione
della scrivania selezionabile a piacere
con il mouse Si può anche decidere
se visualizzare nell'immagine catturata
il puntatore del mouse o meno.
Questo per eliminare, in certi casi, l'an¬
tiestetica freccetta. Appena completa¬
ta la cattura di una immagine, il pro¬
gramma segnala il completamento del¬
l'operazione con un beep di sistema
(disinseribile a piacere). In tutti i casi i
tempi di attesa sono brevissimi. Si
pensi che spesso è più lungo tempo¬
ralmente il beep
che la cattura
vera e propria.
Naturalmente i
file possono veni¬
re memorizzati
dove si desidera
e con il nome a
piacere.
Il vero punto di
forza del pro¬
gramma sta però
nei formati di
memorizzazione
delle immagini.
Oltre all'imman¬
cabile BMP. il pro¬
gramma salva
nella Os/2 clip-
board, o in forma¬
to PSEG38PP
(usato per i
BookMaster Documents) e l'importan¬
tissimo PostScript e il derivato EPS.
Questi ultimi due sono fondamentali
per chi vuole produrre documenti pro¬
fessionali che contengano immagini
particolari: come appunto finestre o
aree di lavoro al computer. E' possibile
anche selezionare, ad eccezione del
formato bitmap, e per la clipboard di
Os/2, il fattore di scala che si desidera
sia usato per memorizzare l'immagine
scelta.
Infine, si noti che per i puristi della
riga di comando il programma è
anche usabile da una sessione testua¬
le di Os/2. Insomma tutti sono accon¬
tentati.
I! programma non richiede nessuna
installazione particolare se non la sua
collocazione in una directory a scelta,
da cui poi si lancia direttamente. Buon
all capture a tutti!
«e
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
183
a cura di Amiga Group Italia
Emuliamo il Mac
con Amiga
di Francesco Celli e Gabriele Favrin
L'emulazione da sempre
rappresenta un viatico per
riutilizzare vecchi sistemi
informatici, per lo più caduti
in disuso e soppiantati dal¬
l'avvento di macchine di nuo¬
va generazione, o per riassa¬
porare vecchi classici indi¬
menticati del mondo ludico.
In questo contesto Amiga
è sempre stato portato all'e¬
mulazione, contando sulle
sue doti multitask, su un am¬
biente operativo (AmigaDOS
e WorkBench, la sua 'inter¬
faccia grafica') di estrema
duttilità e funzionalità e su
quell'architettura custom che
ha posto questo computer,
quanto a "filosofia' hardware,
avanti agli altri.
Proprio grazie a queste
peculiarità, sin dai suoi esor¬
di, molto tempo prima che si
diffondesse via Internet una
vera e propria mania per gli
emulatori, abbiamo assistito
all'uscita di programmi che
riproducevano, più o meno
fedelmente, gli "8 bit' storici
ormai giunti, secondo le dure
leggi del mercato, sul viale
del tramonto.
E' doveroso poi citare, a
cavallo tra fine anni '80 e ini¬
zio '90, le uscite di applica¬
zioni mirate non solo a cele¬
brare un nostalgico revival:
A/Max, uno dei primi emula¬
tori Mac, e l'esordio di PC-
Task, che simulava un PC ab¬
bastanza evoluto, garanten¬
do, anche se limitatamente,
delle finalità utilitaristiche.
In ambito Mac ricordiamo
l'Emplant, che consisteva in
un costoso abbinamento
software/hardware, il cui au¬
tore era Jim Drew, creatore
poi dei programmi commer¬
ciali Fusion (Mac) e PCx (PC).
La storia
La vera rivoluzione avvie¬
ne però nel Marzo 1995,
quando Christan Bauer, uno
studente teutonico, sviluppa
un programma shareware
chiamato ShapeShifter che,
contrariamente a Emplant.
non aveva bisogno di alcuna
modifica hardware o di sche¬
de di espansione per funzio¬
nare. Anzi, traeva uno dei
suoi punti vincenti dalla con¬
divisione della CPU, ‘agevo¬
lando' l'emulazione del pro¬
cessore. sia Amiga che Mac
usavano la serie 68000 di
Motorola. Parimenti accade
con le altre risorse (RAM,
Hard disk, CD e porte), utiliz¬
zate da ambedue i sistemi
senza alcun conflitto.
A decretarne il successo è
stato il fatto che non si tratta¬
va di emulare un sistema in
disuso o inutile ma di usare
con profitto, anche su Amiga
non particolarmente potenti
(dotati di 68030 25 MHz),
una macchina alternativa
(Mac 68k) per la quale, anco¬
ra oggi, escono applicativi di
vario genere e indispensabili
per fini lavorativi.
Nel 1999, dopo un periodo
di silenzio, è stata rilasciata
184
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
una nuova versione di ShapeShifter
(3.10), freeware e con supporto esteso
a Mac OS 8.
Nel contempo Bauer, passato a
BeOS e Linux come sviluppatore, ha
realizzato, tra gli altri, un nuovo emula¬
tore di Mac68k, Basilisk II, scritto in co¬
dice portabile.
Requisiti e
installazione
I requisiti hardware di ShapeShifter
sono sulla carta minimi e accessibili:
AmigaOS 2.1, 20-50 MB da destinare
su hard disk, almeno un 68030 25 MHz
e 4MB di RAM. Per ottenere, però, ri¬
sultati lusinghieri sarà bene munirsi di
68040/60, 16 MB di RAM (meglio se
32), AGA (il chipset grafico montato su
1200 e 4000) o una scheda grafica e
150-200 MB su hard disk da dedicare ai
ben più corposi programmi Mac
Comunque, pur non possedendo
• CD-ROM multime¬
diali pianificare un
viaggio in Brasile'
una scheda grafica ma a patto di avere
almeno 68040 o 68060 come proces¬
sore, è possibile velocizzare le opera¬
zioni di aggiornamento video su scher¬
mi gestiti dal chipset AGA con un dri¬
ver chiamato Sa-
vage, che si serve
della MMU inte¬
grata nella CPU,
Dal lato Mac. in¬
vece, è indispen¬
sabile avere una
copia su file della
ROM Macintosh
in versione 124
per modelli
LC/LC2, Performa,
Quadra o Power-
Book, che - ricor¬
diamo - è disponi¬
bile in duplice versione (512 KB per
CPU 68020/68030 o 1024KB per
68040). Considerando che questo ma¬
teriale è ancora in commercio, l'unica
via legale per ottenerne una copia sarà
Le applicazioni
La ragione per cui l'emulazione Mac su Amiga è tanto diffusa è
semplice da spiegare: Amiga, da sempre, ha sofferto della carenza
di un certo tipo di software che potremmo definire "popolare’, co¬
me ad esempio quello prodotto da Microsoft. Adobe o Apple stes¬
sa
Il Macintosh, al contrario, dispone di molti prodotti di questo gene¬
re. Seppur in minor quantità rispetto al PC, almeno al giorno d'oggi,
per i sistemi Apple esistono quasi tutti i programmi più utilizzati in
campo professionale, hobbystico e. perché no. anche educativo.
Un Amiga dotato anche solo di 68040 a 25 MHz e scheda grafica,
fa funzionare tranquillamente programmi quali Word. Excel o il po¬
tente DTP Quark XPress, tanto che, in passato, la rivista Enigma,
ora Amiga Life, veniva impaginata utilizzando proprio detto pro¬
gramma su Amiga in emulazione Mac, consentendo quindi agli
operatori di fruire, in perfetto multitask, sia dell'indiscussa potenza
del prodotto Quark, sia della comodità di AmigaOS
Ancora, il Mac, utilizzando la tecnologia QuickTime VR (che, per ra¬
gioni di mercato, non è mai approdata su Amiga), consente di acce¬
dere a numerosi CD-ROM multimediali, enciclopedie e tracce dati
dei CD degli artisti più famosi.
Chi scrive ha provato numerose applicazioni Mac ottenendo sem¬
pre ottimi risultati, anche su configurazioni minori rispetto a quella
consigliata in questo articolo Hanno dimostrato di funzionare parti¬
colarmente bene proprio i programmi della "odiata" Microsoft, in
particolare Word con il suo bel correttore ortografico italiano (un so¬
gno proibito per molti utenti Amiga), ed i CD-ROM multimediali al¬
legati a riviste di ogni genere.
Con il Mac emulato è stato fra l'altro possibile navigare agilmente
all’interno del primo CD-ROM multimediale di RadioDJ, cosi come
fra le canzoni di "Amici per sempre", l'E-CD dei Pooh che nel 1996
la critica di settore ha definito come il migliore uscito nel nostro
paese. E il tutto, è bene ricordarlo, in perfetto multitask con Ami¬
gaOS e le sue applicazioni.
Sul fronte educativo, vero tallone d'Achille di Amiga, ShapeShifter
ha consentito di consultare senza problemi un CD-ROM realizzato
dal comune di Venezia in occasione del trentennale della grande al¬
luvione. Nessun problema per accedere alle migliaia di informazioni
storiche sulla città e le sue problematiche.
Un caso curioso è rappresentato dall'ottimo vocabolario realizzato
nel 1997 da Repubblica: su Amiga/ShapeShifter, con un 68040 a
soli 25 MHz, funziona perfettamente. Su un PC dotato di un pro¬
cessore da mezzo gigahertz e Win98. oltre ad operare alla stessa
velocita del citato 040, presenta seri problemi di compatibilità con
l'OS.
E' nell'utilizzo in Rete. pero, che l'utente Amiga trae più soddisfa¬
zioni da ShapeShifter. Se è infatti vero che i programmi Amiga ri¬
sultano generalmente più veloci e stabili di quelli per altre piattafor¬
me, e altrettanto vero che essere privi di certi software significa
spesso essere anche tagliati fuori da alcune attività.
Grazie a ShapeShifter è possibile accedere anche a quella parte di
Internet finora preclusa a chi non disponeva di programmi che, an¬
cora una volta per ragioni commerciali, non sono stati rilasciati per
Amiga. Tramite il Mac emulato gli utenti possono ascoltare, per
esempio, le radio in Reai Audio o seguire in diretta le imprese di
Luna Rossa con l'applet Java che fornisce la telemetria delle imbar¬
cazioni; mentre gli autori di siti Web sono finalmente in grado di ve¬
rificare il comportamento del proprio codice con i browser più diffu¬
si quali Netscape ed Internet Explorer.
Qualche sorpresa la riservano anche i giochi: vista la generale ten¬
denza del software Mac ad operare diligentemente sotto sistema
operativo (a differenza di quanto accadeva su Amiga anni fa), capita
che certi giochi, ad esempio la sene SimCity, funzionino meglio su
un 4000 in emulazione Mac che nelle versioni originali! Miracoli
Amiga
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
185
'CD-ROM multimedia¬
li: il Ilimato QuickTime
nella foto scorie flui¬
dissimo e permette di
ammirare una panora¬
mica mozzafiato'.
Configurazione
Avviato il computer e lanciato Shape-
Shifter, si aprirà una finestra (tutta la fa¬
se di configurazione è facilitata da un'in¬
tuitiva interfaccia grafica) contenente i
acquistarla presso un Centro Apple e
lanciare da Mac il programma "Save-
Rom" (distribuito insieme a ShapeShif-
ter) per portare la ROM su file. Ottenu¬
ta la ROM, sarà necessauo installare il
System7 (il sistema operativo Mac), la
cui versione 7.5,3, già sufficiente a
molti applicativi, è stata rilasciata gra¬
tuitamente da Apple nel 1999.
Pronto l'occorrente, inizia la fase di
installazione. La prima scelta da fare è
se dedicare una partizione su HD o un
file disk (un singolo file che simulerà un
HD) al Mac virtuale
Se da una parte il file disk rappresen¬
ta la soluzione piu immediata, ma non
molto idonea ad un utilizzo "serio' del¬
l'emulatore, sarà bene usare una parti¬
zione creata su HD tramite HDToolBox
'CD-ROM didattici:
Venezia, la sua sto¬
ria*.
(il programma di gestione e partiziona-
mento HD per Amiga), effettuando pri¬
ma un backup cautelativo dei propri da¬
ti. A questo punto, dopo aver organiz¬
zato la partizione (o il file disk), va in¬
stallato in fase di avvio "PrepareEmur,
un piccolo programma che riserva i pri¬
mi 8 KB di memoria, zona altrimenti
usata sia dal Mac e che da Amiga per
librerie, puntatori e chip custom, risol¬
vendo l'unica fonte di conflitti con con
la macchina emulata.
nomi delle sezioni da impostare.
La prima, relativa ai parametri video,
consente di scegliere la risoluzione e la
profondità degli schermi che, in pre¬
senza di scheda video, può raggiungere
senza problemi 15 o 24 bit. quantun¬
que per limiti di Mac OS è bene non
superare i 15 bit. Gli utenti di chipset
AGA, invece, dovranno accontentarsi di
schermi con un massimo di 256 colori.
La sezione "Volumi/dischi" contiene i
parametri relativi al tipo di dispositivo
Amiga e Mac... in Rete
Abbiamo visto come l'emulazione Mac favorisca gli utenti Amiga
appassionati di Internet Esiste tuttavia un fattore che per molto
tempo ha frenato l'uso del Mac per accedere alla Rete: ShapeShif-
ter, a differenza di WinUAE, l'ormai celebre emulatore Amiga per
PC, non è in grado di condividere la connessione TCP del computer
che lo ospita Per usare Internet dal Mac era insomma necessario
installare uno stack TCP apposito, ad esempio FreePPP, imparare a
configurarlo e collegarsi alla rete da Mac, escludendo di fatto le ap¬
plicazioni Amiga, una soluzione improponibile per molti.
Per ovviare a questo problema sono stati escogitati vari espedienti,
a partire da una porta seriale virtuale che consentiva un collega¬
mento PPP fra lo stack TCP del Mac e quello dell'Amiga. La solu¬
zione, pur se complessa da realizzare e abbastanza pesante per il
sistema, risultava comunque funzionale.
Il vero uovo di Colombo è però un programma uscito, per altro, ab¬
bastanza recentemente Si tratta di un driver Ethernet, anch'esso
virtuale. Impostando VirtualLmk. questo il nome del programma,
come driver di rete nell'apposita sezione di ShapeShifter e creando
una nuova interfaccia su MiamiDeluxe, il più avanzato stack TCP
Amiga, diventa possibile, in pochi minuti e senza troppa fatica, rea¬
lizzare una vera e propria LAN (mai il termine Locai Area Network è
stato più appropriato!) fra l’Amiga e il mondo Mac emulato al suo
interno
VirtualLink è in realtà composto da due driver, una che gestisce i
comandi ricevuti da ShapeShifter e l'altro che effettua la stessa
operazione per conto di MiamiDX. Al centro, appunto, MtamiDe-
luxe, che tramite la funzionalità di IP-NAT consente di accedere alla
rete contemporaneamente da più di un'interfaccia (sia essa Ether¬
net. modem o altro).
Una volta configurati correttamente MiamiDX, ShapeShifter ed il
semplice pannello di controllo TCP/IP del System Mac, diventa
possibile non soltanto navigare in Rete utilizzando contemporanea¬
mente programmi Macintosh ed Amiga, ma anche godere, dal lato
Mac, della protezione offerta dal firewall interno di MiamiDX e po¬
ter accedere ad eventuali altri server presenti sull’Amiga stesso o
in altri sistemi appartenenti ad un’eventuale LAN
Per curiosità abbiamo provato ad entrare su IRC utilizzando AmIRC
su Amiga, IRCLE sul Mac e mIRC su un PC collegato via Ethernet,
stavolta reale, all'Amiga, il tutto passando per il povero MiamiDX
che non ha battuto ciglio!
186
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
'Utilizzo contempora¬
neo di applicazioni In¬
ternet Amiga e Mac'
dicati all'audio In essi è possibile deci¬
dere se tenere abilitata o meno la parte
sonora, usando "Paula" (il chip Amiga
dedicato alla gestione dei 4 canali au¬
dio), o se impiegare AHI, un sistema di
risorse audio alternativo e indipenden¬
te. che consente inoltre l'utilizzo di
schede audio prodotte da terzi. «e
sia supportato.
Nella voce di menù seguente, "Me¬
moria", andrà quantificata la memoria
da assegnare alla "mela" emulata. In es¬
sa è possibile controllare il quantitativo
esatto di RAM disponibile e impostare
manualmente la cifra espressa in Kb o
dare automaticamente tutta quella di¬
sponibile attivando la funzione "Massi¬
mo blocco libero"
Sono presenti, inoltre, due opzioni
per definire dove e se allocare da subi¬
to. all'avvio, la ROM del Mac.
Al controllo delle porte seriale e pa¬
rallela è dedicato il menù opzioni "Seria¬
le", in cui è possibile selezionare il dri¬
ver di gestione e l'unità della scheda
tramite un pratico requester Amiga
Dal menù "Rete", invece, gli utenti di
LAN potranno impostare le preferenze,
indicando il driver di gestione appro¬
priato. affinché anche il Mac emulato
possa essere riconosciuto e condivide¬
re le risorse.
Di carattere generico e volte a mi¬
gliorare la compatibilità sono le opzioni
presenti nell'ultima sezione, "Varie".
Abilitando ad esempio "ROM protetta
in scrittura" verrà preservato il ROM file
del Mac, impedendo, su macchine con
MMU integrata, possibili scritture inde¬
siderate
Necessaria invece a chi vuole usare
il System 8 sotto ShapeShifter è l’atti¬
vazione della funzione "Mac OS 8 mo¬
de".
I due ultimi campi di scelta sono de¬
scelto (hard disk, il
programma ne ri¬
caverà autonoma¬
mente le geome¬
trie, o file disk) per
un massimo di
quattro, mentre la
voce "Dischetti"
quelli inerenti alla
gestione del
floppy Mac emula¬
to.
Nel caso si vo¬
lessero aggiunge¬
re nuove periferi¬
che SCSI o IDE
(CD, HD o maste-
rizzatorel da usare
in emulazione per
un massimo di
sette, è possibile
farlo nella sezione "SCSI",un controller
SCSI virtuale, indicando il nome del dri¬
ver e il numero di unità della periferica.
Nell'archivio di ShapeShifter è presente
anche un driver generico in caso il di¬
spositivo in possesso dell'utente non
'CD-ROM didattici
un completo voca¬
bolario italiano inte¬
rattivo'
Emulazione PowerMacintosh
Emulare un Mac68k risulta ancora conve¬
niente in quanto il software per questo si¬
stema non manca, tuttavia, già oggi, sono
sempre più i programmi compilati esclusi¬
vamente per PowerPC. Amiga, disponen¬
do ormai da anni di schede acceleratoci
che affiancano al 68k un processore della
famiglia PPC 603/604 (presto G3/G4). non
avrebbe problemi ad emulare anche un ta¬
le sistema.
Poiché lo sviluppo di ShapeShifter è termi¬
nato (l'autore ora lavora su LinuxPPC e
BeOS), tutte le speranze sono affidate al¬
l'attesissimo modulo PPC di Fusion. l'altro
emulatore Mac per Amiga, tuttora com¬
merciale. I tempi di sviluppo sono stati lun¬
ghi ma sembra che ormai l'attesa sia desti¬
nata a finire Gli utenti Amiga che hanno in¬
stallato LinuxPPC (un'altra strada, forse un
po' più ostica, per ampliare il parco softwa¬
re), puntano invece su ShapeSheever, ere¬
de di ShapeShifter. inizialmente realizzato
per il solo BeOS ed ora in fase di conver¬
sione su LinuxPPC.
Risorse in rete
|htlp //www uni-mainz.de/-bauec002/SSMam. lumi
Home page di ShapeShifter
jii mr/fiinum'
] net net/ammetbin/fmd ?shapeshifter
Risorse Amine! relative a ShapeShifter
|http.//de ammet net/pub/amineVdocs/lists/Mac-Lomplist.l^
Lista software compatibile con ShapeShifter
|nnpy/oe aminet nevpuD/amineymisc/emu/lViaq_Tro ublelV.lha
FAQ per la soluzione di problemi legati all'emulazione Mac su Amiga
rmp://ae. ammei.net/pub/aminet/commAcp/viink mi
Virtual Link, driver Ethernet virtuale
pttp://ae.aminet.net/puD/aminet/comrn/misc/nuliser|0,lha
NullSer, una porta seriale virtuale per Amiga
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
187
di
MCmicrocomputer
Consigli
di Raffaello De Masi
Fino a qualche anno fa, parlare di
shareware in area Macintosh era come
nominare il diavolo in chiesa. Il softwa¬
re per il melone doveva essere, per sua
stessa definizione, costoso, potente,
complesso da guardare se non da usa¬
re. E, soprattutto, doveva costare un
sacco di danari
Certo, lo shareware esisteva, ma era
limitato a qualche gioco, a qualche uti¬
lity, soprattutto a font di caratteri, e
neppure questi erano tutti quanti gratui¬
ti. Lo erano, sovente, quelli comune¬
mente detti "headline", mentre i più utili
caratteri da normale video scrittura era¬
no ancora fatti pagare, anche si era
lontani dalle centinaia di dollari di un
singolo set di caratteri PostScript, cosi
come avveniva all'inizio quando Apple
lanciò la prima LaserWriter
Poi fortunatamente le cose sono
cambiate, e anche nell’area Macintosh
si è potuto assistere a una rigogliosa
fioritura dei programmi shareware e
freeware, area questa, come abbiamo
più volte fatto notare, che può riservare
piacevoli e imprevedibili sorprese. In
questa puntata, quindi, abbandoneremo
le altissime e rarefatte quote dei grandi
ambienti, che costano centinaia di mi¬
gliaia di lire e che pesano diverse deci¬
ne di migliaia di k, per volare, per cosi
dire, bassi, e andare a cercare, nell'area
degli infiniti semianonimi produttori
shareware, qualche raffinatezza semi-
nascosta; ma non per questo non meri¬
tevole di attenzione per certe intrinse¬
che caratteristiche che ne fanno, di fat¬
to, programmi o applicazioni almeno pa¬
ragonabili a quelle di produttori blasona¬
ti come Microsoft, Adobe. Lotus, Caere
e cosi via.
Ovviamente, manco a dirlo, Internet
c'è fedele compagno in questa ricerca
e ci consente di raggiungere, senza pra¬
ticamente spostare un dito, prodotti mi¬
sconosciuti pregevoli e accuratamente
realizzati, la cui unica sfortuna (o forse
fortuna) sta nel fatto di non essere nati
in casa Microsoft.
coordinamento di
Andrea de Prisco
per gli acquisti
Con la penna
in mano...
Se è vero che all'inizio il Macintosh
fu considerato essenzialmente una
macchina per scrivere e per disegnare,
questo fu dovuto al fatto che, assieme
al sistema operativo, veniva fornito gra¬
tuitamente un pacchetto di video scrit¬
tura, MacWrite, semplice da usare che,
seppur dotato di modeste prestazioni,
nell'ottica di oggi, fu allora considerato
un vero prodigio, integrato perfetta¬
mente come era nella filosofia delle fi¬
nestre del Macintosh, E questo quando
ancora tutti i computer avevano la loro
brava interfaccia text driven, e il pac¬
chetto principe del word processing era
Wordstar, tanto difficile da usare da
scoraggiare subito gli utenti occasionali.
Poi Windows ha ristabilito gli equili¬
bri, MacWrite è caduto nel limbo del di¬
menticatoio, e Microsoft Word e dive¬
nuto lo stato di fatto della videoscrittu-
ra, impensierito solo alla lontana da pur
pregevoli pacchetti come Word
Perfect. Lotus e. nell'area Mac, dal mai
troppo compianto FullWrite e dal bellis¬
simo Nisus Insomma la supremazia si
è pian piano sbiadita e, cosa che fa ma¬
le ancora di più, MacWrite è divenuto
qualche anno fa a pagamento, per poi
sparire nel limbo delle cose perdute
che non hanno saputo rinnovarsi, Oggi
chi desidera scrivere è legato a due
possibilità; o usa il miserrimo text edi¬
tor del sistema operativo o mette mano
al portafoglio e, con una spesa che va
dalle duecento (Nisus) alle cinquecento
(Word) milalire, ... scrive.
Ma non è proprio cosi, se uno ha la
pazienza di non fermarsi a comprare al¬
la bottega sotto casa; basta inforcare la
nostra bella vela e lanciarsi nel mare
d'Internet, per andare alla ricerca di te¬
sori più o meno nascosti che aspettano
solo di farsi scoprire. E vedremo che,
nel forziere di questi piccoli gioielli,
avremo sovente la fortuna di trovare al¬
tri oggettini di gran qualità, che certo
non ci faranno rimpiangere il tempo
perso in mare per ritrovarli.
La prima tappa vai la pena di farla ap¬
prodando a htto.//www. mari nei sotti
com, un sito nuovo di zecca nato
dall'esperienza di un piccolo produttore
autonomo di shareware che realizzò,
circa un anno fa, la versione 1 del pro¬
gramma MarinerWrite. Oggi siamo alla
versione 3 e siamo arrivati a raggiunge¬
re un livello qualitativo degno almeno
190
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
«*»•
rvMwMfe
Q<V A
mosi e costosi (a
rs
portarvi Mariner
Write a casa per
una quarantina di
dollari). Oggi nel si¬
to sono offerte due versioni: la 1.3,
quella primigenia (anche se con qualche
rifinitura e aggiustatura) che si può sca¬
ricare da Web in forma completamente
funzionale, e la versione 3, per cosi dire
la professionale, dotata di caratteristi¬
che avanzate e molto interessanti (la
versione scaricabile è completa di tutte
le caratteristiche, tranne che non per¬
mette il salvataggio dei file prodotti).
Ambedue le versioni di questo pac¬
chetto, che abbisognano del System 7,
di almeno un Mac 68020, e di un paio di
MB di memoria disponibile, stanno co¬
modamente su un floppy.
Impressionanti le caratteristiche di ge-
stibilità deH'ambiente; il pacchetto pre¬
vede fogli di stile, tabelle numeriche e
alfanumeriche, selezioni di linguaggi
multipli, compreso il giapponese, sele¬
zione di testo anche multipartito, crea¬
zione di note a piè di pagina e a fine te¬
sto, crenatura, formattazione multipla di
paragrafi, numerazione delle linee, text
spelling, dizionari dinamici con possibi¬
lità di aggiunta automatica di vocaboli e
di esclusione di particolari tipi di voca-
boli, gestione della memoria disponibile
dall'interno del programma, grafica in li¬
nea con numerose opzioni di formatta¬
zione e disposizione, finestra separata
riassuntiva degli attributi del foglio, ge¬
stione degli URL, formattazione separa¬
ta delle testate e dei piè di pagina, edi¬
tor di equazioni, salvataggio e importa¬
zione in diversi formati, find&replace di
formati, frasi, tipi di carattere e opzioni
speciali, scroll accelerato su documenti
molto lunghi, autosalvataggio, redo e
undo illimitati, sottolineature di numero¬
si tipi, memoria dei documenti recenti,
gestione dei codici ASCII (possibilità di
convertire un testo nei rispettivi codici
ASCII), divisone della finestra in sottofi¬
nestre, ordinamento alfabetico delle ri¬
ghe e dei paragrafi, conversione in
HTML ecc.
Il pacchetto è in inglese ma, attraver¬
so un’originale e curiosa tecnica, è pos¬
sibile inserire degli Add-On. disponibili
anche per la versione Lite, che applica¬
no una diversa interfaccia al prodotto di
base, convertendo tutti I menu e le
chiamate di sistema in altre lingue (te¬
desco, olandese e italiano disponibili,
ma presto ce ne saranno latri): allo
stesso modo si possono scaricare dizio¬
nari di altri idiomi. I pacchetti sono otte¬
nibili direttamente dal sito o dalle più
comuni aree di downloading, in forma
BinEx; a fronte del pagamento viene
fornita una chiave di abilitazione che
rende totalmente funzionale la demo
versione 3.
Interessante anche notare che, nello
stesso sito, si può scaricare Mariner 4,
in versione beta. Si tratta di un bel fo¬
glio elettronico, costruito e realizzato
con una grafica piacevole e accattivan¬
te: sono presenti tutte le funzioni di più
ampio consumo, le cartelle sono tridi¬
mensionali ed è assicurata la compatibi¬
lità e l'interfacciamento con Excel. Chi
ha la stoffa del pioniere e vuole dare
un'occhiata a qualcosa di diverso, è in¬
vitato a scaricare.
Lasciamo il porto di Mariner per ritor¬
nare in mare aperto e dirigere la prua
verso http://www.hanmac.com/engli-
sh/productinfo.html ; HanMac, anzi per
essere precisi HanMac Word-K, è un
bel word processor facile da usare, ma
potente a sufficienza per potersi adden¬
trare nell'area del DTP. E' assicurata la
completa compatibilità con i wp più no¬
ti, e , tra le caratteristiche intrinseche
del prodotto, notiamo la possibilità di
testo multiplo separato, una gestione
originale e finora mai vista delle note di
piè di pagina, la presenza e la disponibi¬
lità di gestione dei frame, riquadri che
possono essere riempiti di tutto, dal te¬
sto, alle figure, alle animazioni. Il pro¬
gramma genera, per ogni documento,
una tabella di database che include le
caratteristiche salienti del documento
analizzato: il database può essere aper¬
to separatamente dallo stesso wp e da
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
191
qui si può raggiungere il documento
principale, se disponibile. Cosa che non
poteva mancare in un wp moderno, è
garantita la totale trasformabilità del file
in documento HTML, e l'ambiente è
immediatamente mterfacciato con
Eudora Mail, per permettere la più rapi¬
da e immediata spedizione di un mes¬
saggio senza passare attraverso opera¬
zioni di paste e di attach.
Tra le caratteristiche curiose e, per
certi versi inedite, vediamo la spaziatu¬
ra e la scalatura separata, in orizzontale
e verticale dei caratteri, la possibilità di
posizionare sul foglio lo scritto con pre¬
cisione fino al punto, la gestione di fra¬
nte multipli da assoggettare alla stessa
formattazione, la gestione di colonne
anche di ampiezza separata. E' disponi¬
bile un comando per la creazione delle
TOC (Table of Contents), che si aggior¬
na automaticamente durante la redazio¬
ne del documento o quando si effettua
il merge di diversi file insieme. E' possi¬
bile creare fogli di stile, salvare formati
di righelli e creare librerie di formati,
immagini, grafici e tabelle. Il pacchetto
gira su un misero 68020, richiede 2.5
MB di memoria, abbisogna del System
7.1 e costa solo una trentina di dollari;
si acquista solo tramite Internet.
Curiosità
da non perdere
Viaggiando a vele spiegate, non po¬
teva non accadere di imbattersi in qual¬
cosa di curioso; e alcune cose, curiose,
le abbiamo trovate, a cominciare da
uno strano Z-Write 2000, reperibile
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FINAL DRAFT
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4111 ANNI AL
OOLOEN SATELLITE AWARO WINNER
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*
imi r ..r ■ x i*v-.tii u
ihmm»— mau
presso http://www.designwnte.conl
Zwnte è un word processor disegnato
per chi scrive per professione e abbiso¬
gna, più che di tool per abbellire il suo
lavoro, di mezzi per facilitarglielo.
Nel processo di stesura di un raccon¬
to, gli scrittori tendono a creare una mi¬
riade d'appunti, note, fogli aggiuntivi, ri¬
scritture di pezzi, promemoria per suc¬
cessive ricerche. Fare questo in un nor¬
male wordprocessor è, quanto meno,
arduo, e si trasforma spesso in uno zi¬
baldone difficile da districare. ZWrite
cambia completamente il modo di ge¬
stire questo materiale, consentendo di
creare sezioni, ognuna delle quali può
contenere quanto testo desideriamo.
Cosi è possibile creare sezioni per
ognuno dei personaggi di una storia,
per ogni parte di una sceneggiatura, o
per ogni area di una biografia. E' possi¬
bile, ovviamente, usare ogni sezione
per capitoli individuali, e la cosa più inte¬
ressante è che. nell'ambito di un pro¬
getto, non si perde mai traccia degli ar¬
gomenti e delle sezioni correlate.
Il programma contiene molte altre fa-
cility, come presenza di un glossario cu-
stomizzabile. che può custodire frasi
usuali o brani da ripetere continuamen¬
te. Ogni sezione può essere espansa o
collassata automaticamente alla biso¬
gna, e da questa a quella corrente e vi¬
ceversa si può adottare il Drag&Drop.
Una sezione ben organizzata può esse¬
re salvata come layout e duplicata
all'occorrenza, e, vi¬
sto che ci siete, tro¬
vandovi nel sito, si
può scaricare anche
un programmino
molto utile, Time
Saver, che è capa¬
ce di tenere traccia
del tempo speso
nei singoli progetti,
con momento d'ini¬
zio e di fine, e pos¬
sibilità di tagliare e
copiare dati da qui in qualunque altra
applicazione. Il bello è che questo pro¬
grammino è interfacciabile con qualun¬
que applicazione e non solo con Zwrite,
parte automaticamente al lancio del cal¬
colatore e registra diligentemente tutta
la nostra attività. Niente male, vero?
Conclusioni
Come si può vedere, anche in area
Macintosh, per chi non desidera spen¬
dere una piccola fortuna per acquistare
un wp, WWW offre una serie di prege¬
voli alternative; Mariner Write pare pro¬
prio possedere tutte le caratteristiche
per soddisfare un utente che abbisogna
di un prodotto funzionale, poco ingom¬
brante e capace di fornire prestazioni e
risultati di una certa soddisfazione.
Eravamo proprio per chiudere quan¬
do ci è capitato di incappare in un altro
prodotto davvero pregevole, che merita
di essere citato in quanto può soddisfa¬
re particolari esigenze. PageBoy, que-
sto il pacchetto, r eperibile presso
http://members.aol] com/ravmeow/in-
dex.html è un wp capace di creare do¬
cumenti stand-alone. Attraverso di esso
si possono realizzare newsletter, docu¬
mentazioni, riviste elettroniche, file di
ReadMe che girano da soli, senza ne¬
cessità di un programma che li supporti.
Il programma gestisce anche l'HTMl
e i suoi link, e la runtime inserita nel file
è compatta e di ridotto ingombro. I file
cosi prodotti girano su qualunque Mac,
comunque configurato. Il sito merita,
comunque, una visitina, visto che offre
altri programmi interessanti, come
WaveWindow, un oscilloscopio softwa¬
re, un file contenente tutti i codici d’er¬
rore del Macintosh, un pacchetto di fo¬
toritocco, denominato Vanishing
Cream, che permette di manipolare e ri¬
parare le immagini PICT, un tool per ac¬
cordare strumenti musicali e un softwa¬
re per l'analisi di segnali vocali, A risen¬
tirci.
«e
192
MCmicrocomputer n. 204 - marzo 2000
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O Versamento sul c/c postale n" 60106002 intestato a Pluricom s.r.l, - Viale Ettore Franceshini, 73 - 00155 Roma
O Allego assegno bancario non trasferibile
intestato a Pluricom s.r.l. - Viale Ettore Franceschini, 73 - 00155 Roma
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c/o Banco Ambrosiano Veneto c/c n. 102388/32 ABI 3001, Cab 03206 intestato a: Pluricom s.r.l, - Viale Ettore Franceschini, 73 - 00155 Roma
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giochi dual-gaming...
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Puoi ingrandire sulto schermo secon¬
dario aree di documenti, pagine web,
Illustrazioni, progetti, eie., mentre
controlli l'immagine completa sullo
schermo primario.
"Matrox ha dimostrato una notevole
capacità di intuire le esigente del
mercato grafico professionale".
- Adobe Systems Incorporoted
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televisore, mentre utilità Windows o
Internet sul monitor ?
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e la sperimentare una visione di
DVD pari a quella ottenibile con
dispositivi dedicati."
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Estendi
Ready
Il bello di un'area di lavoro doppia è che vedi "al meglio" un'applicazione,
o applicazioni multiple, e puoi organizzare il desktop nel modo più efficiente.
"Il DualHead Display è la più potente implementazione di doppio-monitor
che abbiamo valutato ”
- PC Ma gaz ine USA (Gennaio 2000)
motroif
www.matrox.com/mga/italia
Agenria Italiana Matrox Graphics Ine. 3G Electronics srl- V Boncompagnl, 3/1) 20139 Milano
Tel. (02) 5253095 Fax (02) 5253045 email: 3geleOronics.aireg.it
funzione OualHedd non f disponibile in tulli i modelli di Millennium 40D; h si può aggiuft]r»e con un modulo apposito
Si riconoscono i ntimili nastrati al legittimi piopilotan
— - — j —_ y *-w
•3Ss=:-p *
a lg
<UJ5 lo
patto e robusto
del nuovo processore
E ite __ _-ir
■lobile Pentium III di Inlnfcla 4ftfT
1 o 128MB RAM (fino a 256MB),
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